SULLE TRACCE di qualcosa d'importante.

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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 29/1/2009, 15:28




Fyria aveva assunto l'aspetto più misero della sua vita. A guardarlo non si sarebbe mai detto possidente di copiose ricchezze (come invece era davvero), ma piuttosto un sudicio barbone. Lo sapeva, ed era forse la parte più umana di lui che lo costringeva a camminare a testa bassa tra la gente. Lasciava dietro di sé uno sgradevole odore, acre e pungente. Non di sporco, come si sarebbe potuto pensare, ma di erbe mediche e per pozioni. Difficile non notarlo da questa prospettiva. E se di vista passava inosservato, a naso era proprio impossibile riuscirci. I capelli gli erano cresciuti scomposti, ed ora unticci li teneva appiccicati al viso. Utile per tenere a bada la vergogna d'esser riconosciuto, ma davvero patetico a vedersi. Gli abiti non erano stracciati (non ovunque almeno) e presentavano solo qualche strappo sugli orli(sistemato alla meglio con la magia). La frangia rossiccia non faceva vedere neppure gli occhi. Se fossero stati ben visibili sarebbero apparsi spenti, ed infossati nel cranio. Troppo grandi per quella testa magra e pallida. Le guance si erano assottigliate ed ora il mento appariva assai più affilato del solito. Camminava seguendo i propri passi con lo sguardo. Proseguendo lento, quasi apatico.

Solo ogni tanto alzava il viso per osservarsi alle spalle, quasi colto da timore. Ma poi gettava di nuovo lo sguardo alla terra in silenzio.
 
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Milla Moonlight
view post Posted on 29/1/2009, 15:35




L’anno era da poco iniziato, e dopo aver occupato la carica di preside, Milla era giornalmente occupata e assorta in mille e più impegni. Raramente trovava il tempo per stare un po’ sola e passeggiare tra le numerose abitazioni, giù al villaggio di Hogsmeade. Quel giorno aveva però deciso di chiudere la porta del suo ufficio, affidare la bimba alle amorevoli cure di sua sorella, ed uscire così dal castello, per poter svagare un po’ la mente piena zeppa di pensieri. Il mantello, bianco a differenza del solito, le copriva completamente il viso, lasciando però libera qualche ciocca dei lunghi e ricci capelli castani. Il venticello leggero che spirava dalle montagne, contribuiva insieme al passo della donna, a muovere il lungo mantello che sembrava così fluttuare sul terreno.
Il viso della donna era cupo, triste a tratti e gli occhi erano bassi, ma avevano perso quella luce che solitamente li contraddistingueva.
Camminava lentamente senza prestare attenzione a ciò che la circondava, benché fosse per lei impossibile passare inosservata, in qualsiasi occasione, anche se magari era quello che realmente desiderava.

 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 29/1/2009, 15:40





Strinse le spalle e deviò in un vicolo buio. Lì si mise indosso un vecchio mantello da viaggio. Sporco di polvere e odorante della stessa, lo legò bene fermandolo con una spilla. La spilla della casata degli Hodrui, raffigurante un'H gentilizia. Forse l'unica cosa degna di nota del suo vestiario. Poi afferrò delle forbici. Le aveva recuperate dalla casa babbana della madre, giacché potevano essere assai più utili della magia all'occorrenza, e conscio di questo aveva deciso di portarsele appresso. Se le portò ai capelli, e cominciò a tagliarli in grosse ciocche che caddero sulla stradina...

Li tagliava distrattamente...apprezzando però la frescura che gli dava la testa libera da quel gran peso unticcio e sporco.
 
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Milla Moonlight
view post Posted on 29/1/2009, 15:47




Un soffio di vengo ed il cappuccio indietreggiò senza preavviso, rovesciando la folta chioma della donna, che prese a muoversi finalmente libera , ma fù come se la donna non se ne fosse resa conto. Continuava a camminare tra le stradine piene di gente, senza guardarsi attorno, senza rendersi conto di ciò che la circondava. Ad un tratto un dolce torpore le sfiorò il viso…e girando il viso verso destra vide l’ingresso dei tre manici di scopa. Qualcuno aveva aperto la porta, ed il calore sviluppatosi all’interno del locale, era uscito accarezzando così il volto freddo di Milla e risvegliandola da quello stato di semi incoscienza nel quale era caduta.
Tornò a guardare dinnanzi a se, ma nulla attirò la sua attenzione.
Fece un passo di lato e si appoggiò alla parete alle sue spalle, restando così immobile.

 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 29/1/2009, 15:50




Sgrullò la peluria rimastagli indosso e si sentì assai meglio. Le orecchie spuntarono finalmente, allo scoperto, mostrandosi in tutta la loro pallidezza. Le ciocche così tagliate non erano regolari (in mancanza di specchi, non si poteva fare di meglio) ma per lo meno ora non apparivano più tanto sudice come quando lunghe e unte gli strusciavano in viso. Saranno state poco più di 3 cm e andavano scalando, verso il collo, dove erano pure più corte.
Doveva apparire davvero ridicolo per certi aspetti. Gli occhi grandi e così infossati, erano attorniati da un alone più scuro. Occhiaie profonde ed evidenti. Il naso sottile si era salvato dalla condanna delle lentiggini...anche se da piccolo qualcuna gli era timidimamente spuntata (per poi sbrigarsi ad andarsene ai primi sentori dell'adolescenza).

Si voltò verso la luce che proveniva dalla stradina. L'odore che gli arrivò alle narici, lo fece trasalire....
 
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Milla Moonlight
view post Posted on 29/1/2009, 16:02




Chiuse leggermente gli occhi, per impedire alla luce del sole di infastidirla e respirò a fondo, poggiando le mani sul muro alle sue spalle. Lentamente si lasciò cadere, strisciando , e permettendo così al cappuccio di coprirle nuovamente il viso.
Eppure c’era una parte di lei, una piccola parte di lei che le diceva di stare allerta, che c’era qualcosa che non andava, qualcosa che le faceva battere il cuore. Prese a guardarsi intorno, da quel piccolo spazio che il cappuccio aveva lasciato libero.
Si scostò i capelli, che fluidi incorniciavano il viso per poi portarli dietro le orecchie con un movimento del tutto meccanico.
Ad un tratto un’ombra nascosta attirò l’attenzione della donna, che lentamente si rialzò e mosse un passo in avanti… per poi restare ferma immobile, mentre il cuore prendeva a pulsare impetuoso

 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 29/1/2009, 17:48




Fyria annusò a fondo, e solo dopo essersi convinto della validità della sua sensazione, si fece avanti. "Milla?" mormorò a mezza voce uscendo dall'oscurità del vicolo, alla pari di un qualsiasi umile scarafaggio. Gli occhi si levarono a lei, per poi abbassarsi di nuovo al terreno. Parevano incastrati nel viso tanto erano sproporzionati rispetto la magrezza del volto...

 
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Milla Moonlight
view post Posted on 30/1/2009, 08:23




Lo sguardo di Milla incontrò quello dell’uomo, ormai vicinissimo a se, ed il cuore continuò a pulsare come impazzito. Era da molto tempo che desiderava vederlo, poter osservare nuovamente il suo viso, sentire il suo calore, ..il calore dell’uomo che amava. Non c’era un motivo ragionevole, non c’era una ragione precisa, era amore e basta e Milla lo sapeva, lo sentiva sul suo corpo, nella sua mente e nei suoi gesti.
Lentamente, passo dopo passo si fece più vicina all’uomo, senza rispondere subito alle sue parole, preferì agire, lasciandosi trasportare dai sentimenti che la vista di lui aveva provocato.
Adagiò le mani sul viso di lui e dopo aver chiuso appena gli occhi, ed essersi sollevata sulla punta dei piedi, sfiorò con delicatezza le labbra di lui con le sue, in un gesto di puro amore, che nessuna parola avrebbe potuto sostituire. Poi si staccò piano


Mi sei mancato immensamente

Sussurrò piano, senza allontanarsi molto, continuando a ricambiare lo sguardo di lui.

 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 30/1/2009, 09:05




Fyria rispose al bacio, ma alquanto meccanicamente. Era abbastanza irreale a parer suo, trovarsi in quella situazione, in mezzo alla cittadina.

Ascoltò le parole della donna, e aspetto qualche secondo per risponderle.

"Anche tu, mi sei mancata..." in effetti, non ricordava affatto quanto tempo era passato, dall'ultima volta che si erano visti. Pareva una vita.

"E..." si affrettò ad aggiungere. Sembrava piuttosto stanco dal tono di voce. "...e anche lei mi manca molto." riferendosi alla sua bambina.
 
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Milla Moonlight
view post Posted on 30/1/2009, 09:17




Guardava l’uomo, come se dinnanzi a se ci fosse il più prezioso degli averi. Lentamente lasciò scivolare le mani attorno al collo di lui, per poi adagiarsi e lasciar così combaciare il suo corpo a quello di Fyria, e chiuse gli occhi.
Sospirò piano, era come se il piccolo paesino intorno a loro fosse scomparso, e che il venticello gelido che l’aveva fatta rabbrividire fino a qualche istante prima si fosse calmato, lasciando il posto al dolce tepore che l’uomo le procurava.


La bambina sta bene, l’ho affidata a mia sorella…dormiva tranquilla e non mi andava di esporla a questo freddo, è ancora così piccola.. e desidera tanto stare tra le braccia del suo papà..

Le ultime parole furono quasi un sussurrò leggero, ma l’uomo le avrebbe udite sicuramente senza problemi.
Sollevò il viso e tornò a guardarlo.


Tu come stai?

Chiese dolcemente

 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 30/1/2009, 09:24




Certo. L'aveva sentita chiaramente.


"Sto bene" Era una bugia talmente grande, che le orecchie di Fyria, quasi ne fossero consapevoli arrossirono di colpo. Tutto il resto rimase impassibile, e anzi, il sorriso accennato sulle labbra sottili dell'uomo, avrebbe ingannato chiunque. Ma non Milla forse, che conosceva simili espressioni troppo bene...

"Ho viaggiato molto e forse sono riuscito ad eliminare tutte le tracce nel...nella foresta... io...stavo tornando a casa...."
 
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Milla Moonlight
view post Posted on 30/1/2009, 10:34




Accarezzò con delicatezza la guancia dell’uomo, osservando con attenzione. Sembrava avere un’aria distrutta, il viso era segnato da profondi lividi, segno che probabilmente Fyria non riposava da un po’.
Leggera la mano scivolò sul collo di lui, fino a poggiarsi dietro la nuca, dove andò a muovere i capelli cremisini che Milla tanto adorava. Sorrise dolcemente.


Sai…si dice che l’affetto delle persone care, riesca a farti sentire a casa, più di quello che possono fare quattro mura.


Abbassò leggermente il viso, sentendo le gote avvampare inesorabilmente

Io e Zahara siamo la tua casa…non scordarlo mai te ne prego. Ed in qualsiasi momento, non esitare a tornare da noi, perché il nostro cuore, sia il mio sia quello della piccola, sarà tuo per sempre.


Tornò a guardare Fyria negli occhi

 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 30/1/2009, 12:25




"E' una casa..." rispose, senza distogliere lo sguardo "...molto lontana da qui."

C'erano amari pensieri ad impregnare queste parole. Probabilmente non era del tutto convinto neppure Fyria della loro validità, ma gli erano affiorate sulle labbra come un onda che carezzata la sabbia, torna lontano. E lontano, li seguirono anche i pensieri.


"Scusami " disse prendendole la mano. "Ma la latitanza a cui dovrei essere abituato, ultimamente si è fatta pesante da sopportare. E dico cose che non penso."


"Sono molto stanco..." proseguì carezzando con le punta delle dita quelle di lei "E sento che dovrei mangiare qualcosa. Ma non posso creare confusione qui ad Hogsmeade e se ci provo all'esterno lascerei troppe tracce della mia posizione attuale. Da quando è accaduto quel fatto alla scuola alcuni auror più sospettosi, si sono messi sulle tracce di un possibile animale. Ma non troveranno nulla ormai. Forse il mio errore fu proprio quello di permettere che le tracce venissero cancellate, senza crearne delle nuove per sviare i sospetti. Un animale, che non lascia tracce, è un animale molto furbo... troppo. E lascia interdetti.

Sospirò un poco "Ed ora qualcuno mi segue. Non sempre, hanno preso la cosa sottogamba per lo più pensano che le bambine siano state attaccate da qualcosa di non ben definito e che lo shok sia stato troppo forte mandandole in confusione. Non sono mai stati molto furbi i capoccia al ministero. Come al solito è tra le file più basse che si aggirano le menti superiori. Qualcuno ha trovato i resti di animali morti nella periferia..."
 
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Milla Moonlight
view post Posted on 30/1/2009, 12:47




Ascoltò tristemente le parole dell’uomo, mentre il cuore lentamente diminuì i suoi battuti, e la mano scivolo leggera giù, fino a ritrovare quella di lui. Milla spostò lo sguardo verso quella stretta così delicata e fragile.

Ascoltami

Esordì la donna, non prima di aver bloccato le labbra di Fyria con un dito, delicatamente senza imprimere troppa forza nel gesto.

Ho una casa, in Francia, lontano da qui. Attualmente è disabitata, perché io sono ad Hogwarts con la bambina, e vi risiede solo una delle mie elfe.

Fece un pausa, per osservare la reazione dell’uomo a quelle parole.

So che non è la tua, casa, però, se vuoi, poi fermarti li per qualche tempo, finché ti occorrerà, e non riuscirai a depistare gli auror. Non credo che andrebbero mai a cercarti fin lì, e potrai stare un po’ tranquillo, magari riposarti, rimetterti in forze …anche se.

Abbassò il viso

Preferirei mille e mille volte che tu restassi qui a scuola con me…

 
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Fyria J. Hodrui
view post Posted on 30/1/2009, 13:03




"Milla..." rispose dopo un pò con un sorriso amaro stampato in volto.


"Sai meglio di me, che gli aurur sono gli ultimi della lista tra quelli che vogliono la mia testa. Finché mi muovo, è difficile che..."


Si fermò un'istante. "Qualora mi trovasse, risalirebbe a te..."

E non lo aveva nominato, ma il suo nome parve fluttuare nell'aria quasi palpabile. "Ho tradito e attaccato i suoi protetti. La sua famiglia... e lui, lui ucciderebbe la mia." Aveva un'espressione seria, e per un'istante qualcosa del ragazzo che fu, balenò come una scintilla nei suoi occhi. Per poi svanire quasi subito...

"Non si accontenterebbe di eliminare me. Cosa che...in questo stato gli risulterebbe molto semplice. Ma cercherebbe mia figlia, ed eliminerebbe la mia discendenza. "
 
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