.:Nicole A. Black:. |
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| Nell’istante in cui la chioma della donna si liberò dall’abbraccio perentorio del mantello, Nicole sbarrò gli occhi, e le pupille si chiusero in due minuscoli forellini quasi impercettibili, e una smorfia di disgusto prese possesso del viso angelico della giovane. Quella donna lei la conosceva, era la stessa che quella notte era entrata nella stanza di Dorian, sorprendendoli a letto insieme, a dalla quale il ragazzo aveva cercato di proteggerla. Strinse i pugni, e le sciocche cremisine si fecero sempre più scure, divenendo corvine e lucenti, come le piume di un corvo. Cercando di apparire il meno possibile, la ragazza, con fare indifferente si avvicinò alla donna, e con un movimento rapido e del tutto inaspettato, poggiò la mano bianca sul libro, prima che la donna potesse accorgersene. Prese a sfogliarlo grossolanamente, andando da una pagina all’altra, casualmente, senz’ordine
Licantropi, argomento interessante Milady.
Sollevò il viso ed i suoi occhi incontrarono quelli della donna. Non avrebbe potuto non riconoscerla, l’aveva vista bene tra le braccia di Dorian, e solo per finzione avrebbe potuto fingere di non conoscerla.
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