Phollia |
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| Non aveva voglia di parlarne, non ne aveva mai avuta, ma rimase piacevolmente colpita dal gesto dell'amico. Amava quell'intesa perfetta che c'era tra di loro, e sapeva che il suo sguardo tradiva le sue emozioni, speva che lui le avrebbe letto negli occhi la sua tristezza, lo sapeva. E sapeva anche non sarebbe riuscita a tenerlo all'oscuro della cosa, prima o poi avrebbe dovuto confessare tutto, raccontargli la storia e forse il momento era arrivato. Scorse delle lascrime tra il rossore dell'uomo che le stava davanti, le pareva impossibile che ne potesse versare per lei e quelle le fecero dire tutto. Con grande sforzo disse
L'assenzio, quella bevanta alcolica che hai appena fatto portar via
Al solo pensiero rabbrividiva ancora
Mi porta a brutti ricordi, mi riporta indietro nel tepo. Quando tu non eri più a Drumstrang e io era al quinto anno avvenne un omicidio, magari ne hai sentito parlare. Era un mio amico, un mio caro amico; l'anno ammazzato mentre eravamo al bar dove andavamo io e te. Gli ero seduta vicino e non ho potuto fare nulla perchè avevo la mente ottenebrata, avevamo bevuto fino ad un attimo prima l'assenzio..
Una lacrima le rigò il viso, solo una, solo una trisissima lacrima.
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