| Sorrise, poggiando il sottile calice sul legno lucidato, osservandola divertito. Pensare che era una collega, sembrava più una giovane studentessa, magari del VI Anno. Annuì, alle sue parole, tornando a grattarsi il mento, pensieroso. In fondo non era un disturbo fare quella ricerca, pochi minuti, e qualcuno avrebbe controllato, nulla di più semplice. Del resto che servisse una guerra era ormai condiviso da molti, dei più disparati, era semplicemente una delle tante verità. Annuì, convinto per certi versi, dubbio per altri. In fondo cosa poteva pensare, come, quella giovane donna. Che fosse più di quanto non volesse apparire, era altamente improbabile, ma non impossibile. Suvvia mia cara, nessun disturbo, manderò un Gufo, e farò verificare la cosa. Nulla di più facile, temo che per un mese non farò ritorno a casa, ma le farò avere i libri quanto prima, ammesso di trovarli ovviamente. Potrei averli lasciati altrove, magari in India, magari in Giappone, e temo che far controllare tutto sarebbe sin troppo lungo. Come lo sarebbe una guerra, anche se temo sia un destino inevitabile anche per questi giorni, non crede? Una Grande Guerra, come nel passato, per risolvere definitivamente ogni diatriba, e poi proseguire su una nuova strada tracciata con il sangue degli sconfitti. Forse un po' sporco, ma mai dire mai. Arriverà il tempo. Aritmanzia, come tutte le Arti porta ad una consapevolezza superiore della realtà, se resta conoscenza di se stessa non è più un'Arte, è semplice. Non crede anche lei? Tutto sta nel chi ne fa uso, come la Magia, non è semplice svolazzo di bacchette, va molto oltre, ma ormai son pochi a volerlo credere. Ammise tranquillo, sorridendo. Era evidente lui da che parte stesse.
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