| Stava china, con un dito posato appena sotto le labbra vermiglie, corruciate in un'espressione pensierosa, mentre, le pupille scure, contemplavano oggetti e oggettini che si stagliavano dietro la vetrata. Aveva voglia di comprare qualcosa di nuovo..ma cosa?
Senza una vera idea nella testa, si rissollevo' posando una mano sul fianco e l'altra tra i capelli scuri, scendendo appena dietro al collo e grattandolo in sovrappensiero.
-bha-
un borbottio, mentre ora, riprendeva a muoversi, chiudendosi appena un poco la mantella leggera, di un bel grigio ghiaccio, sull'abito verdolino. Per lei quel sole non era abbastanza a scaldarla e gia' si poteva avvertire, nelle rare folate di vento, l'arrivo tumultuoso dell'autunno. Le foglie si imbrunivano e ora, avanzando di passi sicuri, allungo' la destra, a staccare da un ramo di un albero che costeggiava la strada, una di esse. La porto' vicino al naso, annusandola e socchiudendo appena gli occhi.
Li riapri', feroce, quando una nube di corvi si levo' alta, con il loro allegro gracchiare. Segui' con lo sguardo il loro volo, acquatendo l'animo, inebriato oggi di una strana calma, non accorgendosi della giovane figura appoggiata alla staccionata. La consueta calma prima della tempesta.
|