| Annuì divertito, ipocrisia? Bah, ipocrita, era davvero un ipocrita? In fondo non lo credeva, ipocrisia era un'altra faccenda, in quel caso era conveniente crederlo, si poteva non farlo, ma lo trovava assurdo. Bene e Male era certo che esistessero, senza di loro, il Nulla. Era come negare l'esistenza di Luce e Tenebra, Vita e Morte. Se anche era difficile definirli, ciò non implicava molto altro. Lei viveva d'utile, sorrise, viveva di utile, un'esistenza terribilmente banale e vuota, erano Bene e Male a nobilitare l'esistenza stessa. <Suvvia, ipocrisia? Non esageriamo, non credo di essere spiccatamente ipocrita, il discorso è un poco differente. Crederci, accettarli, apre nuove dimensioni dell'essere, ci toglie dalla nostra meschinità. E' una scommessa se vuole, con Dio anche qui. L'opposto definisce se stesso, e l'altro, ed anche se non capiamo bene cosa siano, se anche non penetriamo il mistero, ciò non implica che non esistano. Non trova? Bene e Male fanno parte delle grandi idee, platoniche se vuole, ed io ne sono un fervente sostenitore, le idee sono il sale della vita, senza non siamo nulla. Forse è semplicemente molto giovane, ed io molto sciocco, il che sarebbe una spiegazione, ma vivere un'esistenza per il proprio utile, diventa presto noioso, nonchè snervante. ma è solo una mia idea. Non ho mai avuto problemi di utile.> Sentenziò allegro, osservandola. Il tempo scorreva veloce, silenzioso, nell'ombra, eppure non ne restava più molto.
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