Un nuovo amore sboccia.... , per Jaqueline

Posted on 21/6/2010, 18:08

Emperor of Darkness

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Finalmente Simon si era liberato da molti impegni ministeriali. L'inizio dei corsi di Materializzazione si stava avvicinando e lui non vedeva l'ora. Decise di esplorare ancora il villaggio di Hogsmade. Si alzò dalla sua scrivania e si diresse a cambiarsi: si tolse il vestito elegante da impiegato e si mise il suo abito preferito, quello che lui chiamava completo da battaglia: il completo nero con il mantello rosso. Pronto per uscire si avvicinò al camino e si smaterializzò per apparire appena fuori il pub "Testa di Porco". Si sistemò il mantello ed entrò all'interno. Non c'era molta gente, si avvicinò ad un tavolino e si sedette...

Posted on 21/6/2010, 18:18

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Jacqueline aveva finito il turno al Wiz ma nn le andava di tornare subito al castello. Troppa confusione, troppi bambini, troppi regolamenti.
Decise di vagare per il villaggio e si diresse lentamente verso il pub la Testa di Porco.
Sapeva che lì lavorava la Evans, la candida ragazzina che l'aveva umiliata al duello. Era brava, era forte. Peccato fosse tanto buona, sarebbe stata una splendida Mangiamorte.
Si avvicinò alla porta e la spinse.
ntrò.
Molti uomini si voltarono a guardarla e lei sorrise gelida e compiciuta. Indossava una minigonna di pelle nera molto corta e un top aderente color cremisi intenso che mettava in risalto le forme prospere e morbide. La cappa nera col colletto rosso completava l'opera insieme ad un paio di sandali rossi a listelli dal tacco alto.
Sedette ad un tavolo e accavallò le gambe, senza guardarsi intorno.
Il visetto era illuminato da un ghigno divertito e soddisfatto per l'effetto dell'entrata in scena.

Je Evans

Posted on 21/6/2010, 18:28

Clienti.. Jessica era dietro al bancone che lucidava un bicchiere con lo straccio, Aberforth non c'era e la gestione del locale era affidata a lei.. Grand'uomo.. Si fidava nonostante fosse sua garzona da poco.
Poggiò il bicchiere e lo straccio sul bancone logoro e si diresse al tavolo al quale sedeva una ragazza che già conosceva. Jaqueline de Molay la serpeverde con la quale aveva duellato.. Era vestita in modo provocante, non era passata inosservata una volta entrata nel locale..
*Prima le signore*
"Jaqueline! Prendi qualcosa?" chiese cortese inclinando lievemente il capo verso la ragazza.
In mano un taccuino su cui avrebbe segnato le ordinazioni.

Posted on 21/6/2010, 18:42

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Simon rimase affascinato da Jaqueline. Era veramente meravigliosa ed il suo cuore inizò a battere molto forte. Per la prima volta era emozionato e probabilmente anche innamorato. Cercò di ricomporsi per non sembrare ridicolo. Non fu facile ma ci riuscì. La principessina francese si sedette su un tavolo vicino al suo e la cameriera andò prima da lei. *mi sembra giusto, prima le signore* Pensò Simon. Qualche istante dopo gli occhi cremisi di Simon incrociarono quelli blu notte dalle venature argentee di Jaqueline. Furono pochi attimi, ma sembrarono eterni ed in quel momento i due cuori sembrarono parlarsi l'un l'altro...

Posted on 21/6/2010, 19:23

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Jacqueline vide la cameriera avvicinarsi. Era proprio la Evans.
Osservò quel visetto tanto caruccio e innocente e sorrise con falsa dolcezza alla ragazzina.
Non sopportava l'innocenza e la bontà di Jessica, ma risciva a sorriderle per via delle poche qualità che apprezzava di lei. Ad esempio, il carattere forte e la determinazione che aveva notato durante il duello.
Le chiese cosa desiderasse.
Una burrobirra, mia cara rispose semplicemente con il falso sorriso in volto.
Uno scintillio scarlatto. Occhi color cremisi come la sua camicetta.
Trasalì.
Monsieur Phoenix sussurrò fissando quegli occhi color brace ardere nei suoi e farle vbattere il cuore.
Era strano. Da troppo tempo il suo cuore non batteva così e l'ultima volta era stato per colui che desiderava ucciderla. Perchè fidarsi del cuore dopo quello che le aveva fatto Pierre? Tremò al pensiero del biondo tenebroso che l'aveva quasi uccisa, ma decise di rischiare. Ora era più forte, più potente.... ma soprattutto era apprendista di Rowena e Nicholas l'avrebbe protetta.
Sorrise a Simon e gli fece cenno di avvicinarsi.

Je Evans

Posted on 21/6/2010, 19:33

Jessica annuì col capo alla Serpeverde e scrisse la sua ordinazione sul taccuino. Si diresse ora al tavolo vicino dove sedeva l'omone del Ministero che aveva visto anche al ballo. Doveva tenere le lezioni sulla smaterializzazione, così le aveva detto Caroline.
Arrivò al tavolo e si piazzò davanti.
"Cosa le posso portare, signore?" chiese cortese, sorridendo.

Posted on 21/6/2010, 19:58

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- Una Burrobirra per favore -

Non la guardò. Era come ipnotizzato da quella ragazza. Si alzò lentamente, la sua aura magica si tese al massimo ed un'ombra di terrore si estese in tutto il locale. Un'ombra che sembrava accompagnare il sentimento dei due giovani. I loro cuori si unirono a filo diretto come per magia. Simon si avvicinò lentamente al tavolo della principessa. Il suo passo era fiero e deciso ed aveva la sua espressione più tenebrosa in viso, espressione che sembrò affascinare la ragazza. Arrivato al tavolo prese delicatamente la mano delle ragazza e la baciò dolcemente, poi tirò fuori la bacchetta esclamando

- Orchideus! -

Un mazzo di fiori spuntò dalla stessa ed il giovane li diede alla ragazza.

- Questi sono per voi mademoiselle, siete davvero incantevole -

Disse infine sedendosi poi al tavolo con la ragazza...

Je Evans

Posted on 21/6/2010, 22:32

Jessica scrisse anche la sua ordinazione e si congedò.. Aveva tutta l'aria di un incontro romantico.

CITAZIONE

- Questi sono per voi mademoiselle, siete davvero incantevole -

Si voltò per andarsene ma una frase la lasciò impietrita per qualche secondo.. Un uomo così tenebroso che regalava fiori? MA che faceva Jaqueline agli uomini?
Coprì con il taccuino il suo sguardo disgustato, odiava certe sdolcinatezze.
Velocemente, per evitare di sentire altro, si diresse al bancone a recuperare ciò che i due clienti avevano richiesto.
Se non tirava avanti il posto, Aberforth l'avrebbe sbattuta fuori a calci..

Posted on 22/6/2010, 13:07

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Jacqueline sorrise fredda al gesto gentile del mago.
Era proprio un gentiluomo, non c'è che dire.
Prese i fiori con un gesto aggrazziato e li posò sul tavolo osservando Simon sedersi al tavolo accanto a lei.
Era davvero un bel ragazzo, molto imponente. E misterioso, cosa che faceva impazzire la bella strega dall'animo nero come una notte senza stella.
Non voleva mostrarsi come una ragazza facile, era troppo orgogliosa, quindi rimase con indosso la sua maschera di gelida indifferenza, senza dare a vedere quanto forte il suo cuore stesse battendo in quel momento.
Monsieur Phoenix, la vedo spesso qui intorno disse garbata. Lavora per caso da queste parti...?
Lo guardò curiosa, fissando la brace ardente dei suoi occhi scarlatti.

Posted on 22/6/2010, 13:33

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Mentre si sedeva al tavolo, Simon chiuse gli occhi per un istante. Un respiro profondo gli permise di riprendere il controllo sulla sua aurea magica e sulla sua freddezza. Riaprì gli occhi incrociando quelli tanto splenddi quanto rari della principessa. All'esterno aveva l'aspetto di Iceman, l'uomo di cui molti, se non tutti, avevano timore, ma all'interno, all'insaputa di tutti era emozionatissimo ed il suo cuore vibrava scosso all'inverosimile da una forte passione provocata dal cuore della principessa. Rimase lucido, freddo e calmo rispondendo alla sua domanda

- In realtà no mademoiselle, lavoro un po dappertutto, ma il villaggio di Hogsmade mi affascina molto, amo venire ad esplorarlo appena posso, ma devo dire che è sempre un piacere rivedervi. -

Disse, poi sussurrando aggiunse

- Ogni istante in guardo i vostri occhi mi sento perso, rapito dalla loro bellezza e dai loro magnifici rilessi e colori... -

Posted on 22/6/2010, 13:53

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Jacqueline sapeva che i suoi occhi erano tutto fuorchè comuni ma sentirli lodare a quel modo l'avrebbe fatta arrossire... se solo lo avesse permesso. Con la sua solita freddezza sorrise seducente e solo un lieve rosa le colorò per un secondo le guance, svanendo poi nel naturale bianco adamantino della sua pelle delicatissima
Avrebbe voluto rispondere che i suoi occhi cremisi l'abbagliavano come le fiamme di un falò in una notte scura e senza stelle, ma ovviamente non poteva lasciarsi andare a certi stupidi commenti da sciocca bambina.
Si limito a sorridere ancor più suadente e a rispondere:
Merci mon cher
Sbattè le lunghissime ciglia con dolcezza e socchiuse la bocca passandosi la punta rossa della lingua sulle labbra color rubino.

Je Evans

Posted on 22/6/2010, 14:06

Jessica non poteva tergiversare a lungo.. Avrebbe dovuto tornare al tavolo con le ordinazioni dei due clienti. Mise due burrobirre su un vassoio e le stappò, affiancandoci anche due calici di vetro.
Lentamente, molto lentamente, si diresse verso il tavolo, con il vassoio in bilico su una mano.

CITAZIONE

- Ogni istante in guardo i vostri occhi mi sento perso, rapito dalla loro bellezza e dai loro magnifici rilessi e colori... -

La situazione stava degenerando, e diventando sempre più intima e sdolcinata.
Cercò di ignorare i dialoghi in corso e fare solamente il suo lavoro, per svignarsela il prima possibile.
"Ehm"
Si schiarì la voce per annunciare il suo arrivo.
"Le vostre ordinazioni.."
Dispose le bibite tra i due ragazzi, senza guardarli negli occhi e mise il vassoio sottobraccio.
"Sono 14 zellini.." lasciò un piattino con il conto sul tavolo e si dileguò, ritornando al bancone e alle sue occupazioni.

Posted on 22/6/2010, 14:40

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Simon vide arrivare la ragazza con le bevande. Non appena lasciò i calici vuoti e le burrubirre, servì la bevanda prma nel calice della principessa per poi servire anche il suo. Tirò fuori 3 falci posandoli sul piattino con il conto richiamando l'attenzione della cameriera. Levò il calice insieme alla principessa

- Desidero fare un brindisi: Alla ragazza più bella che abbia mai conosciuto, l'unica che mi ha rapito il cuore -

Le ultime parole le disse sussurrandole alla ragazza...

Posted on 22/6/2010, 14:53

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Jacqueline fece un vago gesto di ringraziamento alla Evans e trasse il portamonete dalla tasca interna del mantello. Ma prima che potesse tirar fuori la moneta necessaria, l'uomo le versò da bere e pagò anche per lei.
Che gentile che era quello sconosciuto tenebroso e affascinante che le faceva impazzire il cuore solo guardando nei suoi occhi di brace ardente.
Era inutile opporsi, quel ragazzo le scaldava il cuore come solo Pierre era riuscito a fare prima di allora.
Arrossì copiosamente alle parole di Simon e di nuovo la lingua rossa fece capolino tra le labbra color fiamma, gli occhi voluttuosamente socchiusi in un espressione seducente e compiaciuta.
OH, monsieur, mi fate arrossire sussurrò con voce calda.