Solite balle, tempo d'esami, tempo di correzioni. Come ogni volta, al volgere a termine dell'Anno, giungeva il fatidico momento degli esami, chi più, chi meno ne venivano tutti coinvolti, pur non volendolo. Il ciclo si ripeteva, come l'alternarsi del dì, e della notte, così gli esami scandivano il succedersi e l'avvicendarsi della permanenza felice e spensierata della giovane popolazione all'interno delle mura di Hogwarts. Una tranquilla serata, dopotutto, di un'agitata settimana, ormai erano quasi finiti gli scritti, restava solo il correggerli, e la mole di lavoro andava lentamente assommandosi. Qualche centinaio, che avrebbe dovuto correggere in breve tempo, almeno finire di leggerli prima della fatidica partenza! Poteva anche non risultare dalla quotidianità, ma l'attività di Docente lo prendeva più di quanto non fosse preventivabile.
Sedeva stanco, sbadigliando, sulla solita poltrona, dietro la scrivania, a debita distanza, inclinato di tre quarti. La faccenda non era poi così difficile, leggeva una pergamena, con fare annoiato, reggendo una piuma nell'altra, immobile sul bracciolo della poltrona. Una lunga veste violetta cadeva spiegazzata, sin quasi al pavimento, sul morbido tappeto. Una delle grandi finestre socchiusa, il caminetto alimentato come ogni altro giorno dell'anno, più per abitudine che per vera necessità. La bella fenice sonnecchiava poco distante, con la testa nascosta sotto un'ala, era certo si sarebbe destata alla prima occasione, ormai si conoscevano.
Prima che ogni altro sentore potesse lasciar presagire qualcosa, fece capolino il nobile becco dell'animale in direzione della porta. Risuonarono le nocche sul legno, evidentemente qualcuno lo cercava. Insomma, la volta buona che non attendeva nessuno, evidentemente c'era un problema da risolvere! Sai che novità...
Iniziava a credere che non fossero più così pochi quelli a ritenere che quei pochi ed intimi ambienti non fossero altro che una diligenza, cui dar d'assalto ad ogni alito di vento. Un dettaglio, magari, che però riusciva a condizionare tutto il resto.
Avanti..
Risuonò stanca la voce del Docente, ma allegra.
Appoggiò una pergamena, siglandola, e prendendone tra le mani un'altra.
Operazione stanca, che ormai si protraeva da tempo.
Un diversivo?