| Annuì, singolarmente affabile come sempre, già tutto il resto incuteva timore, inutile calcare troppo la mano. Ovviamente rifiutò la gentile offerta. Che forse pensassero che avvelenasse le bevande? I misteri degli studenti, ma d'altronde lui aveva già una certa età, e senza The combinava poco, o niente. Era l'equivalente dell'ossigeno, delle proteine, delle lettere. Il bel giovane si sedette, iniziando a sprofondare nella comoda poltrona, lottando per restare in superficie. Stavano per iniziare i giochi, un bel respiro, e via! Poteva sembrare un Docente vanitoso, il classico Lord scozzese, e spocchioso, ma in fondo amava solo contornarsi di cose belle. Un difetto di famiglia, genetico, ormai insopprimibile. Seguiva lo sguardo del giovane per la stanza, divertito per certi versi. Qual buon vento poteva averlo portato da lui, di Mercoledì mattina? La noia? L'interesse? La vocazione? Ed ovviamente aveva una proposta, aveva elaborato un'idea, di cui doveva andar fiero, al solo pensiero palpitava, ne era orgoglioso, come solo un Grifondoro poteva essere, e voleva vuotare il sacco. Ovviamente vivevano ad Hogwarts, nulla era lasciato al caso. Era stato nominato prefetto, di recente, come stava giustamente iniziando a dire, ma d'altronde ne aveva discusso tempo prima con il suo unico venerabile collega, Hawkins. Un altro bel tipo, che i Grifondoro fossero meno corrotti di quanto i rapporti volessero far intendere? In fondo a tutti piaceva essere melodrammatici, alle donne in particolar modo. Sorrise al pensiero, riprendendo a parlare, sfruttando la breve pausa. Ottimo, riflettere apre vie di cui non eravamo a conoscenza, è un'esperienza molto costruttiva se mi permette. Eppure si riflette poco. E son lieto di apprendere che non ci siamo sbagliati, un Prefetto che riflette è una cosa buona e giusta. Ad ogni modo Minerva non la disturberà, le piace ascoltare, quindi prego, non c'è fretta, si prenda il tempo che le serve. Rivelò sibillino, come un oracolo emerso dalle profondità della terra. Una verità semplice, e banale, e per quello meravigliosa semplicemente. Era partito, lancia in resta, galoppando a spron battuto, chissà quando si sarebbe fermato! Per certi versi era vero, v'era una certa logica di fondo, come d'altronde auspicava. Gli studenti non si poteva certo sostenere facessero fruttare il tempo, erano i primi perdigiorno, subito dopo di lui, voleva mantenere il primato assoluto, ad ogni costo! Ed ecco, approfondimento culturale, un sostantivo ed un aggettivo indigesti e nauseabondi ai più, gli strappò un sorriso fugace, un guizzo solcò le labbra, cavalcando la cresta del cavallone, prima d'infrangersi sulla silente scogliera. Un'attività culturale, per Diana. Ed era grifondoro? Una compagnia teatrale, beh certo, un certo interesse poteva anche esservi. Ne aveva già parlato in lungo ed in largo, poteva fingere? Non si sarebbe sbottonato troppo, alla solita maniera. Ma la volontà, implicava anche una certa conoscenza, non si ama ciò che non si conosce, era così elementare. Avrebbe sconvolto gli equilibri del Castello, un solo sassolino poteva essere annunciatore della valanga che avrebbe travolto rovinosamente il mondo della Vita, ed Hogwarts stessa. Un sacco di grane, e… accantonò il pensiero, improvvisamente infastidito, una smorfia stizzita. Discutere, avrebbe discusso in lungo ed in largo. Gli era stato riferito, non erano andati neanche troppo lontano, per certi versi era anche vero. Voleva un suo parere, eppure mancava ancora qualcosa. Non si fa mai nulla per nulla. Sorrise, annuendo, prima di ribattere. Cosa gli avrebbe detto? Approfondimento culturale, uno spettro che si aggira inquietante per le mura di questo castello da secoli, non crede? Perché pensa che i tempi siano maturi, perché proprio oggi? Qui ad Hogwarts sono in molti a credere che bisognerebbe attenersi rigorosamente alla tradizione, temendo che altrimenti potrebbe sopraggiungere la morte, la fine, l'Oscurità. Altri son più inclini ad aprirsi alla modernità, scorgendovi l'unica possibilità di sopravvivenza. Punti di vista, tutto si riduce sempre a punti di vista. Una cosa fantastica, non trova? Con quanta facilità si riesca ad ingannare la mente umana, nella maggior parte dei casi, e con quanto difficoltà si riesca a cambiare idea. Ad ogni modo, son anche dell'idea che non si ama ciò che non si conosce, intende? Deduco che lei conosca il Teatro Magico, e Babbano, sbaglio? Vede, non è bello a dirsi, ma la politica è tutto, anche in queste cose, come penso saprà in questo castello vi sono anche studenti, ed altri, Purosangue, i più legati alla tradizione, i suoi strenui difensori. Ma lasciamo stare, lei non è Purosangue, quindi penso sia naturale questa apertura anche al Babbano. In fondo come si potrebbe ignorare il teatro di Shakespeare? Il sapere, la cultura, l'Arte, non son certo etichettabili, non sono nè Babbani, nè Magici, ma semplicemente dell'uomo. Non le negherò che anche dal mio ufficio, riesco a sentire voci e dicerie impensabili per molti, se fosse tutto vero, dovrei quantomeno ritenere di vivere in una Fiaba, non che poi mi spiacerebbe. Che dire, che io prediliga certe forme d'Arte è parzialmente vero, io prediligo l'Arte in sè stessa, come la Magia, ho sempre creduto che fossero la via per rendere l'umano simile al divino, fantasie d'un vecchio, è vero. Eppur lei non ha finito il suo discorso, sbaglio? Non è mai bene lasciare affari in sospeso, quando esci di casa, non sai mai quando vi farai ritorno, la via ti trascina, ti porta dove non avresti mai creduto, e ti fa perdere. Quando torni possono essere passati gli anni. Sorrise, pacato, e tacque.
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