Quella fatidica sera...

Una sera tranquilla e apparentemente normale.
Il cielo nero come la pece racchiudeva in sè miriadi di piccole stelle che insieme riuscivano a farlo sembrare quasi migliore,per quanto il cielo non abbia bisogno di essere abbellito...
Quella stessa giornata non aveva avuto in sè nulla di speciale,la dolce ragazzina si era diretta per la seconda volta al grazioso villaggio di Hogsmeade,due le volte che ci era stata perchè due erano le possiblità che aveva avuto...
Però la seconda volta appariva migliore della prima,la giornata era riuscita a passarla tutta al villaggio senza però nessuna compagnia,cosa che rattristò molto la giovane,ognuna delle sue amiche aveva qualcosa d'importante da fare o piccole questioni irrisolte e Lily non avrebbe mai permesso loro di metterle in secondo piano per accompagnarla,ce l'avrebbe fatta benissimo da sola...
Così si era fatta sera,quella sera bellissima tra stelle e cicale la ragazza camminava nei pressi della stazione diretta al castello,avrebbe voluto si fermarsi un po' di più ma sapeva benissimo che le era impossibile...
Il pomeriggio lo aveva speso tra i negozi,a rovistare qua e là in cerca di qualcosa di carino e le uniche cose che era riuscita a comprare erano una collana con un ciondolo a cuore,in oro che si apriva per contenere delle foto,uno di quegli oggettini di cui i babbani vanno pazzi,e un maglione per l'inverno che oramai era alle porte,un maglione a righe a collo alto.
Anche se pochi Lilyan era contenta dei suoi nuovi acquisti e passeggiava tranquilla tenendo stretta la busta di plastica,ogni tanto un viandante,ogni tanto quattro parole e poi tutto taceva lasciando la ragazzina dai capelli rossi sola nella via fronte alla stazione...

Uno sguardo e una voce,come un eco fecero rinvenire la dolce ragazzina da quella passeggiata tranquilla...
Tra una piccola folla di maghi aveva riconosciuto due occhi che non le piacevano affatto,due occhi oscuri,tetri e glaciali come la morte ma che dietro celavano un animo tormentato...
Passi veloci e decisi si susseguivano l'uno dopo l'altro senza tregua,portando la ragazzina verso una via apparentemente sicura e la donna sempre lì,immobile,eretta a fissarla.
E poi una chiamata,un eco e una voce che conosceva,quella non era sicuramente la via più sicura.
Un professore di Hogwarts che sembrava avere avuto qualche rogna,sembrava poco socievole e non di certo in vena di quattro chiacchiere...
Non si avvicinò,piuttosto rimase immobile rispondendo alla domanda che l'aveva colta alla sprovvista...

Disse cordiale,in effetti mancava un po' al coprifuoco,non poteva assolutamente permettersi di arrivare tardi e disubbidire alle regole...
La sua voce però lasciava trasparire una piccola preoccupazione,forse per la donna che ancora immobile la fissava...

La serata non poteva procedere peggio di quanto non fosse già capitato in pochi minuti,in pochi attimi...
Sembrava finire per il meglio,una giornata in tranquillità che si era rivelata un vero disastro,quasi opprimente e la ragazzina si sentì spofondare...
Cosa ci faceva lì davanti a lei un professore di Hogwarts con una bottiglia di "FireWhiskey"?
Certo,poteva fare quello che voleva,bere e andare dove gli pareva e piaceva anche semplicemente per il gusto di farlo però era strano,ambiguo e doveva esserci qualcosa di storto in tutta quella situazione,nella sua situazione...
E poi a complicare le cose era arrivata pure la Cugina convertitasi al male che chissà cosa pensava nel momento nel quale aveva pronunciato quella frase,come se il professore fosse un qualsiasi malvivente che era lì solamente per portarla via.
Poi di nuovo,l'uomo non guardava nemmeno più Lilyan,intento invece a osservre minacciosamente la donna che aveva d'innanzi,forse aveva capito qualcosa e forse quella serata non sarebbe finita nel migliore dei modi.
Lily dal canto suo non osò aprire bocca,nemmeno per proferire un sussurro,un bisbiglio inudibile,ma qualcosa le diceva che forse era arrivato il momento di agire,e la sua persona quella sera avrebbe fatto la differenza...

Ascoltò le parole dei due adulti senza proferir nulla,senza accennare nulla tranne quello che portava dentro.
Non era rabbia,non era rancore era solamente pura malinconia,semplice e pura malinconia,infondo,lo si poteva essere una volta nella vita no?
PAssò lo sguardo dall'uomo alla donna,attirata da un particolare,le mancava il braccio sinistro!
Non lo aveva notato prima poichè Roxen aveva la mano dell'altro braccio poggiata sulla spalla dell'arto mancante...
Non le dispiaque molto,vista la condotta della donna,chissà cosa aveva combinato per perdere un braccio!
Tutti questi pensieri più l'orario le fecero perdere oltre la cognizione del tempo anche la testa che riempita di tanti pensieri non dava più molta attenzione a quello che succedeva...
Fu interrotta da una domanda innocente che in quel momento forse era la meno indicata.
Lilyan di indicò con il dito come a chiedere a chi era diretta,anche se sapeva benissimo che era lei e rispose improvvisando un po'...

Voce atona e tranquilla anche se forse dentro la ragazzina non era proprio così. Si permise di aggiungere un'osservazione alla frase,sperando di non essere ripresa...

Era stata in silenzio e immobile davanti ai due adulti ma ora non potè che sgranare gli occhi sentendo il racconto spezzato del professore...

*Oblio Dell'Abisso*

Ripetè in sè,le faceva ribrezzo e terrore solo la frase stessa,che pareva ambigua ma terrorizzante allo stesso modo,almeno per lei...
Guardò il professore che con gli occhi chiusi cercava di ricordare...o di...leggere nel pensiero!
Che sciocca,come faceva a non ricordarsi un particolare così importante?
Forse era quello il motivo della domanda rivolta alla ragazzina che quasi scioccata rimaneva immobile.
Cercò di aprire la bocca per dire qualcosa,ma da questa non uscì nulla,nemmeno un respiro...
Fece solamente un piccolo passo in avanti senza però attirare l'attenzione di nessuno.
Forse poteva provare solo in parte il dolore provato dal professore,lei ne conosceva bene uno,che l'aveva colpita molte e più volte,il dolore di una perdita che purtroppo per lei non era una.
Non si sentiva forte,non si aveva la presunzione di sapere tutto e di saper capire tutti ma quel dolore (che era solo uno di quelli che provava il professore) lo conosceva bene...

Un bisbiglio sussurrato furono le prime parole che le uscirono dopo molti minuti,sperava di non essere stata udita da nessuno,era un pensiero,forse troppo a lungo nascosto e la ragazzina fu abbracciata dalla malinconia...