Due passi in libertà, per Jè !

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J è
view post Posted on 10/4/2011, 18:15




La frase di Mya era perfettamente azzeccata. Anche nel mondo dei Maghi, in cui ogni cosa era permeata da potenziale magico, c'erano luoghi, che sembravano essere permeati di maggiore magia rispetto ad altri. Quella piccola culla ancestrale e poetica, ne era l'esempio tangibile. Le infondeva sensazioni nuove, che andarono presto ad intorpidirle la mente, rendendo il sorriso più naturale e spontaneo. Contemplò Mya fare il giro dell'albero al centro, dai cui rami piovevano gocce color rosa antico, come piccole e fluttuanti gemme preziose. E forse, quella piccola e nodosa pianta era davvero il tesoro, il pezzo forte della collezione idilliaca di tutta quell'oasi serena. La magia della Natura, quasi una fusione panica dell'uomo con il sovrannaturale, come se finalmente, grazie al soffio del vento e all'odore dei fiori, l'essere umano si rendesse finalmente conto di essere lui stesso Natura. Quelle piccole epifanie accadevano d'improvviso, ci si rendeva conto di essere permeati della stessa linfa vitale degli alberi, del cielo e dell'acqua corrente... Non esisteva più Jessica, ma solo il tutto.
"Dovremo tornarci più spesso!" commentò con leggerezza, entusiasmo, trotterellando vicino alla Tassa che sembrava scrutare intensamente una porzione di corteccia. La Corvonero si avvicinò, incuriosita dalle due lettere enunciate da Mya e si chinò, trovandosi davanti un piccolo disegno inciso sulla corteccia: due aquile stilizzate (o erano corvi?) che racchiudevano una A e una B.
"Che qualcuno abbia fatto proprio questo luogo?" chiese quasi seccata, che qualcuno avesse messo la firma su quel luogo a cui, in un attimo, si era incredibilmente affezionata. Osservò Mya, che però sembrava presa in altri pensieri. Che quel simbolo le dicesse qualcosa? Che la ricollegasse magari a qualcosa di brutto? O di bello?
Attese, zittendosi di colpo, permettendo all'altra di divagare senza interruzioni nei suoi ricordi. Se avesse voluto rivelarli, solo allora, Jessica avrebbe chiesto che continuasse. Non voleva certamente impicciarsi nei fatti altrui!
Intanto, osservando quel piccolo disegno, le venne una straordinaria idea, che avrebbe poi condiviso con Mya, una volta che questa fosse tornata al reale, abbandonando il suo flusso di coscienza.
A volte serviva solo un po' di silenzio, di pace e, lasciandosi cullare unicamente dalle forze di natura, la soluzione o il sollievo sarebbero arrivati, rendendo il tutto insignificante.

 
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view post Posted on 12/4/2011, 16:51
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Le parole di Jè le suonarono come una dolce promessa, un ritorno, insieme.
Anche se ancora stentava a crederlo stava condividendo la sua vita con qualcuno che non fosse il suo nucleo familiare. Risate, sorrisi, pensieri...e quel luogo meraviglioso. Solo alcuni giorni prima quel castello le sembrava popolato solo di ombre e presenze insistenti, ora c'era qualcosa di nuovo.
Era come perdersi senza sapere la strada del ritorno, rendeva tutto più entusiasmante. Stare con Jè era una scommessa, su se stessa e sul mondo, sarebbe stata in grado di prendersi cura di un tale rapporto?

- Ovvio che ci torneremo - le rispose con fare convinto, doveva esserlo.
Quel posto poteva diventare la loro isola, un luogo creato su misura per due come loro, l'habitat perfetto per gli animi inquieti. Anche Jessica sembrava infatti trovarsi a completo agio circondata da quel verde, e la tassina non potè non notare la sua aria pensierosa nell'osservare l'intaglio.
Certo, quel segno simboleggiava che altri esseri umani vi avevano messe piede e che in fondo era sciocco sentirsi padrone di un luogo. Eppure Mya continuava ad avvertire una strana sensazione da quel posto, come se la natura stessa le avesse accolte. Nulla le respingeva, non erano straniere.

- Non saprei dirlo - disse accarezzando infine l'intaglio sul fondo di quel tronco. Cos'era quella strana nostalgia che le provocava? Un misto di strane sensazioni le vorticavano nel cuore, lasciandola disorientata.
Era come essere già stata lì, come se avesse già calcato quel terreno ed avesse già sfiorato quell'albero in un passato lontano o vicino. Piano allontanò la mano dalla liscia corteccia, cercando di ricacciare indietro quei pensieri che creavano solo nubi e caos, mentre il sole violento cercava di riportarla alla realtà.
E quel sole era Jè.
La tassina le rivolse nuovamente lo sguardo, sollevandosi dalla posizione accovacciata in cui si era ritrovata. Un vento leggero sorprese le due ragazze, aveva lo stesso profumo, che catturandole nel vicolo, le aveva portate fin lì. Mya ne respirò a pieni polmoni, come nella paura che da un momento all'altro ne sarebbe stata privata. La natura era magnifica, la magia perdeva il suo fascino se paragonata ad essa. Forse perchè ne era semplicemente un derivato, o almeno così alla tassina piaceva pensare.

- Potrà diventare nostro se imprimiamo in esso un forte ricordo...è così che funziona, no? - I ricordi, quelli tanto forti che a fuoco si imprimevano nella memoria e che non necessitavano di macchine fotografiche che ne bloccassero il ricordo nel tempo. Così viveva la sua vita, la sua convinzione più forte.
Vivere con incertezza, senza avere nulla da ricordare, non era una scelta accettabile.

SPOILER (click to view)
Jè scusa il cacca post, ultimamente non ho molto tempo ç.ç e poi il 20 è vicinissimo *si impanica * °A°
 
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J è
view post Posted on 13/4/2011, 22:34




Jessica sorrise, davvero lieta di sentirsi rispondere affermativamente da quella solare ragazza con gli occhi viola. Avrebbero nuovamente trascorso uno splendido pomeriggio insieme, in quella bellissima oasi di pace, lontana dal caos di tutti i giorni. In quel posto ogni singolo problema sembrava svanire, come soffiato via dal cervello dal venticello che scuoteva le fronde. Osservò meglio il simbolo, anche se era ancora ben visibile sulla corteccia, sembrava essere abbastanza vecchio. Chissà quando, un'altra coppia di umani aveva raggiunto quel luogo? Forse anche loro erano stati guidati dal profumo dei fiori? O vi erano capitati per caso?
Eppure il caso di Jessica e Mya era diverso, loro erano come state attratte da Natura in quella piazza, ella le aveva chiamate, come il canto melodioso di una sirena, ma non le aveva fatte smarrire, anzi. Aveva deciso di condividere con loro quel luogo armonioso e ipnotico, che pochi altri eletti conoscevano.
Osservò Mya, mentre la Tassina sfiorava ancora il disegno, come se le dicesse qualcosa, che contemporaneamente non riuscisse a ricordare. Sembrava quasi turbata da questo strano mix emotivo che presumibilmente l'aveva invasa. Che fosse il caso di distrarla? Ma ci pensò ancora una volta la natura. Una ventata profumata le avvolse come una pellicola, facendole beare dei sapori di quel piccolo antro solitario, che ormai era diventato loro.
Anche la Tassina vi stava pensando, e infatti Jessica le sorrise complice, circumnavigando l'albero e posizionandosi nel punto opposto al pezzo di corteccia in cui era impresso quello strambo simbolo. I petali dell'albero le cadevano sui capelli, incastrandosi tra i suoi ricci, mentre pensierosa scrutava la corteccia rugosa. Prese la bacchetta e la strinse in mano, mentre si schiariva la voce e impacciata cercava di disegnare ghirigori nell'aria.
"Flagramus" mormorò e poi pilotò la stecca a disegnare una J elaborata (anche se un po' tremolante) e una M quasi intrecciate, in modo che rimanessero impresse sulla corteccia dell'albero. Contemplò il suo operato, non era mai stata una grande artista ma doveva ammettere che le era uscito decente. E poi, di fianco alla sua iniziale disegnò il profilo di una volpe stilizzata che incorniciasse la sua metà del loro nuovo disegno.
"E tu Mya? Qual è il tuo animale preferito?" chiese rivolta alla Tassa con un gran sorriso, appoggiando una mano sul fianco. Non era un gran regalo, ma era comunque un gesto carino che rendeva intimamente loro quella piccolo porzione di natura.


 
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view post Posted on 16/4/2011, 11:48
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La corvetta mosse alcuni passi verso ovest, al di là dell'esile tronco.
Mya la seguiva incuriosita con lo sguardo, ma rimase in attesa alcuni attimi; amava l'allegria e la spontaneità di Jè, ogni suo movimento, ogni suo sorriso riusciva a mostrare nuovi ed impensabili sentieri.
La sentì pronunciare chiaramente un incantesimo, di cui la tassina ignorava l'esistenza ed il reale utilizzo. Una pronuncia sicura e forte ed un suono chiaro le arrivò all'orecchio, come un qualcosa che andava ad incidere la superficie lignea dell'albero. Ma nessuno strumento di tortura fortunatamente fu usato su quella meravigliosa creatura della madre Terra, bensì un semplice incantesimo, anche se entrambe le giovani non potevano sapere che nessun oggetto babbano poteva anche solo sfiorare quella pianta.
Non erano in un luogo comune, senza saperlo le due ragazze avevano "violato" una sorta di santuario, ma da esso erano state accolte...un ricordo dal passato, un sorriso al presente ed una speranza al futuro, tutto racchiuso in quel piccolo limbo tra terra e cielo.
La corvetta arrestò per un attimo la sua creazione, incerta, ponendo una curiosa domanda alla tassina.
- A parte l'uomo, credo di provare simpatia per ogni animale esistente - le rispose sorridente. Era vero, non c'era creatura dell'intero creato peggiore dell'essere umano, guidato tante volte dai più deplorevoli tra i sentimenti: l'invidia, la superbia, la vanità... C'era chi avrebbe venduto la propria madre o il proprio compagno anche solo per il proprio tornaconto. Un animale non avrebbe mai devastato la propria casa-natura, ne ucciso i propri compagni per futili motivi, non esistevano tradimenti, ne pugnalate alle spalle...un animale seguiva semplicemente l'istinto, l'uomo seguiva solo se stesso.
- Però ... - continuò la tassina iniziando a camminare lungo il bordo dell'aiuola e raggiungendo in breve tempo l'altro lato dell'albero -... c'è un animale che ho sempre ammirato più di ogni altro. Il suo nome è Althier ed è il più fidato tra i compagni di mio padre, sembrano quasi essere in simbiosi loro due...lui è uno sparviero ed affianca mio padre da quando ho memoria - Intanto era giunta al fianco della compagna ed incuriosita ammirava la sua creazione, di cui aveva solo sentito il rumore dell'incisione. Ora poteva notare chiaramente due lettere spiccare sul liscio legno del tronco, accerchiate per un fianco da un'altra figura stilizzata. La tassina cercò di mettere maggiormente a fuoco l'immagine riuscendo a notare un muso di canide sicuramente, fine e allungato, delle orecchie appuntite ed una morbida coda sul basso della figura.
* Sarà una volpe, la coda così folta è un loro segno distintivo* pensò ammirata da quell'opera d'arte nascente, mancava un particolare e di certo la corvetta l'avrebbe colmata con l'animale scelto dalla tassina.
Mya continuò ad osservare la compagna mentre completava il quadro e al termine restò alcuni attimi in attesa ad osservarlo ammirata e onorata al tempo stesso. Loro erano state lì, insieme, la loro esistenza era stata segnata, nessuno avrebbe potuto cancellare nulla.
Poi successe qualcosa di incredibile.
La tassina notò uno strano bagliore rosato che dall'alto dei rami iniziava a discendere lungo la corteccia, avvolgendo l'intero tronco come una pellicola. Mya prese il braccio della corvetta e la discostò dalla pianta incerta su cosa stesse realmente accadendo - ..ma cosa..? -
Il bagliore ricoprì in breve tempo l'intero tronco, raggiungendo le radici ed esplodendo in una luce violacea che fece socchiudere gli occhi della piccola. Per un attimo ebbe paura, che quel loro gesto avesse in qualche modo offeso la grande madre e che ne avesse rifiutato il tocco, se ne vergognò terribilmente.
Quando infine li riaprì, tutto era tornato alla normalità, l'albero era lì esattamente come prima, nessuna luce ad accecarle. Alla base del tronco spiccava ancora il loro simbolo, ma quando la mano della tassina provò a sfiorane l'intaglio non avvertì nessuna scalfitura. Il disegno era diventato parte dell'albero come se fosse sempre stato lì, da sempre. Cosa poteva mai essere stato?
Un incanto dal passato, un segno per il futuro.

SPOILER (click to view)
Jè >-< direi che dal prossimo post possiamo avviarci alla chiusura, mancano tre giorni xD puoi anche muovere Mya nel ritorno al castello, come preferisci ! spero ti piaccia il post ç.ç e scusa il ritardo

 
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J è
view post Posted on 18/4/2011, 23:48




Jessica osservava il disegno nascente pensierosa, lasciato così sarebbe stato incompleto, come se avessero volutamente cancellato un pezzetto. Un puzzle con un buco bianco, non è un puzzle! La bacchetta rimase puntata verso il tronco in attesa del comando di Mya, che guardava, forse ammirata, il suo disegno abbozzato. Non era granché, non era mai stata incline alle vocazioni artistiche, ma le era uscito dal cuore, dall'anima, come suggello della loro amicizia e della loro visita in quel posto quasi pastorale.
Jessica osservò Mya sorridere, forse indecisa sulla creatura da scegliere, dopotutto nel suo piccolo, quel disegno era qualcosa di importante, almeno per loro. Un frammento di memoria da portare sempre con sé, un ricordo di un allegro pomeriggio guidato dal caso e da Natura stessa, che aveva deciso di condurle infine in un luogo così intimo e sacrale, che avevano subito avuto voglia (forse un po' egoisticamente) di far loro.
*Chi arriva prima meglio alloggia, dopotutto* pensò ironica la Corvonero, sorridendo di rimando alla Tassa.
Aveva ragione però, in effetti nemmeno lei aveva mai avuto una grande sicurezza su che animale preferisse di più, adorava molto la natura e le sue creature, e le rispettava in quanto tali. Però lei , segretamente, aveva stretto un accordo inscindibile con Natura stessa, la quale le aveva rivelato il suo animale guida. E Jessica l'amava, come amava se stessa, come amava la sua anima. Era volpe, quanto era essere umano. Era una piccola ma ben ancorata parte del suo essere, che in qualche modo la completava.
Il tassello mancante del puzzle! Sì, anche la sua anima era un puzzle, dopotutto. Fece per dire qualcosa, ma Mya continuò il suo discorso. La osservò camminare in equilibrio sul bordo dell'aiuola di pietra e raggiungere l'altro lato dell'albero. Ascoltò il suo racconto e cercò di immaginarsi lo sparviero da ella narrato, per cercare di riprodurlo più verosimilmente possibile.
Se le sue conoscenze erano esatte, e lo sperava davvero, quel regale uccello era caratterizzato da un grande e ricurvo becco, e così lo disegnò, aggiungendoci uno stilizzato occhio fiero.
"Che bel nome.. Althier..." mormorò, allontanandosi di qualche passo dalla corteccia dell'albero. Poi successe qualcosa di strano e incredibile: l'albero parve brillare di luce propria e una sottile patina iridescente parve rivestirlo per intero, come se qualcosa fosse stato azionato.
Jessica temette di aver commesso qualche sbaglio, ma come iniziò tutto finì. Guardando meglio, si rese conto che Natura aveva accolto nel suo mondo il loro disegno, facendolo divenire parte integrante del nodoso albero. La Corvetta tirò un sospirò di sollievo e sorrise nuovamente all'amica al suo fianco.
"Incomparabile! Devo dire che è venuto bene! Questo posto è ufficialmente nostro, e ci torneremo spesso" mormorò allegra, facendo una giravolta su se stessa, a braccia aperte, come a voler abbracciare tutta l'oasi.
"Per questa volta accantonerò la simmetria... Devo dire che è perfetto così" borbottò più a sé stessa che a Mya, vergognandosi profondamente per quella sua strana ossessione. I raggi del sole invasero la piazzola di pietra, rendendo il tutto dei colori dell'oro fuso e del rubino, segno che il sole stava ormai tramontando. Le foglie rifletterono la luce solare, creando meravigliosi giochi di luce ed ombra e una miriade di combinazioni di colori. Sembrava che un quadro impressionista fosse stato ritoccato dalle pennellate potenti di un Espressionista turbato.
"Che peccato, la sera sta scendendo... Il nostro pomeriggio sta giungendo al termine" sospirò dispiaciuta, infondo si stava divertendo molto con Mya, come non le accadeva da parecchio tempo. Selene richiamava con prepotenza la scena, cacciando fratello Sole oltre la linea dell'orizzonte. Sarebbero scese le tenebre anche nel suo animo fragile?
Sospirò, scuotendo la testa e con fatica cercò di riappropriarsi del sorriso. Al fianco di Mya, ne era certa, il calore del sole non sarebbe andato via, insieme alla luce.
"Torniamo al castello, che dici?" propose a malincuore, prendendo Mya sottobraccio e conducendola attraverso l'arco.

SPOILER (click to view)
Spero che il mio post ti piaccia >.<

 
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view post Posted on 19/4/2011, 12:52
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Il Fato

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Voi proseguite senza fretta, che la Tuke continuerà ad osservarvi...
Salvo consigliarvi un veloce controllo catastale del luogo, presso il Ministero, sentenziamo così:
0.5 di Exp, 2 di Mana, ed 1 di Salute per entrambe.
Buona giornata ad entrambe. ;)
 
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view post Posted on 22/4/2011, 15:40
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Un raggio di sole arrivò insolente sul viso della tassina, costringendola a socchiudere gli occhi. Era un raggio carico di cattiveria, perchè arrivava ad avvisarle che la loro giornata stava volgendo al termine.
Mya trasformò la sua espressione in un grugno di delusione, esibendosi nel suo classico "muso lungo". Ma non era verso Jè che covava il suo risentimento, bensì nei confronti del tempo che tiranno correva inesorabile, privandole di quelle ore liete.
Ma la tassina voleva farne tesoro, anche se poco era innegabile che fosse accaduto, e quel disegno sul tronco lo attestava come un certificato. Innegabile.
- Va bene, ma prima... - disse sollevando lo sguardo e osservando la corvetta, prima di fare retromarcia e iniziare una circumnavigazione dell'albero in senso antiorario. Passetti allegri, una ventina circa, l'albero era esile, ma l'aiuola no. Era una sorta di marca del territorio, anche perchè era certa non sarebbe stata l'ultima volta che vi avrebbe messo piede. - Ok fatto! - concluse soddisfatta.
Un ultimo sguardo al disegno sul tronco, era così solenne anche nella semplicità racchiudeva un significato tanto grande. Un significato che ben presto sarebbe tornato a reclamare quella tacita promessa.
Poi si affrettò a seguire la caposcuola oltre l'archetto, qualche passo ancora e la misteriosa entrata scomparve alla loro vista.


SPOILER (click to view)
Ho aperto in giardino >-< >qui<
 
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21 replies since 21/3/2011, 20:37   191 views
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