| Milla Moonlight |
| | Un forte esplosione..Milla vide solo questo, e nel momento stesso in cui i suoi piedi lasciarono il suolo si portò le mani alla pancia, stringendola forte. Un colpo, poi la donna perse del tutto i senti, cadendo in un sonno profondo. Una luce improvvisa..aria fresca e dolcemente profumata..nessun dolore..solo felicità ..il suono prodotto dagli uccellini, un idilliaco paesaggio primaverile. Era come se le quattro mura della stanza segreta, nel castello, fossero scomparse, come se tutto il male che attanagliava il mondo fosse scomparso. Quando Milla sentì il contatto dei piedi con l'erba fresca si guardò. Non indossava più i suoi abiti scuri, ma tanti leggerissimi vestiti in seta colorata, che aderivano perfettamente al suo corpo. Gli sfiorò piano, lasciando che i lunghi capelli le scendessero lunghi fino oltre la vita, come se volesse rendersi conto che li, dov'era custodito il bambino..andasse tutto bene, per controllare, se la cosa più importante, più bella e più preziosa, che le fosse mai capitata, fosse ancora li, al suo posto, nel suo ventre. Eppure la sua attenzione fu attirata da qualcosa, poco lontano da li, o più che qualcosa qualcuno, che continuava a fissarla, e a richiamare insistentemente la sua attenzione;la donna alzò il viso e per qualche istante rimase immobile, il respiro, come anche i battiti del cuore cessarono, mentre una vocina così sottile e delicata, così piccola e flebile. Un bambino era di fronte a lei, un bambino che la donna non aveva mai visto, ma che sapeva di conoscere così bene... Appena sentì pronunciare le prime parole gli occhi le si gonfiarono di lacrime e tendendo la mano verso il bimbo, prese tra le sue dita, quelle minute di lui. Una fitta al cuore, poi un'altra. Non fitte di dolore, ma di stupore, di gioia, di felicità, nemmeno Milla riusciva a dare una spiegazione a tutto quel che stava avvenendo. Continuava a restare in silenzio seguendo il bimbo, ed ascoltando le sue parole. Insieme si sedettero all'ombra di uno dei tanti alberi presenti in quel luogo, ma la cosa che maggiormente colpì la donna, fu l'espressione triste che era palesemente dipinta sul volto del bambino. Piano, con estrema delicatezza, una delicatezza che solo una madre avrebbe potuto avere nei confronti della propria creatura, tirò a se il bambino, stringendolo. Il piccolo cuore, posto su quello di lei, le piccole braccia avvolte intorno al collo della donna, mentre quelle di lei strette intorno al corpicino esile di lui.
Amore...piccolo mio...vita mia...non dir questo. Io ti ho amato dal primo momento che ho sentito di averti in grembo. E continuerà ad esser così sempre.
Gli occhi non riuscirono più a trattenere quel flusso di lacrime, che andò subito a bagnare le rosee gote della donna. Strinse ancora più forte il bimbo a se, baciandolo piano sulla nuca.
Tu nascerai amore, tu crescerai, e credimi, io te lo giuro sulla mia stessa vita...tu avrai un padre ed una madre che ti ameranno sopra ogni cosa. Crescerai in una famiglia felice. E conoscerai solo gioia e felicità. Io te lo prometto amore...
Le ultime parole pronunciate e tratti interrotte dai singhiozzi della donna. Poggiò delicatamente la sua testa su quella piccola del bambino. La cosa più chiara, l'amore più grande, il desiderio più forte.
Non vivrai più di sogni piccolo mio, perché la realtà sarà più bella di qualsiasi sogno tu possa fare. Credimi amore mio, non dubitarne mai. Te ne prego.
Le lacrime calde andarono a bagnare i capelli del bimbo, mentre le piccole manine, delicate come piccoli fili d'erba, sfioravano piano il collo della donna donandole la consapevolezza che quello che stava stringendo tra le sue braccia fosse davvero il suo bambino. Sappi che ti odierò x sempre dopo questo post...sei riuscito a farmi piangere..
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