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| Il gruppo dell’Ordine era stato raggiunto da un nuovo componente, il professor Peverell che, nonostante la scarsità delle informazioni che aveva su ciò che si doveva fare, aveva raggiunto la donna dai penetranti occhi violacei e dal carisma magnetico. Il gruppo così riunito seguì Rhaegar che li condusse dritti alla casa protetta. L’abitazione era circondata da uno steccato alto un metro e mezzo, interrotto solo nel punto in cui vi era il cancello d’ingresso. Rhaegar fece attenzione a non avvicinarsi troppo alla recinzione e si fermò ad un metro dal cancello facendo segno al serto del gruppo di arrestarsi. Avanzò di un paio di passi ben assestati verso di esso, facendo scattare una forma silenziosa di incantesimo gnaulante,udibile solo dall’interno dell’abitazione
-Intruso al cancello. Intruso al cancello. Intruso al cancello-
Inutile dire che al detenuto si gelò il sangue nelle vene per quell’intrusione... tremava come un vermicolo che stava per essere schiacciato sotto il pesante piede di un Troll. Gli Auror sfoderarono le bacchette ed uno di loro amplificò la propria voce per farsi sentire.
-Chi è là-
Nel frattempo il Capo Auror aveva fatto un passo indietro ed evocato il proprio patronus, unico sistema di riconoscimento efficace
-Wilde-
Rispose mentre la sua tigre argentata si poneva alla destra del proprio evocatore. L’Auror, accertatosi dell’identità dell’intruso abbassò le difese dell’abitazione aprendo il cancello con la propria bacchetta usando un Alohomora e Rhaegar fece segno al gruppo di avanzare
-Entrate-
Lui sarebbe entrato per ultimo, richiudendo il cancello dall’interno, riattivando così le difese della casa.
Ma la scena, oltre che dai componenti dell’Ordine era stata seguita da un’altra persona... sebbene non avesse sembianze umane. Rowena, sotto forma di corvo aveva raggiunto la casa per prima, rispetto agli altri suoi compagni di missione, ed era arrivata proprio nel momento in cui il gruppetto dell’Ordine si era fermato per lasciare a Wilde il tempo per farli entrare. Ma a differenza della prima volta che aveva sorvolato quel posto, era scesa di quota,poggiando le sue zampette sulla candida neve che ricopriva un cespuglio altrimenti spoglio e rinsecchito, proprio di fronte al cancello. Da quella prospettiva riusciva a spiegarsi meglio quello che aveva visto qualche ora prima a diversi metri di altezza, durante il suo volo perlustrativo. Il cancello era ancora aperto, poteva approfittarne per svolazzare all’interno della recinzione, con il buio a farle da complice chi avrebbe visto un nero uccello volare sopra le loro teste? Poi, una volta dentro, avrebbe potuto far entrare gli altri. Dall’interno il cancello era facilmente apribile, una volta riacquistata la forma umana, la parte difficile era trovarsi all’interno della recinzione...ma per Rowena sarebbe stato semplice anche quello.
Qualche metro più in là, Red, Green e Blue avevano raggiunto la fatidica casa con la torre pericolante,pochi metri ed erano arrivati.
Jaqueline e Random, invece, si trovavano molto più indietro. Le case che stava osservando impaziente la giovane prefetta,in realtà erano ben prima della Testa di Porco e non dopo. L’impazienza,mista all’oscurità ed all’impedimento visivo che le dava il mantello della disillusione le aveva fatto perdere il senso dell’orientamento. Fortuna che Random, essendo più alto, aveva sito l’insegna del pub poco più avanti, indirizzando la ragazza nella giusta direzione. OT: Ho messo la mappa apposta, per farvi vedere dove siete e darvi un’idea di come muovervi. Non potete coprire distanze stratosferiche in un solo post, al massimo coprite la distanza tra due gruppi. si sono aggiunti i puntini blu: Jaqueline e Random il puntino viola è Rowena gli altri colori sono invariati
mappa della casa
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