Hogsmade's flavour

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Atlantes
view post Posted on 14/8/2010, 22:05




Al villaggio di Hogsmade quel giorno il cielo era coperto da nuvole sparse qua e là. che ogni tanto lasciavano passare qualche raggio di sole, a scaldare i freddi animi che girovagavano per quel loco.
Atlantes si trovava lì quel giorno, tra sè e sè, passava intere giornate a pensare, pensare e ancora pensare, su cosa poter organizzare per avere una buona visibilità nel suo nuovo negozio, che ancora non era stato inaugurato.
Doveva trovare qualcosa di interessante, qualcosa che avrebbe poi attirato la curiosità di molti, non solo per gli oggetti venduti, ma anche per qualche attività presente nel negozio. Gli sarebbe arrivato il lampo di genio, a lui succedeva così. Quando meno se lo aspettava, emergeva la vena creativa in lui, e gli bastava una pergamena e una penna per buttar giù in modo sommario le sue idee in modo da non perderle di mente.
Passeggiava con un lungo mantello nero, che quasi toccava terra, e una camicia nera in stile giapponese a collo tagliato, come a lui piaceva.
Il viso era chiaro, e gli occhi verdi e profondi, scrutavano ogni dettaglio che lo circondava.
 
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Rowena Abyss
view post Posted on 14/8/2010, 22:33




L'estata stava per volgere al suo termine: da li a poche settimane gli studenti sarebbero ritornati nelle loro sale comuni, a camminare frettolosamente, sbraitando nei corridoi, ad affollare quel castello che si ergeva non lontano da Hogmsede e lei, bhe sarebbe stata con loro: avrebbe dovuto dire addio al suo periodo di nullafacenza, fatto di lunghe dormite, riposini e divertimenti piu' o meno legittimi, tra i quali i diversi ordini che l'oscuro signore dava.
Quel giorno era ad Hogsmede per comprare alcune cose necessarie ai suoi nove mesi di travaglio scolastico, e portare il necessario su', nel suo ufficio approffitando dell'incontro che si sarebbe dovuto tenere quella sera stessa con gli altri docenti.
Usciva giusto da un negozio, infilando qualcosa dalla borsa variopinta che teneva a tracolla e recuperando una lista di oggetti utili

-uhm...vediamo...-

camminava osservando con gli occhi quella lista pensierosa sul dove comprare un nuovo sciacciapoltergeist, senza prestare reale attenzione a dove metteva i piedi, con la tangibile possibilita' di scontrarsi con qualcuno. Svoltato un angolo fu pressoche ovvio lo scontro tra lei e uno sconosciuto che, la vide barcollare sul posto

-hei!! Attento a dove cammini!-

ringhio', puntellando lo sguardo dell'uomo con arroganza. Un cenno del capo in senso di diniego, borbottando cose inudibili ma probabilmente poco gentili, come "razza di troll", mentre sistemava l'abito verde e sbracciato che indossava. Il marchio, bhe a quello aveva pensato un bel polsino in pelle, largo a sufficenza per celare quel tatuaggio nerastro.

-la mia lista! dove?!-

chiese, accorgendosi di avere ambo le mani libere e iniziando ad osservarsi attorno.


Edited by Rowena Abyss - 15/8/2010, 00:43
 
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Atlantes
view post Posted on 14/8/2010, 22:43




Atlantes venne d'un tratto urtato da una donna, che aveva appena girato l'angolo. Aveva inoltre avuto dei modi davvero poco gentili. Di scuse non ne avrebbe nemmeno sentito parlare.
Il mago inclinò il capo lievemente verso sinistra, scrutando la donna, che a quanto pare era nel suo mondo in quel momento.


E voi state attenta alle parole che usate con uno sconosciuto, madama.

Un lieve sorriso gli si dipinse in viso, come per voler mettere il buon umore, o forse era soltanto una provocazione?
 
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Rowena Abyss
view post Posted on 14/8/2010, 23:02




Tante, forse troppe volte qualcuno le aveva ripetuto quelle parole che aveva sempre liquidato in due modi, o accettandola come provocazione, cosa che avrebbe poi chiesto di prendere mano alle bacchette o liquidando con qualcosa di piu' semplice come un

-si si...-

detto tanto per dire, accompagnato da un gesto di mano che segnalasse quanto fosse annoiata di tutte le attenzione e l'educazione che la gente si porta dietro.

-ma dov'e?!-

Gli occhi nocciola osservavano il selciato, la schiena appena curva e una mano che teneva fermi i mossi e lunghi capelli castani ad altezza della fronte, in modo che non scivolassero davanti al viso.
Una volta radrizzatasi, porto' le mani sui fianchi mentre uno sbuffo increspava le labbre vermiglie. Possibile che se lo fosse mangiato il terreno?
La destra sciovolo' a cercare il catalizzatore e una volta estratta la bacchetta, eseguita una rotazione del polso, l'incantesimo d' appello venne eseguito

-accio lista!-

Un fremito di carta umida e ora sporca di terreno richiamo' l'attenzione da sotto la scarpa dello sconosciuto. Riporse la bacchetta alla cintura, posando lo sguardo nuovamente su di lui

-ti puoi spostare?-

chiese, un sorriso stirato sulle labbra vermiglie e un inclinazione della voce che poteva parire persino gentile, confrontati ai modi burberi di poco prima. Doveva riavere la sua lista dopotutto.
 
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Atlantes
view post Posted on 14/8/2010, 23:17




Il mago ebbe la risposta che si aspettava, un tentativo di liquidazione veloce e indolore.
Appoggiandosi al muro con la schiena, Atlantes si scostò un istante, osservando ancora la donna, che pareva intenta a cercare qualcosa di importante, o per lo meno rilevante in quel momento.
Un istante dopo la donna usò la magia per recuperare la lista che a quanto pare in quel momento stava cercando con tanto furore.
Alla richiesta di spostarsi, che questa volta pareva quasi educata, il mago rispose:


Ma gerto signorina, non sia mai!

Subito dopo seguì una domanda.

Immagino si tratti di qualcosa di grande importanza, per doverlo raccogliere nel fango con tanta foga.

Il suo fare era superficiale, all'apparenza. ma d'altronde Atlantes era fatto così. Adorava usare il linguaggio per studiare le persone che si trovava dinnanzi, per lui la comunicazione era un valor di vita.

Nel caso abbia rovinato qualcosa a cui lei teneva tanto, le porgo le mie più sentite scuse.Se ha bisogno di aiuto, non ha che chiedere!

Atlantes si mise le mani in tasca con un gesto lento, accarezzando il velluto del soprabito che indossava, si sentiva proprio a suo agio con quell'abbigliamento. Le due code di velluto scendevano dalla parte posteriore del vestito, all'altezza della vita. Era una sorta di frack, ma fatto su misura per lui da un sarto che incontrò a Singapore anni prima.

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 14/8/2010, 23:30




Quando l'uomo si sposto' l'espressione incerta' riflette le di lui parole. Raccogliere quella lista non la rallegrava di certo e la smorfia che dipinse il di lei volto lo raccontava per bene, ma, si chino', comunque, per affondare le dita a cercare il piu' largo lembo di carta intatta e raccoglierla.
Sposto' lo sguardo dalla lista, zuppa di terriccio umido e imbunita posandolo nuovamente sul viso dell'uomo.

-Si e' importante,,,,ma questo a lei non deve interessare!-

annuncio', cipiglio fiero sul viso e la mano nuovamente alla bacchetta che sfiorata la superifice del foglio lo ripuli'. Il tergeo faceva sempre comodo, sopratutto se seguito da un gratta e netta.

-bhe vediamo...-

borbotto', ripiegando la lista ora pulita e asciutta per metterla in borsa e rifoderando ancora il catalizzatore. Poi si fermo' braccia incrociate appena sotto il petto, squadrando l'uomo dall'alto ai piedi. L'abito non sembrava proriamente di sartoria inglese percio', penso che fosse un viaggiatore e quindi estraneo ad Hogsmede e alle sue genti

-sa che le dico...facciamo un patto...se puo' aiutarmi, mi sdebitero', chiedendole scusa per i miei modi di fare, magari davanti ad una burrobirra, se invece non lo sara', bhe sara' lei ad offrirla...che dice?-

Rowena aveva gia' la sicurezza di stringere quella pinta tra le mani. Beata stoltaggine.
 
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Atlantes
view post Posted on 14/8/2010, 23:39




Il lato sinistro delle labbra di Atlantes si alzò lievemente, in un sorriso interessato.Adorava le sfide, e a giudicare dai modi di fare con i quali si era introdotta la donna, pareva che anche lei adorasse le sfide. Sarebbe potuto essere interessante.Tuttavia Atlantes si riteneva un gentiluomo, e farsi offrire da bere da una donna sarebbe stato poco corretto per lui.

Adoro le sfide, ma il mio codice mi impedisce di accettare. Se tuttavia ho comunque l'occasione di aiutarvi, lo farò volentieri, a condizione che sia io a offrirvi da bere in qualsiasi caso.

Un sogghigno soffocato di delizia uscì dalla bocca del mago, che vedeva la situazione diventare interessante.
Era un modo per iniziare a conoscere qualcuno nel mondo magico, dato che non ci tornava da tempo, le cose dovevano essere parecchio cambiate, e di conseguenza, anche le persone.
I pochi che conosceva anni prima non si erano più fatti sentire, e ad Atlantes non gliene importava più di tanto. Non era un uomo che instaurava legami profondi con le persone, anzi.


Edited by Atlantes - 15/8/2010, 11:45
 
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Rowena Abyss
view post Posted on 17/8/2010, 19:25




Rowena era nata per rischiare, per mettere sul piatto della sorte sempre qualcosa di importante, dagli affetti, alla sua stessa esistenza ben conscia dei rischi ma cavandosela sempre, in un modo o nell'altro. Quindi il disappunto che si dipinse sul suo viso fu palese.

-codice? hoe' !-

e sollevando la destra sotto il naso dell'uomo, come per riportarlo sul pianeta terra disse

-guardi che il medioevo e' finito! Per mia fortuna...senno' mi avrebbero gia' messa al rogo...-

borbotto' l'ultimo pezzo di frase tra se e se, come constatazione del suo essere strega.

-comunque se la mette cosi' mi deve offrire da bere per forza! Assetata non ci rimango!-

Con le mani sui fianchi, un sorriso sornione si dipinse sulle labbra vermiglie

-allora...sa dove posso comprare un nuovo cacciapoltergeist? quello che avevo ha avuto un incidente...-

stare li a raccontare di come sia riuscito a fonderlo e senza poterlo riparare non e' certamente utile alla loro discussione e poi, ci sono cose che non devono essere dette.
 
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Atlantes
view post Posted on 19/8/2010, 10:53




E' evidente che non è abituata ad essere trattata con eleganti maniere.

Disse lui con un sorriso beffardo.

Atlantes scurtò la donna, ascoltando ciò che aveva da chiedere

Il mago era ben disposto ad aiutarla, anche se non sapeva ancora la natura della sua richiesta. Poteva avere dinnanzi a sè chiunque, strega normalissima, maga oscura, mangiamorte o quant'altro. Ma questo poco gli importava, quello che definiva il "suo" codice, non faceva distinzioni.


Un cacciapoltergeis eh?

L'uomo portò la mano sinistra a sfiorarsi il mento, in segno di pensiero.


Uhm..non saprei in realtà dove lei possa trovare un cacciapoltergeist. E' una cosa urgente?Perchè altrimenti potrei informarmi da qualcuno che per certo può farmelo avere.

Stava per metà improvvisando e per metà dicendo il vero, ma non voleva fare la figura del fesso con la donna, così cercò di guadagnare più informazioni.

Che tipo di incidente ha avuto?Magari può essere riparato..

Disse lui, sottointendento che avrebbe potuto tentare di ripararglielo lui.
 
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8 replies since 14/8/2010, 22:05   49 views
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