La giovane donna se l'era presa particolarmente a cuore, non c'era che dire. Per certi versi forse anche comprensibilmente, per altri meno, ma avrebbe avuto modo di ragionarci. Che avrebbe fatto al posto suo? Forse la stessa cosa, se la sarebbe presa, avrebbe bruciato rimuginando qualche copia, prima di partire lancia in resta alla volta del primo sventurato in cima alla lista, sino ad esaurirla. Era sempre il rischio quando la passione, la pulsione prendeva il sopravvento. Eppure la realtà non cambiava, anche concesso che l'articolo raccontasse il vero, dove stava il problema? Esisteva?
In parte la reazione della donna poteva anche confermare quanto sostenuto dall'articolo, in gioventù si pensavano sempre molte cose, era normale che così fosse, tutto stava in quanto fossero giuste, ed applicabili. Faceva parte di delicate fasi di crescita, di maturazione, era normale che non tutti gli esperimenti finissero bene, come era anche normale cambiare opinione.
Che rilevanza potesse avere quanto era stato, era un mistero. O meglio, alla donna importava, forse anche troppo, quasi che se ne vergognasse. Il che era umanamente concepibile, quasi condivisibile. Che riuscisse ad entrare nel ragionamento, era prova che in buona sostanza c'era passato, e ci sarebbe passato prima o poi a sua volta.
Che avrebbe fatto?
Probabilmente, più o meno giustamente, te la stai prendendo troppo, crei un caso intorno ad un articolo che tra qualche settimana sarà già dimenticato, e cestinato. Io sono il Redattore, io ci metto la faccia su quanto pubblichi il Profeta, questo è vero, e ne rispondo nelle sedi più adeguate, ciò non toglie che lasci libertà ai miei giornalisti di pensare e scrivere secondo loro coscienza. Se Scott invia l'articolo, e sostiene di aver parlato con te, a conoscenza com'è dei regolamenti interni, per me è sufficiente. Il mio Staff valuta posizione e peso dell'articolo, e fascicola per la stampa. Non è possibile controllare il materiale, i tempi sono quelli che sono, è il giornalista che ne risponde a me se sbaglia, com'è normale possa capitare.
Sin lì, tutto pacifico. Scott scriveva secondo propria coscienza, ma a fine mese ne avrebbe risposto direttamente a lui. Certo, lui ci metteva la faccia, l'altro solo la firma, la quale valeva in proporzione anche meno, ma eran dettagli.
Un giornale viveva anche di quello, era inutile raccontarsela più lunga di quanto non fosse.
Quello che non pubblichiamo noi, lo pubblicano altri, nessuno sfugge al giornalismo, arriverà anche la mia ora, ma non è questo il punto. Ignoro se, e quanto dell'articolo possa essere vero, purtroppo non sono un esperto di biografie contemporanee, un peccato, ma i miei interessi sono altrove. La lettera non è tua? Me la vedrò con Scott, ma non è nemmeno questa la questione. Io non valuto una persona sulla base di un articolo, anche se del mio giornale, e come me fanno e faranno molti altri. Se anche fosse tua? Se anche fosse tutto vero, quale sarebbe il problema reale?
In gioventù si fanno e dicono molte cose, non di tutte possiamo andare fieri, ed orgogliosi, a volte la cosa migliore da fare è cambiare idea, ci rende onore. L'articolo non gioverà ad Hogwarts, ma dubito cambierà qualcosa. Sei vista come una persona affidabile, equilibrata, se bastasse un articolo a far crollare tutto, il problema sarebbe ben più esteso.
Il problema era proprio sul peso che si era disposti a dare al passato.
Su quanto fosse importante il consenso, le apparenze, quanto esse potessero giovare al tutto.
Hogwarts ne sarebbe uscita identica, i problemi erano altri.
Dovresti occuparti meno di quanto è stato, e badare meno a quanto viene scritto. Certo, hai un diritto quasi dovere alla replica, il Profeta ne sarà onorato, ma eviterei di starci sopra troppo. Nonostante quanto sia stato, che ormai è stato, viviamo nel presente, e veniamo giudicati in base a quanto facciamo. Chi ti conosce quanto darà peso ad un articolo di un giornale?
Se puntassimo al consenso universale, non avremmo mai fatto nulla. Sono i fatti a dover confermare le parole, e probabilmente qualche assunzione avventata minaccia ben più seriamente Hogwarts, di quanto non possa fare l'articolo di Scott, non credi?
Ormai erano arrivati anche lì, tanto valeva tirare in ballo tutto, in un'unica volta.
Le rate non erano mai troppo comode, nè da pagare, nè da trattare.
Semplicemente rimandavano l'inevitabile.