Un libro speciale, Quest

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view post Posted on 6/11/2008, 12:14
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Il Fato

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Caroline non poteva nemmeno immaginare cosa poteva esserci dietro tutta quella situazione. La piccola, stretta tra le sue braccia era davvero la sua nipotina, ma questo la ragazza non poteva ancora saperlo, la verità però, giunge inaspettata, quando uno meno se lo aspetta.

Vedi zia, io volevo incontrarti, ed eccoti qui. Questa non è la realtà, o almeno, non quella dove tu vivi. Questo è solo il piccolo mondo di una bambina, che ha sempre desiderato conoscere sua zia.

Si distaccò qualche istante, tornando a guardare la ragazza con i suoi grandi occhi verdi.

Io lo so che tu non vuoi credermi, ma è la verità. La mia mamma è tua sorella zia, anche se non lo sai così come non lo sa lei. Ma io voglio che il passato riemerga, io voglio una zia.

Le parole della bambina, seppur pronunciate con semplicità, come solo una bimba può fare, erano vere, e Caroline avrebbe dovuto fermarsi un attimo a riflettere .

 
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view post Posted on 6/11/2008, 12:48
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Aveva continuato a stringere la piccola per un po’, poi se l’era messa di fronte per poterle parlare e ascoltarla meglio. Ma tutte quelle parole, tutte quelle cose, ai suoi orecchi sembravano assolutamente assurde. La cosa certa era che quello non era il suo mondo e anche la bambina gliel’aveva detto: quello era il SUO mondo, il mondo di quella bimba così piccola e così carina che insisteva in tutti i modi a chiamarla zia e che a quanto pare aveva sempre desiderato conoscerla. Ma era certa di non essersi sbagliata? La giovane corvonero decise di tenere per sé questo pensiero, non voleva certo farla soffrire. Nel frattempo, la piccola continuava a parlare: voleva far riemergere il passato, desiderava ardentemente ritrovare la zia. MA questa zia sembrava essere lei e, a quanto diceva la bambina, era zia in quanto sorella della madre della piccola… ma questo avrebbe dovuto voler dire che lei aveva una qualche sorella più grande, il che era alquanto difficile, dato che, a quanto ne sapeva, la prima gravidanza sua madre l’aveva avuta con lei. Allora più piccola? Ma in quel caso come avrebbe fatto ad avere già una bambina e così grande per di più? Magari in quel luogo erano passati già molti anni.. lei non poteva saperlo… magari, proprio in quel momento, a casa, sua madre aveva scoperto di aspettare un’altra bambina e, in un futuro lontano, questa avrebbe dato alla luce quella bimba che ora le era di fronte. Si, questa era decisamente la spiegazione più logica per non dare torto alla piccola. Ma non le portava il fatto che la piccola avesse detto “così come non lo sa lei”.. allora era già nata? Che razza di confusione! La corvonero, in preda a mille pensieri si prese la testa fra le mani, sedendosi a terra.. che diavolo significava? Sicuramente che, una volta uscita di lì avrebbe dovuto fare due chiacchiere con sua madre…ma ora era giusto prestare attenzione alla piccola. E poi, ora che ci pensava, non sapeva neanche il suo nome… Decise di chiederglielo
-Ok, piccola, voglio crederti. Ma.. mi dici una cosa? Come ti chiami tu? E la tua mamma? -



Edited by Caroline Dalton - 7/11/2008, 00:00
 
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view post Posted on 7/11/2008, 11:27
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Il Fato

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No zia, il mio nome non posso dirtelo, perché voglio che sia il tuo cuore a cercarci. Ma desidero darti un suggerimento.

Ad un tratto Caroline chiuse gli occhi, e sentì che qualcosa in lei stava cambiando, mutando irreversibilmente.

Non tutto è come appare zia, guarda te per esempio.

La bambina volse una mano verso Caroline, che prontamente abbassò gli occhi e ciò che vide gli procurò una moltitudine di emozioni. Il corpo di studentessa era mutato, ammorbidendosi e crescendo notevolmente. Non più bambina, ma ormai donna.


Ora ti sarà più semplice cercare la mia mamma ed arrivare a me zia.

 
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view post Posted on 7/11/2008, 11:54
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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Purtroppo, la piccola non rispose alle sue domande. Il suo nome e quello di sua madre sarebbero per sempre rimasti un mistero per lei.. o almeno così pensava in quel momento. Ma quello fu il suo ultimo pensiero razionale. La piccola infatti le prese le mani, dopo averla informata di volerle dare un suggerimento, e Caroline si sentì avvolgere da una energia pura calda e forte che la portò a chiudere istintivamente gli occhi. Sentiva che qualcosa stava lentamente cambiando in lei, sentiva dentro di sé, accompagnato a quel calore, una maggiore consapevolezza. Al termine di tutte quelle sensazioni e concluso il contatto con la bambina, la corvonero aprì gli occhi e ciò che vide la lasciò sena fiato: i suoi capelli si erano decisamente allungati, arrivando fino alla base della schiena e tutto il resto del suo corpo sembrava essere cresciuto con loro. Istintivamente, fece un passo indietro, allontanandosi dalla piccola e prese ad osservarsi attentamente: il seno, prima non molto evidente, ora si notava abbastanza sotto la maglietta decisamente troppo piccola e stretta, le gambe erano più lunghe e la dannata gonna aveva fatto lo stesso scherzo della maglietta stringendosi e accorciandosi… perfetto.. e ora? Ma soprattutto.. come tornava alla sua età normale? Da un primo esame, in fatti,sembrava aver superato da un pezzo la maggior età… Osservò la bambina di fronte a lei con sguardo truce: che razza di scherzo era quello? In un istante però, le tornarono in mente le parole che la stessa bambina le aveva detto poco prima “questo è un mio sogno” o qualcosa del genere.. perfetto.. se fosse stato tutto solo un sogno, allora le sarebbe bastato svegliarsi per riportare tutto alla normalità. Decise di dare corda alla piccola fino alla fine.
-ok, tesoro, senti… ora non è che mi rimanderesti a casa? Prometto di cercare la tua mamma ma se non torno a casa non posso farlo -

 
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view post Posted on 7/11/2008, 12:06
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Il Fato

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La bambina guarda la ragazza davanti a se e sorrise, con lo sguardo di chi ha appena combinato un guaio, ma forse quel che era successo avrebbe giocato un po’ tutti.

Ora tornerai indietro zia Caroline, ti ritroverai in biblioteca, e non sarai più una bambina.


Una luce abbagliante si accese alle spalle della bambina, e lentamente essa si sposto, lasciando lo spazio sufficiente alla ragazza per passare.

Segui la luce zia, e mi raccomando cercami, cerca me e la mia mamma, e troverai una parte ancora nascosta della tua famiglia.

Un altro sorriso


 
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view post Posted on 7/11/2008, 12:24
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A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

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L’ennesima luce di quella giornata si accese alle spalle della piccola: doveva essere probabilmente una specie di portale. Nel frattempo, la bambina le aveva rivolto l’ennesimo sorriso assumendo l’espressione tipica che assumono tutti i bambini quando hanno appena fatto un danno. La bambina continuò a parlare, invitandola ad entrare dentro la luce e ad attraversare il tunnel che si era creato. La ragazza annuì, quindi prese a percorrere il sentiero tracciato da quella luce purissima. Camminò per un lungo senza essere completamente certa della direzione da prendere ma continuando a procedere in linea retta finché, tutto d’un tratto la luce terminò. La corvonero si guardò intorno: era di nuovo ad Hogwarts, per la precisione in biblioteca. Cavoli! Allora non era stato solo un sogno! Il libro che aveva utilizzato giaceva aperto sopra il tavolo, la borsa con i suoi libri era accanto ad un tavolino e lei era rimasta grande esattamente come era successo insieme a quella bambina. Doveva assolutamente fare qualcosa.. parlarne con qualcuno.. ma con chi? E poi era davvero indecente in quel modo…. Afferrò tutta la sua roba e, dopo essersi attentamente avvolta nel suo mantello si diresse a passo spedito fuori dalla biblioteca, diretta all’ufficio della Vicepreside… magari lei avrebbe potuto aiutarla

 
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20 replies since 13/10/2008, 08:59   334 views
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