| Era appena tornato da Londra, percorreva silenziosamente, pensieroso, i corridoi vuoti del castello, rischiarati da poche torce. Il tardo autunno ormai avanzava, l'inverno era alle porte, e come al solito era pieno di impegni, ed incombenze. Una volta il Ministero, l'altra il Profeta, un veloce giro in Scozia, ed eccolo già di ritorno. La solita lotta contro il tempo, ed ecco che già il lunedì si avvicinava. Date da controllare, libri da rintracciare, un colloquio da sostenere. Possibile che non vi fosse mai un momento di pace? Una faccenda incresciosa, ma le cose andavano così, e pazienza. Un ampio gesto dell'arto, ed entrò in ufficio, tutto come l'aveva lasciato, il fuoco scoppiettava allegramente, da poco rianimato, Minerva squadrava indispettita un gufo che era lì in attesa del Mago. Non c'era tempo da perdere, era già in ritardo, il Wizengamot l'aveva trattenuto più del previsto, ci mancava il Parlamento e non sarebbe tornato del tutto. Afferrò una piuma, una pergamena già intestata, lasciata lì quasi dalla Tuke, e scrisse poche righe, per la giovane Caposcuola. Che se ne fosse già dimenticata? In fondo era una faccenda che la riguardava, unicamente, se anche non fosse venuta non sarebbe stata una tragedia. Poggiò la penna, ripiegando la lettera vergata di fretta, con una scrittura leggera, obliqua, affrettata.
CITAZIONE Alla Caposcuola T. Torre, Confidando abbia trascorso un ottimo Weekend, di ritorno in questo istante da Londra, colgo l'occasione di ricordarle del nostro appuntamento, fissato, confermandole ora e luogo. Qualora non ne avesse lei occasione, non se ne tormenti, avremo modo di discuterne anche in seguito. Discutere del proprio futuro nasconde sempre una lunga serie di variabili, ed incogniti, che sfuggono anche al controllo dei più Saggi. In ogni caso, comunque vada, la attendo domani pomeriggio in classe, per Storia. Buona serata, a presto Albus Peverel lIl gufo uscì celere dalla finestra, con il messaggio legato alla zampa, come avesse fatto a recapitarlo era un mistero, ma non era certo affar suo. Sparì in un ambiente contiguo, sfilandosi il lungo mantello da viaggio, era anche tempo di cambiarsi.
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