| L'ora di cena ad Hogwarts era passata già da un pezzo e Caroline aveva deciso, per la prima volta da quando Camille era partita, di mettere la prudenza da parte e concedersi un giro per le vie di Hogsmeade. In fondo, al castello c'erano Emily ed Albus e James e Thresy erano abbastanza assennati da tenere tutti fuori dai guai...almeno era quello che sperava. SI era infagottata per bene, messa un maglione pesante e un paio di pantaloni lunghi, lasciando i capelli sciolti sulle spalle. Hogsmeade a quell'ora, in quella stagione sembrava ancora più magica di quanto non fosse in realtà e la neve caduta nei giorni precedenti aveva contribuito a rendere il paesaggio ancora più fiabesco. Le insegne dei negozi erano illuminate, molti stavano chiudendo. Ma ce n'era uno che tutto sembrava tranne che in chiusura: una bettola da cui provenivano suoni attutiti e la cui insegna rappresentava la testa di un cinghiale sgozzato "Testa di Porco" lesse sull'insegna. C'era passata davanti un sacco di volte, ma aveva sempre deciso di passare oltre: quella volta non sarebbe stato così, decise in un attimo. Era proprio curiosa di vedere quell'ambiente e se le cose si fossero messe male...aveva òa sua fidata bacchetta..e non era diventata insegnante di Difesa solo per la parentela che la legava a Milla, dopotutto. In quegli anni si era meritata il suo posto, al di là della parentela..e lo avrebbe dimostrato, se fosse servito. Entrò nel locale osservando l'ambiente: lo sguardo le cadde su Jessica, al sua caposcuola, quasi nascosta dietro il bancone e sui decisamente pochji avventori della locanda. Bene, aveva scelto la serata giusta, decisamente. Si avvicinò al bancone, salutando Jessica -Ciao. Un Idromele, per favore.- le chiese, sapendo che la consumazione era d'obbligo. Scelse un tavolino appartato, da cui, sperava, avrebbe potuto osservare gli altri senza essere vista. Lo sguardo le cadde su un uomo che stava giusto finendo di fabbricarsi una sigaretta con la magia. Era quella la clientela tipo di quel locale? Ma come le era venuto in mente di andare fin lì? E soprattutto come poteva, una ragazzina come Jessica, reggere un lavoro in un posto del genere?
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