La fonte dei ricordi, Quest Memoria Cassidy

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view post Posted on 9/10/2009, 13:35
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Il Fato

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Vide la fanciulla chinarsi sull'acqua,irrimediabilmente attratta dalla forza che questa esercitava,e ne fu soddisfatto,al punto tale che annuì,compiacendosi dell'idea avuta ma,soprattutto,del Destino che tanto benevolo si era mostrato nei suoi confronti.Chinandosi sulle ginocchia,in modo tale da raggiungere la prospettiva dell'altra,fece oscillare lo sguardo dalle increspature del ruscello al viso di Cassidy,rimanendo in silenzio fin quando non ritenne opportuno parlare.

-Questo ruscello è incantato,così come lo sono le sue acque.Ha il potere di far tornare al passato la persona che lo desidera.Il procedimento è semplice:bisogna immergere il dito nell'acqua e disegnare tanti cerchi quanti sono i giorni,i mesi o gli anni ai quali si vuole esser portati.Si formerà una linea a separare il corso dell'acqua da quello che tu hai creato con la mano e dovrai semplicemente chinarti a bere.Gli effetti saranno visibili a partire dallo scoccare della mezzanotte.-

Mentì spudoratamente e lo fece con un candore tale che mai la fanciulla avrebbe potuto pensare alla falsità delle parole di questo.Ciò non toglieva,però,che la situazione fosse oltremodo particolare e che l'incertezza potesse scaturire dall'insieme di avvenimenti accaduti.Cosa avrebbe fatto Cassidy?


 
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view post Posted on 9/10/2009, 14:43




Spostò lo sguardo dall'acqua scura agli occhi limpidi di lui e viceversa in completa confusione.Se solo gli avessero parlato di poter tornare indietro nel tempo qualche anno fa probabilmente di sarebbe fatta quattro risate ma ora,scoperto quel mondo magico del quale anche lei faceva parte,la sua percezione dell'impossibile era radicalmente cambiata.Di certo, la sua conoscenza della magia non l'aiutava e il dubbio sul fidarsi o no di quel giovane continuava ad aleggiare denso nella sua mente.Eppure la curiosità e la voglia di ricominciare tutto da capo premevano insistenti contro la cupa paura dell'ignoto e la diffidenza nei riguardi di Connor che ben poco conosceva.
Sospirò prendendo finalmente una decisione,saggia o meno.Un unica,ingenua, frase le riempiva amaramente il cuore,dandole il coraggio necessario per avvicinare l'indice sulla superficie dell'acqua e disegnare là sopra alcuni cerchi immaginari:
*Non può andare peggio di così*

 
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view post Posted on 9/10/2009, 19:44
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Il Fato

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Ingenua,la dolce Cassidy,ingenua perchè innamorata e desiderosa di risolvere le innumerevoli problematiche che quel primo incontro con Connor le aveva procurato.Non aveva,però,messo in conto - o,almeno,non vi aveva davvero ragionato con lungimiranza,valutando pro e contro - che il secondo potesse essere addirittura peggiore di quello antecedente.Quando vide la studentessa immergere il dito nell'acqua,infatti,lo smagliante sorriso malevolo del bel ragazzo si palesò sulle labbra di questo,svelando le reali intenzioni della sconosciuta figura che era entrata nella vita della bella morettina da poco tempo:con un gesto fulmineo,le mani dell'aitante Connor fecero pressione sulla schiena della fanciulla,fin quanto questa non perse l'equilibrio,cadendo in acqua.Prima che potesse sfuggirle di mano,tuttavia,le afferrò il polso,aiutandola per evitare che annaspasse o affogasse.

-Mia dolce Cassidy,la tua vita sarà diversa da ora in poi.Potrai cominciare tutto dall'inizio,non curandoti di errori o quant'altro...-

La tirò leggermente verso l'alto,facendo in modo che l'acqua scendesse dal collo alle scapole,mentre le lasciava un delicato bacio sulla guancia,quasi la stesse salutando per l'ultima volta.


 
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{.cAsSiDy.}
view post Posted on 9/10/2009, 19:59




Senza capire ne come ne perchè sentì una spinta decisa venire da dietro e in men che non si dica si ritrovò in acqua.Cercò di nuotare come meglio potè ma qualcosa la trascinava verso il fondo con una forza a dir poco spaventosa.Se non fosse stata per la mano del ragazzo, che ancora la tratteneva a se per chissà quale motivo, l'acqua scura e gelida l'avrebbe inghiottita in men che non si dica.Non ebbe fiato per parlare e soprattutto la concentrazione necessaria per capire le ultime parole che Connor le rivolse.Smise di lottare quasi subito e inerme lasciò che il destino facesse il suo corso,solo un ultimo pensiero balenò nella mente prima che il buio l'assalisse completamente.
*Sciocca*

 
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view post Posted on 19/10/2009, 20:23
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Il Fato

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E buio fu.Dal momento in cui Cassidy perse coscienza,successero tante di quelle cose che elencarle sarebbe superfluo.L'unico fattore effettivamente rilevante fu l'apparizione del corpo della studentessa in una stradina appena illuminata,adiacente al locale che,prima di incontrare Connor,aveva prefissato come propria meta;del ragazzo,nessuna traccia.Ma c'era qualcosa di molto più inquietante in quella situazione di apparente quiete,in quell'atipica condizione di stasi,poichè Cassidy,ancora incoscente,era priva di qualcosa che le era appartenuto sin dalla nascita,qualcosa che non sarebbe mai più riuscita ad acquisire:la memoria.Nulla del suo passato le era conosciuto,nulla del presente le era familiare ed aveva innanzi un futuro dalle parvenze di un'incognita:ogni individuo le era sconosciuto,ogni luogo le appariva nuovo,ella stessa non si sarebbe riconosciuta,specchiandosi.Al collo,un ciondolo aureo formato da due lettere:AM.Cosa mai significavano?Ma,soprattutto,chi avrebbe aiutato Cassidy,in quel momento?




 
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{.cAsSiDy.}
view post Posted on 1/11/2009, 23:29




Alzò lentamente il viso dal pavimento gelato,gli occhi appannati, quanto la sua mente, ci misero un minuto buono a mettere a fuoco il paesaggio circostante.Sentiva ogni muscolo del suo corpo indolenzito e la testa le pulsava in maniera fastidiosa.Era persino troppo intontita per porsi quelle domande che in seguito sarebbero sopraggiunte come un fiume in piena.Dov'era?Perchè era lì?Come c'era finita?Cosa le era capitato?Ma soprattutto,chi era?Sgranò gli occhi alla consapevolezza di non conoscersi.Tastò febbrilmente il suo viso alla ricerca della familiarità con il suo corpo che stranamente non arrivò e si chiese con forte curiosità che aspetto avesse il suo viso e la sua espressione,al momento spaventata.E ora?Cosa avrebbe fatto?Era persa in quel mondo e dentro quel corpo che le era completamente sconosciuto,senza nessun volto familiare a cui appoggiarsi.Le lacrime iniziarono a sgorgare copiosamente,per quello non c'era bisogno di ricordare alcunchè.Si ranicchiò in se stessa stringendo le ginocchia al petto,senza il coraggio di alzarsi e levarsi dal centro della strada deserta.I suoi singhiozzì risuonavano sordi in quella notte scura.Le ci volle una buona mezzora per riprendersi e capire che reagire così non avrebbe portato a niente, si asciugò gli occhi con un gestito repentino della mano e decisa a scoprirne di più di se guardò quello che fino a prova contraria era il suo corpo.Era fasciata da un lungo mantello nero che le copriva la sua pallida ed esile figura,sotto di questo quella che sembrava a tutti gli effetti una divisa scolastica.Era dunque una studentessa?Ma dove?In quella strana città?forse qualcuno l'avrebbe cercata allora prima o poi? o si era allontanata talmente tanto da non essere più rintracciabile? mille quesiti, nessuna risposta.Continuò a studiarsi,scoprendo un pendente dorato attorno al collo.Sentì una vibrazione quando le sue mani lo sfiorarono,come se ci fosse qualcosa di strano che la legasse a quel ciondolo.Non avrebbe potuto definirlo affetto,ma perlopiù un morboso attaccamento che tutto le sembrava fuorchè benigno.Se lo rigirò sperduta tra le dita; appariva del tutto anonimo tranne due semplici iniziali: "AM".Cosa volevano dire?Era il suo nome?O forse quello di una persona a lei cara?Storse la bocca e continuò,era il turno delle tasche.Tutto ciò che riuscì a ricavarne fu un bastoncino di legno,lo strinse nel piccolo pugno e quello produsse deboli scintille violette.
Quando lo rimise in tasca era più scossa di prima e affondando nuovamente il viso tra le ginocchia,lasciò che le lacrime prendessero il sopravvento.

 
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20 replies since 19/8/2009, 15:32   183 views
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