Bacheca Hogsmeade, Hogsmeade per gli Studenti del I Anno

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 2/6/2018, 15:04
Avatar

entropia.

Group:
Grifondoro
Posts:
3,694

Status:


tumblr_nl1ck5RZ9g1risy0bo1_540


Si affacciò oltre l’uscio della Sala Grande nella speranza di trovarvi Thalia, china su uno dei grossi libri che soleva portare con sé in attesa di quella o quell’altra interrogazione. In qualche modo, l’atteggiamento zelante dell’amica era in grado di instillare in Nieve la giusta proporzione di competitività e senso di colpa, spingendola a fare altrettanto perfino quando avrebbe preferito rimandare all’ultimo momento la compilazione delle pergamene. Gli occhi scorsero rapidamente le poche teste che occupavano il salone per trasmetterle una vaga insoddisfazione. Thalia non c’era ed era infinitamente bassa la probabilità che le fosse sfuggita: il rosso dei capelli era così intenso da permettere al Prefetto Grifondoro di individuarla senza margine di dubbio tra decine di studenti. Sbuffò e si accostò allo stipite, poggiandovi la spalla destra. Militava tra la prospettiva di portare comunque a compimento il proposito che l’aveva spinta fin laggiù e il desiderio di tornare in dormitorio a recuperare la Firebolt per una capatina in sordina al campo di Quidditch. Una mano picchiettava ritmicamente sul profilo sporgente della clavicola, l’altra stringeva svogliatamente il libro di testo. *Affidiamo la scelta al Caso!* Lo sguardo si fissò sulla sagoma traballante di un primino: aveva le braccia cariche di volumi e l’espressione confusa di chi ha assimilato troppe nozioni troppo in fretta; immerso com’era nel disperato tentativo di afferrare un concetto sfuggente, non si era accorto dell’ostacolo sul suo cammino, costituito da una tracolla poggiata con noncuranza sul pavimento. Nieve sorrise appena. *Se cade, vado via. Se rimane in piedi, studio.*

Impaziente, attese il responso col fiato sospeso. Il piede destro del ragazzino incontrò la tenue resistenza della stoffa, prima che la cinghia della borsa gli avviluppasse la caviglia e lo costringesse a uno scatto in avanti. La bocca di Nieve si piegò in un sorriso di tripudio, mentre lo osservava sbilanciarsi nell'inutile speranza di afferrare i libri per impedire che cadessero e, a sua volta, rovinava sul pavimento al loro seguito. *E così sia, allora! Firebolt, arrivo!* Il trambusto che seguì alla caduta — fatto di commenti dispiaciuti, risate e studenti che accorrevano per aiutare il giovane — la distrasse quel tanto che bastava a farle notare il campanello di matricole in prossimità della bacheca. Sbuffò, adirata col Caso per averne punito la scommessa e il divertimento. Poi, fece spallucce. Era sempre meglio che studiare! Individuò un concasato a poca distanza dall’ingresso, gli consegnò il libro di Trasfigurazione e lo pregò di portarlo in Sala Comune al posto suo. A quel punto, raggiunse il gruppetto che le dava le spalle.

«Bene, bene. Statemi a sentire,» fece, battendo le mani per attirarne l’attenzione con lo zelo di una governante dai modi imperiosi. Non si era svegliata particolarmente di compagnia, quel giorno. «Tutti in fila per due, ordinati e buoni. Vi porto a Hogsmeade per aiutarvi a sbrigare le vostre faccende. Tenetevi per mano e canticchiate la canzone dell’arrivederci mentre ci avviamo verso il cancello.» Le risultò più difficile del previsto mantenere una parvenza di serietà, dunque si concesse una risata. «Vi risparmio la canzone, ma fate i bravi. Marsh!»




Ti accompagno io, Casey, come concordato. :)
 
Top
view post Posted on 17/1/2019, 23:49
Avatar

Group:
Grifondoro
Posts:
185

Status:



Seth Collins
Grifondoro | 15 anni | Primo Anno | GennaioXwFHG5M "Live and let die"
Era una giornata invernale piuttosto fredda quel giovedì di metà gennaio. L’entusiasmo dei giovani maghi e streghe per la neve caduta verso la fine dello scorso semestre era ormai svanito. Ciononostante il manto bianco rendeva il paesaggio attorno al castello, se possibile, ancora più magico. Questo però non aveva molta importanza, almeno per Seth, perché quel giorno si sarebbe finalmente recato a Hogsmeade. Dopo la festa di Halloween non vi ha più messo piede in quel paesello incantato, forse l’unico in Inghilterra ancora abitato completamente da maghi e streghe. Certamente, oltre agli abitanti, c’erano diverse attrazioni a Hogsmeade, come lo stravagante emporio degli scherzi di Zonko o l’accogliente locale Ai Tre Manici di Scopa. Proprio quest’ultimo era la meta fissata di Seth e Casey, poiché li potevano scaldarsi e bere una burrobirra in un ambiente tranquillo e piacevole.
I due si erano conosciuti da poco, durante un allegro pomeriggio trascorso nella Sala Comune. Dopotutto facevano parte della casata di Godric Grifondoro, quindi era piuttosto scontato che i loro destini si sarebbero incrociati prima o poi. Seth non conosceva bene la ragazza, ma la sua prima impressione era indubbiamente positiva, quindi nei giorni successivi all’avventura del tappeto volante la invitò a trascorrere un pomeriggio a Hogsmeade. Lei accettò l’invito e si concordarono insieme per poter uscire dal castello, senza violare le regole scolastiche. Casey era infatti il prefetto della sua casa e questo le permetteva di accompagnare gli studenti del primo anno al villaggio situato nelle vicinanze di Hogwarts.

Dopo pranzo Seth tornò rapidamente nel suo dormitorio in cima alla torre di astronomia. L’appuntamento con Casey era fissato per le due del pomeriggio nella sala d’ingresso del castello. Aveva ancora poco tempo per trovare qualche abito invernale, vestirsi e scendere ad incontrarla. Fortunatamente riuscì a tirare fuori dal suo disordinato baule un paio di jeans, un maglione di lana e delle scarpe adatte per la neve. Dirigendosi verso la porta del dormitorio, si fermò di scatto. ”I guanti, non devo assolutamente dimenticare i guanti!” Tornò immediatamente nei pressi del letto, dove frugando tra un vestito e l’altro, trovò il paio di guanti in pail, che gli era stato regalato lo scorso Natale. Felice per non dover patire il freddo alle mani, Seth si recò verso il buco del ritratto della Signora Grassa e cominciò a scendere lungo le interminabili scalinate che lo separavano dalla sala d’ingresso.
Arrivato all’ultimo gradino con il fiato un po’ appesantito, Seth guardò fuori dall’enorme portone del castello. Il cielo era grigio pallido, ma almeno non c’era vento. Questo significava che il clima sarebbe rimasto pressoché invariato fino a sera, ma non era affatto un problema per Seth. Con Casey infatti non avevano intenzione di rimanere fuori a prendere freddo, infondo però nessuno sapeva cosa sarebbe potuto succedere in quel lungo pomeriggio. Seth si avvicino all’estremità destra del portone, appoggiò la schiena ed il piede destro contro la parete fredda e aspettò l’arrivo dell’amica.


PS: 100 | PC: 50 | PM: 51 | PE: 1
Giuls || © harrypotter.it



Mi sono concordato con Casey per farmi accompagnare.


Edited by Seth Collins - 22/1/2019, 15:01
 
Top
view post Posted on 21/1/2019, 18:54
Avatar

We are all immortal until proven otherwise

Group:
Grifondoro
Posts:
4,838

Status:


CASEY BELL
Prefetto • Grifondoro • 14 anni

tumblr_o39g253Tyz1ufr0g0o6_250
Un bozzolo nero sbucò dal portone centrale che si apriva sull'atrio. Con i suoi due maglioni, la sciarpa rosso-oro, le moffette più spesse che aveva e una giacca tanto grossa da farla apparire uno yeti, KC era pronta ad affrontare la gelida passeggiata verso Hogsmeade. Era ancora lì a domandarsi come mai le venisse voglia di studiare proprio negli orari delle sue turnazioni, quando incrociò Seth Collins nel corridoio del piano terra. In piedi, in mezzo a una marmaglia di ragazzini di undici anni la stava attendendo per seguirla e tenerle un po' di compagnia durante quell'ora. Non appena lo vide lo salutò con un sorriso e, messasi accanto a lui, tentò di richiamare l'attenzione del gruppo. «Ehm... ragazzi» disse aprendo il foglio delle presenze «allora, adesso andremo ad Hogsmeade. Ricordatevi che avete solo un...». Alzò lo sguardo dai nomi. I presenti sembravano non averla minimamente notata e il chiacchiericcio si era intensificato. Li fissò inebetita, come se non avesse mai riflettuto su un tale inghippo. Si mise il pezzo di pergamena in tasca e schiarendosi la gola riprovò. «Ragazzi...» ma non accadde nulla, e anzi il gruppetto in fondo alla fila cominciò pure a sghignazzare. A quel punto le balenò in mente il flashback di una Nieve incacchiata che prometteva a tutti un pomeriggio sui ceci, e si sentì profondamente disperata. Non si trovava particolarmente a suo agio coi ruoli invertiti, lei che se non fosse stata Prefetto si sarebbe trovata proprio oltre l'orda di primini, nel gruppetto sghignazzante. Si mise dunque le mani attorno alla bocca a mo' di megafono e urlò: «RAGAZZI!». Improvvisamente tutti si voltarono verso di lei e la guardarono sbigottiti, in attesa delle sue parole. Un velo di imbarazzo coprì il suo volto rosso per il freddo e il nervosismo. Li fissò ancora, muta e in cerca di qualche parola da dire che non la facesse risultare un'idiota. «Seguitemi, punto» buttò lì, e imbronciata cominciò a far strada a grandi passi. Per ultimo si voltò verso Seth e gli fece gesto di seguirla. «Ecco, adesso possiamo andare».


Apri pure dove ti pare, caro :*-*:
Scusa il ritardo.

 
Top
view post Posted on 26/10/2020, 19:35
Avatar

You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

Group:
Grifondoro
Posts:
1,207

Status:








AliceWagner
Gryffindor - 13 years old - Outfit




Mattino del 29.09 - ore 8.00 - Sala Grande

Alice si era alzata piuttosto presto quella mattina, dato che avevano lezione di Trasfigurazione alle otto e mezza. Santo Peverell proprio. Ma chi aveva fatto quegli orari? Andava radiato dalla scuola immediatamente. Mentre si arruffava i capelli e stiracchiava lentamente, lanciò un'occhiata al letto di Vivienne che era già rifatto ed immacolato. Due potevano essere le possibilità, che la bionda avesse girovagato in giro per la notte senza passare dal via o che doveva essere già scesa giù a far colazione. Dato che solitamente doveva svegliarla con le caccobombe dei tiri vispi per farla tirare su, iniziò davvero a credere che avesse deciso di farsi una passeggiata tra i corridoi bui del castello. Decise di non preoccuparsi troppo e di prepararsi il più in fretta possibile, così da poter porre fine ai suoi dubbi immediatamente. Aveva una fame assurda e si era svegliata con l'idea di divorare metà tavolo della colazione. Era sicura che una volta scesa giù avrebbe finito per incontrarla al loro solito posto. Si preparò quindi velocemente, rifece il letto e prima di scendere giù sollevò il capo sulla casetta di Tobi, in cima al suo letto, il roditore ronfava ancora bellamente a pancia all'aria << Ptf maledetto scoiattolo >> lo guardò con invidia, sistemandogli la copertina mal messa fin sopra al corpicino minuto. Quando si affacciò alla sala comune c'era un gran vociare di gente il che le sembrò assurdo per l'orario. Le venne un dubbio atroce, che avesse sbagliato a mettere la sveglia? Controlló velocemente al polso e prese una boccata d'aria. Era tutto in ordine. Ma allora perché c'era tutta quella gente radunata vicino alla bacheca? Si fece spazio tra i presenti senza troppe carinerie e lesse ad alta voce << Vivienne Pierce... Nuovo prefetto grifondoro... >> provò a rileggere ancora una volta, sbattendo le palpepre più volte. << Eeeh? >> ma era una notizia strabiliante. Vivienne, la sua migliore amica era diventata prefetto! Alice non riuscì a contenere l'entusiasmo tanto che prese a saltellare sul posto. Doveva assolutamente trovare la bionda e congratularsi. Si catapultó fuori dalla sala comune con così poca grazia che la signora grassa le disse che aveva assolutamente bisogno di lezioni di etichetta. Ma quale etichetta? Scese poi le scale così velocemente che scivolare per il poggia mano l'avrebbe ritardata, insomma aveva ormai il fiatone una volta raggiunta la sala grande. Cercando di recuperare qualche piccola nota d'ossigeno si diresse verso il tavolo Grifondoro, aveva individuato la figura minuta che cercava. Batte le mani sul tavolo per attirare la sua attenzione e si mise a parlare ad un tono di voce decisamente troppo alto << Come sarebbe a dire che ora sei un Prefettooooo?! >> l'entusiasmo nella voce era palese e gli occhi azzurri sembravano brillare, come durante il cielo di una primavera calda. Vivienne si meritava quel titolo più di ogni altra cosa al mondo ed Alice voleva cercare di trasmetterle quanto fosse fiera di lei. Senza darle tempo di replicare né niente, la abbracciò stritolando in parte il corpicino minuto. Ma non le importava, era così felice e fiera che quasi le veniva da piangere << Gut gemacht Älter!>> che tradotto andrebbe a stare come un "Ben fatto sorella!" le diede una grossa pacca sulla spalla, accomodandosi solo dopo accanto a lei.
<< Viv sono troppo fiera di te! Te lo sei stra meritato, sei proprio la più intelligente di tutti!>> esclamò iniziando a riempirsi il piatto. Ehi okay l'entusiasmo ma doveva nutrire quella piccola fiammella che le ardeva in petto o avrebbe finito per darle fuoco. Si infilò in bocca un pezzo di pancake seguito da una salsiccia fumante e un sorso di té, tutto nello stesso secondo. Aveva quindi la bocca piena ma questo non le impedì di continuare << Scai cossa 'obbiamo feschhhteggiarre > la indicò con l'unica mano libera. Ora avrebbero davvero dominato la scuola come delle vere Paladine, insomma con Vivienne a suo fianco le sue malefatte sarebbero rimaste impunite. Giusto?

Giorno della gita a Mielandia 26.09 - ore 14.00 - Giardino


Aveva già concordato con Vivienne che quel giorno dopo l'ultima lezione di Pozioni, che casualmente era stata spostata appena dopo pranzo, sarebbero andate a fare un salto a Mielandia dove a quanto veniva regalato un nuovo gadget in omaggio raggiunti un discreto numero di acquisti. E chi non voleva svaligiare direttamente il negozio intero? Faceva comodo avere la migliore amica appena diventata prefetto in questo caso, perché significava riuscire ad accedere ad Hogsmaede senza dover per forza scomodare KC o Oliver. Anche loro avevano le proprie robe da fare e Alice si sentiva in imbarazzo a dovergli sempre chiedere il favore di accompagnarla. Con Viv prefetto questo problema era sparito e anzi rendeva le cose ancora più elettrizzanti per la rossa, che non vedeva l'ora di vederla all'opera. Alla combriccola si era unita anche Emma, l'ultima arrivata con la quale Alice aveva già avuto modo di far conoscenza. Le stava molto simpatica, senza contare il fatto che fosse lei stessa commessa di Mielandia. Forse uno sconto stava per arrivare? Si poggió alla colonna di marmo sotto il porticato di fronte al giardino, in attesa che le due la raggiungessero. Non aveva avuto alcuna voglia di cambiarsi per cui aveva deciso di andare con la sua uniforme scolastica, arricchita dalla sciarpa dai colori grifondoro e un maglione cucito all'uncinetto da sua nonna con, ovviamente, i colori dello stemma della casata.
Quanto gli ci voleva a quelle due?












Edited by Nontiscordardime - 4/11/2020, 11:39
 
Top
view post Posted on 26/10/2020, 22:34
Avatar

Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

Group:
Grifondoro
Posts:
1,601
Location:
Neverland

Status:








EmmaGreen
Gryffindor - 11 years old - Outfit


*Ce la posso fare, ce la posso fare… ce la devo fare!*

Emma continuava a ripeterlo ogni volta: era una ritardataria cronica, di quelle che non ci puoi fare proprio niente, di quelle che si alzano presto per fare tardi con calma, che non le puoi cambiare nemmeno se ti ci metti di impegno. Tu non puoi venire con me. Disse a Snooty, come se lui fosse stato interessato ad accompagnarla. Come non detto… Prese ai piedi del letto il suo zainetto che conteneva un sacchetto pieno di galeoni, anche se - pieno - probabilmente era una parola troppo grossa se si stava parlando del suo sacchetto. Me li farò bastare. Aveva detto facendo spallucce. Il suo letto, a differenza di quello della maggior parte delle sue compagne di stanza, sembrava un vero e proprio campo di battaglia, per non parlare del fatto che a volte parlava nel sonno: insomma, averla come compagna di stanza era impegnativo. Quella mattina sarebbe andata ad Hogsmeade con Alice e Vivienne… che probabilmente erano già pronte considerando che al suo risveglio non erano in camera. Sorrise per la posizione buffa che aveva preso Snooty sul letto e una piccola ferita si aprì sul suo labbro inferiore: doveva usare il suo balsamo per le labbra alla vaniglia, lo aveva comprato ma non lo aveva ancora usato. Infilò la mano nello zainetto e cominciò a frugare al suo interno per trovarlo, ma senza successo; così presa dai nervi svuotò tutto il contenuto sul letto facendo scappare via il gatto. Iniziò a cercare freneticamente tra le mille cianfrusaglie, finché non riuscì a recuperare quello che cercava. Senza attendere un attimo in più, rimise tutto quanto all'interno, o quasi tutto, poco le importava. Si catapultò per le scale che ovviamente proprio in quel momento… cambiarono. Questo la fece ritardare più del dovuto e quando finalmente raggiunse il giardino vide Alice vicino al porticato. Uragano-Alice! Cominciò a correre nella sua direzione e in quel momento accadde una cosa alquanto spiacevole: per scansare una cavalletta era finita di faccia a terra come un sacco di patate, ma si rimise subito in piedi sperando che nessuno avesse assistito alla scena… anche se la sua concasata l'aveva vista di sicuro!











Prosegue qui: click




Edited by Miss Effe - 1/11/2020, 10:00
 
Top
view post Posted on 27/10/2020, 22:09
Avatar

Group:
Caposcuola
Posts:
1,786

Status:








Vivienne L. Pierce
Gryffindor - 12 years old - Outfit


UN87ojw29 Settembre - ore 8.00 - Sala Grande
Il sole non era ancora sorto quando Viv scivolò fuori dal letto. Con l'abilità di un ninja aveva indossato silenziosamente - per non svegliare le compagne di stanza - e rapidamente la divisa per poi sgattaiolare via dalla Sala Comune. Quella mattina tutti avrebbero scoperto della sua nomina a Prefetto e, nonostante alcune volte Vivienne non brillasse per intelligenza, sapeva benissimo che la Sala Comune quella mattina non sarebbe stata un posto tranquillo, tutti avrebbero parlato di lei e non si sentiva troppo a suo agio nell’essere al centro dell'attenzione. Più che altro era preoccupata di quello che gli altri avrebbero pensato della nomina: ci sarebbero certamente stati quelli felici per lei, ma ci sarebbero state anche persone che non sarebbero state d'accordo. Viv non voleva sentire le loro lamentele: l'avrebbero fatta sentire ancora più insicura di come si sentiva già. Appena le venne data la notizia della nomina pensò che avessero sbagliato persona, come poteva lei esser diventata Prefetto? Una volta capito che si trattava proprio di lei, comunque non poteva crederci ma ne fu troppo felice. I giorni successivi furono strani, momenti di gioia estremi venivano alternati ad altri di grande dubbio, nei quali Viv si chiedeva se sarebbe stata in grado di essere un buon Prefetto per la sua casata. Avrebbe avuto un sacco di responsabilità in più e aveva molta paura di fallire, deludendo tutti: a partire da chi aveva deciso di darle quel ruolo fino a tutti i concasati che avrebbero contato su di lei. Ma la cosa più difficile di quei giorni fu che non poté dire nulla alle sue amiche. Per un paio di volte rischiò di spifferare il tutto ma riuscì a trattenersi.
Nel frattempo la Grifondoro era arrivata in Sala Grande, anche in questo caso il piano era di far colazione nel minor tempo possibile e fuggire prima dell'arrivo di tutti gli altri. Ma si sa, la fretta non porta mai nulla di buono, così mentre spalmava velocemente la marmellata, la fetta biscottata le scivolò dalle mani, cadendole sopra la divisa, ovviamente rispettando la Legge di Murphy.
« Maledizione! » Era intenta a togliere con un tovagliolo la marmellata che le era rimasta attaccata sulla divisa quando sentì qualcuno che batteva sul tavolo. Sussultò per lo spavento e alzò lo sguardo, ritrovandosi davanti Alice che la fissava felice. Non fece in tempo neanche a chiedersi se l'amica aveva preso bene la nomina che la strinse in un abbraccio « Aliceeee! Si! È assurdo, non è vero? » Ogni volta Alice sapeva dimostrarle di essere una vera amica, Viv ricambiò l'abbraccio, felice di averla nella sua vita. Tra le mille congratulazioni ad Alice sfuggì qualcosa in tedesco, ovviamente Vivienne non aveva idea di quello che le aveva detto, di sicuro era una cosa bella, ma non riuscì a nascondere uno sguardo interrogativo all'amica proprio prima di scoppiare a ridere.
Piano piano gli studenti iniziarono a popolare la Sala Grande, alcuni passarono a congratularsi con lei, altri invece no, ma Vivienne era tranquilla: la gioia di Alice l'aveva contagiata.
« Si, ovvio! Festeggeremo alla grande! » Gli occhi le brillavano di felicità.

26 Settembre - ore 14.00 - Giardino
La notizia della collezione speciale di dolcetti di Halloween di Mielandia si sparse velocemente tra i corridoi di Hogwarts e ovviamente Vivienne li voleva assaggiare tutti quanti. Teoricamente non sarebbe potuta andare ad Hogsmeade da sola, ma ora era un Prefetto; non solo poteva andarci, ma poteva anche portare Alice! Così decisero di partire subito dopo la lezione di pozioni, in modo da poter comprare e mangiare i dolci durante il pomeriggio. L'autunno era arrivato, ma ancora il sole splendeva e regalava giornate in cui era piacevole restare all'aperto. Alla gita posi era poi unita anche Emma, che tra l'altro lavorava da Mielandia, quindi sicuramente le poteva aiutare a trovare i dolci migliori! Alice aveva deciso di rimanere in divisa, ma Viv preferì invece cambiarsi, aveva messo la divisa con la gonna quella mattina e per la gita avrebbe preferito indossare un comodo paio di pantaloni. « Torno subitissimo! » Disse all'amica mentre correva verso la Sala Comune. Indossò un paio di jeans e un maglioncino arancione su cui appuntò la spilla da Prefetto, una rapida spazzolata ai capelli e ricominciò a correre verso il giardino. Quando arrivò al punto di incontro le due ragazze erano già arrivare. “Sono il prefetto e arrivo in ritardo. Ops.” Viv si morse il labbro anche se in realtà era divertita dalla situazione. « Direi che possiamo andare! » Esclamò, mentre si avviava verso il cancello della scuola







 
Top
view post Posted on 8/12/2020, 18:35
Avatar

Di sole e di gatti

Group:
Studente sotto Esame
Posts:
1,825
Location:
Ferrara

Status:






Amelia Gin Moonword

studentessa | I anno | Corvonero | Mood: Eccitata e infreddolita| Outfit: divisa pesante Corvonero






Quel giorno Gin era particolarmente eccitata. Erano quasi le 17:00 e, dopo le lezioni (alle 17:00 appunto) aveva appuntamento con Phoebe, il suo prefetto, che aveva gentilmente acconsentito ad accompagnarla ad Hogsmeade. Certo, Gin era garzone da qualche tempo al Testa di Porco, ma non le era permesso girovagare per il villaggio. Poteva recarsi solo al pub e ritorno, senza passare altrove. Tuttavia, era passata un paio di volte davanti la vetrina di Mielandia (che era di strada) e non vedeva l'ora di poterci entrare! Le avevano detto che c'era una fantastica scelta di dolciumi magici e, soprattutto, le cioccorane davano la possibilità di iniziare una collezione di figurine! La curiosità della Corvonero era salita alle stelle ed, in effetti, nei corridoi della scuola e in giardino aveva visto diversi ragazzi scambiarsi quei colorati cartoncini che si muovevano! Le sembrava un ottimo modo per sperimentare la sua giovane età magica, visto che non era potuta crescere con queste cose, voleva recuperare il tempo perduto. Aveva messo da parte qualche soldo per poter fare una piccola scorta di dolciumi che l'avrebbe allietata nei lunghi pomeriggi di studio!

Finalmente le 17:00 erano arrivate e Gin si recò al portone principale, in attesa di Phoebe. L'aria fuori iniziava ad essere particolarmente fredda ma, per fortuna, Gin aveva ricevuto in regalo dal Calendario dell'Avvento magico di Hogwarts un fantastico paio di guanti bianchi che tenevano davvero calde le mani. Armata, dunque, del suo paio di guanti nuovi fiammanti, della sciarpa della sua casata e del suo mantello più pesante, era pronta per Mielandia!





PS: 101 | PM: 50 | PC: 50 | EXP: 1




© Gaelle





Concordato con Phoebe che ha acconsentito ad accompagnarmi
 
Top
view post Posted on 11/12/2020, 10:40
Avatar

Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

Group:
Studente Sotto Esame
Posts:
1,515
Location:
Toscana ☀️

Status:


Finalmente era arrivato il giorno di andare a fare compere natalizie.
Quel pomeriggio era rimasta d'accordo con Gwen, il suo prefetto, per andare a Hogsmade insieme a fare un po' di acquisti prima che iniziasse il suo turno di lavoro da Zonko.
La tappa ambita dalla tassina era BiblioMagic, voleva comprare alcuni libri per sé, come se a casa non ne avesse abbastanza, ma che ci volete fare, è più forte lei, e fare un regalino speciale alla sua nuova amica Emma.
Per andare a lavoro passa sempre davanti alla vetrina e la guarda incantata per minuti, come se contenesse un tesoro, ma senza permesso non poteva entrare; quel giorno però avrebbe realizzato il suo piccolo desiderio.
L'inverno stava diventando sempre più rigido e freddo, quindi Camille aveva indossato un maglione bello caldo, la sciarpa con i colori della sua casata e i nuovi guanti ricevuti con il calendario dell'Avvento, ed era uscita dal dormitorio per recarsi nell'atrio dove, intorno alle 17, aveva appuntamento con Gwen.
Guardando fuori si era accorta che aveva persino iniziato a nevicare, cosa che lei ama; non c'è niente di più bello e divertente al mondo che giocare con la neve.
Dopo poco vide arrivare la sua accompagnatrice e la salutò con un cenno della mano; non poteva immaginare quanto le era grata.
-Ciao Gwen, grazie per aver accettato di venire con me- disse sorridendo alla concasata.
*Che lo Shopping abbia inizio* si disse tra sé e sé.



uscita concordata in privato con la mia dolce prefetta Gwen :fru:
 
Top
view post Posted on 11/12/2020, 19:05
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
1,374

Status:


Il cielo era di un bianco splendente e forse a breve sarebbe venuto giù in tutti i suoi magnifici fiocchi, per questo Gwen aveva indossato strati su strati di indumenti, cappello e sciarpa immancabili, non poteva assolutamente permettersi di ammalarsi: aveva diversi progetti per quelle feste, tra i quali spiccava la necessità di recarsi ad Hogsmeade. La cosa coincise con una richiesta, educata e gentile, da parte della nuova Tassina Camille; bastarono pochi minuti per organizzarsi, decidere le tappe da compiere oltre che il giorno più adatto, che a quanto pare sembrava anche quello perfetto. Mentre camminava per i corridoi infatti, dalle finestre era ben visibile che la neve stava vincendo la sua timidezza, iniziando a cadere giù come solo lei sapeva fare. Gli occhi del Prefetto si illuminarono e con una nuova gioia corse al luogo prefissato per l'incontro, trovandovi Camille già in sua attesa. «Ciao! Spero di non averti fatto aspettare troppo» Rispose sorridendo alla concasata, «Figurati e anzi guarda, abbiamo scelto il giorno perfetto!» Aggiunse poi con felicità indicando le finestre, passeggiare sotto la neve sarebbe stato sicuramente piacevole. «Speriamo inizi a posarsi..» Forse era ancora presto per quei fiocchi riuscire a creare il grande e candido tappeto invernale, ad ogni buon conto sperarlo non faceva male a nessuno. «Vogliamo andare?» Concluse poi, mentre iniziava a chiudere ogni bottone del proprio cappotto.
Eccomi :*-*:
Posta pure in negozio, ti raggiungo!
 
Contacts  Top
view post Posted on 11/12/2020, 23:04
Avatar

Group:
Corvonero
Posts:
2,262
Location:
1329 Prescott Street, San Francisco (California)

Status:


Hogsmeade. L'unico villaggio inglese abitato da soli maghi e streghe rappresentava una meta altamente desiderata e indubbiamente ambita. Erano in tanti, nel mondo magico, a voler passare per quelle vie, per quelle strade e quei negozi, anche solo per trascorrere un pomeriggio in totale serenità. Al Castello, tra i giovani studenti e le giovani studentesse della scuola, Hogsmeade non era altro che questo: un luogo dove potersi divertire, dove poter trascorrere alcune ore lontani dalla tensione provocata dalle lezioni, dallo studio e dai compiti. Eppure, non tutti avevano la possibilità di andarci, se non accompagnati da chi di dovere. Erano quasi le 17:00. La giovane adepta di Priscilla si trovava nella sua camera al Dormitorio Femminile. La curiosità mista ad un leggero pizzico d'ansia sembrava farla da padrone. Si era data appuntamento con la nuova corvina Gin al portone d'ingresso, ed era piuttosto felice e contenta di accompagnarla fino ad Hogsmeade. Si stava mettendo il giubbetto di colore blu notte quando un miagolio spezzò il silenzio. « Kit, cosa c'è? » Il suo bel micetto dal pelo scuro era sdraiato ai piedi del suo letto. I suoi occhi azzurri e curiosi erano puntati su di lei. Proprio in quel momento, un sorriso spontaneo nacque sulle labbra della piccola Halliwell. Nonostante il caratterino piuttosto difficile dell'animale, la piccola non poteva fare a meno di adorarlo. Si avvicinò per prenderlo in braccio e accarezzarlo teneramente. « Sei un birbantello » Un'ultima grattatina dietro l'orecchio del felino, e la ragazzina ritenne fosse arrivato il momento di raggiungere Gin. « Ora devo andare, ma non starò via molto... Farai il bravo, vero? » E qui dolcemente lo liberò dalle sue carezze. In tutta risposta il micio miagolò flebilmente una seconda volta.
Ore 17:00. Si era ritrovata così a raggiungere il portone in prossimità del quale potè constatare la presenza di qualcuno che riconobbe praticamente all'istante. « Ciao, Gin! » Agitò la mano in segno di saluto mentre un sorriso dolce e genuino si dipingeva sul suo volto. Fece poi per accorciare la distanza che le separava. « Non stai aspettando da molto, vero? » Domandò con un tono di voce incerto ed insicuro. Non se lo sarebbe di certo perdonato. Era d'altronde l'ultima cosa che voleva. La prospettiva infatti di essere la causa di una lunga attesa era orribile. « Immagino non starai nella pelle! Possiamo andare. Che ne dici? »


Vai, vola pure da Mielandia, Corvina ; )💙



Edited by » Phoebe ° - 14/12/2020, 19:58
 
Top
view post Posted on 15/2/2022, 15:35
Avatar


Group:
Mago
Posts:
1,340

Status:


cH1palJ



Chi volesse partecipare alla Sugar Weeks ad Hogsmeade, o semplicemente fare un po' di shopping e magari spendere il buono del mese della Gazzetta, può unirsi a noi. L'invito per la Tasso-in-Gita è rivolto a tutti i Tassorosso, dal primo all'ultimo anno, ed è esteso ai Primini senza accompagnatore delle altre Casate. Per prendervi parte vi basterà fare riferimento all'iniziativa nel vostro post al Negozio/Bancarella.
Attenzione: chi parteciperà dovrà indossare l'apposito cappellino --> click!
Per qualunque dubbio, contattare il Servizio Clienti lo Staff Tassorosso.
Buono shopping!

E ricordate: vietato perdersi.
 
Top
view post Posted on 23/10/2022, 09:26
Avatar

No rain, No flowers

Group:
Tassorosso
Posts:
349

Status:


Helena S. Whisperwind · I anno · 12 anni · Outfit
«Andiamo ad Hogsmeade?»
E che cosa mai avrebbe potuto rispondergli, Hel? Certo che sì! Per di più si offrì lui stesso di domandare alla sua prefetta di accompagnarli, perciò l’unica cosa che la tassina dovette fare fu farsi trovare per le 17 al piano terra, nei pressi del portone dell’ingresso principale.
Qualche minuto prima dello scoccare delle cinque, dopo un bel pranzo abbondante e due ore di lezione di Incantesimi, Helena arrivò quindi al piano terra dove avrebbe dovuto incontrare Edmund e presumibilmente Phoebe, o Jean.
Un mellifluo e melodioso meow~ catturò la sua attenzione.
«E tu che ci fai qui?»
Meow~
La sua gatta, Nana, lanciò una zampata alla stoffa del lungo mantello bordato di giallo, facendolo oscillare più volte.
Meow~
«Sì, sì, ho capito...»
Conquistata del quel fascino felino, tirò fuori la bacchetta e una piuma dalla borsa a tracolla che portava con sé; con movimento rotatorio del polso verso destra, dal basso verso l’alto, seguito da un abbassamento deciso della bacchetta -che tuttavia non colpì la piuma- e la pronuncia precisa di «Wingàrdium Leviòsa», fece librare la nuova fonte d’intrattenimento della signorina pelosetta.
Avrebbe passato le ore a giocare con lei, ma Hogsmeade era in attesa e, a dir la verità, non vedeva l’ora di godersi quell’ora di semi-libertà insieme al suo amico corvetto.
«Dai vai a giocare con le cornacchie in cortile»
Meeeow~
«Non sto partendo. Torno tra un’ora!»
Si chinò per prendere in braccio la gatta, le scoccò un sonoro bacio sulla morbida testolina e poi la riportò delicatamente a terra. Con un frrrrù, l'altra esplicitò il suo commiato.
Le gite ad Hogsmeade accompagnati da prefetti, caposcuola o adulti -a seconda della disponibilità- purtroppo avevano una durata piuttosto limitata, ma dopotutto: uno. era meglio quello che nulla; due. sicuramente anche loro avevano da fare le loro cose e sarebbe stato pesante gestire giornate intere di gite di tutti i primini della scuola; tre. dati i tempi brevi decise che avrebbe sfruttato al massimo ogni minuto a disposizione.
Mentre già s'immaginava fare acquisti nel villaggio magico -non voleva assolutamente perdersi i nuovi biscotti di Halloween di Mielandia, di cui aveva sentito tanto parlare negli ultimi giorni-, l'entusiasmo aumentò sensibilmente quando intravide due figure avvicinarsi verso la sua direzione.
Verso Hogsmeade...


Abbiamo già un'accompagnatrice.
Comunque grazie a chi si sarebbe gentilmente offerto ♡


Edited by Helena Whisper - 23/10/2022, 11:51
 
Top
view post Posted on 25/10/2022, 22:58
Avatar


Group:
Corvonero
Posts:
1,098

Status:


Edmund A. Knight · I anno · 11 anni · Outfit
Le 17 non erano ancora scoccate ma la gestualità di Edmund tradiva un'impazienza quasi fosse stato enormemente in ritardo sull'orario convenuto.
Scendeva le scale e percorreva i corridoi con passo rapido voltandosi continuamente indietro per verificare la sua "accompagnatrice" fosse ancora nei paraggi: aveva faticato a trovare una guida per quel pomeriggio ed era meglio non lasciarsi sfuggire la sua presenza altrimenti per lui, studente del primo anno, come pure per Helena, l'accesso ad Hogsmeade sarebbe stato proibito.
La ragione di quei passi veloci era duplice: da un lato voleva essere un messaggio subliminale per indurre la Corvonero che lo accompagnava ad affrettare il passo. Non si sarebbe mai permesso di dirglielo esplicitamente, frenato da quel timore reverenziale per la carica unito alla timidezza tipica dell'undicenne, ma i piani che li separavano dal portone di ingresso erano diversi e lui non aveva nessuna intenzione di arrivare in ritardo al punto di ritrovo nella precisa ora stabilita con l'amica Tassorosso, sarebbe stato oltremodo scortese presentarsi in ritardo, specie con Helena. Il sole fa presto a scendere sotto la linea dell'orizzonte quando il mese di ottobre volge al termine, per cui era meglio approfittare delle poche ore di luce rimaste loro prima che il buio mutasse la veduta di Hogsmeade.

C'era però un secondo motivo, più recondito. Edmund era davvero sinceramente emozionato per quella gita programmata ad Hogsmeade, fuori Hogwarts, e l'emozione alimentava l'impazienza come l'ossigeno alimenta le braci; in quanto garzone in prova presso il negozio di Accessori per il Quidditch a Diagon Alley, non era infrequente per lui lasciare Hogwarts da solo, ma Hogsmeade sarebbe stata una cosa diversa; innanzitutto si trattava di Hogsmeade, il villaggio magico famosissimo in tutta la Gran Bretagna per essere uno dei pochissimi abitati da soli maghi, inoltre l'accesso era proibito agli studenti del primo anno, ragion per cui la gita di quel giorno possedeva quel fascino caratteristico di quei viaggi verso luoghi, non essendone liberamente consentito a chiunque l'accesso, su cui aleggia un alone di meta proibita specie se gli adulti non avessero fatto parte, come quel giorno, del pacchetto.

Emozionato e impaziente continuava a camminare, lanciando di tanto in tanto qualche furtiva occhiata all'orologio che teneva al polso. Da quando Helena aveva accettato non aveva fatto altro che pensare e ripensare ai dettagli di quella gita, aveva cercato un accompagnatore e si era preparato il bagaglio, quello zainetto verde che aveva sulle spalle anche in quel momento.
Sebbene non avessero dovuto andare chissà dove, Edmund si era preparato lo zaino con tutto quello che lui riteneva essere l'occorrente per la gita: una coppia di libri qualora avesse avuto del tempo libero, la Gazzetta del Profeta del giorno, pergamena e inchiostro per non si sapeva bene che ragione, una bottiglietta con del succo di zucca, dei tortini sgraffignati in sala grande, un quadernino con dei suoi appunti segreti e una serie di altri ammennicoli di cui era difficile stabilirne l'utilità. La madre ogni volta gli ripeteva che era inutile, che non avrebbe dovuto stare via mesi interi e che sarebbe stato inutile trasportare l'80% di ciò che aveva in dormitorio, ma per Edmund l'unica cosa inutile era quel consiglio. Si era preparato quindi quello zainetto come era solito fare e ora continuava a camminare chiedendosi se Helena fosse già arrivata a destinazione e se lo stesse già aspettando.

Quando aveva visto alcuni Serpeverde fuori dalla biblioteca divertirsi a mangiare dei dolcetti che mutavano la loro zucca vuota in una zucca vera si era chiesto che razza di fatture si stessero scambiando, ma quando aveva visto che un secondo dolcetto faceva addirittura sparire delle parti del corpo, la curiosità aveva iniziato a tormentarlo fino a quando non si era deciso a ripromettersi di andare a prenderne qualcuno per assaggiare quanto fossero buoni ed efficaci, ottima occasione per acquistare anche delle Cioccorane: da troppo tempo rimandava l'inizio di quella raccolta di figurine!
Sfortunatamente avrebbe dovuto essere accompagnato e non conosceva nessun prefetto abbastanza bene... Conosceva Draven, vero, ma avendo con lui dovuto siglare un contratto magico solo per una partita di scacchi, chissà cosa avrebbe dovuto fare per un viaggio a Hogsmeade... No, Draven era decisamente fuori discussione... Rimanevano tutte le altre prefette... ma di cosa avrebbero parlato durante il viaggio? Erano tutte femmine e più grandi di lui e tutto ciò lo metteva tremendamente a disagio. Le femmine fanno discorsi da femmine, e i grandi fanno discorsi da grandi: le femmine grandi fanno discorsi da femmine grandi, non poteva esserci situazione peggiore per la sua situazione.
A ben pensarci una soluzione c'era! Idea che, se accolta dalla diretta interessata, avrebbe contribuito a rendere quella gita ancora più entusiasmante. Helena difficilmente avrebbe rifiutato di andare per negozi a Hogsmeade e forse, se la prefetta avesse fatto discorsi strani durante il viaggio, la Tassorosso avrebbe saputo darle retta. E così lui avrebbe beatamente godersi il paesaggio in attesa che, almeno una volta giunti a destinazione, concedesse loro un po' di sana libertà. Dopotutto sarebbe stata anche un'occasione per passare un po' di tempo con Helena, la cui compagnia gli era sempre insolitamente gradita.
Percorsi gli ultimi gradini, mentre si dirigevano al portone d'ingresso, guardò l'ora un'ultima volta: 16.58. Sorrise compiaciuto mentre alzava la mano destra per salutare l'amica.

«Ciao! Ci siamo anche noi! Possiamo andare credo!»

Verso Hogsmeade...
 
Top
view post Posted on 27/10/2022, 10:16
Avatar

Ocean eyes.

Group:
Caposcuola
Posts:
9,901
Location:
Nowhere

Status:


Megan M. Haven · Caposcuola Cornovero · V anno
«Come mai non ha partecipato al corso di Miss Fiechran?» Grace lasciò la porta della Sala Comune chiudersi alle spalle. Libri stretti nel petto e sguardo curioso. Megan sbuffò continuando ad andare avanti, fermandosi a ridosso delle grandi poltrone blu al centro della sala. «Grace seriamente me lo chiedi?» la guardò accigliata. «Le Mandragole si studiano al secondo anno, è un argomento interessante ma ho già dato in passato» storse Ia bocca disgustata. Erbologia non era una materia che amava in particolar modo, solo poche lezioni durante gli anni le erano sembrate davvero interessanti.
«Lo credevo anche io ma l’ho trovato molto interessante» sorrise con malizia.
«Non dirmi che c’è…» intervenne Megan.
«Shh!» le tappò la bocca Grace. Scrollò la testa cercando di liberarsi dalla mano dell’amica che la lasciò quasi subito. «Ok, va bene. Va bene» Megan rise scuotendo la testa.
«Cosa è successo?» chiese poi.
«Te lo dico dopo, ora devo sbrigarmi…» Grace le stampò un bacio con forza sulla fronte e salì le scale, dritta nella torrette.
«Io vado a Hogsmeade oggi pomeriggio!» le aveva detto mentre correva via. Non era certa che l'avesse sentita ma le avrebbe lasciato un biglietto in camera prima di andare.
«Posso seguirti? Quelli del primo anno non possono andare da soli» la voce intimidita di un giovane Corvonero richiamò la sua attenzione. Si voltò, dinanzi a sé Edmund Knight. Sapeva poco di lui ad eccezione degli eccellenti voti presi durante il trimestre. Un contributo non indifferente alla casata che spiccava al primo posto tra le clessidre.
«In realtà c’è anche un’altra mia amica Tassorosso, se va bene» continuò.
«Tu devi essere Edmund Knight» una conferma che non tardò ad arrivare. Megan guardò il Corvonero e gli sorrise appena. Un cenno del capo. «Ci vediamo tra dieci minuti qui» disse infine andando via.

Coperta da un lungo e caldo cappotto, era scesa puntuale e percorso il castello insieme a Edmund. Nel silenzio e nella fretta che il Corvonero lasciava vedere chiaramente, tra passi affrettati e occhi rivolti spesso all’orologio nella paura di fare tardi a quell’appuntamento. Megan aveva mantenuto il passo non curandosi delle sue richieste silenziose ma non tentò in alcun modo di frenarlo in quella corsa. Di tanto in tanto lo aveva visto allontanarsi di qualche metro ma lo zaino verde, che portava sulle spalle, era stato sempre un ottimo punto di riferimento.
Arrivati al punto di incontro Megan accennò un saluto alla giovane Tassina, l’entusiasmo di Edmund la fece sorridere.
«Bene, andiamo» disse invitandoli a seguirla. Superò entrambi incamminandosi lungo la via che li avrebbe condotti al villaggio.
Una volta arrivati, Megan li avrebbe lasciati andare ma non prima di aver stabilito un appuntamento per il ritorno.
Verso Hogsmeade...


Intervento concordato in off.
Siete liberi bimbi, fate ottimi acquisti e abbuffatevi di dolci! ♡

 
Top
view post Posted on 5/12/2022, 15:36
Avatar

Group:
Prefetto Corvonero
Posts:
724

Status:


Dopo la rottura con Genny, Jean aveva iniziato ad apprezzare molto di più le passeggiate a Hogsmade. Questo aveva fatto sì che pure scortare i primini al villaggio fosse meno pesante, perché quando capitava che ci fosse la necessità ne approfittava sempre volentieri per fare un giro e magari qualche acquisto. Quando Gin la sera prima le aveva chiesto di accompagnarla, Jean aveva accettato di buon grado, anche perché aveva ancora qualche pensierino natalizio da raccattare e non c'era occasione migliore. Sarebbe stata pure da sola, una volta lasciata la piccola concasata a girare per Hogsmade, così avrebbe potuto fare i suoi acquisti natalizi senza rischiare di rovinare la sorpresa. Aveva già in mente bene cosa fare e per chi farlo. Sì, sarebbe stato divertente.
Aveva appuntamento alle 8:30 con Amelia davanti all'ingresso del castello. Era scesa an anticipo dalla torre perché voleva controllare alcuni annunci in bacheca, per cui era arrivata un po' prima. Aveva fatto bene a coprirsi col suo solito cappottino rosso e la sciarpona: appena un ragazzo aprì la porta per uscire sentì una zaffata di aria gelida. Rabbrividì, mettendosi le mani in tasca. Poco tempo dopo la ragazzina arrivò. «Eccoti! Buongiorno. Se sei pronta, andiamo.» Sorrise a Gin, invitandola a seguirla.


Appuntamento con Gaelle.

Posta qui il nostro incontro concordato e poi sei libera di fare i tuoi acquisti per Hogsmade!

 
Top
123 replies since 27/6/2011, 10:15   4335 views
  Share