Alla ricerca della Leptotes Alessandrina, Ergo, quattro chiacchiere...

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view post Posted on 11/9/2010, 17:28
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Incredibile ma vero, in quel caso lei e l’uomo sembravano pensarla allo stesso modo. Era forse la prima volta dacché quella conversazione era iniziata e Caroline non poté trattenere un sorriso: un evento più unico che raro… ma forse quella discussione sarebbe stata utile ad entrambi per ampliare i loro orizzonti, sebbene avessero deciso di restare ancorati al loro personale punto di vista e a dissipare una parte della loro ignoranza. Come Albus aveva infatti ammesso, e lei non aveva problemi ad assecondarlo, entrambe le loro posizioni erano dovute principalmente ad ignoranza e non volontà di conoscer. Per quanto la riguardava si trattava anche di poco tempo a disposizione… ma avrebbe fatto in modo , da quel giorno in avanti, di ritagliarsi del tempo per sé. Magari avrebbe cominciato proprio mantenendo la sua promessa e procurandosi una copia di Dante, per capire meglio l’argomento di quell’opera così vasta. Albus non aveva approvato la sua idea, evidentemente non appezzava le traduzioni. Pazienza, lei non poteva farci nulla

-Sono d’accordo con quanto ha detto, Albus, potrà non crederci, forse ma è così. Per quanto riguarda Dante tradotto..beh…sono consapevole che le traduzioni non sono mai fedeli all’originale, ma per il momento a me interessa soltanto sapere qualcosa di più dell’opera, facendomene una mia personale idea, senza guardare l’opinione di critici e traduttori. Se poi mi interesserà approfondire, cercherò il tempo di imparare l’italiano, per poter leggere l’opera in lingua originale-

Continuò ad ascoltare le parole dell’uomo che,a quanto sembrava ora si era messo in testa di impartirle lezioni di filosofia. Non bastavano quelle che aveva dovuto seguire a scuola? Evidentemente no. Da buona Corvonero, lei aveva sempre amato la conoscenza e il sapere, ma era sempre stata lei, nei limiti del possibile, a scegliere cosa studiare e quando farlo. Frequentare la lezione di Antiche Rune era stata una sua scelta, così come lo era stata quella di fare Divinazione, entrambe materie facoltative che avrebbe potuto anche non scegliere. Eppure le aveva volute seguire entrambe, e si era iscritta anche a Cura e aveva amato tutte le lezioni che aveva seguito. Quella nuova lezione improvvisata, su una materia che non aveva, finora, mai avuto interesse ad approfondire, era del tutto fuori luogo ma evitò di palesarlo, sperando che terminasse in fretta e limitandosi ad ascoltare le affermazioni di Albus

-Credo di capire cosa intende, sebbene resti dell’idea che, per quanto una persona possa avere la mente “ben organizzata” fuggirebbe ugualmente al momento di dover morire, ameno che, come chi è malato da molto tempo, non stia già morendo lentamente e non veda quindi la cosa come una sorta di liberazione dal dolore. Sono invece d’accordo con lei quando dice che non possiamo compiere l’impossibile, ma comunque, già fare del nostro meglio vuol dire molto,, significa prendere sul serio gli impegni che ci si è assunti-

Evitò volontariamente la domanda riguardante l’essere: da brava profana,era meglio non impelagarsi in discorsi di cui sapeva poco più di niente. Tanto più che il suo interlocutore si concedeva solo delle brevi pause, giusto per permettere a lei di rispondere e a se stesso di riprendere fiato: se non l’avesse fatto, probabilmente gli sarebbe venuto l’affanno a breve, visto quanto parlava. Ed a proposito di parlare… aveva ricominciato! Stavolta citando Bacone e continuando ancora con quella dannata filosofia. Però era una bella domanda e degna di risposta, anche se non aveva studiato quella materia. Un’idea ce l’aveva su cosa rispondere

-Sì, Albus, secondo me Sapere è Potere… ma non nel senso stretto del termine. Sapere una cosa, conoscerla, ci permette di valutarla al meglio e di avere maggiori spunti nel caso veniamo a trovarci di fronte ad essa, nel caso in cui dobbiamo affrontarla a e sconfiggerla. Per farle un esempio, ho deciso di spiegare ai miei studenti del sesto anno le Maledizioni Senza Perdono, come forse le ho già detto…ma non perché voglio insegnare la loro esecuzione, non sono così incosciente. Nelle mie lezioni parlerò del perché sono proibite, degli effetti che hanno e dei modi per difendersene. In questo modo gli studenti potranno conoscerle e sapere come affrontarle. Dice bene: a noi resta la scelta e non è affatto poco, tutto, come ho già avuto modo di dirle, si rivolge alla nostra scelta personale, tra Bene e Male. Dai suoi discorsi, lei sembra propendere al Bene-

Restò in silenzio, colpita dalle sue stesse parole. L’uomo parteggiava per il bene: era di certo, questo, un segno positivo che poteva farle ben sperare. Le sue ultime parole poi, le diedero la spinta finale: era stato membro dell’ordine in passato, cosa le proibiva di proporgli di tornare a farne parte? Come per Vincent, anche in quel caso, avrebbe agito senza consultare Camille e si sarebbe presa la responsabilità delle sue azioni. Puntò la bacchetta verso la porta, castando un Muffilato non verbale, cosicchè non potesse essere ascoltata da orecchie indiscrete

-Tutti questi nomi…Silente, l’Oscuro…per me non sono nient’altro che nomi, non conosco nessuno di loro, almeno non personalmente. Ma le dirò una cosa, Albus, io propendo per il Bene, come ha capito ed esiste un’associaizone, o forse è meglio dire un gruppo di persone che si occupa di perseguire il Bene. Io ne faccio parte. Si chiama Ordine della Fenice, lo stesso probabilmente, che lei conosce… e del quale, se vuole, potrebbe tornare a far parte…-

Lasciò l’affermazione in sospeso, si era esposta fin troppo, ora era tutto nelle mani dell’uomo
 
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view post Posted on 11/9/2010, 20:30
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Un colpo di scena, non del tutto inatteso, ma pur sempre una sorpresa. Era d'accordo. Quella giovane donna aveva deciso infine di abbandonare le armi? Volendo essere onesti era stato lui a seppellire l'ascia, lei gli era solo andata dietro, ma in fondo erano dettagli, solo ed unicamente dettagli. Scoppiò a ridere, una risata argentina, spassionata, divertita. E rise, la tensione che si era andata lentamente accumulando da quando aveva varcato quella soglia, era stata spazzata via, tutto sembrava assumere nuovi contorni, una strana gaiezza si era improvvisamente fatta respirabile, si era dissolta nell'aria. Di respiro in respiro penetrava nei corpi, ingentiliva le anime, qualcosa di quanto meno inaspettato. Una risata solare, allegra, spropositata, si avvertiva il profumo dell'erba smeraldinea della Scozia, permeava quel suono argentino, ilare. Eppure la giovane donna andava avanti, proseguiva la sua "orazion picciola", faceva bene, una volta tanto che erano d'accordo, non bisognava perdere un attimo. Ecco, ecco, un altolà alle traduzioni! Certo, si sarebbe affidata nuovamente a quelle, ma non poteva fare altro, forse in vecchiaia sarebbe tornata a Dante. Un pensiero allettante per molti, forse ancora troppo pochi, ma tacque. Puntava a farsene un'idea, senza l'originale non c'erano poi molte speranze, ma in fondo contava il pensiero. Una di quelle strane circostanze, ma tacque. In fondo era libera di fare e disfare, doveva solo prendersi del tempo libero, il che sarebbe stato già di per sè una conquista.

Ah! In fondo essere d'accordo dà una certa soddisfazione, non crede? Non so quanto possa durare, ma è già qualcosa. Suvvia, Dante è Dante, ed io ho delle fisse, tutte particolari. Se e quando avrà modo, vi sarà sempre tempo per riparlarne. Ad ogni modo l'italiano sarebbe un ottimo acquisto, in fondo l'Anglosassone che parliamo oggi è solo lo spettro di quello che era un tempo, forse anche come l'italiano, ma è un'altra storia. Ad ogni modo, è giustamente una sua idea, dubito, ma dubitare è lecito, una mente ben organizzata può tutto, salvo forse l'impossibile.

Rispettare gli impegni, se anche solo più di qualcuno si fosse attenuto a quel proposito, il mondo sarebbe cambiato, sin troppo rapidamente, fortunatamente non correvano il rischio, impossibile che capitasse. Era semplicemente un suicidio, chi mai avrebbe tentato? Come del resto chi faceva del proprio meglio? Era un modo di dire, un'ilarità gratuita, che però faceva sempre il suo effetto, come un bomba che esplode. Alla resa dei conti, anche lì, era poi vero? Eppure davanti alla potenza, al potere intrinseco al sapere tutto perdeva d'importanza, tutto diventava niente. Una guerra di informazioni si combatteva, ormai i campi di battaglia erano cose vecchie, cadute nell'oblio, chi mai avrebbe osato tornare a combattere? Le guerre si faceva a distanza, chi con la Magia, chi con altro, il Mondo era cambiato, la lingua tentava di starvi dietro, senza troppi risultati, già di per loro sfiducianti e terribili. Come del resto tutti si riduceva a quello, la scelta, e che scelta! Bene o Male, il cuore di qualsiasi dicotomia, tutto riconduceva a quello, tutto si inchinava al suo passaggio, tutto perdeva d'importanza. Davanti al Male assoluto, la morte anche di due milioni di Maghi, o Babbani, cos'era?

Beh, provi a pensare se anche solo più di qualcuno facesse del proprio meglio in qualcosa, pensi a che implicazioni potrebbero crearsi! Fortunatamente è solo un modo di dire, il mondo corre avanti, e la lingua si attarda, accumulando lo svantaggio. Una corsa folle, senza troppe speranze, pensi solo ai danni che già son stati compiuti, pensare al futuro penso possa essere unicamente angosciante. Come del resto anche i propri impegni, non so, è così strano per la natura umana fare qualcosa in maniera del tutto disinteressata, che forse le speranze per un nuovo Risorgimento son vane, ma mai dire mai. Le Maledizioni senza Perdono, francamente non mi hanno mai attratto, sono sintomo di una mente terribilmente ottusa, ed in fondo si può fare ben di peggio ad un uomo, non trova? Uccidere a volte, rispetto ad altro, può essere solo un sollievo. Ma mi dica, sorge spontanea una domanda, perché una così graziosa e giovane fanciulla dovrebbe darsi alla Difesa contro le Arti Oscure? Ci sono molte altre materie, francamente più interessanti… almeno a parer mio, cosa vi trova di così…?

Una domanda spuntata improvvisamente come un fungo, come del resto era anche terribilmente giovane, Dada non era certo una bella faccenda da gestire, se non del tutto una bella scocciatura. Almeno Storia lo lasciava relativamente tranquillo. Così giovane, così presa. Anche troppo, ma il tempo l'avrebbe cambiata. Non poteva che essere così. Bene e Male, quale fantastica dimensione, che poi lui propendesse per l'uno, che non per l'altro, era quanto scontato, ma non così evidente. Era un dettaglio, nel tutto. Non poi così insignificante, poteva essere l'ago della bilancia, come poteva anche non esserlo. Eppure gli anziani avevano qualcosa che i giovani ancora ignoravano. Ne avrebbero fatto le spese, prima o poi.

Ah! La scelta, incredibile come tutto si condensi in quel momento X, non trova? Del resto la scelta è tra Bene e Male, in quanti realmente se ne accorgano, forse è solo una ennesima, e noiosa postilla. Rispetto alle due idee assolute, il resto può essere considerato Bene, o Male? La Storia è fatta da Signori Oscuri che salgono al potere, e poi lo perdono, eppure rispetto al Male cosa sono questi Oscuri? Tutto, e niente. Se si palesasse il Male assoluto, insieme al Bene tutto verrebbe annichilito, ed il problema sarebbe risolto definitivamente, resterebbe il nulla. Che già di per sè, sarebbe una gran bella faccenda, qualcosa di nuovo almeno, qualcosa da studiare. Come negare che il Sapere sia anche Potere, e che il Potere sia Sapere. Che poi io propenda per il Bene, non penso d'averne fatto mistero, non son mai stato troppo bravo a mentire in compagnia, in più mi lascio prendere un po' troppo dalle diatribe, altro vizio. Primo, o secondo di una lista quanto mai infinita, ed illimitata. Ma almeno li conosco!

Scoppiò a ridere, ilare, stranamente controllato, prima di riprendere. Lui conosceva i propri vizi, ed i propri limiti, una differenza sottile, che poteva anche fare la differenza.

Bene, Male, l'Oscuro, Dumbledore, lei, io, ha ragione, un sacco di nomi, un sacco di parole. Non c'è che dire, fondamentalmente esistono due tipi di uomini, chi davanti alle faccende più importante diventa terribilmente sintetico, chi terribilmente prolisso. Ci faccia caso, noterà la cosa. I prolissi o non hanno niente da nascondere, o sono molto bravi nel farlo, i sintetici hanno quasi sempre molto da non dire, e sono terribilmente insicuri. Potremmo chiamarla Psicologia, se vuole. Chissà, prima della fine potrebbe anche impararli a conoscere, tutto è nelle mani della Sorte, la Tuke come mi piace chiamarla. L'Ordine della Fenice, una fantastica esperienza, non certo originale, cambia di nome, certo, ma temo che la Storia della Magia sia costellata da queste organizzazioni. Non crede? I due pesi massimi di un'epoca si sfidano, preparano chi è loro vicino, in attesa del momento X. Se vuole, è anche perfettamente logico. Ma del resto, avrà ben capito, che non c'è mai nulla di facile. Lei non si fida molto anche di chi è all'interno di queste mura, proprio come me, magari per un'altra serie di conoscenze, e sentori. Sapere è potere, come ha detto anche lei, se sapesse sarebbe in grado di agire, e cosa potrebbe e dovrebbe fare? Se il Nemico si palesasse qui, una battaglia che non potrebbe essere assolutamente persa, sarebbe chiamata ad operare, insieme ad altri, scelte drastiche, in un momento critico, lo farebbe? Perché credo che la differenza stia tutta qui, vittoria e sconfitta, Bene e Male. Le nostre scelte, e decisioni sono il metro delle nostre convinzioni, e credenze. Eppure siamo in una Scuola, siamo ad Hogwarts, quanti innocenti ne pagherebbero le conseguenze? E non da ultimo, perché questa domanda, questa… offerta? Non è forse la prima volta che mi incontra? Son bastate poche decine di minuti di conversazione per spingerla a mettere a rischio le nostre Difese? Pensi le implicazioni di se qualcosa andasse storto, il Mondo della Vita sarebbe nudo alle brame del Male, sarebbe la fine di molto di ciò che amiamo.

Sorrise, un pensiero lo sfiorò, l'ennesimo, un ricordo, quasi un sussurro del tempo.
Un mago deve essere Saldo, Segreto, e Sicuro.
Una delle massime di suo padre.
Ne era passato di tempo.
E sorrise.


 
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view post Posted on 13/9/2010, 01:35
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Annuì, anche stavolta si trovava d’accordo con l’uomo. Di certo imparare un’altra lingua le avrebbe permesso di ampliare la sua cultura. Per sua fortuna, l’italiano,a quanto aveva sentito dire, era molto simile al latino e lei ne aveva già buone basi, o di certo non si sarebbe infilata in quel guaio e non sarebbe cresciuta all’improvviso in una tranquilla mattina primaverile. Sospirò, scuotendo la testa e lasciando perdere quel pensiero. Di nuovo, Albus parlava di “menti ben organizzate” probabilmente in termini filosofici…. lei proprio non riusciva ad accettare, a fare suo quel concetto, per cui decise di lasciar correre, evitando la risposta, annuendo comunque quando l’uomo esplicò la prima parte del suo pensiero. Bevve un altro sorso del suo tè ascoltando le parole successive del suo interlocutore. Forse aveva ragione anche in questo, forse, correre, affannarsi per le cose era inutile e, a lungo andare anche dannoso, ma era quello un comportamento dettato dal fluire del tempo, dalla stessa società che chiedeva, pretendeva ritmi sempre più frenetici. In questo, maghi e babbani non differivano, sebbene i primi si trovassero ancora, tecnologicamente più di qualche decennio indietro rispetto ai secondi. Ma in fondo, questo non dipendeva da loro, o meglio, dipendeva da tutti e da nessuno, in particolare da coloro che governavano il loro mondo e che continuavano a ritenere giusto il comportamento tenuto secoli prima. Ora però, si era arrivati a parlare delle sue scelte, in particolare della materia che aveva scelto di insegnare. Abbassò il viso, mordendosi le labbra: era un motivo personale… forse troppo… poteva parlarne a quell’uomo? Decise di mettere la parte gli indugi e tornò a guardare il suo interlocutore

-Potrà sembrarle strano, ma mi creda… non lo è. A volte, anche se capita raramente, si fa una cosa soltanto per il piacere che ci procura farla, perché è quello che vogliamo. Per quanto riguarda l’insegnamento delle Maledizioni Senza Perdono… lei sa meglio di me che ne esistono tre e l’Anatema che Uccide, quella da lei accennata è, a mio parere, quella meno devastante per chi la subisce. Potrà sembrarle un controsenso, visto che questa poi, porta ala morte, ma con questa la morte arriva immediata, non si ha il tempo difendersi conto di ciò che sta succedendo e neanche di soffrire. Le altre due sono peggiori, a mio avviso, perché, in un modo o nell’altro causano sofferenza non solo nelle persone vicine alla vittima, che subiscono le conseguenze dei suoi atti, ma nella vittima stessa, che, in un caso agisce completamente privata della propria volontà e nel secondo può essere quasi portata alla pazzia. Cosa mi ha portato ad insegnare Difesa? Poco dopo essere uscita dalla scuola scoprii che mia sorella, che io non avevo mai conosciuto, lavorava qui come docente. Fu lei stessa ad assumermi e a propormi di restare qui come docente..e io accettai, per poterla conoscere meglio e passare un po’ di tempo con lei. Difesa perché… perché, in quel periodo era l’unica cattedra libera, semplicemente..e comunque, ne sono sempre stata affascinata… anche se devo confessarle che sono poche le materie che NON mi affascinano-

Era stata sincera, nei limiti del possibile… era ancora restia a raccontare certe cose, così personali..ma in fondo, per quell’uomo valeva lo stesso discorso di Vincent: se gli aveva proposto addirittura di entrare nell’Ordine doveva fidarsi di lui..o almeno, doveva dimostrare a Camille che si fidava. Sospirò, preoccupata: aveva come la sensazione di stare per cacciarsi in un mare di guai, come lui le aveva giustamente fatto notare era la prima volta che lo vedeva..Perché avrebbe dovuto fidarsi? Quella era davvero una bella domanda e la risposta era tutt’altro che semplice

-La chiami incoscienza, se vuole ma lei i ha fatto una buona impressione, parlando: ha detto di essere stato parte dell’Ordine, quindi negare la sua esistenza con lei non servirebbe a nulla. Il mio allineamento, del resto è evidente da un sacco di cose e nessuno potrebbe credere che io sia neutrale o una pedina dei mangi morte. Ma ha ragione, mi sono esposta, ho rischiato e posso dirle senza problemi il perché: mi ha detto lei stesso di aver conosciuto sia il bene sia il male, le due facce della medaglia. Se ora sta tornando veramente al bene, per noi sarebbe un ottimo acquisto una persona con le sue conoscenze. Comunque sia, non ho intenzione di continuare oltre questa discussione, saprà altro solo se accetterà la mia proposta. Con questa proposta non le ho rivelato, per ora, nulla di nuovo,s e non che l’Ordine esiste ancora e io ne faccio parte. Questo è un rischio che io posso permettermi di correre, per me stessa e che, se andrà a buon fine, porterà benefici ad entrambi e a molte persone che sono in questa scuola e che, come ha detto lei, sono innocenti. Per quanto riguarda gli altri..ho idea di chi fidarmi e di chi non farlo-

Fine del discorso, non c’era altro da dire: ora la palla passava nuovamente al collega. Caroline si sedette più comodamente mentre una domanda le ronzava fastidiosa in testa: quell’uomo avrebbe accettato la sua proposta?
 
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Annuì sorridendo, quasi divertito, la faccenda cominciava a farsi interessante, la fine dell’aria fritta era in fondo ineluttabile arrivo, ma anche insperato successo. Non si poteva parlare sempre di speculazioni metafisiche, in più se non le gradiva era anche inutile tentar l’approccio, aveva fatto abbastanza, almeno per quel giorno. Per quanto tempo ne avrebbe avuto abbastanza? O giovani si riprendevano in fretta, la speranza era tutta lì. Quante cose si facevano per il solo piacere di farle? Forse la maggior parte, cosa voleva nascondere una tal frase? Che gli stesse dicendo altro? Come sempre, si trattava di saper ascoltare, con i mezzi giusti. L’orecchio vuole la sua parte, come l’occhio, ma non erano i soli ad essere chiamati in causa. Come del resto le Maledizioni meritavano attenzioni particolari? Su quale fosse la peggiore, si poteva anche discutere, eppure qualcosa sfuggiva all’intera faccenda. Le Maledizioni, il parto di una società ormai troppo corrotta per essere sincera con sé stessa, del resto, quanti venivano condannati degli utilizzatori? In quanti venivano scoperti, o anche solo indagati? Come sempre ci si rimetteva al buon senso delle persone. Su Dada ci aveva visto giusto, sorrise divertito, non le piaceva la sua materia, qualcosa di scontato, ma anche inaspettato. Era così logico, che non l’aveva previsto. Una Corvonero, degna di Priscilla in fondo. Si era fatta avanti per la Vicepresidenza, l’altra allegra compagna era già Preside, avrebbero fatto da parafulmini per tutti, un rischio che dovevano aver calcolato...

Capisco, ad ognuno le proprie idee! Le Maledizioni, potrebbe anche aver ragione, mia cara, eppure temo vi sia qualcosa che sfugge ancora alla nostra analisi, le esercitazioni son sempre una brutta copia della realtà, necessarie quanto inutili, ha mai usato consciamente queste Maledizioni? Del resto, perdoni la mia solita nonchalance, ma che siano Senza Perdono come si vuol far credere è tutto fumo negli occhi, ed il Ministero non ha mai fatto molto a riguardo. Non trova? Eppure c’è di peggio, non mi hanno mai attratto, se vuole è anche semplice deformazione professionale, io sono uno studioso, adoro l’incomprensibile, ed il misterioso, l’insolito, e l’ignoto, temo fosse per gran parte questo che non mi son mai trovato molto bene nell’Oscurità. Solo l’Oscuro condivide ancora questa mia passione per gli studi, temo, fortuna o meno, nostra o loro, che non abbia mai trovato realmente qualcuno che lo capisse, qualcuno degno di lui. Esistono Maledizioni Assire, ed Azteche di gran lunga peggiori, fortunatamente ancora custodite dal tempo, e dalla polvere. Parole tanto potenti da non essere pronunciate da secoli, se mai lo sono state in precedenza. Sua sorella, interessante, del resto era prevedibile, le fa gran merito comunque rimanere ad insegnarla, solo i Numi sanno quanto questa scuola abbia bisogno di stabilità, non si può vive di sola eredità, e fama, sbaglio? In fondo quante cose facciamo per solo piacere? Io bevo The tutto il giorno, non certo per necessità, se le piace farlo, fa bene a continuare. Per quanto mi riguardo, non amo particolarmente neanch’io Dada, come del resto nemmeno Incantesimi, le ho sempre trovate poco stimolanti, a differenza di Trasfigurazione. Probabilmente anche qui vi è lo zampino di Dumbledore, ma tanto di guadagnato. La Trasfigurazione di un certo livello diventa l’anello di congiunzione di tutto, dell’intero sapere magico, qualcosa di divino, ed unico. Eppure adoro anche Storia, sarebbe interessante affiancare i due insegnamenti, sono terribilmente vicini, e simili, più di quanto non si possa credere, anche se i miei giovani studenti sembrano non volerlo capire. Ormai son pochi a saper cogliere, e capire l’essenza delle cose. Un gran peccato, non trova?

Sorrise, soddisfatto per certi versi, come un orso orgoglioso, che va pavoneggiandosi per l’intera foresta, dimenticandosi della preda. Ma eran dettagli. Era stato parte dell’Ordine, anche quello era vero, eppure poteva benissimo essere una menzogna, negare non sarebbe servito. Si era esposta, e come una scolaretta colta in fallo, improvvisamente si difendeva a spada tratta, affascinante come tutto andasse secondo precisi schemi logici, causa ed effetto, i padroni del Mondo. Del resto che sarebbe stato un ottimo acquisto solo i fatti l’avrebbero dimostrato, era vecchio, ed ormai terribilmente pigro in tutta una lunga serie di cose, non poteva più lanciarsi all’assalto con una baionetta, recitando qualche antico inno agli Dei pagani. Ne era passato di tempo. Aveva ancora i riflessi d’un tempo? Il tentativo di autopersuasione continuava, sempre più inveterato, si ostinava, voleva sentirsi a posto con la propria coscienza? Gli innocenti, una bella favola, che faceva miracoli ormai da secoli, si sarebbe tirato indietro? Del resto sembrava avere le idee chiare, salvo volersi ergere a parafulmine per tutti. Tacque a lungo, un silenzio teso, carico di aspettative prese forma e dimensione, paralizzando l’aria. Poi riprese.

Non le negherò che l’intera faccenda è molto più divertente di quanto non creda, poi son particolarmente dotato per trovare questi lati... ironici, se vuole. Lei è stata sincera, almeno abbastanza, credo, non vedo perchè dovrei essere proprio io a venir meno a questo nostro sodalizio, non crede? Trovo che se anche non avessi incontrato di recente Dumbledore, per un’intervista, temo che l’esistenza dell’Ordine non sia mai stata così occulta, e nascosta, no? L’Ordine è una di quelle parole che dà speranza, lascia ben sperare almeno per il futuro, celarla all’umanità sarebbe solo un errore, almeno in questo la Storia ha insegnato qualcosa, e le intuizioni di Dumbledore son sempre state straordinarie. Del resto era quanto mai evidente lei da che parte stesse, può non averlo detto così esplicitamente, ma temo che chiunque volesse intendere, ha inteso. Del resto si tratta semplicemente di saper far bene i conti, chi non è di qua, è di là. I centristi son destinati a soccombere. Un rischio, ha ragione, perfettamente ragione, non oso immaginare le implicazioni possibili che potrebbero portare queste discussioni con i candidati meno adatti, eppure, tutto sommato, è stata fortunata. Benefici per tutti, o almeno per la maggior parte, temo di questi tempi Hogwarts conservi in seno più serpi di quanto non si possa ragionevolmente ritenere. Sapere è potere. Del resto sostiene di sapere, il che mi conforta notevolmente. Non ho intenzione di tradire la fiducia di nessuno, diedi la mia parola molto tempo fa, su determinate faccende, non verrò meno. L’Oscuro è un mago che ho sempre rispettato, nel Bene e nel Male, se coglie l’ironia del modo di dire, avrà fatto cose poco raccomandabili, eppure terribilmente grandi! Prima di continuare questa nostra amabile conversazione amichevole, si lasci dire che forse tenersi lontani dalla Vicepresidenza sarebbe potuto essere un vantaggio notevole. Per esperienza posso dirle che più si sta in alto nelle gerarchie, meno si sente, meno si scopre. Con una Preside, ed una Vicepreside occupate dai loro uffizi, temo si lasci eccessiva libertà a... ad altre componenti. Ma immagino già lo sapesse prima di farsi avanti, e che ne abbia potuto discutere con qualcuno più indicato di me.

Il lungo lavorio che l’aveva occupato sino ad allora era finalmente cessato, le lunghe e numerose maniche, delle preziose vesti, arrotolate sino al gomito, in maniera più che approssimativa, lasciavano alla luce del sole il candore della pelle. Una pelle candida come la neve, punteggiata da corti peli argentei. Soddisfatto, si osservò per lunghi istanti.

Vede mia cara, temo di non aver mai apprezzato i tatuaggi, terribilmente poco di classe, non me lo sarei mai potuto perdonare, e del resto la mia parola conta molto di più. Sono un tipo un po’ all’antica, come avrà ormai inteso, non ho più i riflessi d’un tempo, e non son certo un tipo bellicoso, eppure, nonostante tutto, perchè no? Se la Provvidenza lo vuole, chi sono io per oppormi? Accetto, ha la mia parola, ma dovrà far di meglio di convincermi dell’evoluzione della nostra conversazione. Il futuro è ancora tutto da scoprire.

Sorrise divertito, un nuovo inizio?

 
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Usato consciamente le Maledizioni? Ma che stava dicendo? Doveva essere pazzo. Neanche le sapeva eseguire! L’unica conoscenza che aveva sull’argomento era puramente teorica,e finché ne aveva la possibilità preferiva che le cose restassero in quel modo. Scosse la testa, sentendolo nominare il Ministero: non era poi così impensabile dopotutto, quel comportamento, ma, sinceramente, lei vedeva la cosa da un’altra angolazione. Aveva spiegato, nelle prime lezioni, quel “Senza Perdono” come dato dal Ministero e dalla punizione prevista per il loro utilizzo: il carcere a vita ad Azkaban. Tuttavia, dopo ormai cinque anni scolastici, aveva sviluppato in proposito un’altra teoria, che riteneva più plausibile di quella che propinava a lezione ai suoi studenti. E nel frattempo l’ennesimo fiume di parole, la lezioncina sulle conoscenze dell’Oscuro, come a lui piaceva chiamare quell’essere immondo che lei e l’Ordine si ostinavano a combattere, anche sulle maledizioni assire ed azteche! Caroline sollevò un sopracciglio: ma quell’uomo non aveva nient’altro da fare che apprendere ed ostentare il suo sapere? Evidentemente no. Del resto, chi avrebbe retto una persona del genere? Una semplice chiacchierata domenicale si era in pochissimo trasformata in un autentico sermone sugli argomenti più vari. Si portò stancamente una mano dietro la testa, ad aggiustare una ciocca di capelli, quando una parola dell’uomo la fece scattare. Che ne sapeva lui, di sua sorella? Cosa era prevedibile? Fece per aprire bocca,ma a quanto pare, l’uomo non aveva ancora finito. Ascoltò il suo parere sulla sua materia e Incantesimi, che furono contrapposte a Storia e Trasfigurazione, materie che lui sembrava molto apprezzare. Per un solo istante si chiese se, se non ci fosse stata Emily Lovegood all’epoca della sua assunzione avrebbe fatto richiesta per Trasfigurazione. Rabbrividì al pensiero: un uomo del genere ad insegnare Trasfigurazione sarebbe stato un suicidio

-Non concordo con lei, Albus. Generalmente perché abbiamo un modo differente di leggere quel “Senza Perdono”. Se lei lo legge con riferimento alla prigionia a vita ad Azkaban a cui chi le utilizza è costretto dalle leggi ministeriali, sono d’accordo che molte volte queste non siano applicate e in questo contesto una definizione del genere risulta poco credibile. Ma non è così che io lo intendo. Questa espressione per me significa che non lasciano scampo, la vittima non può difendersene e deve soltanto subirle a meno che non sia dotata di una forza di volontà fuori dal comune. Esistono dei contro incantesimi per la Cruciatus o per l’Imperio, ma non possono essere pronunciati da chi le subisce che, in quel momento, non ha la forza di opporsi. Mi scusi, ma non capisco a cosa si riferisce quando parla di mia sorella: non credo lei la conosca, manca dalla nostra scuola da oltre due anni, quindi… cosa sarebbe stato prevedibile, a suo parere? Per quanto riguarda invece quello che lei crede riguardo la mia materia… non ho mai detto che non mi piaccia, se così fosse non la insegnerei… semplicemente, non ero esattamente la prima della classe in quella materia, anzi, alle prime lezioni andai anche sotto la sufficienza. Ma con il tempo imparai a capirla e ad amarla e ora non farei cambio con nessun’altra materia-

Trovava la questione dell’Ordine… divertente? Doveva essere completamente pazzo..e lei lo era stata altrettanto ad offrirgli di entrare a farne parte, ma forse…forse in quel modo avrebbero potuto tenerlo più d’occhio, lei e Camille, più di quanto non facessero, e capire meglio da che parte stava. Se poi si fosse rivelato non affidabile, tra lei e la collega conoscevano almeno quattro modi sicuri per tappargli la bocca senza per questo dover andare ad Azkaban. Anche in quel caso si era assunta il rischio e lo stava correndo. D’altra parte, Camille non l’avrebbe nominata vicepreside se non si fosse fidata di lei, no? Già, ma doveva dimostrarle che quella fiducia era ben riposta. L’uomo intanto continuava a chiacchierare di come conoscesse Silente, delle conoscenze che aveva in comune con Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato e della necessità di schierarsi. Dalle sue affermazioni si poteva bene intendere come tendesse per lo più al bene, anche se all’inizio le aveva dato più l’impressione di appartenere alla genia dei centristi o, come li aveva lei stessa definiti in precedenza, gli ignavi. Era bene mettere in chiaro le cose fin da subito, come aveva fatto, del resto, anche con Vincent

-Mi auguro che lei non sia soltanto un abile venditore di fumo, Albus, le sue parole mi stanno sempre più convincendo di aver fatto la cosa giusta. Badi però che se mi accorgessi di aver sbagliato su di lei, non sarei la sola a pagarne le conseguenze. Da quanto mi sembra di capire, però, lei conosce Silente e anche lo stesso Ordine, quindi il mio invito è quasi dovuto. Non mi interessa più di tanto se il mio allineamento sia o meno evidente… lo è anche quello di altri docenti, basta soltanto saper osservare. Voglio fidarmi soprattutto del fatto che mi ha dato la sua parola e la sua età mi fa ritenere plausibile che non parli a vanvera, che se mette in gioco la sua parola la onorerà, o sarebbe lei il primo a cadere nel disonore. A questo punto, non c’è niente più da dire a questo riguardo: parlerò con chi di dovere e le farò avere mie notizie a breve-

Quel discorso poteva dirsi concluso.
 
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view post Posted on 16/9/2010, 10:17
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Tutto stava tornando alla normalità, dissentiva, non era d’accordo, era contraria. Semplicemente perfetto, in fondo essere concordi infiacchiva la mente. Ed esserlo troppo, avrebbe tradito la sua indole. Meglio non rischiare. Un brillante ragionamento, non se l’aspettava, eppure era sempre una questione di punti di vista. Non c’era dubbio che in fondo quella spiegazione fosse sicuramente migliore, e di gran lunga più esplicativa, la Magia influenzava profondamente la realtà, la Magia Bianca era vincolata anche all’etica, al rispetto, ed al Bene. Contro incantesimi, esistevano, vero, eppure tutto dipendeva da chi aveva scagliato l’incantesimo. Dettagli, certo. In fondo si irritava che era un piacere, era giovane, forse anche troppo, avrebbe avuto modo di migliorarsi. Come del resto, si soffermava sulle considerazioni meno rilevanti di quel lungo loquire, certo, sua sorella, era normale.

Capisco, ad ogni modo era un’eventualità che avevo ponderato anch’io, evitavo semplicemente di cavillare, il cavillabile, ma se vuole discutere e dissertare nello specifico dell’evoluzione della Storia delle Maledizioni, non c’è nessun problema. Son state mio campo d’indagine per anni, diciamo magari per fini più o meno discutibili, ma son dettagli. La Magia influisce incredibilmente sull’Anima, uccidere la spezza, ma non irrimediabilmente, in fondo c’è sempre una via per la redenzione, pur remota che possa essere. Beh, mia cara, capirà anche lei che era prevedibile che fosse tornata ad Hogwarts così giovane, grazie, ed in cerca di un parente, o di un riferimento. No? È il destino di molti. Apprendo da lei di non conoscerla, un paio d’anni fa ero ancora a Samarcanda, ma son dettagli. Non bisogna conoscere tutto, e non si può nemmeno farlo, per farsi un’idea generale. Beh, se non le spiace, direi stia benissimo dove sta, no? Del resto le insufficienze son solo cavilli, esistono migliaia di spiegazioni per il loro raggiungimento, a volte possono anche essere un grande stimolo. Ne rammento una sola, la mia prima ed ultima lezione di Divinazione, ma son passati molti anni.

Un venditore di fumo? Beh, per certi versi lo era, una dote alquanto apprezzata, come la mediazione. Punti di vista, come sempre. Certo, lei non era abile nel farlo, ma non per questo era del tutto inutile, l’avrebbe mai capito? Come del resto le minacce non l’avevano mai impressionato, era abile nel far perdere le proprie tracce, ed aveva molti amici, più che disponibili ad accoglierlo per qualche tempo. Del resto, che l’invito fosse o meno dovuto, era discutibile, conoscere Dumbledore, che certezza dava? Saper osservare, ed era davvero così brava come voleva far credere? Sorrise, divertito, una tattica scontata, sorpassata, e prevedibile. Le aveva dato la sua parola, quello era vero. E lei considerava chiuso l’argomento?

Beh, lei elude le mie domande, ma credo che sia d’accordo con me più di quanto non le piacerebbe, ma son dettagli. Ad una certa età questa genere di dettagli passa in secondo piano. Ma del resto, son stato Ambasciatore per conto della Corona per anni, capirà bene che un uomo della mia levatura sia anche abile nel vendere fumo, non trova? Del resto, non a tutti piace essere misteriosi, non se ne spiaccia, io adoro avvolgermi di Mistero, ma son vecchio. Poche cose sono quasi dovute, ma concordo con lei che fosse quanto meno scontato, in fondo lasciato un fronte, ne esiste solo un altro. Bene, se le piace osservare lo faccia sempre, voci inquietanti si aggirano per le mura di questo castello, voci che ai miei tempi provenivano da molto lontano. Vede, le fugherò un ulteriore dubbio, e le darò un nuovo elemento da valutare, non mento mai, ma mai dico la verità. Soddisfatta? Del resto, non ho mai apprezzato le minacce, un sacco di rumore, per nulla, son bravo ad evitarle, e so dileguarmi. Potrei far cadere molte teste, per stare nel suo ragionamento, eppure non è successo ancora nulla. Le ho dato la mia parola, cosa vorrebbe di più? Temo che di questi tempi tutto ciò che ci resti, sia proprio la parola che possiamo dare. Ottimo, quindi, se non ha più niente da dirmi, la saluto, aspetterò con trepidanza eccezionale.

Sorrise cortese, alzandosi dalla comoda poltrona. Lasciando ricadere il lungo mantello, e le maniche della veste.


 
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view post Posted on 19/9/2010, 20:35
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Evitava di cavillare? Era una novità, quella. Trattenne l'ennesimo sospiro, quell'uomo era dannatamente insopportabile, ma soprattutto detestava quel modo che aveva di ostentare la sua cultura in quel modo. D'accordo, aveva studiato e letto molto, era moto colto...e allora? C'era bisogno di ostentarlo? Di domenica poi...dopo quel ballo disastroso... Per carità, era meglio non pensarci...Ecco che ricominciava con le dissertazioni. per un istante Caroline si chiese per quale motivo non potesse sbatterlo fuori dal suo ufficio, poi si diede subito la risposta: innanzi tutto, da quel giorno era la Vicepreside, un ruolo che aveva faticato per ottenere e che richiedeva responsabilità e soprattutto autocontrollo. Inoltre Albus era un suo collega e una persona più anziana di lei che meritava rispetto, salvo disapprovare una buona metà delle fandonie che andava dicendo.

-Infatti, non credo possa averla conosciuta, ma, dall'idea che mi so facendo di lei, forse è stato un bene...non sareste andati molto d'accordo...mia sorella amava la libertà nel senso più letterale del termine, al punto che è sparita senza lasciare notizie di sè. Non ha lasciato notiziue neanche a me, nè di dove sia, nè se mia nipote sia con lei o cose del genre..e sono quasi tre anni ormai che va avanti questa storia. Cambiando discorso....sì, evidentemente quelle insufficienze sono satte i classici "errori di gioventù" data la materia che mi sono messa ad insegnare pochi anni dopo-

Le sue supposizioni frono confermate poco dopo. L'uomo non era altro se non un venditore di fumo e la sua carriera lo portava ad essere tale. Gli piaceva il mistero,e forse proprio per quello, pronunciò una frase enigmatica: non mentiva, ma nel contempo, non diceva mai la verità. Annuì, in fondo se lo aspettava da una persona del genere. Doveva accontentarsi della sua parola? Bene, per il momento se la sarebbe fatta bastare...e anzi, forse quella sarebbe proprio stata la motivazione ideale da addurre a Camille perchè lo accettasse nell'Ordine: quell'uomo smebrava sapere fin troppo, andava tenuto d'oocchio, più idi quanto loro potessero normalmente fare in orario scolastico. Decisa a non far trapeelare quell'ultima osservazione, parlò di nuovo

-No, non ho più nulla da dirle, Albus. Per quanto mi riguarda la nostra conversazione è conclusa...a meno che non voglia lei parlare di qualcosa a me... La sua parola mi è più che sufficiente, per il momento, come le ho già detto, quindi, se non deve dirmi altro, la ricontatterò io quanto prima-

Edited by Caroline Dalton - 20/9/2010, 00:55
 
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view post Posted on 19/9/2010, 22:18
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Estrasse allegro un grosso orologio da taschino, lo osservò a lungo, dubbioso, incerto, seguiva il corso delle quattro lancette che correvano sul quadrante. In fondo non era poi nemmeno così tardi, ed era la fine dell'Anno. Che fretta c'era? Il parco non correva certo via! In più c'era anche sempre tempo per Dante, non poteva fuggire nemmeno lui. Sorrise, sollevato, tornando a far sparire l'orologio. Ecco, certo, non si poteva dire che andassero pienamente d'accordo, ma del resto era anche la prima volta che parlavano di qualcosa. Quanto sarebbe passato prima di una seconda? Di recente stava cambiando ambito di studi, che lei potesse saperne qualcosa? Avrebbe accelerato i tempi di qualche mese, forse anche di più. Sprecare una buona occasione? Niente fretta!

Dettagli mia cara, potrebbe darsi che non le sarei piaciuto, come del resto può darsi che non mi sarebbe piaciuta lei. Detesto annoiarmi, e son molto bravo nell'evitare di farlo. Il Tempo affina l'ingegno, penso si dica. Del resto legittimo anche è sparire, certo, c'è modo è modo nel farlo, ma potrei anche pensare di capir la decisione. Ma certo, errori di gioventù, si figuri, son certo che siam quasi tutti lieti di averla qui, no? E se anche avesse una migliore nomea tra gli studenti, temo sarebbe semplicemente indice di incapacità, ma anche questi son dettagli.

Bomba di profondità, dove sarebbero finiti? Se un argomento era esaurito, poco significava, del resto il più scomodo era esaurito, si apriva un nuovo mondo, più finestre su nuovi mondi! Dal più futile, al più geniale. Che avrebbe scelto?

Splendido mia cara, l'argomento più spinoso è ormai alle spalle, immagino ch il futuro sia tutto in discesa, almeno per oggi, non crede? Ad esempio, le piace la sua materia, le piace insegnarla, ma cosa in particolare? C'è Magia e Magia, no? Io non sopporto la Storia contemporanea, son certo che anche lei non potrà certo prediligere ogni argomento alla stessa maniera. Di recente mi sto avvicinando anche a nuovi ambiti di Studio, non precludo la possibilità che lei possa saper qualcosa al riguardo. Ma niente fretta!

Sorrise allegro, si stava aprendo una nuova via in un oceano di silenzio ed oscurità. Cosa avrebbe risposto? Un dolore fastidioso al ginocchio lo coglieva di tanto in tanto, quasi a volergli rammentare con costanza, nonostante tutti i suoi sforzi, di quanti anni avesse già vissuto. Un invito a muoversi forse? Un invito a non lasciare questioni in sospeso.

 
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view post Posted on 20/9/2010, 00:30
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Bene, finalmente avrebbe potuto godersi la domenica in tranquillità...o no? Albus si era alzato e stava consultando l'orologio, magari era in ritardo per qualcosa...Sperava ardentemente che fosse così ma l'espressione del suo viso e i movimenti tranquilli e rilassati la portarono a dedurre il contrario. L'uomo tornò a sederle di fronte: a quanto pareva, aveva appena stabilito di avere ancora tempo da dedicarle. Ma che fortuna! E quale altro argomento super filosofico avrebbe tirato fuori dal cilindro, stavolta? Forse avrebbe dovuto proporre lei qualcosa per evitare che l'uomo cadesse in discorsi troppo complicati. In fondo lei non era nient'altro che una ragazzina cresciuta troppo in fretta, non aveva certo le conoscenze di un uomo di mezz'eta! Stava per cominciare a parlare, tirando fuori un qualsiasi argomento a caso, quando Albus riprese a dialogare. Lasciò correre le sue prime parole: per quanto la riguardava avevano parlato di Milla già a sufficienza, era un argomento che era meglio chiudere in fretta o la ferita che non si era mai completamente risanata avrebbe rischiato di riaprirsi. Lieti di averla lì...si, alcuni magari sì..ma quanti ne erano lieti solo per la materia che insegnava? Quella materia che, ai tempi della scuola, aveva prima odiato, poi amato al punto che aveva accettato di insegnarla. Ormai avevano cambiato argomento e, dalle parole dell'uomo, si poteva intuire che non sarebbero scesi troppo nel complicato...certo, bisognava stabilire quel "complicato" a chi dei due interlocutori dovesse essere rapportato. Ma sembrava un argomento alla sua portata: parlavano della sua materia, di ciò che piaceva o meno ad entrambi nelle rispettive materie. Rifletté un istante, poi decise
-Non c'è un vero argomento che preferisco, anche se ho sempre avuto una predilezione per le creature magiche. La cosa che mi piace meno insegnare sono le maledizioni senza perdono...devo sempre stare attenta a ciò che dico-
Si fermò un istante, colta da un pensiero, che subito fugò
-E a che ambiti di studio si sta interessando, se non sono indiscreta?-
 
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view post Posted on 24/9/2010, 17:10
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Ovviamente, ci mancherebbe! Sorrise allegro, divertito, immaginarsi trovare qualcosa che le piacesse, subito puntare il dito su cosa non le piacesse. Ma era davvero Inglese? Sapeva incredibilmente di Mediterraneo, ma eran certamente dettagli. Ovviamente le Maledizioni, le grandi incomprese? Nessuno poteva far miracoli, eppure non si poteva certo dire fossero magia notevole, era altra la vera Magia. Doveva stare attenta, del resto dal lasciarsi sfuggire cosa? Le Maledizioni una buona parte le avrebbe provate, la restante avrebbe vissuto nella paura di incontrarle. Dettagli? Poteva anche darsi, nulla era mai così scontato da non esser nemmeno detto, eppure tutto era anche un dettaglio. Come del resto cosa poteva dirle senza compromettersi troppo? Uno studioso studia per piacere, non sempre con un fine, forse era meglio evitare determinate considerazioni, poteva fraintendere, le sarebbe anche potuto piacere farlo? In fondo si era tirato almeno in parte la zappa sui piedi, domandare era pur sempre lecito, ed era logico che lo facesse. Spezzò il silenzio rispondendo.

Suvvia, mia cara, domandare è sempre lecito, a volte anche non rispondere ma son dettagli. Adoro le domande, peccato che le risposte non siano mai all’altezza. Come avrà ormai capito sono uno studioso, di Magia, studio il potere della Parola, del Verbo, se vuole, in commutazione alla Magia. In fondo Magia è materia per pochi, certo, ma è bene che almeno quei pochi svolgessero il proprio ruolo, non trova? Del resto son pochi mesi, da metà febbraio, che mi sto dando in particolare alle potenzialità della Mente, se vogliamo dirle così. Non ho mai avuto modo di approfondire la Legilimanzia, e l’Occlumanzia, e tra una cosa e l’altro ho iniziato ad interessarmene. Tra una corsa a Londra, ed una scappata a casa, si riesce anche a trovare tempo di fare altro.

Sorrise allegro. Non poteva certo sostenere di annoiarsi, correva qua e là ormai da anni, inseguendo questo o quel proposito. Che fosse un allenamento in previsione di qualcosa? Era ancora tutto da vedere. Il futuro era un progetto aperto, c’era un limite verso cui tendere, ma il resto era il prodotto di un’infinita serie di fattori.

 
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view post Posted on 19/10/2010, 18:55
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Le risposte non erano mai all'altezza...allora perché stava perdendo tempo a parlare con lei? Sospirò: quell'uomo era veramente impossibile. Gli piaceva studiare...ma a quanto sembrava traeva piacere anche dal travisare le risposte altrui: Caroline si chiedeva a che pro. Forse, soltanto per sentirsi superiore a qualsiasi suo interlocutore. Bah, buon pro gli facesse...lo avrebbe lasciato naufragare nel mare della sua supponenza, non era certamente un problema suo quello. Tutti quei paroloni...per dire cosa, poi? Si interessava a Legilimanzia e Occlumanzia...e allora? A lei cosa ne veniva? A lei piaceva occuparsi di incantesimi di cura e simili, non certo di lettura della mente
-La Legilimanzia...una pratica che non approvo molto...sono dell'idea che i miei pensieri siano miei e di nessun altro...e lo stesso val per gli altri. Sta a me scegliere se condividerli o meno. Preferisco decisamente altre pratiche, come la Medicina Magica... tempo fa avrei voluto diventare una medimaga, poi mia sorella mi propose di insegnare Difesa qui e accettai, lasciando perdere il corso di specializzazione, che ormai non potrei più frequentare. Non capisco cosa intenda quando dice che "è bene che quei pochi svolgessero il proprio ruolo"...-concluse perplessa, sempre più convinta della sua idea: quell'uomo utilizzava paroloni e giri astrusi...per cosa esattamente? Era, davvero, sempre più perplessa. Rimase in silenzio, attendo la replica che, sapeva, non si sarebbe fatta attendere.
 
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view post Posted on 24/10/2010, 14:59
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In fondo, che non vi fosse un gran feeling con la giovane collega era ormai evidente anche per il più stordito degli osservatori, ma non per questo doveva tagliare repentinamente la corda. Non c'era niente di male a voler concludere una conversazione, comunque essa fosse. Del resto, molto era emerso, l'intesa era maturata su ben pochi spunti, ma non per questo l'avrebbe fatta assassinare. Era molto giovane, non particolarmente nobile, e non particolarmente erudita, scotti che stava pagando. Che avrebbe pagato. Ma eran dettagli, una serie eterna e lunghissima di dettagli.
Non si capivano molto, la riprova stava emergendo dalle parole della giovane donna. Non condivideva. Sorrise allegro, prima di ribattere a sua volta.


Beh, anche quello che dice ha senso, ma temo stia tutto nei dettagli, la Legilimanzia diventa condannabile se usata impropriamente, di per sè è un'idea affascinante, che però, giustamente, potrebbe portare a violare l'unico, il più importante dei santuari, che mai andrebbe violato, la Mente. Inutile che le dica che in tali circostanze tutto diventa possibile, e plausibile, immagino comprenda. Come del resto, pensi le implicazioni che ci permette di assumere tale disciplina in una maggiore comprensione delle potenzialità vere, e non solo presunte, della Magia. Anche l'Ars medica può avere sbocchi interessanti, che però non mi hanno mai eccessivamente attirato.
Beh vede, quanti crede si possano fregiare del titolo di Mago? E rispetto a questi quanti lo sono realmente? Non ho mai creduto che agitare una bacchetta, e sperare che succeda qualcosa, fosse vera Magia. Un Mago dovrebbe capire, o almeno tentare, le potenzialità della Magia, i suoi meccanismi, le ragioni, l'essenza vera delle cose, altrimenti è solo un ciarlatano. La differenza temo sia sostanziale, da meri consumatori, ad effettivi conoscitori di un'Arte terribilmente complessa. Capisce?


Tutto stava nei dettagli, differenze sostanziali, che passavano in secondo piano sin troppo speso. Eppure erano davvero dettagli?
Quanti maghi erano degni di essere riconosciuti tali?


 
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view post Posted on 29/11/2010, 19:31
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Si trattenne dal trarre un basso sospiro: non c'era proprio speranza...quell'uomo era terribilmente contorto. Aveva capito, in parte, ciò che voleva dire,ma, come al solito, non condivideva. Ma era domenica, quella, un giorno che avrebbe dovuto, almeno in teoria, essere dedicato al riposo e a se stessi..e lei stava perdendo ore preziose a discutere di nulla con un tizio che avrebbe benissimo potuto essere suo padre o suo nonno addirittura. Già, probabilmente era questo che l'aveva trattenuta dal cacciarlo dal suo ufficio. Ma non era il momento di pensarci. Cosa poteva rispondergli? In parte, ma solo in parte, condivideva ciò che stava dicendo
-Infatti, è esattamente questo il punto. Insomma...per quale altro motivo vorrebbe utilizzare la Legilimanzia, se non per violare la mente altrui? Tutto diventa giustificabile...in quali circostanze, esattamente? Quando la si usa contro qualcuno che non vuole confessare la verità? Beh, mi dispiace, ma non mi trova d'accordo tanto per cambiare. Anche Lei-Sa-Chi da quanto so, lo usa come mezzo per guardare nella mente dei suoi stessi seguaci...e perché noi dovremmo abbassarci al suo stesso livello, se veramente lo vogliamo combattere? La mente umana è quanto di più segreto ci sia e non va violata per nessun motivo.-
Si fermò un istante, riflettendo sulle successive paorle dell'uomo
-Capisco ciò che vuole dire e mi trovo d'accordo...non sono infatti convinta che il saper castare molti incantesimi faccia di una persona un buon mago. Servono conoscenze molto più ampie, che esulano dagli incantesimi...e che allo stesso tempo rendono il sapere di una persona completo. Se non si conosce l'essenza di ciò che si va afare, non si diventerà mai dei buoni maghi. Ma attualmente, ai nostri studenti non interessa...a loro basta accumulare sempre più conoscenze...solo riguardo ad incantesimi, incantesimi ed incantesimi-
 
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