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| Il modo di fare di Lucas, quell’atteggiamento scaltro e sicuro di sé la infastidivano oltre misura, si ripeteva che non vi era niente che lo accomunasse a Simone. Ma il rivivere la loro prima sera, l’invito a Villa Black dopo il ballo di fine anno e l’azzardo che poi l’aveva spiazzata … l’imprevedibilità era una caratteristica comune, non poteva negarlo. Credeva di aver ormai superato lo scotto dei ricordi, aveva aperto una porticina in qualche meandro del suo cuore e ve li aveva riposti come tanti tesori, convinta che non ne sarebbero più usciti. Di nuovo si scostò poggiando la schiena contro la sedia. Si sforzò di mantenere il controllo della situazione, anche se l’ondata di malinconia, forse dovuta all’argomento, forse dovuta all’odore della vicinanza di Lucas, stava quasi per sopraffarla.
“Ti consiglio di tornare con i piedi per terra Scott”
L’ambiguità con cui si rivolgeva la confondeva, era grata di aver conseguito una certa esperienza in Occlumanzia.
“Di sicuro le tue doti divinatorie paiono migliorate, la tua presenza ad Hogwarts dipende da te e …”
Questa volta fu lei a protendersi verso di lui per sussurrargli all’orecchio
“…detto fra noi, questa giornata ti ha fatto perdere parecchi punti …”
Era il caso di mettersi sul suo stesso piano? Si risistemò comodamente sulla sedia, doveva assolutamente porre fine a quell’incontro surreale.
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