Il giovane presunto assistente scomparve, dietro una porta, silenziosamente, mentre ancora i giovani ospiti parlavano. Apparvero tre comode poltroncine, dall'altro lato del caminetto, mentre l'anziano Docente sorrideva benevolo ai tre giovani fanciulli. Non conosceva la terza giovane ospite, se non di vista, ma non era un gran problema. La domanda più scontata era piuttosto cosa spingesse un Tassorosso, un Grifondoro, ed una Corvonero, reduci dalla foresta proibita, armati di una sorta di presunta di spada, nel suo ufficio. Era giugno, presto sarebbero tornati a casa, pochi giorni, cos'erano riusciti a combinare? Insomma, qualcosa di inadeguato, qualcosa di strano.
Minerva osservava sonnacchiosa la scena, ed il fuoco crepitava soave, in sottofondo, con quella che sembrava un'arpa. Aspettava, o l'avrebbe fatto cercare, il giovane Tassorosso, in fondo i tempi erano maturi.
Prego signori, accomodatevi, non aspettavo certo una compagnia così ben assortita, ma non posso certo lamentarmi, adoro avere ospiti. Prego, prego, signorina Delabomber, è un piacere vederla fuori dall'Aula.
A dir la verità attendevo il signor Crowell, ho una busta per lui, è lì sulla scrivania, non può sbagliare, la prenda.
Vi assicuro essere una questione veramente di pochi minuti, poi potrete sottopormi il vostro problema, alquanto affilato per quanto ne capisco. Prego, accomodatevi.
Effettivamente sulla Scrivania, in mezzo ad un mare di carte, una busta voluminosa, spigolosa, attendeva, in attesa del legittimo destinatario, non poteva sbagliare. Chiuse il grosso tomo, depositandoselo in grembo.
Cosa li spingeva lì?
Cosa ci facevano lì, con una spada?
Se l'aspettava Crowell?