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| Annuì soddisfatto, non gli piaceva che tutti sapessero tutto in anticipo, altrimenti che diamine serviva aver ottocento anni? Aveva sempre trovato terribilmente irritanti quei dodicenni che credevano di dover dare lezioni a lui, fosse stato quello mai il caso, cosa diamine li spingeva a bussare alla sua porta, e fargli perdere tempo? Sorrise, facendo apparire una seconda tazza di The, e riempiendo generosamente anche la sua. La teiera fumante tornò a toccare la splendente superficie in legno, sollevando esalazioni di fumo, ed essenza di The. Bene, con un buon The sotto al naso, tutto poteva ricominciare, il loro divertente giochetto. Se tutto fosse andato come credeva non sarebbe poi nemmeno stato così semplice, ma anche quello era un dettaglio. Il passato era un argomento spinoso, andava compreso, prima di tutto. Ma forse non erano molti ad afferrarne veramente il senso. Tempo di spiegazioni?
Ottimo, come forse saprete il Pensatoio è una sorta di coacervo di pensieri che il Mago decide di depositarvi. In gioventù è abbastanza singolare farvi ricorso, benchè la Storia ne conservi traccia, con l'andare degli anni un certo affollamento in testa, può trovare una buona soluzione proprio nel pensatoio. Come altri strumenti, cui forse dovremo far ricorso, è un mezzo potente, e preciso, per condurre delle indagini approfondite, su quanto abbiamo vissuto, oggi, ieri, o anche decine di anni addietro. Può capitare spesso che d'improvviso nasca un collegamento tra due fatti molto distanti, ma inspiegabilmente connessi, no? Il Pensatoio può essere la via per carpire il segreto di queste intuizioni, un modo per studiale da diverse angolazioni. Capite? Si estraggono i ricordi da dove vengono normalmente conservati, tramite un semplice incantesimo, e vengono riversati nel bacile di pietra. E tale pratica può essere tramandata di generazione in generazione, costituendo una vera cronaca storica, su modello degli Annales antichi. Le implicazioni del giusto utilizzo di determinati strumenti, sfuggono anche ai più saggi di noi.
Sarebbe stato abbastanza? Il ricordo avrebbe segnato la via? Non ce n'era certezza assoluta, ma tutto era possibile, in fondo. Ulteriori questioni da affrontare?
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