» Got it memorized?, Primo Reparto ~ Pro Sid.

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» Keiko K. ™
view post Posted on 20/4/2011, 21:20




*Runnin' like a hairy troll... learnin' to rock and roll ♪~*
Aveva quella dannata canzone delle Sorelle Stravagarie in testa, l'aveva sentita da una radiolina di un primino, quel dannato Tassorosso! Se lo beccava ancora ad ascoltare la stessa canzone per la quindicesima volta... glielo spaccava in testa quel dannato aggeggio!
Come si chiamava la canzone? Do The Hippogriff, se non errava.
Dannazione doveva concentrarsi sugli studi, non sulle canzoncine di un paio di esseri muniti di strumenti! Oltretutto quella non era musica che le piaceva, era solo un dannato agglomerato di frasi inutili che le avevano fatto il lavaggio del cervello.
*Can you dance like a hippogriff? Na na na na na na na na na.. flyin' off from a cliff.. na na na na na na na na na. Swoopin' down, to the ground.. ♪~
BASTA! *

Ed ecco un sono schiaffo in faccia, perfetto per disconnettere il cervello da ulteriori complicazioni.
Alcune teste si girarono verso di lei e il fantasma di un vecchio pansuto saltò letteralmente in aria, raggiungendo il soffitto e scomparendo al suo interno.
*Ottimo, ottimo. A saperlo prima mi davo un pugno in stomaco.. ora vediamo un po'.. ci vorrebbero dei dolcetti per continuare*
Afferrò il bastone da passeggio che aveva poggiato contro la sedia, strinse il pomolo, ove uno smeraldo era stato incastonato, effettuò una rotazione del polso e di conseguenza degli intarsi d'argento che s'interrompevano qualche cannella dopo l'impugnatura e con uno scatto sguainò, a 'mo di spada, una bacchetta.
*Dovrei lucidarla con l'olio che mi aveva mandato un paio di mesi fa mio nonno Anthony*
La puntò contro il tavolo e chiuse gli occhi: in mente aveva una bellissima tazza bianca con della cioccolata calda con quello strato di patina in superfice da far sciogliere il palato, un paio di marshmellow bianchi e soffici e una ciambella al cioccolato con colorati zuccherini sulla glassa.

«Cenam Cioccolata Calda»

Una tazza si materializzò sul tavolo in diretta dalle Cucine.
*Aah.. la cameriera e la nonna me ne preparavano una molto simile*
Abbassò lo sguardo sulla pergamena e il calamaio.
*Incantesimi*
Poggiò la bacchetta accanto alla piuma: avrebbe richiamato dopo qualche leccornia in attesa che la cioccolata si raffreddasse.
*Allora.. la domanda sul Tergeo*
Sollevò la piuma bianca dal lungo tavolo dove si trovava e ne intinse la punta nella boccetta d'inchiostro blu scuro, diede qualche colpetto con questa sul bordo di vetro lasciando colare alcune gocce superflue e poi prese a scrivere in una calligrafia alquanto pulita e stretta.
Al momento dove si trovava lei regnava l'assoluto silenzio e stranamente, merito della fortuna evidentemente, nessuno sedeva al suo tavolo.
Per ora.
 
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»Sid V.
view post Posted on 20/4/2011, 22:30






*Voglia di studiare saltami addosso...*
Alan si stava dirigendo in Biblioteca con l'obbiettivo di fare i compiti di Pozioni, ma davvero non ne aveva la minima voglia. Era una di quelle giornate in cui aveva voglia di fare tutto meno che studiare.
Ma gli toccava se voleva continuare la striscia di O successive che aveva preso. Fino a quel momento non aveva preso meno di 30 punti per materia, e questa cosa lo riempiva di orgoglio.
Presumibilmente stava diventando un secchione, ma per lui era comunque importantissimo fare l'impossibile per far vincere a Serpeverde la Coppa che mancava ormai da troppi troppi anni.
Il brutto era che al ragazzo sembrava di essere l'unico a tenere veramente a questo obbiettivo.
Gli pareva che tutti gli altri lo prendessero sottogamba, come se la vittoria di Corvonero fosse ormai inevitabile. Ma il ragazzino non ci stava, non lo avrebbe mai accettato. Perciò quel pomeriggio, volente o nolente, si era deciso ad andare a studiare.
Una volta entrato, però, individuò la sua Caposcuola. Sapeva che era lei per il distintivo appuntato sul petto. Era seduta da sola ad un tavolo e sembrava immersa in chissà quale materia. Non le aveva mai parlato di persona, e decise che avrebbe approfittato di quella occasione per fare la sua conoscenza.
in sostanza ogni scusa era buona per non studiare affatto.
Decise dunque di approcciarsi alla ragazza. Si avvicinò e notò che aveva una tazza fumante di cioccolata calda.
*Ottimo...*
Aveva trovato il modo per iniziare il discorso.
Rapidamente spostò una sedia e si sedette di fronte a lei.


Se arriva la bibliotecaria e ti becca con la cioccolata potrebbe decidere di toglierci molti punti, no?

Ovviamente era semplicemente una battuta, giusto per iniziare una conversazione.
La delicatezza del giovane era comunque minima. Lei stava studiando, avrebbe fatto meglio a lasciarla in pace, no?
 
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» Keiko K. ™
view post Posted on 20/4/2011, 23:12




*Molto bene.. il gratta e netta.. mmh.. mi ricordo che il Professore aveva aggiunto qualcosa riguardo.. ma dove li ho messi gli appunti?*
Si girò per prendere una serie di rotoli di pergamene che aveva sistemato in una tracolla.
Sì, ma dove si era cacciata?
Si guardò più volte a destra e a sinistra in cerca della borsa, non rendendosi conto che aveva un primino davanti a lei, un suo concasato, quello che lei scherzosamente definiva "Apprendista Fante"; continuò quindi la sua ricerca che ben presto dovette sospendere.
Già, la borsa era dietro quel dannato ragazzino.
Accennò una smorfia che fece presto a lasciare la scena ad un espressione seria, indescrivibilmente.. apatica.
*Sopracciglia*
Era la prima parola che le veniva in mente guardando quel ragazzino: biondo, occhi verdi, bassino, lineamenti delicati, viso rotondo, la tipica faccia da undicenne, solcata da.. due.. enormi.. sopracciglia.
*Mantieni la calma, l'educazione, la pace e l'amore. Lord Anthony mi fucilerebbe se mai infrangessi qualche suo insegnamento. Figuriamoci risultare sgarbata.*
Spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e poi tornò sulla pergamena.
"Se arriva la bibliotecaria e ti becca con la cioccolata potrebbe decidere di toglierci molti punti, no?"
La voce bianca di Higgs per lei era una collezione intera delle Radio più grandi del mondo, con le Sorelle Stravagarie a tutto volume: uno sfacelo, insomma.
Lanciò un'occhiata verso il lontano banco della bibliotecaria intenta a servire alcuni corvonero.
Lo sguardo venne spostato verso la spilla da Serpeverde che il ragazzo aveva appuntato alla divisa e infine inquadrò la cioccolata che l'aspettava solo per la prova degustazione

«Precisamente.. si limiterebbe ad un richiamo e solo dopo l'ennesima sgradevole e maleducata infrazione delle regole sarebbe tenuta a togliere dei punti alla nostra casata, Higgs»

Oh sì, la sua memoria non faceva mai cilecca, quel nano che aveva là davanti era stato smistato insieme ad una tizia dell'antica famiglia dei Serpeverde, se non errava.
Si chiama Higgs, Alan Isaac Higgs, aveva avuto modo di leggerlo nei suoi rapporti mensili per le numerose O che avevano portato altrettanti numerosi punti alla casata.
Un tizio con un buon cervello, evidentemente

«...cose che non accadranno, ovviamente. Avevo intenzione di gustarmi la mia cioccolata, nel mio ufficio. Non vorrei disturbarla ulteriormente dagli studi, Higgs»

Lanciò un'occhiata alla borsa dietro le gambe del ragazzo

«Interrompere gli studi altrui.. se non c'è un buon motivo, rientra nella lista "delle numerose cose maleducate da non fare" che mi è stata impartita»

Ironica liquidò così il ragazzo, a cui rivolse un cenno del capo prima di tornare sulla pergamena
 
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»Sid V.
view post Posted on 21/4/2011, 09:30






Evidentemente la ragazza era quantomeno sarcastica. Quella sua ultima frase si riferiva a lui, e il giovane l'aveva capito. Era maleducato, scontroso, impulsivo e immaturo, ma non era di certo stupido. L'unico problema in quel caso era che lui era in una di quelle cosiddette fasi di "infantilismo acuto" e decise che non l'avrebbe lasciata in pace per nulla al mondo. Se proprio ci teneva a liberarsi di Alan se ne sarebbe andata lei, non l'avrebbe seguita, non si sarebbe permesso, dopotutto lei era solo una compagna. Ma fintantoché restava lì avrebbe continuato con una di quella "numerose cose maleducate da non fare", era più forte di lui, non aveva voglia di fare nulla di utile quel pomeriggio.
*Conosce il mio nome...*
Non poté fare a meno di notare quel particolare. Gli dava parecchio fastidio. Lui non sapeva chi fosse. Sapeva qual era il suo ruolo all'interno del castello, ma non aveva idea del suo nome. Mentre la squadrava in cerca di un modo per chiederglielo cercando di non dimostrarsi sgarbato notò due cose di lei.
La prima era il fatto che era straordinariamente alta. Vale a dire, sì, era seduta, ma si notava lo stesso. Era molto alta per la sua età. *Quanti anni avrà?*
La seconda erano i modi di fare. Si comportava come se per lei fosse basilare apparire educata e raffinata. Era evidente, la sua dialettica poteva sembrare addirittura forzata, ma ad Alan pareva una cosa spontanea nella ragazza. A cosa fosse mirata rimaneva un mistero, ma questo suo modo di fare l'aiutava di certo a mantenere le distanze con il ragazzo. Gli dava del "lei" e si sentiva sempre più infastidito. Frustrato.
Percepiva la differenza di mentalità, e in un certo senso si rendeva conto che la frustrazione non era altro che un derivato dell'ammirazione. Voleva essere come lei, voleva emularla.
L'ammirava.
Aveva detto poche parole e ben mirate, aveva modi di fare aristocratici e nel complesso sembrava una persona intelligente.
Decise che era il caso di smettere di fissarla come se avesse avuto scritti in faccia i passi esatti per diventare così, perciò poggiando un gomito sul tavolo e il mento sul palmo della mano si mise a guardare verso gli immensi e polverosi scaffali colmi di libri.
Alan non l'avrebbe mai voluto ammettere, ma non aveva realmente seguito il discorso della Caposcuola. Un po' perchè non aveva voglia di studiare, figurarsi se ne aveva di mettersi a ragionare sulle parole di qualcuno più grande di lui, e un po' perchè era rimasto stupito dal fatto che lei conoscesse il suo nome. Si era concentrato solo su quello, ed era giunto alla conclusione che probabilmente il fatto di essere Caposcuola le imponeva di conoscere tutti i suoi compagni di casata per nome. Era una conclusione un po' forzata, ma era l'unica che gli veniva in mente.


Il fatto è che non ho la minima voglia di fare nulla oggi pomeriggio, non ti capita mai?

Il suo tono era più basso. Parlava seriamente, e voleva assolutamente fare conversazione per non perdere quell'occasione.

Ahn, e dammi del tu. Conosci il mio nome e sono un tuo... "Sottoposto", perciò direi che dovresti darmi del tu, no?

Mentre parlava si decise a tirare fuori inchiostro, penna e pergamena dalla borsa tracolla che aveva gettato lì vicino e, poggiandoli sul tavolo, fece ben attenzione a non invadere lo "spazio vitale" della sua interlocutrice: immaginava che se si fosse avvicinato troppo al suo materiale lei non avrebbe esitato a farlo sentire un escremento di gufo, e non ci teneva.
Iniziò a scarabocchiare distrattamente sul foglio.


SPOILER (click to view)
Scusa, ruolo di caccola, devo riprenderci la mano, capiscimi x°°°D
 
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» Keiko K. ™
view post Posted on 22/4/2011, 22:59




SPOILER (click to view)
Al si vede che sei me <3 senza offesa ma vi cancello gli spoiler, per non rovinare la role *3*, mi spiace mery, avrai modo di ruolare con noi in un altro momento se il fato lo vorrà >_<, questa è una role privata


Lanciò un'occhiata alla tazza di cioccolata calda: sembrava la chiamasse
"Keikoo vieni qui e bevimi! Sono un concentrato di cacao e puro latte di mucca scozzese!"
Si leccò distrattamente il labbro inferiore, mentre nella sua mente immagini di ciambelle danzanti le invadevano i pensieri, allontanandoli dal Tergeo, l'Epoxy, il Gratta e Netta e..
*Ciambelle con zuccherini*
La presa sulla piuma divenne tale che rischiò di spezzarla, dovette poggiarla sul calamaio e prendersi un minuto di pausa per evitare di fare altri sfaceli.
Lanciò un'occhiata ad Alan che aveva preso a scrivere distrattamente su di un foglio di pergamena, precisamente non stava scrivendo, ma spargendo inutilmente dell'inchiostro su della carta ruvida che a lei sarebbe sicuramente servita in quelle circostanze; era evidente dall'espressione del suo volto, dai movimenti della piuma e dalle parole che le rivolgeva che al momento ad Higgs l'idea di studiare era del tutto volata via, anzi forse era arrivato, fin dal principio, in biblioteca con una finta voglia di studiare
*Noia, evidentemente.*
Come lo capiva, oh sì come lo capiva!
Una rottura, una grandissima rottura era quella di studiare, era indietro con i compiti per affari personali ed extrascolastici, per questo aveva raggiunto anche lei quel tavolo isolato della biblioteca
Studiare.
La mano raggiunse il manico della tazza perlacea che venne sollevata all'altezza della bocca, prese un sorso, lasciando che il leggero strato di patina che si era andato a creare, si spezzasse contro il suo labbro appiccicandosi sopra.
Lo spazzò via con un colpo di lingua.
Sicuramente un gesto poco fine che cerco di coprire con la mancina.

Aveva dannatamente fame
Non aveva fatto pranzo e si era consolata la mattina con una dose esagerata di pudding, piatto che effettivamente le faceva un po' schifo.
*Ah la cioccolata.. madre di tutti noi, padre delle tazze e figlio dei chicchi.. ah dannazione! Devo studiare*
Poggiò la tazza con una certa forza, rischiando di rovesciarne il contenuto sul tavolo

«C'è sempre una prima volta per tutto, Higgs. Anche la noia e il disinteresse sono una di queste, solo che loro sono amiche volubili che possono decidere di rimanere al vostro fianco per un tempo più lungo del previsto»

Girò lentamente il capo verso il concasato, decidendo ci concentrarsi su di lui per qualche minuto

«...al momento per esempio, sono sulle nostre schiene»

Con quell'affermazione ironica, ammetteva che anche lei era afflitta dalla noia e il disinteresse.Abbassò lo sguardo sullo pergamena, ma lo rialzò subito sul Serpeverde, come avesse appena ricordato un impegno impellente

«...Ah! Dimenticavo. Anche darvi del "tu" senza aver approfondito la conoscenza è nella lista, Higgs.»

 
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»Sid V.
view post Posted on 23/4/2011, 18:34




SPOILER (click to view)
Come promesso: <3
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Superiorità.
Ecco cosa emanava da quella ragazza: superiorità.
Alan l'ammirava sempre più ogni secondo che passava.
Voleva ad ogni costo riuscire a raggiungerla, emularla. Senza lasciarsi notare la stava osservando, voleva carpire ogni dettaglio, ogni particolare dei suoi modi di fare da aristocratica.
Era evidente come avessero ragione coloro che dicevano che si impara più a stare qualche giorno in società piuttosto che una vita sotto gli insegnamenti dei genitori. E così stava accadendo per lui.
La vide bere qualche sorso di cioccolata guardandola con la coda dell'occhio, mentre lui si intratteneva scarabocchiando a caso sulla pergamena.
Quando poi lei parlò il ragazzo si rese conto che erano cambiati sia il suo tono che le sue parole.
Prima era l'inflessibile e seriosa Caposcuola, ora era più comprensiva e in un certo senso un pochino scherzosa. Era una compagnia molto gradevole.
Continuava, però, ad ignorare completamente il suo nome.
Decise di chiederglielo, ma non voleva farlo in modo piatto. Intendeva fare come lei: dar sfoggio della sua dialettica, che non era affatto male.


E questo è vero...

Cominciò in tono leggero.

Ma è anche vero che fa parte della lista non presentarsi alla persona con cui si sta parlando se essa non conosce il vostro nome, no?

Sorrise amabilmente. Quando voleva sapeva avere una schifosissima aria da bravo ragazzo gentile ed educato.

Suvvia fate una pausa, nessuno vi corre dietro imponendovi di fare tutti quei compiti, no?


Edited by »Sid V. - 26/4/2011, 00:25
 
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» Keiko K. ™
view post Posted on 26/4/2011, 00:24




SPOILER (click to view)
*___________* voglio diventare un gormita dell'aria!

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IL SUPER PASQUALONE DI BEN 10 ALIEN FORCE, PER ME/TE <3


Risollevò la tazza riportandola alla bocca e prendendo qualche sorso di cioccolata che ora cominciava a raffreddarsi
*Ci vorrebbe davvero qualcosa da mangiare, ma non qui.. non ora, per lo meno*
Poggiò il bicchierone made in cucina distante dalla pergamena per evitare di rovesciarne il contenuto e doversi costringere ad aspirare tutto con un Tergeo per non buttare all'aria un compito su cui stava da tre giorni ininterrotti, tutti battuti 150 a 10 dalla Noia in una deludente partita a quidditch.
Per oggi poteva dedicarsi a conoscere "i suoi uomini", sapere a chi dava l'esempio, chi cercava di aiutare nella coppa delle case: sapere com'era la Serpeverde che tanto amava e che ora rappresentava.
Alan era un ragazzo niente male in ogni campo, per il poco che aveva potuto notare aveva una buona dialettica (anche se non sembrava davvero propenso a parlare, come lei del resto), era un bravo ascoltatore e probabilmente come spesso accadeva poteva essere anche un buon osservatore, doveva essere anche piuttosto intelligente, visto che i rapporti a fine mese riportavano spesso il suo nome nella lista: Punti a Lezione.
Per lo meno sapeva di avere qualche testa funzionante tra le Serpi ed era bene non farsele nemiche, doveva dare l'esempio del resto e quale buon serpeverde non sa essere astuto?

«Ottima osservazione Higgs, perdonatemi non è nel mio stile e nella mia educazione fare un errore simile»

Mostrò un espressione di apparente dispiacere: che mancanza! Eppure pensava che dopo quella breve discussione Alan sapesse già di parlare con la Caposcuola.
O forse non sapeva proprio il suo nome?

«Keiko Kuroame. Il caposcuola, come avrete capito dalla spilla»

Per quanto riguardava il commento del Serpeverde sui compiti si limitò a poggiare i polpastrelli della mano sinistra sulla pergamena, mentre si girava completamente verso Alan.

«Magari non ci fosse nessuno.»

Commento così, in un sussurro che forse il ragazzo avrebbe potuto sentire.
La sua famiglia pretendeva sempre e forse anche troppo da lei, avevano già cominciato a dubitare di lei per quanto era stata ripetente, nonostante tutte le volte fosse stato per cause familiari.
 
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»Sid V.
view post Posted on 15/5/2011, 11:31




Smise di scarabocchiare la pergamena e guardò incuriosito la sua involontaria "creazione".
Non era assolutamente nulla se non inchiostro su pergamena, ma con qualche aggiustamento e una buona fantasia forse ci si poteva intravedere una qualche figura.
*Keiko Kuroame.*
Pensò Alan.
*IL Caposcuola...*


Mmh...

Fece sommessamente tra se e se.
C'era qualcosa di strano.
Salvo che la vista non lo ingannasse aveva davanti una ragazza, adolescente, con dei lineamenti delicati e un modo di fare abbastanza aristocratico.
Poteva dare l'impressione del maschiaccio, è vero. Ma aveva anche un suo certo fascino e poteva risultare attraente ad un occhio interessato, ma parlava come se fosse un maschio.
Non per i termini che utilizzava, ma per il genere stesso. Parlava al maschile.
Era strana, se così si può dire, ma Alan n’era ancora più ammirato.


Beh... Corvonero ha più di mille punti di vantaggio ma noi siamo comunque secondi, anche se Tassorosso potrebbe raggiungerci.
Quindi non credo sia per i punti, vero?


Non gli interessava neanche minimamente il motivo per cui lei fosse obbligata a studiare. Non erano cose che lo riguardavano. Non erano assolutamente fatti suoi, perciò non glielo avrebbe chiesto.
L'ambizione era una dote personale in molti casi, e il giovane Serpeverde non era ancora diventato il ragazzo sfrontato e indelicato che sarebbe stato di lì a pochi anni.
Dopo averla osservata per qualche secondo riprese la piuma, ma non scrisse nulla, era indeciso.


Voi siete la Caposcuola, o IL Caposcuola?

Aveva approfittato della strana convinzione che avevano i "grandi" del fatto che ai bambini fosse concesso fare domande "fuori luogo" anche in maniera indelicata, e che chiunque avesse undici anni fosse ancora un poppante, per rivolgerle quella domanda.
A volte era comodo essere considerato un bambinetto.

 
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» Keiko K. ™
view post Posted on 5/6/2011, 13:29




Aveva lanciato una seconda occhiata alla tracolla piena zeppa di appunti.
*Non dovrei lasciarli così incustoditi, la concorrenza potrebbe fregarmeli. Il mese scorso mi ricordo di un certo Hill che si era lasciato rubare gli appunti di pozioni da un Grifondoro, che aveva ben pensato di usarli per preparare un Distillato e sorprendere la professoressa. Beh in effetti non è stato un cattivo pensiero, vorrei dire: parliamo di pozioni, la materia peggiore di tutto il corso e di Hill, ma dico io, daresti mai il cognome Hill a tuo figlio? Questa è crudeltà, diamine vai all'anagrafe, una visitina al Ministero e PUF, non ti chiami Hill, ma.. chessò.. Mountain! Ok, ok. Stiamo degenerando Keiko, stiamo degenerando*
Era rimasta con la testa fra le nuvole, per un attimo, divagando dagli appunti a ragazzi-collina immischiati in furti da uno zellino.
Bene, dov'era rimasta con i compiti?
*Bene, pensa a cosa avevi scritto là dentro, Keiko*
Sollevò la cioccolata calda riportandola alla bocca per prendere due o tre sorsi.
Si sentiva pronta a scrivere di nuovo! Poteva farcela a consegnare quel dannato compito prima dell'Esame di Difesa!
"Beh... Corvonero ha più di mille punti di vantaggio ma noi siamo comunque secondi, anche se Tassorosso potrebbe raggiungerci.
Quindi non credo sia per i punti, vero?"
Abbassò la tazza
"Voi siete la Caposcuola, o IL Caposcuola?"
Poggiò la tazza sul tavolo.
Con un gesto maniacalmente controllato spostò lo sguardo dalla pergamena ad Alan, che aveva davanti, lo fissò per qualche secondo, analizzandolo.
*Forse gli è caduto un sopracciglio sull'orecchio e non mi ha capito.*
Però era divertente.
*Per quanto possa sparare bolidate peggio di Rufus, dimostra anche un certo senso dell'umorismo, oltre che una grande astuzia degna di nota. Alan Isaac Higgs, me lo segno questo qui*
Sollevò l'indice della mano destra, andando ad indicare prima il soffitto e poi Alan; lo mosse su e giù a tempo con le sue parole

«Ah. Ah. Ah, Higgs! Queste non sono domande troppo personali, mh?»

Poteva suonare a primo acchitto coem un rimprovero, ma dalla sua espressione si poteva carpire l'appena accennata ironia delle sue parole.
Del resto non le piaceva tanto parlare e quel ragazzino non faceva che istigarla a farlo.
"Non rispondere è maleducazione"
Possibile che non ci fosse un solo insegnamento che rispecchiasse un solo, singolo, aspetto del suo dannato carattere?

«Benchè io sia londinese al 200%, mi ritrovo con nome e cognome orientali e, mi sembra più che lecito, spesso non si riesce a distinguere con facilità il genere del mio nome. Keiko è un nome femminile, è scritto con i caratteri di "Figlia della Primavera", perchè sono nata il ventidue di Marzo, dopo il solstizio che si celebra in Giappone. Risposta abbastanza personale ed esauriente, Higgs?»

Schiuse le labbra in un sorriso sghembo che fece presto a nascondere con un espressione di apparente serietà.
*Bene, dopo questa posso anche impiccarmi*
Era evidente come un orso ballerino, che c'era qualcosa che non andava.
Lei odiava il suo nome, odiava il suo cognome.
Ma le carte parlavano chiaro e il suo era quello, per quanto si ostinasse a credere che le invenzioni del nonno su un suo possibile nome tipicamente Londinese fossero vere.
Dannata famiglia nobile, dannata apparenza.
 
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8 replies since 20/4/2011, 21:20   124 views
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