[continua da:il resto del mondo magico] L'ultima notte, per Amber Rouge

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Makeveli
view post Posted on 2/5/2010, 19:20




Due ombre cominciarono piano a prendere forme e consistenza nella via sgangherata che portava alla testa di porco.Fu lui a comparire per primo,e giratosi verso di lei azzardò un gesto nei suoi confronti,prendendole la mano e tirandola avanti in modo che lui la seguisse.
A quell'ora,con il sole che spuntava da dietro le montagne,il locale assumeva un aspetto ancor più tetro di quando lui lo frequentava la notte;infatti,le ombre che nascevano lungo i contorni dell'edificio,gli davano un aspetto spettrale tingendo di rosso i suoi confini come se fosse appena avvenuto al suo interno qualche sorta di sacrificio carnale.
Arrivati sulla soglia dell'entrata qualche folata di whisky stantio gli diede una spiacevole sensazione di "bentornato a casa".
Fu quindi dando spazio alle sue buone maniere che aprì la scricchiolante porta in legno dalle serrature cigolanti,facendo cenno ad Amber di entrare.
 
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Amber Rouge
view post Posted on 2/5/2010, 19:31




Checchè si dicesse, per quanto la materializzazione fosse utile, Amber non si sarebbe mai abituata allo smarrimento e alla nausea tipici di una studentessa dell'ultimo anno.
I ciottoli di Hogsmeade risuonarono delle due nuove paia di scarpe comparse dal nulla. La ragazza si mise un po' a riprendersi..qualcosa non andava: cosa aveva in mano?
Le sopracciglia si alzarono in un'espressione molto, molto perplessa..Ecch'è! Si era persa qualcosa?
Non ebbe tempo di sottrarsi che fu trascinata per la strada da un silenzioso Makeveli. Si sorprese a ricordarsi dove fosse la bacchetta, commentando mentalmente con un sarcasmo macelato il suo stesso pensiero.
Il ragazzo sembrò ricordarsi che a seguirlo era un essere umano, non una valigetta, quindi si bloccò e, addirittura, le cedette il passo.
Amber lo superò entrando nella bettola che, come sempre, accoglieva i clienti con un familiare odore di muffe e si avviò verso un tavolino scegliendo deliberatamente di trascinarlo allo stesso modo, chiedendosi dove volesse andare a parare quello sconosciuto.
 
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Makeveli
view post Posted on 2/5/2010, 19:41




Chi avrebbe vinto quella disputa tra eterni orgogliosi schifosamente arroganti?
Forse era proprio la risposta che rendeva così terribilmente godibili quei momenti,nessuno.
Infatti non potè che dedicare alla dama abile nel gioco delle sopracciglia,un sorriso davvero divertito nel vedere che era per lei questione di vita o di morte offrirgli gli stessi atteggiamenti e modi di fare che lui,senza volerlo,offriva lei.
Anche l'espressione intontita del padrone della Testa di porco era tutto un programma,ma preferì dedicarsi alla rossa per una volta che riusciva a portare una donna in quel buco del diavolo.
Battè quindi sul tavolo,una volta che entrambi si furono accomodati,per attirare l'attenzione,scaturendo tra l'alto un vecchiotto incapucciato che borbottava nel sonno al suo bicchiere di Ogden.
 
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Amber Rouge
view post Posted on 2/5/2010, 20:25




E adesso rideva. Mah, strani incontri a volte..
Il povero vecchietto, così tranquillo nella sua conversazione, fu disturbato dal battere della mano di Makeveli sul tavolo.
-Temo che qui non sia previsto il servizio ai tavoli..vado io a chiedere. Data anche la scarsità del menù, penso opterò per due whiskey- si alzò senza attendere risposta, lasciando la borsa piena di fogli che si tirava dietro al tavolino.
Il barista, tanto innamorato del suo cencio lurido, la seguiva con uno sguardo sorpreso, ma Amber sapeva che non avrebbe fatto domande: così richiedeva il suo mestiere. Fece la sua ordinazione e, in tutta risposta, ricevette una bottiglia colma e impolverata, due bicchieri non proprio scintillanti e un grugnito.
Tornò quindi verso la sedia con i suoi trofei e li appoggiò sulla superficie appiccicaticcia -L'atmosfera si fa sempre più galante..- commentò con un sospiro. Per lo meno era già ad Hogsmeade, non avrebbe dovuto fare le corse per raggiungere Hogwarts, quando sarebbe stata ora.
 
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Makeveli
view post Posted on 2/5/2010, 20:34




Beh anche se la magia non doveva essere oggetto di materialismo e abuso quando ci voleva non c'erano ma che tenevano.
Ecco quindi che il ragazzo armatosi di bacchetta con un incantesimo Tergeo non pronunciato si occupò di ripulire la superficie legnosa e opaca del tavolo,eseguendo poi una trasfigurazione su quella che sembrava una sputacchiera ricavata dal cranio di un animale,trasformandola in un decente candelabro che poteva fare una buona luce nella penombra della loro postazione.


Beh perlomeno siamo sicuri che è strainvecchiato

disse rivolgendosi a lei guardando la bottiglia impolverata che sorreggeva,per poi sfilargliela educato dalle mani,per versare il whisky nei bicchieri.
 
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Amber Rouge
view post Posted on 2/5/2010, 20:43




-Strastagionato direi..- osservò il liquido alcolico tuffarsi nel vetro. Bè, tanto valeva fare da cavia. Prese in mano il bicchiere, intercettò gli occhi del ragazzo -cin- e ne buttò giù metà. Non tutto perchè, a: era una signora e b: forse mezzo bicchiere poteva non risultare letale.
Non male. Per ora non sembrava velenoso. -Penso sopravviveremo- sorrise un po' più allegra per poi guardare il candelabro -Amante della penombra?-
 
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Makeveli
view post Posted on 2/5/2010, 20:46




Non posso di certo accendergli un lumus solem in centro al locale

esordì beffardo guardando il suo bicchiere e scolandosi tutto il suo contenuto d'un fiato,battendo il vetro sul tavolo.Soffiò piano verso il basso l'eccesso di alcol che ardeva fra le sue labbra,leccandosele poi per assaporare al meglio il gusto della bevanda,annuendo compiaciuto.

Si non male,visti i canoni del posto

 
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Amber Rouge
view post Posted on 2/5/2010, 20:51




-Davvero? Come mai?- Completamente cancellato il sarcasmo dalle sue parole, quella domanda aveva pretesa di sincerità.
Osservando la scena, Amber riflettè che mancava un sonoro rutto alcolico per completare il teatrino.
 
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Makeveli
view post Posted on 2/5/2010, 21:00




Domanda senza senso la sua?
Poco importava;fece finta di non sentire fingendosi in preda ai vapori dell'alcol,versandosi il whisky nel bicchiere,questa volta bevendo in modo nobile,con schiena diritta e gomito alto.
Un modo il suo per rattoppare,laddove la sciata di prima avesse sconvolto la sua dama,o in qualche modo le avesse dato l'impressione di trovarsi davanti un ridicolo eccentrico.
Ma in fondo a lui poco importava di tutte quelle cose,il suo scopo vero e ultimo era quello di giocare con la serietà della rossa,che sembrava una di quelle donne intraprendenti,che hanno da lamentarsi di tutto e di tutti.
 
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Amber Rouge
view post Posted on 2/5/2010, 21:06




Il ragazzo si finse infatuato del suo whiskey e Amber non volle interrompere.
Lasciò che desse fondo al secondo bicchiere mentre lei ancora finiva a piccoli sorsi il primo. La sua postura era cambiata: che le avesse letto nel pensiero? Che fosse schizzofrenico? Tutto era possibile e le ipotesi non si escludevano l'una con l'altra.
Makeveli era rimasto in silenzio, lo sguardo della rossa aveva vagato fino a fermarsi sulle candele. Il fuoco era ipnotizzante, ovvia verità, e la Rouge era incantata a osservare i giochi di fiamma. Il suo tempo sembrò fermarsi.
 
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