Pulizie di Pasqua, ..della serie, la Gazzetta ha bisogno di forze nuove!

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view post Posted on 17/5/2011, 16:34
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E così aveva osato.
Seduta alla scrivania, alzò lo sguardo dalla Gazzetta per seguire i gioiosi volteggi di uno stormo di uccelli, fuori della finestra.
La primavera sembrava reclamare gli abitanti del Castello, molti studenti si trovavano fuori a giocare o a leggere, le rive del Lago erano quasi sempre piene in quei giorni assolati.
Si chiese quale fosse il suo stato d’animo. Era davvero la prima intenzione di Scott quella di provocarla per scrivere un articolo coi fiocchi contro di lei? Perché aveva deciso di mettersi contro la donna più potente di Hogwarts?
Si alzò, prendendo a camminare nervosamente lungo il perimetro della stanza. Non credeva che quelle poche righe di falsità potessero danneggiarla ma le era rimasto l’amaro in bocca dopo l’incontro/scontro con il corvonero e aspettava un pretesto per colpirlo in qualche modo. Era quella l’occasione?
Si sforzò di riflettere ma le parole di Scott continuavano a muoversi davanti a lei, ondeggiando come tante risate di scherno.
Sbuffò infastidita, tornò al tavolo e allungò una mano per prendere il giornale, che arrotolò, quindi uscì, scese la scala a chiocciola e percorse i metri che la separavano dall’Ufficio di Peverell.
Ogni passo non faceva che aumentare la voglia di prendere quel corvaccio per le orecchie e sbatterlo giù dalla Torre di Astronomia.
Giunta davanti alla porta in legno si sistemò la giacca tentando di darsi un contegno, quindi bussò sperando che l’uomo di trovasse in Ufficio.
Altrimenti avrebbe scovato Scott in Sala Comune e lo avrebbe schiantato.


 
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view post Posted on 17/5/2011, 21:48
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Scopro Talenti, Risolvo Problemi

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Un tranquillo pomeriggio di primavera, nel cuore della settimana, non troppo presto, non troppo tardi. Insomma, ottimo per cominciare un lavoro, ottimo per darsi a faccende non troppo veloci, da richiedere qualche giorno di attenzioni. La finestra socchiusa lasciava entrare la fresca brezza dal Nord, e la gaiezza che infestava il parco da ormai qualche giorno. Incredibilmente anche la pioggia sembrava aver voluto concedere una tregua. Non si era più fatta viva, ma l'avrebbe fatto presto. Non era normale!
Sul tappeto, davanti al caminetto, una cassa ed il relativo imballaggio, coperta di polvere, e segatura. Un'aria sinistra, certo, ma poco importava. Non aveva preso impegni per quel pomeriggio, e confidava la buona stagione tenesse alla larga scocciatori, e passanti indesiderati. Quel dannato Ufficio stava divenendo in breve tempo una stazione ferroviaria, con sin troppo traffica in entrata, ed uscita. Che l'avessero scambiato per un dannatissimo analista? Un qualche idiota d'uno psicologo?
Di tutt'altri pensieri, l'anziano uomo sfogliava nei pressi della finestra un libro, senza dubbio nuovo, fresco di stampa. Una certa soddisfazione, palese, trionfante sui tratti del volto. Tutto stava andando secondo i piani!
Ed ecco puntualmente la nota stonata, il solito scocciatore di turno.
Distratto, lanciò un assente invito ad entrare, continuando ad osservare il libro.


Avanti...


 
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view post Posted on 19/5/2011, 11:49
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Spalancò la porta, ancora intenta a riflettere su ciò che avrebbe voluto ottenere da Albus. Era pur sempre il Direttore della Gazzetta e, nell’ultimo periodo, vi erano stati diversi articoli che non le erano andati a genio, quello di Scott era solo l’ultimo della lista.
Per una frazione di secondo, osservando l’uomo intento a sfogliare un libro nei pressi della finestra, si chiese se la sua non fosse una strategia per minare il prestigio della scuola
.

“Buon pomeriggio Albus, mi spiace distoglierti da una così intensa lettura …”

Esordì marcando il fatto che l’uomo non avesse neanche alzato gli occhi per vedere se fosse entrato uno Schiopodo o una Manticora imbufalita.

“ … ma vorrei parlarti di una questione piuttosto preoccupante che riguarda il giornale che dirigi”

Camminando fin verso la scrivania, srotolò il giornale che teneva in mano e lo adagiò sul piano sbattendo il palmo della mano sopra l’articolo che la riguardava, firmato Lucas Scott.
Come era solita fare, aveva saltato convenevoli e tricche e ballacche per arrivare subito al nocciolo della questione.
Per un breve istante lo sguardo vagò per la stanza, posandosi su una solitaria ed inquietante cassa imballata, non si meravigliò della sua presenza, sapeva della passione di Albus per gli antichi manufatti.
Un’occhiata fugace che si esaurì subito. La donna tornò a fissare il maturo docente, in attesa che questo prendesse coscienza del motivo di quella intrusione
.

 
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view post Posted on 21/5/2011, 22:24
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Quella non era una buona e bella sensazione. Un problema ambulante bussava alla sua porta.
Sospirò tranquillo, rassegnato per certi versi. Più il baccano era deciso, più il visitatore era o si credeva importante. Andavano così le cose, c'era poco da farci, un buon ascoltatore anche senza degnare il nuovo venuto di un'occhiata, già se ne poteva fare un'idea. Il passo era di una donna, l'incedere fermo, non troppo aggraziato. Era un pezzo grosso, ma erano plausibilmente in confidenza, da permettersi senza troppe cerimonie un'entrata non troppo formale, la classica sfuriata. Non poteva essere la Dalton, doveva essere di riflesso la Preside.
Non aveva terminato nemmeno la riga, che già era alla scrivania. Sorrise, prima di sollevare definitivamente lo sguardo. Era una lettura intensa, e piacevole. O meglio, una sfogliata puntigliosa. Aveva bisticciato un mese con l'editore!
Ecco, tombola! Come prevedibile, la donna aveva qualcosa su cui lamentarsi, il Profeta non era particolarmente famoso per incensare molti, al più per il contrario. Tra Hogwarts, e Ministero di recente c'era poco di cui andar allegri.
Sorrise alla giovane donna, andandole incontro. In fondo non era poi così comune ricevere visite dalla Preside.


Buongiorno a lei, Preside.
Non è un gran problema, mi è arrivata la copia del mio ultimo libro, dopo mesi di lettere infuocate con l'editore.
Ad ogni modo, cosa posso fare per te? Immagino Scott posso rientrare nella discussione.


Non si sedette, la faccenda poteva essere discussa anche altrimenti.
Del resto la donna non sembrava fosse poi così rilassata, da darsi ad un buon The, ed una comoda seduta.
Che non avesse apprezzato l'articolo? O forse c'era dietro qualcosa di più?
Sì beh, quello era il Profeta del mattino, la riguardava, a firma Scott.
Come credeva.


 
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view post Posted on 24/5/2011, 12:08
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Immagini bene”

Benché si sforzasse di mantenersi calma e pacata, non riusciva a non avercela con Albus, lui stava al vertice del giornale ed ogni articolo, ogni frase, ogni idea doveva subire il suo vaglio. Come poteva aver concesso a Scott di scrivere una roba del genere?
Durante gli anni della sua permanenza ad Hogwarts, non solo come Preside ma anche come semplice docente, non vi era mai stato un comportamento degno di nota, negativamente parlando. Certo, si rendeva conto che ricoprire una tale carica comportava dei rischi a livello di popolarità, Hogwarts era una scuola che si identificava nei suoi rappresentanti, i quali dovevano mostrarsi impeccabili verso l’esterno. Aveva messo in conto un possibile attacco di quel genere dai mangiamorte, anche proveniente dalla cerchia ristretta dei suoi collaboratori. Il pensiero andò alla Abyss, inquietante professoressa di Astronomia. Ma non poteva concepire che una cattiva pubblicità provenisse da un suo studente e per giunta della sua ex casata
.

“Questo è un articolo ricco di false illazioni e quesiti senza senso, mi chiedo perché tu non l’abbia censurato. Scott deve averlo scritto dopo aver tracannato una damigiana di stravecchio

Tenne la mano aperta sul foglio, lo sguardo contrariato fermo sulle righe fresche di stampa.


 
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view post Posted on 24/5/2011, 21:53
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Che la giovane donna se la fosse presa a cuore, era quanto mai palese. Se il fatto poteva passare inosservato dopo le prime parole, già le seconde avrebbero lottato strenuamente per manifestare l'evidenza di tali indicatori. In parte era anche comprensibile, era lei in prima persona ad essere oggetto e soggetto degli strali di Scott, un articolo avventato certo, ma pur sempre legittimo, di cui avrebbe comunque dovuto render conto. Il Profeta pubblicava solo ciò di cui v'era certezza, o chiariva le informazioni con cospicue postille, che non erano state inserite. Se Scott era certo di quanto avesse scritto, aveva fatto anche bene a pubblicare. Un giornale campava di quei mezzucci, ed i lettori il più delle volte, il più dei casi, si gettavano a pesce in quelle notizie ghiotte da prima pagina, onde rimuginare settimane, al bar tra amici.
Certo, il potere delle informazioni... e tutto quello passava per gli Uffici di un Redattore, che in quel caso era lui. Il problema stava quindi ancora a priori, con chi volesse discutere la giovane donna, sull'irato andante, non era chiaro.
Sorrise allegro, tornando ad osservarla.
L'aveva già letto l'articolo...


Prima di risponderti ti ricordo che svolgo diverse funzioni per diverse istituzioni, e cerco di fare gli interessi di una per volta. Se stai discutendo con il Redattore del Profeta avrai una risposta, se ti stai giustamente indignando con un collega ne avrai un'altra.
Immaginando la prima sia la più accreditabile nell'immediato, posso dire che l'articolo è in accordo alla linea editoriale che al momento il Profeta sta tenendo, per diverse ragioni. Quanto al censurare, temo non sia così semplice, il mio è un gioco d'equilibri, pubblichiamo ogni mattina trenta pagine di carta stampata, e benchè ne riceva una copia la sera prima, non mi sogno nemmeno di notte di poter leggere tutto. Semplicemente i miei assistenti mi segnalano gli Articoli più delicati, tra cui appunto quello di Scott.
Avrò modo di dibattere a fine mese con Scott in merito a quanto abbia scritto. I nostri giornalisti sanno di poter pubblicare unicamente forti di basi documentarie, e se credono alla verità di quanto sostenuto. Il signor Scott è un cittadino, maggiorenne, che risponde anche penalmente di quanto scrive per conto del mio giornale, avrà modo di rendermi conto di quanto ha scritto, ma più di tanto non posso fare.
Intendi?


In fondo l'apologia era abbastanza semplice, e muoveva da basi anche scontate.
L'Inghilterra era un Paese libero, ed un giornalista era relativamente libero di scrivere, assumendosi le proprie responsabilità. Scott aveva anche incontrato la giovane donna, a quattr'occhi, il che non poteva che rafforzare la sua pur avventata posizione.
Era pur vero che esistesse il diritto di replica...

 
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view post Posted on 26/5/2011, 11:55
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Forse era lui che non intendeva.
Stimava Albus, sia come docente che come Direttore della Gazzetta, ne aveva risollevato le sorti quando pareva che non vi fosse più possibilità di recupero, aveva scritto anche lei degli articoli, di ben diverto tenore da quelli che venivano adesso pubblicati.
Aveva creduto che la Gazzetta potesse mutare indirizzo, liberandosi dall’utilizzo di ambigui mezzucci da strapazzo per tornare al vero giornalismo.
Sospirò, indicando nuovamente l’articolo che mostrava una sua foto sorridente
.

“Pensi davvero che possa aver scritto una lettera simile a Remus Lupin??”

Sgranò gli occhi quasi incredula.

“Non stiamo parlando di Cincirinella ma di me, in quanto Preside di questa diavolo di scuola, avevi il sacrosanto dovere di accertarti in maniera inequivocabile del contenuto di questo articolo prima di pubblicarlo! La mia è una posizione anche politica, pensi che questa roba giovi a tutta la baracca?”

Con il dito per aria compì un cerchio, poi prese il mano il giornale e se lo portò a portata di lettura.

“… quanto appare spregevole Camille Pompadour, impegnata a tramare per il potere quando avrebbe dovuto piangere la morte di Simone Black”

La voce le tremava di rabbia e indignazione mentre rileggeva alcuni passaggi dell’articolo.

“Tutto questo è offensivo. Infanga la memoria di Simone Black, che è stato un uomo magnifico, e insinua che possa essere morto per mia mano, ti rendi conto?

Aveva mantenuto un tono pacato anche se, ogni tanto la voce le si alzava ma inequivocabile era il dispiacere per dover spiegare ad un collega che stimava cose che le parevano cristalline.

“Non mi importa un fico secco della linea editoriale della Gazzetta, in quanto Direttore tu sei responsabile al pari ed in solido con i tuoi giornalisti o presunti tali per tutto ciò che viene pubblicato. E anche se non riesci a controllare tutto, pretendo che ciò che viene scritto su di me e su Hogwarts sia accertato, visto, riletto, confutato, verificato e supportato da prove inconfutabili e privo anche del minimo errore grammaticale. Intendi?”

 
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view post Posted on 26/5/2011, 22:51
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La giovane donna se l'era presa particolarmente a cuore, non c'era che dire. Per certi versi forse anche comprensibilmente, per altri meno, ma avrebbe avuto modo di ragionarci. Che avrebbe fatto al posto suo? Forse la stessa cosa, se la sarebbe presa, avrebbe bruciato rimuginando qualche copia, prima di partire lancia in resta alla volta del primo sventurato in cima alla lista, sino ad esaurirla. Era sempre il rischio quando la passione, la pulsione prendeva il sopravvento. Eppure la realtà non cambiava, anche concesso che l'articolo raccontasse il vero, dove stava il problema? Esisteva?
In parte la reazione della donna poteva anche confermare quanto sostenuto dall'articolo, in gioventù si pensavano sempre molte cose, era normale che così fosse, tutto stava in quanto fossero giuste, ed applicabili. Faceva parte di delicate fasi di crescita, di maturazione, era normale che non tutti gli esperimenti finissero bene, come era anche normale cambiare opinione.
Che rilevanza potesse avere quanto era stato, era un mistero. O meglio, alla donna importava, forse anche troppo, quasi che se ne vergognasse. Il che era umanamente concepibile, quasi condivisibile. Che riuscisse ad entrare nel ragionamento, era prova che in buona sostanza c'era passato, e ci sarebbe passato prima o poi a sua volta.
Che avrebbe fatto?


Probabilmente, più o meno giustamente, te la stai prendendo troppo, crei un caso intorno ad un articolo che tra qualche settimana sarà già dimenticato, e cestinato. Io sono il Redattore, io ci metto la faccia su quanto pubblichi il Profeta, questo è vero, e ne rispondo nelle sedi più adeguate, ciò non toglie che lasci libertà ai miei giornalisti di pensare e scrivere secondo loro coscienza. Se Scott invia l'articolo, e sostiene di aver parlato con te, a conoscenza com'è dei regolamenti interni, per me è sufficiente. Il mio Staff valuta posizione e peso dell'articolo, e fascicola per la stampa. Non è possibile controllare il materiale, i tempi sono quelli che sono, è il giornalista che ne risponde a me se sbaglia, com'è normale possa capitare.

Sin lì, tutto pacifico. Scott scriveva secondo propria coscienza, ma a fine mese ne avrebbe risposto direttamente a lui. Certo, lui ci metteva la faccia, l'altro solo la firma, la quale valeva in proporzione anche meno, ma eran dettagli.
Un giornale viveva anche di quello, era inutile raccontarsela più lunga di quanto non fosse.


Quello che non pubblichiamo noi, lo pubblicano altri, nessuno sfugge al giornalismo, arriverà anche la mia ora, ma non è questo il punto. Ignoro se, e quanto dell'articolo possa essere vero, purtroppo non sono un esperto di biografie contemporanee, un peccato, ma i miei interessi sono altrove. La lettera non è tua? Me la vedrò con Scott, ma non è nemmeno questa la questione. Io non valuto una persona sulla base di un articolo, anche se del mio giornale, e come me fanno e faranno molti altri. Se anche fosse tua? Se anche fosse tutto vero, quale sarebbe il problema reale?
In gioventù si fanno e dicono molte cose, non di tutte possiamo andare fieri, ed orgogliosi, a volte la cosa migliore da fare è cambiare idea, ci rende onore. L'articolo non gioverà ad Hogwarts, ma dubito cambierà qualcosa. Sei vista come una persona affidabile, equilibrata, se bastasse un articolo a far crollare tutto, il problema sarebbe ben più esteso.


Il problema era proprio sul peso che si era disposti a dare al passato.
Su quanto fosse importante il consenso, le apparenze, quanto esse potessero giovare al tutto.
Hogwarts ne sarebbe uscita identica, i problemi erano altri.


Dovresti occuparti meno di quanto è stato, e badare meno a quanto viene scritto. Certo, hai un diritto quasi dovere alla replica, il Profeta ne sarà onorato, ma eviterei di starci sopra troppo. Nonostante quanto sia stato, che ormai è stato, viviamo nel presente, e veniamo giudicati in base a quanto facciamo. Chi ti conosce quanto darà peso ad un articolo di un giornale?
Se puntassimo al consenso universale, non avremmo mai fatto nulla. Sono i fatti a dover confermare le parole, e probabilmente qualche assunzione avventata minaccia ben più seriamente Hogwarts, di quanto non possa fare l'articolo di Scott, non credi?


Ormai erano arrivati anche lì, tanto valeva tirare in ballo tutto, in un'unica volta.
Le rate non erano mai troppo comode, nè da pagare, nè da trattare.
Semplicemente rimandavano l'inevitabile.


 
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view post Posted on 30/5/2011, 13:02
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"Albus ..."

Cercò con lo sguardo una sedia, improvvisamente sentiva tutto il peso del passato farsi troppo pressante e le sue spalle, simili a canne di bambù, che stavano inesorabilmente cedendo.

"Sono sorpresa nel sentirti parlare così. Capisco che il tuo ruolo di Direttore di un giornale possa portarti a difendere le tue firme ma, lasciando per un momento da parte l'aspetto personale della faccenda, peraltro non da poco, sai benissimo che i detrattori faranno salti di gioia. Come sai che chi non conosce tende a credere a quello che legge. Tu stesso ti sei fidato della parola di Scott ed hai ritenuto che fosse nel giusto. Tu stesso!!"

Era davvero il suo destino quello di non riuscire a trovare qualcuno di cui potersi veramente fidare?
Un uomo saggio e di esperienza che si era trovato, spesso, al centro dell'opinione pubblica, che le diceva di non prendersela per un articolo innocuo, quando era perfettamente a conoscenza della presa che i massmedia avevano sul "popolo". Era quella la vera minaccia di Hogwarts
.

"Per una volta, gradirei che tu prendessi una posizione precisa. Credi o non credi alla versione che hai pubblicato? Credi o non credi che possa esistere un solo punto in comune fra la sottoscritta e Remus Lupin?"

Un'idea se l'era fatta ma voleva sentirselo dire da lui.


 
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view post Posted on 2/7/2011, 12:19
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La giovane donna stava via via spostando la questione su un terreno quanto meno minato, una posizione decisa. Quanto le piacevano le posizioni decise? Ne andava semplicemente pazza, a differenza di lui, tutto era mutevole, cambiava continuamente, com'era giusto che fosse, lanciarsi in posizioni marmoree poteva non essere la via più consona... eppure, il problema era altrove.
Credeva o non credeva a quanto aveva lui stesso pubblicato?
Certo, ne era rimasto sorpreso, qualcosa di incredibile, cosa ci facessero Lupin e Camille dieci anni prima insieme, era un mistero, aveva pensato anche ad un falso, eppure la lettera aveva dieci anni. A vent'anni molto era concesso, e tutto era pensato come possibile. Lui stesso, come chiunque altro, era passato di lì, era inevitabile che così fosse. Per come conosceva lui la giovane donna era altamente improbabile, certo, eppure erano solo un paio d'anni trascorsi, quanto la conosceva? Scott c'aveva messo la sua firma, e la sua faccia, ora era la sua in ballo. Che giocassero a rimpiattino? Per quanto fosse singolare la questione, poteva essere esclusa a priori? E se anche fosse stato, qual era il problema?


Prego, siediti, forse è meglio.
Vuoi una posizione chiara, e precisa, pur sapendo quanto mi costino queste faccende, e quanto le ritenga deprecabili. Bene, l'avrai...
Io penso che nessuno sia solo Luce, o solo Oscurità. Il mondo non è come vorremmo sia, e tentare di ridurre tutto al solo bianco, ol solo nero, sarebbe riduttivo. Ed è anche vero che i migliori tra noi a volte sbaglino, fa parte sempre della loro natura umana, imperfetta. Per quanto io personalmente abbia trovato inverosimile tale notizia, non posso escludere a priori che tutta la Storia sia falsa. Ti conosco da un paio d'anni, ti conosco ora, e so per certo che non saresti tu quella a proporre un'idea del genere, eppure, una decade fa? Ho spesso cambiato opinione negli ultimi quarant'anni, cambiare idea è spesso indice di maturità, non è una brutta cosa, benchè abbia impiegato parecchio tempo per scoprirlo.
Per quanto io non possa ritenere molto verosimile la versione di Scott, rispetto alla Pompadour di oggi, non conosco il passato, non ho tutte le risposte. Ma se anche fosse stato, l'operato degli ultimi anni sarebbe più che sufficiente per confermare di come abbia mutato radicalmente opnione, no? E penso che questo possa essere più di mille parole, e prove. Il passato è passato, noi viviamo nel presente, meglio o peggio che sia.
Chi come me ti conosce oggi potrà rimanere perplesso, ma non darvi peso, chi ti conosce da ben prima di me, non crederà semplicemente a Scott, i restanti valuteranno in propria coscienza. Non è poi così male come sembra...
Ad ogni modo, esistono delle contromisure, per quanto non lo reputi necessario, si può fare qualcosa.


Qualcosa poteva essere fatto, ma qualcosa andava fatto?
Quanto era importante la faccenda?
Lo era? Un giovane studente aveva scagliato la prima pietra, sarebbe stata valanga?


 
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