Jude Mc.Kristren |
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| Continuò a camminare, annuendo con finta convinzione di tanto in tanto, incerta se credere o meno alle parole del ragazzo. Una risata fasulla riecheggiò argentina per la strada, investendo muri, spalancando finestre. Dovette aumentare ancor più il passo e solo allora, quando vari centimetri la separarono dal ragazzo, lasciò trasparire tutta la sua angoscia in un’espressione afflitta. *bhe non-lo-siamo...sia ben chiaro... * Quelle parole la perseguitarono in tutto il breve tragitto, causandole pensieri fin troppo negativi. Era da molto, troppo tempo che non pensava più ai suoi amici. In realtà non ricordava nemmeno di averne qualcuno. Era sola. Egoista, per puro obbligo verso se stessa e verso chi l’aveva abbandonata. Scosse la testa, lasciando affluire i pensieri verso altre direzioni e si guardò intorno. L’insegna della Testa di Porco, una testa di un cinghiale accoltellato il cui sangue cadeva fluido su di un panno bianco, faceva bella mostra in pieno centro, tra un negozio che vendeva calderoni e un antico palazzo di tre piani, le cui pareti di un grigio fumo parevano esser fatte di carta pesta. Una vecchia strega dai capelli rossi carezzava con fin troppo vigore un gatto nero che, aggrappato al grembo della donna con le unghie, tentava disperatamente di fuggire. Dall’interno del locale, un rumoroso vociare graffiava l’aria tranquilla della strada innevata. Una grande porta di spesso legno nero riportava con caratteri cubitali la scritta “Testa di Porco”, tinta di un bianco latte sbiadito dalle intemperie. Jude si avvicinò alla porta, allungando una piccola mano chiusa a pugno verso il legno. Esitò un istante, guardando negli occhi neri il ragazzo che le stava accanto..- Sta attento! Questo posto è assai noto per le frequentazioni poco raccomandabili. Non guardare troppo in giro.. e sta dietro di me!- Disse seria, per poi bussare alla porta soffocando una risata. Infondo.. Jude era una ragazzina così piccola..
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