Alla ricerca di un passatempo

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.:Nicole A. Black:.
view post Posted on 15/7/2008, 22:13




Le vie del piccolo paesino di Hogsmeade sembravano stranamente vuote, come se tutti, spaventati dal vento imperioso che soffiava quella mattina avessero deciso di restare rintanati in casa.
La ragazza dai lunghi capelli rossi camminava solitaria, evitando di guardarsi intorno, ma concentrandosi soltanto su dove metteva i piedi.
Con la mano manteneva il cappuccio del mantello, evitando che il forte vento lo facesse ricadere all’indietro, lasciando il viso scoperto e senza riparo.
Non aveva una meta ben precisa, vagava e basta, forse alla ricerca di un prezioso passatempo per scacciar via la noia, ma fino a quel momento non aveva avuto modo di trovarlo

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 15/7/2008, 22:22




Un libro, stretto nella sinistra, sul dorso, un po' sgualcito una scritta "licantropi tra mito e leggenda".

Svolazzava la lunga gonna scarlata, che stava indossando quella mattina, mentre, diretta al luogo di lavoro, avanzava in direzione favorevole al vento.
Mantella e abito leggero, si muovevano stringendosi attorno alle gambe, e poi a tratti, gonfiarsi vigorosi, come una vela spinta dal Maestro, mentre il capuccio, aiutato sempre da quella brezza mica tanto leggera, scivolava e ondeggiava sugli occhi, obbligandola a camminare con lo sguardo chino.

Il passo era lesto, voleva un secondo libero per gettarsi in quella lettura, trovata tra gli scaffali della casa a spinner end.
Severus era stato un uomo informato non c'era dubbio.
 
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.:Nicole A. Black:.
view post Posted on 15/7/2008, 22:34




Mentre camminava una figura altisonante richiamò la sua attenzione, una donna, molto giovane a prima vista, che stringeva nella mano un libro, mentre senza badare a lasciar vagare lo sguardo spinta dalla curiosità, continuava a camminare tranquillamente.
Nicole la squadrò con particolare attenzione, in maniera probabilmente sfacciata, ma non le importava, le piaceva osservare la gente e nulla le avrebbe fatto cambiare idea.
Eppure quella ragazza aveva un qualcosa di familiare…il viso, quella sua camminata.
Nicole prese a pensare e nel contempo la osservava.


 
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Rowena Abyss
view post Posted on 15/7/2008, 22:41




Scivolo' il libro di mano, in un momento di totale sovrappensiero. Probabile che uno dei fantomatici pensieri riguardante il vecchio amante fosse ancora li, e non stato gettato nel pensatoio.

-dannazione..-

sibilo' da sola, stringendo nello stesso momento i pugni e sollevando lo sguardo al cielo, fon fare scocciato.
Odiava quando le cadevano le cose.

Raccolta un attimo la gonna e il mantello, in modo che non facessero' da paracadute e prendesse il volo con il vento, si chino' voltata di profilo, allungando la sinistra per raccogliere il libro.
Nello stesso istante, una folata un poco maggiore scoperchio' la chioma corvina, rivelando il suo volto di giovane donna.
 
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.:Nicole A. Black:.
view post Posted on 16/7/2008, 12:08




Nell’istante in cui la chioma della donna si liberò dall’abbraccio perentorio del mantello, Nicole sbarrò gli occhi, e le pupille si chiusero in due minuscoli forellini quasi impercettibili, e una smorfia di disgusto prese possesso del viso angelico della giovane. Quella donna lei la conosceva, era la stessa che quella notte era entrata nella stanza di Dorian, sorprendendoli a letto insieme, a dalla quale il ragazzo aveva cercato di proteggerla.
Strinse i pugni, e le sciocche cremisine si fecero sempre più scure, divenendo corvine e lucenti, come le piume di un corvo. Cercando di apparire il meno possibile, la ragazza, con fare indifferente si avvicinò alla donna, e con un movimento rapido e del tutto inaspettato, poggiò la mano bianca sul libro, prima che la donna potesse accorgersene.
Prese a sfogliarlo grossolanamente, andando da una pagina all’altra, casualmente, senz’ordine


Licantropi, argomento interessante Milady.

Sollevò il viso ed i suoi occhi incontrarono quelli della donna. Non avrebbe potuto non riconoscerla, l’aveva vista bene tra le braccia di Dorian, e solo per finzione avrebbe potuto fingere di non conoscerla.


 
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Rowena Abyss
view post Posted on 19/7/2008, 13:53




Strinse la mano a pugno, laddove il libro riposava sulla strada di Hogsmede.
Una mano, diafana da quanto chiara, aveva sottratto la sua lettura e ora, sfogliava mirabilmente quel libro.
Udi' la voce e riconobbe il volto, ora che in piedi, osservava la giovane donna.
Giovane donna che era stata plasmata da lei, fatta crescere per suo volere, come capriccio del bel pel di carota, in cambio di denaro.

Serro' le braccia sotto al petto, mentre la lingua, andava a inumidire il vermiglio labbro superiore, screpolato un poco dal vento di quel giorno. Gli occhi la studiarono, stringendo un poco di piu' e percorrendo il flusso delle sue vesti e del viso.

-mi duole ammettere che ho fatto un ottimo lavoro nel farti crescere cosi' in fretta...-

avanzo' verso di lei, mentre la voce, calda e flussuosa come le sue mani, avvolgeva l'aria.
La sinistra, si protese, in semplice richiesta di quel libro

-non sono argomenti adatti ad una fanciulla...-

borbotto', con un serafico sorriso stampato sulle labbra.
 
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.:Nicole A. Black:.
view post Posted on 20/7/2008, 13:51




Come può dolere ad un pittore osservare la sua più bella creazione Milady?

Disse la ragazzina tornando a sfogliare con aria distratta il libro; le pagine giravano vorticosamente spinte sia dal vento che dall’esile mano della ragazza. Probabilmente Rowena aveva ragione, non le era mai interessato nulla di licantropi, ma il motivo per il quale aveva intrapreso quella discussione era un altro.
Guardò nuovamente la donna, colei che l’aveva portata a quel punto, l’inizio di tutto, l’addio definitivo ad un’infanzia rubata, la crescita rapida, quel mutamento così tangibile e perfetto da renderla davvero un’opera d’arte.
Chiuse rumorosamente il libro ed al gesto cortese della donna lo lasciò scivolare nelle sue mani.
Dopo la chiacchierata con Offman, lei sapeva, ed era ora di mettere a frutto quella sua conoscenza.


Mi dica Milady, ha più rivisto Lastrange da quel giorno? E da un po’ che lo cerco e sono sicura che voi possiate aiutarmi.


Nel suo viso non una nota di tensione, a parte quel velo di pura freddezza che lo attraversava completamente

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 20/7/2008, 14:03




Il sorriso si fece piu' largo quando arrivo' la battuta allusiva alle sue orecchie.

-a volte, quando le opere sono troppo belle dovrebbero essere eliminate, perche' l'artista non riuscirebbe a ripetersi cosi' spesso-

Un allusione.
Ma in realta' Rowena non voleva ucciderla, non la vedeva ne come rivale ne come alleata. Era solo gelosa del rapporto che i due avevano davanti ai suoi occhi. Gelosa di cosa pero'? Non di Dorian, non le faceva certo vibrare il cuore, piu' nessuno oramai poteva farlo. Era semplicemente gelosa del loro amore. Ne avrebbe voluto un po' anche lei, tutto li.

-camminiamo...-

disse avanzando ancora verso di lei, per poi superarla appena, osservandola appena di sottocchi, in cerca della sua figura.

-non so dov'e' finito...-

borbotto'

-credo sia in missione per l'oscuro da una qualche parte, o forse, piu' che probabile e' andato a godersi la finale del quidditch in Normandia..-

Sogghigno. Si immaginava il pel di carota tutto vestito con i colori bretoni.
 
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.:Nicole A. Black:.
view post Posted on 20/7/2008, 14:19




Disse la ragazza portandosi le mani al viso ed assumendo un’espressione dispiaciuta che in breve tempo si trasformò in un sorriso di compiacimento. Si lasciò superare dalla donna e girandosi di 180 gradi le si mise dietro, senza però affiancarsi. Le avevano parlato in molti di Rowena, una mangiamorte abile e scaltra, una persona dalla quale si poteva solo apprendere, cercando di cogliere il limite però.
La cosa che più la sorprese era che la donna sapeva di lei, sapeva che era entrata a far parte della schiera di seguaci dell’Oscuro; evidentemente le voci correvano rapide in quell’ambiente, così come lei sapeva della mangiamorte e di Dorian, conosceva la loro vera natura.
I capelli pian piano tornarono cremisini e nel mentre la ragazza si portò il cappuccio sulla testa per combattere almeno in parte il vento imperioso che soffiava dalle montagne.


Prego Milady, procediamo pure.

Prese a camminare mantenendo però lento il passo.

Sono sicura che a breve farà ritorno tra di noi, ed ha le sue buone ragioni per farlo.

Le parole che la donna aveva pronunciato prima di lasciare la casupola erano ben impresse nella mente della ragazza, difficile riuscire a dimenticarle, ma non aveva motivo di tirarle in ballo, non ora almeno.

Ho pensato che ancora non abbiamo avuto modo di presentarci come si deve benché questo se non erro dovrebbe essere il nostro terzo incontro…Milady.

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 20/7/2008, 14:31




Mentre la giovane portava rispetto per Rowena, chiamandola Milady, lei, trattava la subalterna come una qualsiasi.
Non lo faceva per dispetto, le veniva naturale.

Il capuccio era inutile da alzare, il vento era troppo forte e preso avrebbe scoperchiato ambo le capigliature, se non tenuto ben stretto.
Percio' la mangiamorte lasciava la capiglatura corvina, arricciata appena in balia della brezza che proveniva da nord.

-nicole se non erro...io sono Rowena Abyss, ma credo che tu sappia gia' il mio nome-

Sollevo' la mano destra osservandosi appena l'unghia dell'indice. Una pallicina sporgeva appena.

-mannaggia..-

bofonchio, rivolgendo quel mannaggia verso se stessa, mentre portata la mancina alle labbra, i denti si adoperavano per estirpare il danno al dito.

-vediamo un po...cosa ti ha portato da noi?-

chiese volgendo appena lo sguardo verso di lei, prendendo una pausa dalla lotta che compieva contro il proprio dito.
 
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.:Nicole A. Black:.
view post Posted on 20/7/2008, 14:55




Quel dannatissimo vento cominciava a darle più fastidio del dovuto; il paesino appariva deserto, mentre i camini diffondevano nell’aria un forte odore di legna bruciata. Non c’era niente di meglio che ripararsi dal gelo appoggiandosi su di un divano, di fronte ad un camino accesso ascoltando lo scoppiettio sommesso del fuoco.
Un brivido le percorse la schiena, e con le mani strinse ancor più la chiusa del mantello.
Vide la donna tendere la mano, e fece lo stesso a sua volta, stringendola saldamente.


Certo Miss Abyss, la vostra fama vi precede, io sono Nicole Angel Black, non posso avere la presunzione di chiedervi se mi conoscete, ma sono sicura che presto riuscirò a meritare anch’io un po’ di fama, o quanto meno lo spero.

Disse abbozzando un sorriso soddisfatto. Lei era così, terribilmente egocentrica e modesta, caparbia ed orgogliosa. E sebbene questi aggettivi potessero risultare per taluni un biglietto da visita negativo, Nicole ne andava fiera.
Si soffermò sulla domanda della donna.


Di motivazioni c’è ne sono tante, ma credo che la mia modestia possa già farvi pensare ad uno dei possibili motivi per cui ho deciso di intraprendere questa via. Adoro ciò che rappresenta il massimo in ogni cosa, e credo che seguendo la via dell’Oscuro potrò sempre ambire al massimo.


Sapeva che con quelle parole avrebbe potuto indispettire la donna, ma reputava il suo interlocutore abbastanza astuto da poter intendere

Per ora mi limiterò ad apprendere, ed a portare i miei massimi servigi all'oscuro

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 20/7/2008, 15:07




-bene, il potere quindi-

ci penso' un attimo sopra. E pensare che lei era entrata nei mangiamorte per amore, per difende chi gli era caro.
Poi, con l'andare del tempo l'amore si era trasformato in vendetta, in odio e infine si, in bramosia di potere.
Ora togliere la vita sembrava l'unica cosa che aleviasse le pene del suo cuore arido, e deriso dal dio Eros.

-e' una delle migliori cose che potessero accadere. Spero solo che non sia cosi' forte da andare a pestare i piedi alle persone sbagliate-

L'antifona era plateale e lo sguardo che gli scocco, accompagnato da un sorriso, eloquente.

-vuoi che andiamo a prendere un qualcosa da bere? fa freschino trovi?-

Si strinse un attimo in un abbraccio, continuando ad avanzare.
 
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.:Nicole A. Black:.
view post Posted on 20/7/2008, 15:20





Si, era la brama di potere che l'aveva spinta a seguire quella strada, ma forse aimè non era tutto. Di certo le sue patetiche storielle sentimentali non avrebbero attirato l’attenzione della donna, altezzosa e fiera come si atteggiava, ne tantomeno Nicole aveva intenzione di parlarne, ma sicuramente il potere non era l’unico motivo che l’aveva spinta a intraprendere quella strada.


Ho detto forte Miss Abyss non sciocca, saprò stare al mio posto, soprattutto con chi è qui da più tempo di me ed ha acquisito una maturità ed una consapevolezza maggiore della mia. Del resto sono solo una ragazzina diciottenne che ha tanto da imparare e poche cose da dire.

La proposta della donna l’allettò e benché forse era chiedere troppo da quel “primo” incontro non esitò oltre, ed accettò l’invito della donna.

Si direi che trovare riparato in qualche locale, non sarebbe una cattiva idea, io proporrei i tre manici di scopa, visto che solitamente è pieno di gente, riusciremo a parlare con più cautela.

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 20/7/2008, 20:09




-bene...sono lieta di parlare con una persona che afferra le cose al volo-

e era vero, nonostante il sorriso beffardo che increspava le labbra vermiglie.
Si affianco a lei, dopo l'assenso e la proposta di ritirarsi ai tre manici, cercando di afferrare il braccio della mangiamorte e portarsela vicino al volto, per poter sussusare

-il paiolo e' un luogo affolato e girano persone che a noi non vanno molto a genio...-

si guardo attorno, continuando a camminare e parlando fitta

-il mio nome per loro e' un incognita e se chiedono io sono kira Heinz, venditrice d'abiti...-

si stacco da lei, osservandola

-credo sia giusto che anche tu ti trovi un nome fittizio da dare a personaggi scomodi quali insegnanti...oh dimenticavo...sei appena uscita da scuola...-

La fortuna di essersi dileguata da hogwarts giusto l'anno prima dell'arrivo di Cryso Soriaten e dell'amorevole Milla moonlight
 
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.:Nicole A. Black:.
view post Posted on 20/7/2008, 20:35




Sarebbe risultato assai sconveniente nelle sue condizioni utilizzare un nome di “copertura”. Era riuscita a trovare un posto come giornalista della gazzetta come Nicole Angel Black, e con quello stesso nome aveva intervistato il ministro. No poteva rivelarsi decisamente sconveniente tentare di farlo.
Lasciò che la donna le afferrasse il braccio e l’avvicinasse a se, senza opporre la minima resistenza, aveva solo da imparare da quella donna, e da quel momento avrebbe cercato di stare attenta e in sua compagnia raccogliere il succo dei suoi insegnamenti, ascoltando e basta, senza fiatare.


Miss Abyss, sono una giornalista della Gazzetta del Profeta; giorni addietro il professor Simon Welling m,i ha fatto un colloquio di lavoro, ed aveva ancora a mente il mio nome. E’ troppo presto, ho appena lasciato la scuola e non sarebbe cauto, nella mia posizione.

Guardò il viso della donna, per poi volgere lo sguardo verso l’ingresso dei tre manici di scopa.

La testa di Porco è un luogo poco frequentato, per questo difficilmente riusciremmo a passare inosservate, o sbaglio? Credo che a quest’ora sia vuoto e non sarebbe difficile per il proprietario e i pochi clienti accorgersi di noi.

 
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26 replies since 15/7/2008, 22:13   206 views
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