Yoruichi |
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| Cominciò a fare più freddo, mano a mano che si inoltravano nelle profondità della terra. I loro respiri si condensavano in nuvolette di vapore, che roteavano di fronte ai loro volti in piccoli turbini, risucchiati dalle deboli correnti d'aria che giravano nelle antiche gallerie, per poi dissolversi, velocissimi, di fronte ai loro occhi. Una nebbia vaporosa, però, che non si generava dai loro fiati, si condensò piano piano, fino ad assumere le fattezze di una donna. Pareva, a guardarla, di una consistenza quasi eterea, impalpabile. Ma parlò e poco dopo James le rispose. Non riusciva a udire ciò che si dicevano, così si avvicinò un poco. Il volto della donna era di una bellezza antica e mediterranea, gli occhi e i crini scuri anche alla luce delle loro bacchette.
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