Il bianco ed il nero, Nicole e Cedric

Mi spiace deluderti Cedric, ma io chiedo il baciamano ad ogni uomo che incontro, solo ed esclusivamente perché lo ritengo un gesto di pura formalità e cortesia.

Guardò il ragazzo negli occhi. Quella risposta l’aveva decisamente turbata, non era certo quello l’interesse che aveva provato per il ragazzo.

Voi mi avete colpito è vero, non è certo facile vedere una persona che all’improvviso si ferma e inizia a parlare, o per lo meno, è stato l’interesse che avete manifestato nei miei confronti ad attirare la mia attenzione.

Ora avrebbe esposto chiaramente quel che pensava, senza condizionali, ne periodi ipotetici. Quel ragazza stava osando troppo, ed era il caso di sottolineare tutti i punti senza lasciar spazio ai dubbi.

Io non vi bacerò mai, perché non vorrei mai dimostravi che sono pazza di voi per principio, e perché io non sono pazza di nessuno, spero che questo sia ben chiaro. Vi ripeto, voi avete attirato la mia attenzione, ma state attento, perché anch’essa, come la bellezza, è molto labile.

Forse lo avrebbe baciato solo per continuare quel gioco,o forse evitava di farlo per stuzzicarlo ulteriormente.

Ho capito, ti lascerò con le tue convinzioni se ti convincono così tanto che quel che credi sia la realtà.

Gli sorrise, allontanandosi solo di un passo, per riuscire a guardare meglio il suo viso, Forse Cedric non lo sapeva, ma le sue parole, abbastanza chiare, stavano costruendo nella mente della mangia morte un quadro della situazione, che presto sarebbe andato a suo svantaggio.

Cedric, però aspetta un attimo…

Disse fingendo un’espressione interrogativa

Se hai così tanta voglia di esser baciato da me, quindi di sfiorare le mie labbra, perché al posto di chiedermelo, non lo fai direttamente? Stai girando intorno all’argomento, sostenendo che sono io a volerti baciare, ma a me pare l’esatto contrario.

Sapeva che lo aveva appena colpito, ed era orgogliosa di questo. Sorrise

Non lo faresti mai Cedric, non potresti mai baciare una ragazza, dopo averci palato per così poco tempo, non sarebbe certo un gesto cortese da parte tua.

Quel ragazzo continuava a fare insinuazioni senza fondamento, basandosi su opinioni sue, che non rispecchiavano propriamente la realtà. Nicole stava giocando, questo era vero, lo aveva stuzzicato con atteggiamenti che facilmente sarebbero stati fraintesi, ma non lo avrebbe mai baciato, non lui, non in quel momento. Gli poggiò una mano sul petto.

Lascia stare, io sono orgogliosa, ti basti pensare questo, hai vinto, volevo baciarti, ma c’è una vocina dentro di me che mi dice di non farlo.

Stava mentendo spudoratamente. Ma voleva assecondarlo

Non poteva crederci, l’aveva fatto sul serio, l’aveva baciata, aveva appoggiato le sue labbra su quelle di lei, senza pensarci due volte. Nicole mantenne gli occhi aperti, e dopo qualche istante , in cui rimase evidentemente spiazzata, reagì, mordendogli le labbra, e sfoderando la bacchetta per poggiarla d’impeto sull’addome di lui.

Come hai osato?

Gli chiese irata. La bacchetta nelle mani tremava vistosamente, mentre i capelli, da rossi si tinsero di un brillante nero corvino, e sospinti dal vento andarono a poggiarsi sul viso di lei.

Nessuno osa baciarmi senza il mio consenso Cedric, questa me la paghi.

Stese il braccio, allontanando ulteriormente il ragazzo da se. Però doveva ammetterlo, l’aveva spiazzata decisamente, Si portò la mano libera sulle labbra, sfiorandosele

Nicole restò immobile ancora per un po’, con la bacchetta che premeva sull’addome del ragazzo. Poi la ritrasse, portandola nuovamente nel fodero. Di certo era colpita da quel gesto, così istintivo, e del tutto poco razionale, un po’ com’era lei, ma quel pensiero fù subito sostituito da altri.

Non servirà certo una carta firmata dal ministro, ma la mia volontà di certo! Tu non mi conosci affatto, sai a malapena come mi chiamo e che lavoro faccio, come puoi desiderare di baciarmi?

Si fermò, come dopo uno sfogo involontario, portandosi la mano a coprire la bocca, in un gesto delicato ed elegante.

Forse è meglio che io vada Cedric

Disse abbassando il viso, mentre i capelli, lentamente ritornarono rossi, pur lasciando qualche sfumatura corvina.

Nicole sospirò, e magari, fece un gesto ben poco ponderato, e profondamente istintivo. Si avvicinò al ragazzo, e dopo avergli sollevato il viso, poggiando l’indice sul mento, inclinò il viso e sfiorò le sue labbra con delicatezza, ricambiando il gesto che lui aveva fatto poco prima, ed andando forse contro quelle che erano le sue convinzioni. Un saluto, una conferma, chi poteva saperlo. Si allontanò, e dopo aver esibito una piroetta perfetta, scomparve nel nulla.