| J è |
| | Jessica osservava il disegno nascente pensierosa, lasciato così sarebbe stato incompleto, come se avessero volutamente cancellato un pezzetto. Un puzzle con un buco bianco, non è un puzzle! La bacchetta rimase puntata verso il tronco in attesa del comando di Mya, che guardava, forse ammirata, il suo disegno abbozzato. Non era granché, non era mai stata incline alle vocazioni artistiche, ma le era uscito dal cuore, dall'anima, come suggello della loro amicizia e della loro visita in quel posto quasi pastorale. Jessica osservò Mya sorridere, forse indecisa sulla creatura da scegliere, dopotutto nel suo piccolo, quel disegno era qualcosa di importante, almeno per loro. Un frammento di memoria da portare sempre con sé, un ricordo di un allegro pomeriggio guidato dal caso e da Natura stessa, che aveva deciso di condurle infine in un luogo così intimo e sacrale, che avevano subito avuto voglia (forse un po' egoisticamente) di far loro. *Chi arriva prima meglio alloggia, dopotutto* pensò ironica la Corvonero, sorridendo di rimando alla Tassa. Aveva ragione però, in effetti nemmeno lei aveva mai avuto una grande sicurezza su che animale preferisse di più, adorava molto la natura e le sue creature, e le rispettava in quanto tali. Però lei , segretamente, aveva stretto un accordo inscindibile con Natura stessa, la quale le aveva rivelato il suo animale guida. E Jessica l'amava, come amava se stessa, come amava la sua anima. Era volpe, quanto era essere umano. Era una piccola ma ben ancorata parte del suo essere, che in qualche modo la completava. Il tassello mancante del puzzle! Sì, anche la sua anima era un puzzle, dopotutto. Fece per dire qualcosa, ma Mya continuò il suo discorso. La osservò camminare in equilibrio sul bordo dell'aiuola di pietra e raggiungere l'altro lato dell'albero. Ascoltò il suo racconto e cercò di immaginarsi lo sparviero da ella narrato, per cercare di riprodurlo più verosimilmente possibile. Se le sue conoscenze erano esatte, e lo sperava davvero, quel regale uccello era caratterizzato da un grande e ricurvo becco, e così lo disegnò, aggiungendoci uno stilizzato occhio fiero. "Che bel nome.. Althier..." mormorò, allontanandosi di qualche passo dalla corteccia dell'albero. Poi successe qualcosa di strano e incredibile: l'albero parve brillare di luce propria e una sottile patina iridescente parve rivestirlo per intero, come se qualcosa fosse stato azionato. Jessica temette di aver commesso qualche sbaglio, ma come iniziò tutto finì. Guardando meglio, si rese conto che Natura aveva accolto nel suo mondo il loro disegno, facendolo divenire parte integrante del nodoso albero. La Corvetta tirò un sospirò di sollievo e sorrise nuovamente all'amica al suo fianco. "Incomparabile! Devo dire che è venuto bene! Questo posto è ufficialmente nostro, e ci torneremo spesso" mormorò allegra, facendo una giravolta su se stessa, a braccia aperte, come a voler abbracciare tutta l'oasi. "Per questa volta accantonerò la simmetria... Devo dire che è perfetto così" borbottò più a sé stessa che a Mya, vergognandosi profondamente per quella sua strana ossessione. I raggi del sole invasero la piazzola di pietra, rendendo il tutto dei colori dell'oro fuso e del rubino, segno che il sole stava ormai tramontando. Le foglie rifletterono la luce solare, creando meravigliosi giochi di luce ed ombra e una miriade di combinazioni di colori. Sembrava che un quadro impressionista fosse stato ritoccato dalle pennellate potenti di un Espressionista turbato. "Che peccato, la sera sta scendendo... Il nostro pomeriggio sta giungendo al termine" sospirò dispiaciuta, infondo si stava divertendo molto con Mya, come non le accadeva da parecchio tempo. Selene richiamava con prepotenza la scena, cacciando fratello Sole oltre la linea dell'orizzonte. Sarebbero scese le tenebre anche nel suo animo fragile? Sospirò, scuotendo la testa e con fatica cercò di riappropriarsi del sorriso. Al fianco di Mya, ne era certa, il calore del sole non sarebbe andato via, insieme alla luce. "Torniamo al castello, che dici?" propose a malincuore, prendendo Mya sottobraccio e conducendola attraverso l'arco.Spero che il mio post ti piaccia >.<
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