l'Arte Impagabile - Jill Destiny, vol I - ritrovo e partenza

Che forse l’uomo innanzi a lei avesse problemi d’identità?
Cambiava umore molto spesso ..
Ma non era questo il problema . Dovevano compiere una missione ed era giunto il momento di crescere .
Divenuta seria rispose
-Ok , Capito tutto .. -
Poi col un leggero ghigno rispose acida
-Non so , forse verserò qualche lacrima per il mio pupazzetto perso …-
Quasi nauseata da quelle battute si alzò in pieni . Frenava dalla voglia di imparare ed adempiere nella sua missione spalleggiata da quell’uomo , odiava dirlo ,ma insieme potevano farcela
-Allora andiamo , che ci facciamo ancora qua?

Essere i migliori sul campo , nonostante l’uomo cercasse sempre di umiliarla ,Jill adorava ciò che proferiva, questo perché è loro pensieri erano assai molto simili .
Dovevano eccellere e distinguersi dalla massa di gente al suo cospetto , e solo così avrebbero potuto raggiungere i massimi livelli .
In fondo non era male lavorare in compagnia di quell’essere .
-non so te ,ma io non sono la feccia di nessuno , quindi direi che è lecito il fatto che dobbiamo distinguerci-
Finito di parlare il tipo le porse un oggetto .
Inizialmente non capì cosa avesse fra le mani , ma una volta sentita la lama fredda inferirle un leggero taglio sul dito intuì che l’oggetto misterioso era un pugnale .
Si succhiò il sangue che lentamente colava dal dito mentre , ascoltando le parole dello sconosciuto lo nascose all’interno del manto , la tasca affianco a quella della bacchetta .
A quanto pareva , Jill doveva trasformarsi in una macchina da guerra qualora si fosse presentata l’occasione .
-Capito .. -
Troncò la frase non sapendo il nome dell’inviato e involontariamente chiese
-Ma tu chi sei?-
Ci stava parlando da circa un’ora e non si erano nemmeno presentati .

Nessuno .
*Il Signor Nessuno*
Si fece scappare un leggero ghigno , adorava riflettere , soprattutto quando di fronte si trovava un individuo che sfiorava la pazzia .
-Vedo che spruzzi d’enfasi nel fare quadra con me! -
Il sole calava lentamente mentre il tempo scorreva senza fermarsi , com’era buffa la situazione , erano li ad attendere il momento di entrare in azione e per farlo trascorrere stavano “chiacchierando” .
Aveva buttato giù lui l’idea del conoscersi ma era anche il primo a tirarsi indietro
-Destiny -
Lasciò fuoriuscire un filo di voce per denominare colei che era .
Destiny , un nome che risuonò nella sua mente portando in vita vecchi ricordi .
Forse quello sconosciuto conosceva sua cugina Silvia!

Lentamente le tenebre costeggiavano gli ultimi raggi di sole inghiottendoli e stendendo il suo manto color pece , su tutta la città a macchia d’olio .
Il tempo d’agire si stava avvicinando .
E mentre l’ora della missione arrivava il tenebroso compare svelò la sua identità .
Finalmente un nome a quel volto .. Black, nome così conosciuto e popolare nel mondo mago .
-Credo che sia arrivato il tempo di muoversi e saltare questo pezzo di presentazioni , no?-
Si alzò in piedi , si fece cascare sul volto il cappuccio della sua manta .
Tic Tac Tic Tac

Finalmente il tempo d’aspettare era terminato , solo pochi secondi e la giovane avrebbe potuto far notare di che pasta fosse fatta .
Era in piedi e anche il suo compagno si alzò dalla sedia , d’istinto si tocco la tasca interna al suo mantello , sia la bacchetta magica che il pugnale erano al loro posto .
Un attimo di paura , che subito scompare quando Black cinse il suo fianco e insieme iniziarono a dirigersi verso l’obbiettivo
-Buona fortuna … -