Una gara particolare
, Per tutti coloro chehanno partecipato al San Valentino da Madama Piediburro

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view post Posted on 16/3/2011, 22:45
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Ma nessuno posta, branco di cosacchi sobri ù-ù

*Un-due-tre...stella...*
Un corpo ancora sdraiato a terra, con gli occhi viola fissi nel cielo legnoso del locale.*stelle sul soffitto, guarda quante sono...* La tassina come una bimba affascinata da cose sciocche continuava ad alzare il braccio ed ad indicare improbabili costellazioni.
-La via lattea, chissà se è buona da assaggiare ... - fece portandosi un dito al mento con aria interrogativa. Se c'era una cosa certa era ... che anche in quello stato il pensiero del cibo era sempre presente. Anche un'altra ragazza sembrava essere stata atterrata dall'idromele atomico, distesa a terra poco distante da lei.
Ma il barista-arbitro-prefetto-scansafatiche sembrava non aver concluso il suo compito, anzi sembrava più che soddisfatto dal fatto che quell'assurdo gioco fosse appena agli inizi. Infatti nuovi bicchieri erano ora pronti sul bancone, pronti per essere "gustati".
Anche se a dire il vero in mezzo a quell'assurdo vortice di sensazioni, il gusto sembrava essersi anestetizzato come senso, e gli altri non facevano differenza. Vista, tatto ed udito erano ormai capacità proprie di un'altra razza aliena, le giovani infatti ormai di umano avevano ben poco, barcollando e cantando come idiote, e parlando a vanvera dopo ogni sorsata. L'alcol era davvero una gran brutta bestia.
Mya gattonò fino al bancone, tirandosi su con non poco sforzo finchè non giunse al limitare del tavolo
Bubù fece intravedendo la figura del prefetto.
Afferrò il suo boccale e mandò giù, domandandosi con l'ultima scintilla di sanità mentale che fine avesse fatto la Mya che conosceva, come aveva fatto ad accettare quell'assurda situazione che aveva sciolto ogni suo freno rendendola più sciocca di una insulsa fatina sciocca.
Poi vide comparire al posto del prefetto una grossa montagna di galeoni, si ,stava pensando al premio in palio anche se l'alcol aveva distorto "leggermente" la quantità reale della vincita.
- Alcol che fa sognare, galeoni da arraffare canticchiava mentre mandava giù l'ultima sorsata di quel veleno che le stava corrodendo le viscere. * Pietà per il fegato, prendete me ma lasciatelo in vita * pensieri folli in corpo folle, la sgretolazione di un essere umano.
Poi uno strano gorgoglio parve farsi avanti dall'interno del suo corpo, come un ruggito di un leone, sentiva come se il fuoco sarebbe uscito dalla sua bocca se solo l'avesse lasciata aperta. D'istinto si portò entrambe le mani al viso per cercare di bloccare quell'imminente esplosione, trasformandola quindi in un'implosione, con la conseguenza che del fumo le uscì a pressione dalle orecchie.

*ciuff ciuff*
 
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¬ J è
view post Posted on 18/3/2011, 00:01




Naufragava, naufragava e naufragava in un mare impetuoso e agitato, chiaro e scuro... Insomma a macchia di leopardo. Ma poi, esisteva davvero un mare a macchia di leopardo? Era aggrappata ad una strana zattera, sembrava più una scodella... Anzi.. Era una pinta! Sì, i boccali di legno dei pirati, in cui si beve il Ruhm! Ma ancora questo Ruhm?
Un'onda molto alta le arrivò addosso, ma non era salato il mare... Era dolce, dolce e spumoso. Sbatacchiava contro la sua zattera lasciando la schiuma sul legno e poi si ritirava, andando lontano, come una molla e poi di nuovo tornava partendo alla carica. Di questo passo e sarebbe annegata, presto, subito.
"I veri amici di noi..." com'è che faceva? Noi chi, poi? Non c'era nessun noi!
Prese il nuovo bicchiere, con disinvoltura. No non era vero. Con finta disinvoltura, anzi, con consapevolezza.... Quanto le sarebbe bastato per annegare? Annegare nel mare di alcol che le stava nascendo nello stomaco?
Quanto mancava al trabocco? O forse era meglio al RABBOCCO! Beh, a quello mancava decisamente poco.
Avvicinò la sua pinta, la sua zattera alle labbra e bevve una lunga sorsata. Il nuovo liquido ambrato, dal sapore molto familiare scendeva giù con naturalezza, era un toccasana. Non era decisamente forte come il fuoco di poco prima, né dagli effetti psicofisici così marcati, come il bel liquido blu.
"Di noi PIRATI! Che amano l'avventura..." ecco chi era noi! Se aveva una nave, seppur misera e decisamente stramba, doveva essere un ammiraglio! O forse un commodoro! Oppure un pirata.
Sentiva che quel mare impetuoso voleva uscire, sbordare e superare con forza gli argini... Quei deboli argini che aveva costruito con dovizia... Finta dovizia.
Premeva sulle sue labbra con forza, ma lei le teneva serrate, come poteva navigare senza il MARE? Non esisteva pirata senza oceano immenso!!
Strinse tra loro le labbra, i denti e si aiutò con le mani, ma sembrava davvero una battaglia persa.... *Di qui non esci... Mi serve un mare, mi servono i venti che gonfiano le vele e mi serve la nave!*
Ingoiò, forse a vuoto o forse no, portandosi persino le mani alle labbra, per evitare di emettere anche il minimo suono.ù
Era imbarazzante!! Sentiva gli occhi lacrimale ma non solo: la vista si stava annebbiando ma non per le lacrime... per il fumo! Sì, le fumavano le iridi!! Questo era troppo... Le serviva un altro bicchiere.
Sentiva persino i capelli sollevarsi in testa, come se fossero elettrici e la pelle d'oca salirle la schiena per lo sforzo di tenere la bocca serrata. E infine decise di espirare dal naso per cercare sollievo.
*Questo sarebbe decisamente imbarazzante* si disse mentre, regolava il respiro e sentiva la pressione svanire. Il boccale era vuoto, che cosa sarebbe giunto ora?

Scusate il post poco fantasioso e scritto un po' di fretta ma sono davvero in fuga *prende la sua nave e sparisce verso l'orizzonte*
 
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Jhason Swilord
view post Posted on 21/3/2011, 17:10




UP UP UP
Vogliamo continuare ad ubriacarci? u.u
 
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view post Posted on 21/3/2011, 17:24
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LE cose si facevano a mano a mano sempre più complicate..
Il broccale divenva sempre più "cicciotello" e profondo e questo non poteva far altro che mettere a disagio le ragazze,che dopo il secondo bicchierozzo si comportavano già in modo strano.
C'erano ragazze per terra,altre che forse iniziavano a contare le capre e Mary,che lì stesa come un morto,continuava a vedere molte caposcuole corvonero

*Sono una..due..tre..quattro..mm ho perso il conto,uno..due..tre..quattro,ho perso il conto!*
Rimase a contare le Jessiche che c'erano in quella stanza,fin quando il prefetto corvonero non proferì parola e a sua insaputa fermò il conteggio di Mary.
La ragazza fortunatamente riuscì a mettersi in piedi,anche se la fatica non evitava di crescere;
la prossima bevanda,che si trovava in un bicchierozzo un pò strambo,a parole del prefetto non assomigliava molto ad una burrobirra..o almeno così aveva capito Mary,che stava completamente sbandata.
Il liquido iniziò a scendere omogeneo dalla bottiglia,fino a cadere nella tazzona,che si era riempita fino all'orlo.
Quel colore dorato era così rassicurante,eppure c'era ancora la vocina in Mary..sapete quella vocina che dice alcune volte che è meglio non fare una determinata cosa..Sempre più rauca implorava Mary di non bere,ma arrendersi era una possibilità non contemplata..La bevanda sempbrava abbastanza schiumosa e,dopo il via del prefetto,le ragazze si sarebbero imbattute in qualcosa che non aveva niente a che fare con le loro personalità.
La grifetta fu l'ultima a bere,lenta e inesorabile la bevanda passava per le papille gustative della ragazza e inesorabile consumava il suo ultimo strato di mentalità sana.
La bevanda era finita e Mary,dopo essersi leccata i baffi si appoggiò al tavolo ma niente..Niente giramenti di testa,niente rossore eccessivo,solo un rumore creò la sua dolce bocca

Aaahh! Poteva sembrare uno strillo di dolore,ma era tutt'altro..
Si pose subito la mano sulla bocca,sillabando imbarazzata poche parole
Scusatemi!
sclamò sentendo finalmente il rossore sulla sua pelle.
Ma quello strambo suono continuava ad uscire e le mani di Mary non erano utili contro una gara di rutti tra lei e..lei..Ancora imbarazzata riuscì a notare che l'idromele aveva avuto lo stesso efetto anche su le altre ragazze ed in parte era sollevata..Ora era una gara tra lei e le altre,una gara sempre più divertente e fantasiosa!
 
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Jhason Swilord
view post Posted on 29/3/2011, 13:24




Terzo turno:
1°~mya~ (-12punti)
2°¬ J è (-16 punti)
3°»Mary«(-20 punti)
4°» Keiko K. ™ (30 punti)( non hai risposto proprio u.u)

Valutazione role:
~mya~ (+5 punti)
¬ J è (+4 punti)
»Mary« (+4punti)
» Keiko K. ™

Resistenza fine secondo turno:
» Keiko K. ™ resistenza alcol: 39|| Sobrietà: 49%
»Mary« resistenza alcol:35|| Sobrietà: 52%
~mya~ resistenza alcol: 35 ||Sobrietà 64%
¬ J è resistenza alcol: 63||Sobrietà 69%

Tenete conto della sobrietà del vostro pg per muoverlo in maniera più realistica, più la percentuale è bassa e più sarete ubriache

Visto che Keiko non ha risposto l'ho mossa come png, non potevo attendere oltre u.u


Il prefetto osservò con divertimento lo spettacolo, le donzelle ormai non potevano esser chiamate più nello stesso modo, avevano ormai perso ogni cognizione della realtà divagando in strani discorsi, forse un metodo poco ortodosso, ma sicuramente funzionante, le ragazze avevano ormai abbandonato i propri problemi lasciando un po' di posto a bombardamenti di alcol che disintegrava ogni neurone, che poteva esserci di meglio?
-Bubu?-
Osservò Mya divertito tentando di ricordare ogni singolo ingrediente della bevanda
*Mmm sisi, ci ho messo anche quello, ecco perchè!*
Intanto i "ruggiti" provocati da quello strano miscuglio fuoriuscirono come un fulmine a ciel sereno, potevano anche trattenersi del cercare di contenere il tutto ma il rombo di tuono si udì perfettamente
-Quanto siete dolci!-
Disse esplodendo in una risata incontenibile che piegò in due il prefetto, poco dopo il garzone tentò di contenersi con non poca difficoltà, era pur sempre l'arbitro.
-Ehm, si...ritorniamo a noi-
*Tanto non credo che si ricordino il motivo per cui sono qui*
-Allora, immagino che conosciate tutte il Gin, un distillato molto forte...
Be quello che state per bere si chiama Rum2 -

Jhason appena finì di parlare prese una bottiglia dalla sua collezione, questa si presentava trasparente, il liquido al suo interno di un colorito bianco pallido.
Non potevano di certo mancare i bicchieri adatti alla bevanda, al posto di quegli strani bicchierozzi vennero sostituiti quattro bicchieri dalle dimensioni più ragionevoli, completamente in vetro, su ogni bicchiere un'incisione.

"Se riesci a leggere non sei ubriaco"
Chissa se le contendenti sarebbero riuscite a comprendere anche solo la prima parola della frase
-Ecco a voi-
*Spero non svengano, altrimenti come le riporto ad Hogwarts?*
-Fate attenzione, è molto più forte dei drink precedenti-
La raccomandazione era stata fatta, ora toccava alle ragazze, quella poca parte femminile che era sopravvissuta si sarebbe presto arresa.
 
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¬ J è
view post Posted on 29/3/2011, 14:05




Altro giro, altra corsa!
Un nuovo bicchiere venne piazzato di fronte alle ragazze, Jessica squadrò con curiosità il liquido biancastro che sembrava Gin ma non lo era. Volteggiava pigro e ipnotico nel bicchiere, mentre scendeva scintillando dal lungo collo della bottiglia.
Rum quadro.. Ma perché quadro? La bottiglia era TONDA, IL TAPPO ERA TONDO, IL CALICE ERA TONDO!
Quindi era rum TONDO!
Cercando di spegnere il cervello, per cercare di ascoltare cosa dicesse Jhason, capì la metà di quello che disse, limitandosi a fissarlo con sguardo straniato.
Sbatté le palpebre e sorrise, annuendo.. Insomma facendo finta di avere capito tutto.
*Annuisci e sorridi, carina e coccolosa*
Il calice aveva una scritta, erano tante parole diverse, quello ancora riusciva a comprenderlo. Ma lei ne vedeva un'altra, ovvero il messaggio che il calice urlava a squarciagola.
*Bevimi, bevimi e ubriacati fino a non ricordare nemmeno il tuo nome*
Afferrò il calice e lo portò alla bocca. Era buono, molto buono, con un retrogusto dolciastro, anche se era così forte da trapanare il cervello senza tregua.
Era il nettare degli dèi, la manna dal cielo... Rum! Insomma quel che aveva cercato per tutto quel tempo, che le facesse davvero scordare del mondo attorno.
Infatti tutto era scomparso, era in mezzo ad un mare travagliato e dolce, che già era comparsa qualche bicchiere prima.
L'Alcol era così gradato però, che salì immediatamente alla testa, facendo quattro volte il giro completo del suo corpo, lasciandosi dietro solo devastazione al pari di Attila, flagellodiddddio.
Abbassò il bicchiere ancora mezzo pieno, un'espressione incredibilmente seria ed assorta sul viso, mentre poggiava il mento sul bancone, guardando il mondo storpiato attraverso il vetro ancora colmo.
"Ci sono volte... In cui è preferibile osservare la vita attraverso un bicchiere" asserì stranamente pacata, anche se le parole uscivano a rate e leggermente distorte. Insomma, da quel momento in poi, si promise, avrebbe osservato ogni problema con tutta calma, dietro ad un bel bicchierozzo consolatorio... Si promise, certo, ma sicuramente se lo sarebbe scordato un minuto dopo... O un calice dopo, forse.
"Di Rum, Comprendi?"
Concluse con allegria improvvisa, indicando il bicchiere come se fosse un compagno.
E rise. Che c'era da ridere? Il suo Prefetto stava portandosi via la bottiglia!
Nooooooo! Sacrilegio! Perché proprio il Rum? Perché stava rubando il Rum? La sua salvezza, il suo scoglio, la sua nave!
Fortunatamente c'era ancora il suo bicchiere... Che era mezzo pieno! O mezzo vuoto? No, era mezzo pieno!
E in un sorso divenne semplicemente vuoto.
Se lo versò tra le labbra fino all'ultima ostinata goccia, che percorreva con lentezza estenuante il bordo del bicchiere di vetro... E così quella botta alcolica finì, portandosi via anche la sua sanità mentale.
Ma che avevano le bevande magiche? Agivano prima sul cervello che sulla sobrietà... Perché lei era sobria, giusto?
"Intanto però, il Rum finisce sempre... Perché l'alcol sparisce così in fretta?" chiese, quasi con rabbia! Aveva vuotato il bicchiere troppo in fretta, o forse la quantità era troppo poca? Sì alzò in piedi di scatto, scendendo con un balzo non molto agile dallo sgabello, ma le gambe non ressero molto.
Barcollò per qualche secondo prima di ricadere pesantemente sulla sua seduta, ridacchiando.
"Ecco perchè..." se l'era semplicemente scolato tutto.


 
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view post Posted on 29/3/2011, 17:37
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- Baaaa-sss-taaa - Una voce dall'oltretomba, anzi no, più propriamente dal fondo del bancone risalì in alto.
Ma era solo la voce, perchè le forze sembravano aver abbandonato il suo corpo.
Non aveva più voglia di camminare, ne di alzarsi, quasi a stento rotolava sul pavimento in legno del sotto-locale. Si sentiva completamente intontita, la testa fumava, le orecchie erano in fiamme e lo stomaco completamente sottosopra. Eppure la gara stava continuando, sentì una voce maschile preannunciare la prossima bevanda.

*devo fuggire, devo fuggire* Era in trappola, all'interno della fortezza della Maga Cicciaburro alla mercè del suo mercenario più spietato, un orco travestito abilmente da giovane studente. Ne sentiva la terribile voce metallica, rammentare alle giovani la terribile fine che le attendeva, al passo del valico sulla strada del non ritorno. Un biglietto di sola andata per il centro di igiene mentale.
Le avrebbe avvelenate con qualche nuovo intruglio chiamato tin...bin...jim...kim...no, Gin. * Gin, un distillato di morte* pensava storpiando argutamente la frase e rivelando il vero senso di quella follia. Ecco Gin, ne aveva sentito parlare? Quasi certamente, forse, magari, boh, non era più sicura. Così come non lo era del suo nome, già chi era lei? E chi erano quelle figure alte, basse, magre, tonde, con sei braccia?
Se la vista era andata a farsi friggere, questo non si poteva dire dell'udito, perchè l'unico suono certo che riuscì a riconoscere era il tintinnio delle monete. Qualcuno doveva averle toccate, magari erroneamente.

- Quelle sono mie! - disse tirandosi su fino al bancone con una forza che non sapeva di possedere e incenerendo con lo sguardo la persona che aveva di fronte. Senza capire chi effettivamente fosse, però c'erano altri bicchieri pronti ora sulla superficie di legno. Una cosa la ricordava, per vincere doveva bere, sul fondo di quei calici c'era il biglietto vincente per i galeoni.
Lo afferrò d'istinto senza preoccuparsi un secondo di più nelle condizioni in cui riversava il suo corpo, già fiaccato dai precedenti attacchi. Sentì una nuova fitta al fianco, ma mandò giù anche l'ultimo sorso. Che strano non sapeva di poter sentire il vulcano che le esplodeva dentro con così tanta chiarezza, ma doveva stare per eruttare, era come se lava rovente le colasse via dagli occhi bruciandole irrimediabilmente il viso. Doveva aver iniziato a lacrimare gocce calde dagli occhi, ma trattenne il respiro ancora un attimo prima di accasciarsi quasi del tutto sul bancone.

 
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Jhason Swilord
view post Posted on 3/4/2011, 17:58




Quarto turno:
1°¬ J è (-16 punti)
2°~mya~ (-20 punti)
RITIRATA »Mary«(-40 punti)
RITIRATA » Keiko K. ™ (-40 punti)

Valutazione role:
¬ J è (+5 punti)
~mya~ (+5 punti)


Resistenza fine quarto turno:
» Keiko K. ™ resistenza alcol: 0|| Sobrietà: 49% Ritirata
»Mary« resistenza alcol:0|| Sobrietà: 52% Ritirata
~mya~ resistenza alcol: 20 ||Sobrietà 37%
¬ J è resistenza alcol: 52||Sobrietà 57%

Tenete conto della sobrietà del vostro pg per muoverlo in maniera più realistica, più la percentuale è bassa e più sarete ubriache


Erano quasi giunti alla fine, due contendenti si erano ritirate abbandonando i sogni di gloria.
Il corvonero prese una bottiglia starnamente diversa dalle precedenti, fatta in legno con strane incisioni simili a graffi felini.
Rimase a contemplare col suo cervello, sapeva benissimo cosa aveva tra le mani, una vera e propria bomba atomica sterminatrice di neuroni.
-Questo mie care...-
Si fermò per alcuni istanti con aria seria
*Tuono!*
-Questo è l'angelo caduto!-
Esclamò con forza e vigore portando l'indice al cielo con trionfo, quella era la sua creatura meglio riuscita, un vero capolavoro chimico, accarezzò morbosamente la bottiglia come se si trattasse di un figlio.
-E vi farà vivere un viaggio lunatico...-
Gli occhi rossi si illuminarono come fari scintillanti, sapeva che forse solo una avrebbe resistito alla botta finale, ma sicuramente avrebbero apprezzato quegli attimi regalati dalla magica bevanda.
Poggiò i nuovi bicchieri completamente in legno come la bottiglia, su di essi vi era la solita incisione con un carattere microscopico, completamente diversa dalle precedenti.
"Posando le labbra su questo bicchiere accetti di svolgere il lavoro di cavia e quindi di non denunciare Jhason Swilord alle autorità magiche per ogni possibile effetto collaterale"
L'alcol tanto avrebbe sicuramente impadito alle ragazze di comprenderne il significato, e quasi sicuramente a causa della sbronza non avrebbero ricordato molto di quella speciale serata tra amici, ma come insegnava un proverbio babbano, prevenire è meglio che curare.
-Ecco a voi, buona fortuna...-
Disse sorridendo abbondantemente, ormai erano agli sgoccioli.
 
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view post Posted on 3/4/2011, 21:05
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Il volto ancora piegato sul fianco, lasciato inerme sul morbido legno del bancone.
Era piacevolmente fresco, almeno questa sensazione la comprendeva ancora.
*Fresco, il ghiaccio è freddo...ma questo "coso" è marrone...*
Non riusciva più ad avere una giusta percezione del mondo e delle sue componenti, figuriamoci averla di se stessa. Con una mano si tastò il volto, un materiale morbido e vellutato la ricopriva, anche se oltre alla pelle sentiva una sostanza più umida e appiccicosa. Come piccole gocce le scivolavano dalla fronte, sulle guance, mischiandosi alle calde lacrime avevano finito per imperlarle il viso.
Stava sudando vistosamente, anche se doveva aver dimenticato cosa questo significasse.

- Mi...sto...sciogliendo - disse con una voce incrinata dal terrore allo stato puro, mentre continuava con le mani ad allontanare quella brutta sostanza dal suo viso - Jè, perdo acqua! - urlò afferrando il braccio della compagna e scuotendolo violentemente. Poi si arrestò, dimenticandosi in un attimo la precedente condizione e concentrandosi invece sulla frase appena pronunciata. * perdo acqua? * Cosa perde acqua solitamente? Un rubinetto che gocciola ritmicamente, un sacchetto con dentro un pesce rosso che forato in una piccola parte lascia scivolare via il liquido della salvezza, una tubatura, un bicchiere incrinato, una piscina bucata...e cosa era lei fra tutte queste? Non lo ricordava, ma la sua mente ormai deteriorata dall'alcol la faceva immaginare in tutte quelle situazioni. Gli angoli della bocca si incurvarono vistosamente verso l'alto, mentre le labbra si aprivano per lasciare uscire la risata più libera e selvaggia che avesse mai provato. Almeno da quando era ad Hogwarts.
Non rideva così da quando aveva visto Nathan tornare a casa rotolando, dopo una sfida andata male, parlava in modo strano e gesticolava molto. Sembrava un astronauta appena giunto sulla luna, i suoi movimenti erano lenti e completamente scoordinati, eppure era terribilmente buffo in quella condizione che non gli apparteneva proprio.
Il sorriso pian piano si spense, al ricordo e alla nostalgia, alla sensazione del panico e della solitudine. Gli occhi iniziarono a velarsi di nuove lacrime, stavolta non avevano più alcun freno. Cos'era Hogwarts, cos'era lei, chi era reale e chi non lo era?
Cosa stava facendo della sua vita? Stava rendendo fiero qualcuno o lo faceva solo per se stessa? Domande, domande e ancora frustrazioni per il suo giovanissimo cuore, martoriato dall'alcol e dal senso di colpa indotto da questo. Allontanò con malagrazia il bicchiere offerto dal giovane prefetto, probabilmente rovesciandoglielo addosso, ma non era abbastanza lucida da capirlo.


Mya da forfait xD è troppo piccina per morire
 
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¬ J è
view post Posted on 4/4/2011, 23:37




Un bicchiere di legno. Marrone, il legno.
Ecco come sarebbe morta, probabilmente soffocata dal vomito come le grandi Rockstar Babbane (un moto di orgoglio le si insinuò tra le viscere) oppure forse, annegata nell'alcol che il suo giovane e prezioso corpo non sarebbe stato in grado di smaltire.
Più che un viaggio lunatico, ammesso che avesse capito bene, quella roba sarebbe stato un viaggio al San Mungo. Di sola andata e per tutta la vita.
Ormai era in gioco e avrebbe giocato fino alla fine. Lei era fatta così, una grande ambizione le invadeva la mente, cancellando il resto.. La sofferenza, la gioia, la fatica... Solo voglia di rivalsa e di scoperta. Voleva fare grandi cose Jessica. E se doveva ubriacarsi, l'avrebbe fatto con tanto di spettacolo pirotecnico, e che cavolo. Le cose o si fanno bene o si lasciano perdere.
Quindi senza indugi, come un Gladiatore che affronti una belva feroce sotto le ovazioni del pubblico, afferrò il calice e si lasciò ardere nuovamente la gola. Ecco, in quel momento, in cui l'alcol arrivò dritto nel suo stomaco, le parve di udirle davvero le ovazioni... O forse erano le grida disperate delle sue cellule epatiche? Ma no! Era la risacca del mare, che impetuoso frustava la scocca della sua nave marrone. Anche la nave, marrone. Come il bicchiere... Non si soffermò nemmeno a pensare sul fatto che fosse proprio il bicchiere stesso la sua nave, e l'alcol il suo vasto oceano.
Il suo fiero veliero, veloce come nessuna nave esistente, stava come spiccando il volo... E Dov'era la luna? Ché il cielo notava in un'alba di perla, ed ergersi il mandorlo e il melo parevano a meglio vederla?
Il tondeggiante globo luminoso che l'aveva tanto perseguitata durante le lezioni di Astronomia era improvvisamente sparito dal suo piccolo cielo primato.
Ma aveva forse fatto porto, con la sua bella nave? No, il rumore dell'acqua invadeva ancora le sue flebili orecchie... E allora cos'era la sabbia che i suoi piedi calpestavano?
Era entrata in una sottospecie di onirico e parallelo universo. Ricapitolando: era su un veliero marrone, solcava biancastre sabbie che risuonavano come l'oceano, osservava un cielo senza luna e c'erano anche un mandorlo e un melo che cercavano anche loro il piccolo satellite.
Ma che genere di viaggio si stava facendo?
nemmeno si accorse che Mya la stava scuotendo, urlandole qualcosa a proposito di rubinetti guasti. le venne semplicemente il mal di mare e anche quando venne lasciata dalla Tassa, il suo corpo continuò quel moto oscillatorio, come cullato da un vento onirico e impercettibile. E finalmente, la scorse. Scorse la linea dell'orizzonte, più tonda che mai, più corta che mai. E comprese che fine avesse fatto la luna! Era SULLA Luna! Poco più avanti c'era pure la bandiera a stelle e strisce che quei somari di babbani avevano piantato sulla superficie frastagliata. Certo che avevano proprio un pessimo gusto, nel fatto di arredi! E cosa serviva poi, una bandiera là, dove nessuno poteva vederla? Forse ne rivendicavano la proprietà? la luna era stata comprata da qualcuno? E allora doveva saccheggiarla! Forse celava tesori indicibili nei suoi innumerevoli crateri...
Ma c'era un problema di fondo! Lei non aveva una palla e nemmeno la bacchetta. Quindi niente forzieri, niente lingotti, se non poteva fare un buco.

Anzi, un buco l'aveva già fatto, nel suo povero cervello! Ma era una Corvonero, per Morgana, il cervello era ciò su cui si basavano tutti i loro principi! Non poteva essere ciò che era senza il Cervello! Era come un Serpeverde senza petulanza e un Grifondoro CON il Cervello!
Quindi era diventata un Grifondoro? O forse uno zombie?
Ma perché gli zombie centravano sempre?

E come era finita dalla luna, con il mandorlo e il melo, a parlare di zombie e Grifondoro?

 
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Jhason Swilord
view post Posted on 5/4/2011, 10:26




Erano giunti alla fine, la piccola Mya preferì ritirarsi evitando cosi di cadere a terra come un fantoccio, aveva già resistito più del dovuto, al contrario invece Jessica riuscì dove nessun altro era arrivato, era sopravvissuta ad ogni intruglio mostrando il proprio lato più nascosto, una vera e propria spugna che assorbe ogni genere di bevanda.
-Bè, mi sembra che non ci siano dubbi...-
Disse il corvonero avvicinandosi alla sua caposcuola zompettando per la felicità
-La vincitrice è...Jessica fegato d'accaio Evans!-
Esclamo alzandole il braccio con trionfo, non vi era un pubblico che assistesse ovviamentema ma tanto il prefetto non era neanche sicuro che la caposcuola fosse ancora effettivamente sveglia, infatti sembrava che si trovasse nel mondo dei sogni, comunque si era meritata quella vittoria, e quindi il giusto premio.
Il giovane porse i 12 galeoni vinti, ma non era ancora finita, vi era anche un'altra cosa, prese così dalla sua collezione di bottiglie una boccetta ben curata, al suo interno un liquido rossastro.

-Ehm...spero tu riesca a sentirmi, questo è un filtro d'amore, fai attenzione, è molto potente-
Osservò con soddisfazione il disastro che aveva combinato, quattro fanciulle trasformate in rozzi esseri ruttanti, era il momento di ritornare al castello, ma non poteva di certo portarsele tutte di peso, così prese dalla tasca quattro biscotti verdastri dall'odore pungente.
-Mangiate questi, vi aiuteranno a smaltire un po' di sbornia, almeno dovreste riuscire ad arrivare al castello con le vostre gambe-
E via, il giovane si diresse verso l'uscita facendo strada alle ragazze, senza il suo aiuto non sarebbero riuscite nemmeno ad aprire una porta.



Fine della gara u.u
Complimenti a Jè e Mya che almeno sono riuscite ad arrivare alla fine.
Jè vince 12 galeoni è questo fichissimo filtro d'amore (idea di Mya xDD)
Può essere usato solo una volta, la persona su cui lo userai avra occhi solo per te, durata 5 post

SPOILER (click to view)

 
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view post Posted on 5/4/2011, 10:38
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Il Fato

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La Tuke ha assistito con una certa stanchezza all'avanzare della gara, alzando a sua volta il gomito!
Complimenti a Je, che non verrà punita, ed anzi! Le partecipanti guadagnano inaspettatamente anche qualcosa:
Je si è meritata 1 Exp, e 2 punti Stat; Mya 1 Exp, e 1 punto Stat! Invece, Keiko e Mary ricevono 0.5 Exp, ed 1 Stat.
Complimenti a tutte, per la gara clandestina. Ma non vantatevene troppo, o fioccheranno le punizioni... U.u

 
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¬ J è
view post Posted on 5/4/2011, 13:59




Ma LOOOL! Sono anche Magna! Meglio della Laurea ad honorem!! uahauahauahauhaua XD
Beh, l'importante è divertirsi!! :D

Grazie Tuke e grazie Prefetto :fru:
 
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42 replies since 20/2/2011, 19:57   444 views
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