| Di nuovo inesorabilmente, stava percorrendo la strada buia e contorta che l'aveva condotta alla solitudine, alla spossatezza, al.. Nulla. Il nulla più vuoto, così silenzioso da essere rumoroso, da premere le tempie dall'interno e perforare i timpani. In quelle situazioni aveva avuto la necessità di gridare, quanto aveva bisogno di respirare, come se volesse sputare fuori il rancore e la delusione che sentiva premere addosso. Si era lasciata andare, molte volte si era trovata sdraiata per terra in un corridoio, a fissare il soffitto pieno di ragnatele di un sotterraneo, oppure persa per una strada pericolosa e di periferia. Incosciente e sciocca, aveva avuto rigetto della vita stessa, come se la sola presenza umana le provocasse qualcosa di simile ad una reazione allergica. Aveva trattato con i piedi persone che non l'avrebbero meritato, risposto male ad amici e conoscenti, trovandosi sempre più sola e al contempo indifesa, vittima di qualcosa più grande di lei. Ma ora no, aveva detto basta. Voleva cambiare rotta, scegliere la vita, intossicarsi di luce e persone. Voleva annegare con il sole quella dannata macchia scura che le bruciava l'anima, che le oscurava la gioia. Un'ombra di morte e dolore che non sarebbe scomparsa più, sino al giorno della tanto agognata vendetta, ne era convinta. Stava cambiando strada, ricucendo vecchi rapporti umani, instaurandone nuovi! E Mya era riuscita a smuoverla, darle la spinta decisiva per balzare lontano dal nulla, lontano da quella dimensione interiore fatta di solitudine e dolore. Aveva finalmente voltato pagina, pronta ad affrontare un nuovo capitolo tutto da scrivere. E il colore dell'inchiostro era mutato, da nero a verde, verde speranza, verde vita! Ed era per quello che amava tanto la primavera con i suoi colori sgargianti e tutto quel verde smeraldo! E poteva sentire la dolce fragranza stagionale portata dal vento, un aroma fruttato e floreale, che sapeva di gioia e libertà... La frase di Mya la fece fermare di nuovo, pensando a quanto avesse ragione. L'unica cosa di cui davvero necessitava era quel sole che brillava alto sopra le loro teste, che era in qualche modo riuscito a penetrare la spessa corteccia che aveva costruito intorno al suo essere. Come una mano fraterna, amica che carezzi la guancia calda di un compagno, così il sole rincuorava lei, sciogliendo a poco a poco la malinconia, rimpicciolendo quell'ombra scura che si portava dentro, alleggerendo il fardello che sentiva sulle spalle... Che sensazione meravigliosa, lasciarsi crogiolare dai raggi solari! Sentiva addosso un nuovo calore, una ritrovata allegria e una benvoluta leggerezza! Sorrise a quella buffa Tassorosso che con la sua spontaneità le aveva fatto ritrovare la giusta strada. La osservò in ogni minimo gesto, come se fosse unico, irripetibile.. Ed in effetti era proprio così, voleva conservarsi stretti quei ricordi, quegli attimi fugaci che non sarebbero mai tornati indietro identici. E ridendo spensierata, almeno un poco di più, fece finta di prendere la simbolica luce che Mya le porgeva e se la portò al cuore come ad invitarla ad entrare. "Grazie Mya! Grazie davvero! E' un gesto bellissimo, che per me significa molto!" esclamò gaia, osservando gli occhi viola e intensi che le perforavano la superficie, osservandola fin dentro l'anima. Inspirò a pieni polmoni e saltellando le si portò nuovamente appresso, cercando di catalogare tutti gli odori che le accarezzavano l'olfatto. "mmm... Fiori? Dici che c'è una splendida area verde qui nei pressi?" chiese pensierosa, guardando in fondo alla strada, dove le due sponde convergevano. Un po' di sano verde, punteggiato di colori come una tela da pittore era proprio quel che ci voleva, per coronare la giornata!
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