Alla ricerca di un passatempo

Nicole ripensò per qualche istante all’intervista che il giorno prima aveva portato avanti con il ministro Lupin, e ripensando alle parole dell’uomo, si volse verso Rowena.

Ieri ho intervistato il ministro, e quell’insulso omuncolo ha osato pronunciare il nome dell’Oscuro, come se nulla fosse

Strinse il pugno, increspando leggermente la fronte e storcendo il labbro contrariata. Ricordava ancora il senso di frustrazione che l’aveva attraversata in quel momento, nell’ufficio del ministro, conscia del fatto che non avrebbe potuto far nulla per punire quel gesto del tutto poco ponderato.

Però sono riuscita a scoprire qualcosa che potrebbe rivelarsi utile; Roxen, è la donna del ministro, voi ne eravate a conoscenza Miss Abyss?

Il tono era basso, Nicole era cauta nel parlare, e talvolta allontanava lo sguardo dalla donna, per scrutare attentamente ciò che le circondava, ma le loro voci, così sottili riuscivano a nascondersi perfettamente tra i fischi del vento. Tornò con lo sguardo sulla donna

Se preferite possiamo parlare di questo altrove, ma ritenevo saggio dirvelo visto che abbiamo parlato della redazione.

Nicole guardò l’ingresso del pub. La porta si apriva spesso e volentieri, lasciando uscire il vociare confuso che si udiva all’interno del pub. Il locale era evidentemente affollato, ma forse non era il caso di fermarsi li, così come aveva consigliato la donna.

Eppure credo che la nostra cara Roxen abbia agito molto bene. Devo dire che l’idea di avere il ministro della magia dalla nostra, non sarebbe certo male

Disse Nicole volgendo lo sguardo altrove, oltre la soglia dell’affollato locale. Lasciò andare il cappuccio che prontamente, spinto dal vento cadde, rilasciando la folta chioma cremisina della ragazza, che prese a fluttuare leggera, incorniciando il viso marmoreo della giovane.

Per me va bene continuare a passeggiare qui fuori, è gradevole questo freddo, non è come quello che c’è in inverno, così pesante ed intenso, ma è piacevolmente sopportabile, e poi con il suo brusio riesce a coprire la nostra voce, più di quel che potrebbe fare il vociare confuso all’interno del locale.

Continuò a camminare guardando avanti. Aveva diverse domanda da fare alla donna, eppure i pensieri riguardanti quella sera venivano a calla benché la ragazza cercava strenuamente di cacciarli via … invano. Evitò l’argomento seppur a malincuore.

Ho sentito che cambieremo la sede del covo, ma non so con precisione dove andremo, lei sa dirmi qualcosa in merito Miss Abyss

Chiese evitando accuratamente lo sguardo della donna

Una dimora degna di tenere un ricevimento non poteva essere altro che una Villa grande e lussuosa, ben diversa da casa Riddle, così sporca e mal tenuta, una piccola casa dismessa che a breve sarebbe crollata. Nicole ricordava ancora la sua prima visita al covo, con Offman, quando ad ogni passo un velo di polvere cadeva dal soffitto.

Sarò lieta di vederla, ma soprattutto, quel che mi rende felice, è sapere che sto collaborando, seppur in parte al risorgere delle forze oscure. Presto chiunque oserà pronunciare il nome dell’Oscuro, in modo così superficiale, così come ha fatto Lupin in mia presenza, dovrà pregare di poter vivere a sufficienza da raccontarlo e…

Fù come ricevere uno schiaffo in pieno volto, una doccia gelata di cui si avvertono ancora i brividi lungo la schiena, mentre le piccole goccioline scendono giù, delineando tutto il corpo. Quelle parole colpirono Nicole in pieno petto, e per qualche istante rimase ferma, con gli occhi sbarrati, e lo sguardo vago, rivolto verso la donna.

Non si può parlare di amore, quando i sentimenti non sono contraccambiati, forse amo, ma non sono amata, quindi il problema non si pone Miss Abyss

Non aveva pensato nemmeno per un istante di mentire, in fin dei conti non c’era nulla di male, non era vero che l’amore era solo per le persone deboli, anzi, colui che riesce ad amare, sopra ogni cosa, sopra ogni ragione, poteva definirsi una persona forte, e Nicole amava, amava con tutta se stessa, e sarebbe stata pronta a difendere quel sentimento ad ogni costo. Guardò la donna mentre gli occhi presero a brillare nuovamente e un sorriso copriva le labbra rosee

Io amo Dorian Lastrange, e difficilmente credo che riuscirò a mutare questo sentimento

Aveva scoperto il suo tallone d’achille, il suo punto debole, la sua ferita aperta, ma di certo aveva messo le cose in chiaro, una volta per tutte.

Cosa potrei farmene degli uomini, quando il mio cuore batte solo per lui? Si vero, mi basterebbe poco ad avere vicino tutti gli uomini che desidero, ma oltre a un banale passatempo cosa potrebbero offrirmi? Mi spiace Miss Abyss, non è la noia che mi accontento di scacciare, è altro.

Ascoltò con attenzione le parole di Rowena, sull’amore, su ciò che poteva derivarne; anche lei probabilmente ne era stata colpita, e turbata da quel che poteva percepire Nicole. Il volto giovane della donna, di una bellezza impossibile da celare, eppure c’era qualcosa di più, ma Nicole non osò andare oltre.

L’amore rende deboli, è vero, ma può anche rafforzare, può anche rappresentare un’unica nota positiva nella vita di una persona, per la quale valga la pena andare avanti e non arrendersi mai, nemmeno di fronte alla morte…

Ma la ragazza si interruppe nuovamente udendo quelle parole…”io lo avro' per una notte Dorian, ma non me ne interessa ne il cuore ne l'anima. Ho solo voglia di compagnia...” Indietreggiò di qualche passo ed il cuore prese a battere rapidamente, mentre i capelli, che nella maggior parte dei casi erano lo specchio dei pensieri della ragazza, divennero corvini, di un nero intenso e lucente, e così mossi dal vento fluivano liberi. Nicole strinse i pugni ed abbassò lo sguardo.

Mi sorprendete Miss Abyss, voi stessa avete detto che con la bellezza e la forza, potrei ottenere ciò che voglio, e voi, che di bellezza e forza ne possedete doppiamente rispetto a me, vi fermate a guardare un ragazzino? Mi delude questa vostra lezione.

Sollevò il viso, fino a ritrovare gli occhi corvini della donna.

Sembrava che quella donna si divertisse a trattarla così, a sottolineare che presto avrebbe avuto il suo passatempo notturno, a prendersi gioco così dei suoi sentimenti, ma del resto era una mangiamorte, così come lo era Nicole, ma più esperta, molto di più, e stava usando quel punto a suo favore per sottolineare quanto debole fosse ancora la ragazza. Si stava facendo trasportare dalla gelosia, che lenta le entrava nelle vene e le faceva battere all’unisono.
Doveva calmarsi, doveva mettere da parte quei sentimenti, doveva lasciare che fluissero via, e la lasciassero ragionare con lucidità Ma tutto ciò che riguardava Dorian, non aveva nulla a che fare con la lucidità, e Nicole lo sapeva, conosceva l’effetto che aveva su di lei. Scosse il capo

Non è un ragazzino, non è uno, altrimenti, non sarei in questo stato, ma questo non cambia quel che penso. Non abusare della mia pazienza Rowena, non mi interessa di quel che vuoi, o di quel che lui ti ha promesso. So quel che voglio io e può bastare.

Vero, doveva portare rispetto a quella donna, ma solo rispetto null’altro. Si soffermò a riflettere sulle ultime parole della donna. Lei non aveva assistito alla scambio di battute tra i due mangiamorte, aveva perso i sensi durante tutto il tempo, e non poteva conoscere il motivo per il quale Dorian aveva accettato quella proposta. Tuttavia le sue parole al covo erano state chiare, lei era stato un piacevole passatempo null’altro. Sviò lo sguardo, si stava comportando come una bambina, e non era bene.

Fa quel che credi Rowena, cioò che riguarda quell’uomo non è affar mio.

Tagliò corto la ragazza.

Il solo pensiero di Rowena e Dorian insieme la faceva impazzire, non le dava tregua attanagliandole il cuore, comprimendolo, come se fosse una piccola bambola di pezza. Era come se con quelle parole la donna avesse poggiato le mani sul petto della ragazza e preso a stringerlo talmente forte da toglierle il respiro.
Sentiva l’odio per quella donna scorrerle nelle vene, come linfa vitale, mentre il respiro si faceva sempre più affannoso. Accennò un saluto con il capo, prima che la donna scomparisse dalla sua vista.

Buona giornata a lei Miss Abyss

Non disse altro, aveva bisogno di calmarsi, perché a breve sarebbe potuta esplodere, e questo non era certo un bene. Respirò a fondo, cercando di cancellare quelle parole dalla mente, cercando di comportarsi come una mangiamorte avrebbe dovuto fare, ma quei sentimenti nel cuore erano troppo forti per cancellarli così. Si avvicinò ad un muro, poco distante da lei e vi batté il pugno. Non poteva permettere che ciò avvenisse, non poteva lasciar correre tutto così, non ora, non Dorian.Si mise dritta e dopo aver rivolto un ultimo sguardo al lago, ed essersi sollevata il cappuccio del mantello, con una piroetta si smaterializzò, diretta chissà dove.