Il bianco ed il nero, Nicole e Cedric

Che strano contrasto può esserci tra il bianco candido, simbolo di purezza , ed il nero, così simile alle ali di un corvo, segno inequivocabile di cattivi presagi. La notte prima aveva nevicato abbondantemente nei dintorni di Hogwarts, e la neve si era posata leggera sui tetti del vicino villaggio di Hogsmeade. Nicole aveva deciso di abbandonare le vie affollate della capitale quel giorno, per camminare un po’ liberamente nelle viuzze del villaggio. Il mantello, ben chiuso vicino alla gola la copriva uniformemente, a parte qualche ciocca di riccioli cremisini, che sbucava fuori in forte contrasto anche’essi con il nero del mantello ed il viso marmoreo dell’apprendista.
Il villaggio era ricco di studentelli che, probabilmente alla loro prima visita, correvano di qua e di là, alla ricerca di posti immaginati nella mente grazie ai racconti degli studenti più anziani, eppure non era passato molto tempo da quando Nicole era a scuola, forse poco più di un anno, eppure quei ricordi sembravano svaniti, contrariamente ad altri che come una macchia di sangue erano rimasti indelebili nella sua mente.
Giunta vicino un muretto, vi si adagiò, restanco così immersa nei suoi pensieri.

Nicole avvertì lo sguardo di qualcuno su di sé, e un tantino scocciata sollevò il viso. Un ragazzo continuava a fissarla insistentemente, come se incuriosito dal viso della giovane, avesse deciso di fermarsi li in quel punto, senza continuar più il suo cammino.
La situazione si presentava strana, Nicole non aveva nulla da dire, e quel bianco intorno a lei, serviva solo ad incrementare il suo crescente cattivo umore.

Cos’hai da guardare?

Chiese del tutto sprovvista dei soliti e falsi modi gentili ed educati.
Con una leggera spinta si allontanò dal muretto, per avvicinarsi di qualche passo al ragazzo, di cui era convinta di non conoscere l’identità, ma del resto era stato lui a fermarsi, e con calma attese le sue spiegazioni.

La curiosità non è certo un pregio mio caro Cedric, a volte potrebbe rivelarsi più pericolosa di una scintilla tra la paglia.

Gli si avvicinò lentamente, finché i suoi occhi furono talmente vicini da non lasciare al ragazzo lo spazio per guardare altrove.
Le piaceva giocare, specialmente se qualcuno gliene dava modo, e lui lo aveva appena fatto. Tese la mano, in attesa di un gesto che al ragazzo non sarebbe certo sfuggito.

Nicole Angel vi ringrazia signore per il complimento, forse troppo lusinghiero per la mia modesta bellezza.

Sapeva di essere bella, si certo che lo sapeva, Ma ora era ben altro a cui ambiva, lei cercava la forza, il potere, e lo avrebbe ottenuto ad ogni costo.

A ma davvero? E quale aspetto avrei, se mi è concesso saperlo ovviamente!

In Cedric Nicole aveva trovato un osso duro, una persona capace di risponderle ma soprattutto di tenerle testa. Quel freddo pomeriggio d’inverno si stava rivelando tutt’altro che noioso.
La ragazza sorrise divertita osservando il delicato baciamano

La bellezza è meschina, quando c’è ti colpisce, ti lascia senza fiato e ti fa innamorare, ma ricordati che è effimera, perché svanisce proprio sul più bello, lasciandoti solo con un pugno di mosche stretto tra le mani

Ritirò la mano, portandola lungo il fianco, nascondendola tra le piaghe del mantello, per nascondere la sua vera natura impressa sull’avambraccio. Quella natura che scoperta avrebbe fatto scappare chiunque, e che ormai l’avrebbe marchiata per sempre

O ma cosi mi incuriosisci troppo Cedric, ho forse provocato in te qualche emozione?

Non aveva abbassato lo sguardo nemmeno di un centimetro, era rimasta impassibilmente ferma mantenendo l’esigua distanza che si era venuta a creare tra loro due. Lo stava provocando in maniera spudorata, e voleva vedere fino a che punto sarebbe arrivato. Una sorta di gioco psicologico, fatto di gesti, sguardi e parole.

Io sono la segretaria del ministro Lupin, lavoro al ministero, e tu?

Sapere chi si aveva di fronte era sempre comodo, o per lo meno, le avrebbe evitato brutte sorprese. Il freddo continuava ad essere pungente, ma nulla al confronto della gelida pelle della ragazza. Era come se quel corpo non emanasse calore, fatta eccezione per il rosso vivo dei lunghi capelli.

Allora, se mi dici quali emozioni ti ho provocato, forse ti dirò quelle che tu hai provocato in me.

Disse con un leggero sorriso dipinto sulle labbra rosse.

Stavolta nella rete della ragazza era caduto niente poco di meno che un auror del ministero, un servitore del bene, un cacciatore di maghi oscuri, maghi oscuri proprio come lei. Sorrise avvicinandosi ulteriormente al ragazzo fino a sfiorargli con le labbra il lobo dell’orecchio, parlando.

Mi meraviglio di te Cedric, sei un auror, e ti fidi così spudoratamente di una donna appena incontrata. Mi spiace, ma mi tiro indietro, non ti dirò nulla

Si allontanò lentamente, tornando nella stessa posizione di prima, mentre il sorriso si era tramutato in un ghigno, quasi indecifrabile sul viso angelico della ragazza.

Ti basti pensare che se non mi avessi colpito non sarei qui a parlarti.

O e chi ti dice che io ti lascerei fare senza opporre resistenza? Non lasciarti ingannare cedric, sono un osso duro, non sarebbe così facile come immagini.

Rimase li ferma, squadrando il ragazzo con aria seria, l’aria di chi si è sentita sottovalutata più del normale. Ma forse l’atteggiamento del ragazzo poteva andarle bene, visto che, al momento opportuno, Cedric si sarebbe reso conto di aver fatto male i conti, di essersi fermato solo all’apparenza.

Se non pensassi di essere troppo sfacciata e poco modesta, direi che sono riuscita a colpirti più di molto. Ma siccome sono modesta e per nulla sfacciata evito di dirlo.

Aveva ragione, quel gioco si faceva sempre più interessante. Fare conoscenza con un auror poteva essergli utile, soprattutto in vista del suo nuovo lavoro come segretaria del ministro. Cedric aveva attirato la sua attenzione, questo era vero, ma era troppo presto per pensarci. Doveva lascirsi andare e farsi trasportare dal corso degli eventi.

Il baciamano è un gesto educato, un saluto che ogni uomo dovrebbe rivolgere ad una donna, un gesto di galanteria, null’altro.

Disse la ragazza sorridendo. Come poteva pensare che un semplice baciamano potesse essere segno di interessamento?. Si avvicinò ulteriormente inclinando il viso,mentre l’alito caldo rispetto alla temperatura, andava ad infrangersi poco più avanti, sul collo del ragazzo.

Vedì Cedric, tu pensi, che il fatto che io abbia, come dire, richiesto un baciamano, possa corrispondere a un interesse nei tuoi confronti, ma mi chiedo allora, come reagiresti ad un mio bacio? Affermeresti che io sia pazza di te a tal punto?

Lo voleva mettere in difficoltà, voleva vedere cosa avrebbe risposto. La domanda era effettivamente veritiera, e assai complessa da risolvere, ma presumibilmente lui se la sarebbe cavata anche quella volta, ormai era di prassi, lei lanciava frecciatine o domande particolarmente difficili, e lui rispondeva come nulla fosse. Era questo il motivo che spingeva la mangia morte a restar li.