Books and dust, per Victoria

Adam stava leggendo. Non che quella fosse una novità: la totale mancanza di interlocutori per una vita intera aveva fatto sì che la cosa più vicina ad un amico per lo studentello di Serpeverde fossero pagine rilegate in copertine rigide. A velare il suo sguardo gelido c'era un'esile montatura nera impegnata a reggere quelle lenti sottili, simili a petali di vetro.
Le dita nodose scorrevano sulle pagine ruvide che, come a volerlo ringraziare, davano in pegno alla punta del polpastrello dell'indice della sua mano destra, parte dell'inchiostro con le quali erano state stampate. Le pupille miosiche scorrevano avide lungo quelle righe, intente a non perdersi nemmeno una virgola, mentre nelle narici si faceva largo un fastidioso aroma di polvere, solleticandogli la rinofaringe.
3...
2...
1...
-Etciù!-
starnutì cercando in qualche modo di limitare la veemenza dell'atto, tappandosi alla bell'e meglio il naso e coprendosi, con la medesima mano, la bocca. Sniff sniff. Tirò su un paio di volte e riprese la sua lettura, senza che lo sguardo si perdesse sugli altri presenti...

Victoria si sentiva bombardata da mille pensieri e da mille impressioni diverse.
Il modo in cui era stata istruita di certo non l'aiutava ad inserirsi,per lei ogni sentimento umano sembrava nuovo,non era poi così difficile da capire,le uniche persone con cui aveva avuto contatti nella sua vita erano i figli degli amici dei suoi "carissimi" genitori,insomma avrebbero potuto essere tutto tranne che amici...
La Corvonero si diresse in biblioteca,aveva bisogno di allontanarsi da tutta quella frenesia che invadeva Hogwarts ogni istante.
Iniziò a dirigersi tra gli scaffali,cercando qualcosa che potesse essere minimamente interessante,poi qualcuno le fece distogliere l'attenzione dai libri,un ragazzo con gli occhiali era intento a leggere avidamente le pagine di un libro...
*come reagirà se mi avvicinò?*
Senza pensarci due volte si sedette al tavolo del ragazzo senza fare rumore,era sempre stata brava ad essere silenziosa,
Salute!
Il ragazzo aveva starnutito. Poi lo guardò un pò più da vicino stringendo di poco le palpebre:
Ciao...non voglio disturbare...ma la tua strana espressione ha attirato la mia attenzione...
Se c'era una cosa di cui Victoria non si rendeva conto,era la sua sincerità e la sua innocenza nel dire le cose esattamente così come le vedeva...

Il timido sole primaverile che aveva riscaldato il castello in quella giornata d'aprile stava andando a riposarsi dietro il profilo aguzzo delle montagne limitrofe, lasciando a testimonianza del suo passaggio solo sbiadite ombre rosee, disperse in un cielo che si vestiva delle fredde tonalità della notte per esaltare la sua nuova regina perlacea. In un attimo come per magia tutte le candele che levitavano a qualche metro da terra divennero il palco di fiammelle danzanti. L'aria di Hogwarts era tanto densa di magia che era impossibile restarne impassibili.
Con un lento movimento degli occhi Adam passò in rassegna la Corvonero che gli si era avvicinata e gli aveva rivolto parola. Doveva avere su per giù la sua età: grandi occhi luminosi e boccoli ordinati a incorniciarle un viso di qualche tonalità più colorito del suo.
-.. Oh, grazie..- mormorò stralunato in risposta all'educazione di lei mentre gli occhiali gli scivolavano appena lungo il naso lievemente aquilino. I cerulei occhioni acquosi di lui erano ancora inumiditi dallo starnuto di poco antecedente.
Si domandò per qualche attimo che cosa rispondere di rimando all'affermazione riguardante la sua espressione, convincendosi che un semplice sorriso sghembo fosse la cosa migliore da sfoderare.
-Temo d'essermi preso qualcosa quando quel Plimpi Ghiottone mi ha morso...- affermò come se la creatura da lui citata fosse universalmente nota -.. peccato che oggi ho lasciato la mia radigorda nel baule..- concluse cantilenando mentre con un gesto naturale si rimboccava le maniche della camicia, o meglio solo la manica sinistra, finchè questa non gli raggiunse l'ascella.

Osservò il ragazzo,evitando di fargli capire il suo sguardo analizzatore, forse era lei ad avere problemi con la società ma quel ragazzo sembrava aver qualcosa di differente da tutti quelli che aveva conosciuto in quelle poche ore.
Scosse lievemente la testa,si convinse che era lei che molto probabilmente aveva grosse lacune per quanto riguardava la socializzazione...
Cercò di fare uno schema mentale del ragazzo: aveva i capelli corvini,gli occhi celesti,sembravano quasi trasparenti,portava gli occhiali ma questo non rendeva meno evidenti le espressioni del suo viso...
Il ragazzo la ringraziò,poi diede una risposta alla Corvonero che non riuscì a decifrare..
*cos'è un Plimpi Ghiottone...e cos'è una radigorda?*
Quella risposta la incuriosì ancor di più.
Victoria ricambiò il sorriso del ragazzo,ma arrossì esageratamente,era fin troppo poco abituata a parlare con le persone...
*non sono proprio abituata...ma che frana sono!!!*
Cos...cos'è un Pimpli Ghiottone? chiese un pò incerta
Rimase interdetta un secondo poi aggiunse:
Scusami non mi sono presentata,mi chiamo Victoria Nelson,sono del primo anno...
Poi senza pensarci si avvicinò un pò di più,senza pensare che al ragazzo avrebbe potuto dar fastidio,e toccò con un dito la rilegatura del libro del ragazzo,curiosa dalla bellezza di quel tomo...

Lacrime di cera colavano lungo i profili snelli delle candele, svanendo prima di precipitare nel vuoto. Un paio di libri svolazzarono poco sopra le teste dei due primini intenti a sostenere un colloquio conoscitivo per poi sparire dietro un grosso scaffale dall'aria più antica degli altri. Le chiazze chiare del crepuscolo avevano lasciato spazio all'imbarazzato brillìo di una manciata di stelle remote.
Adam si grattò la nuca imbarazzato una volta che le parole della Corvonero gli pervennero all'orecchio. -Il Cavillo ne parla spesso.- sentenziò con una nota di rammarico nella voce, nota causata dal fatto che la sua interlocutrice non era affine alla lettura dell'unico settimanale decente del mondo dei maghi. -Sono creature magiche di medie dimensioni ancora in fase di studio, il loro morso può portare a malattie come la Bubbonite Flagrastica o il Willagongo. La Radigorda è l'unica cosa che li tiene lontani... diciamo che è quasi un amuleto anti-Plimpi.- spiegò con enfasi inclinando la testa in direzione della spalla sinistra, prendendo ad osservare la giovane da una prospettiva nuova. Si deve ammettere che l'atteggiamento fuori dal comune del Serpeverde poteva mettere a disagio.
-Io sono Adam Ackerley... ma se vuoi puoi chiamarmi in un altro modo...- si presentò confusionario rivolgendole un secondo sorrisetto sghembo.
-E' "Segreti e proprietà del Jobberknoll", sai nella mia bacchetta c'è una sua piuma, così...- spiegò indicando il libro con un rapido movimento della mandibola.