Vagando Per Hogsmeade, x Rowena

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Bronco89
view post Posted on 11/7/2011, 22:06




Le mani passano violentemente sulla bianca camicia, viaggiare con la polvere volante non è ancora facile per lui, non avvezzo alle usanze del mondo magico.

*ok! il viaggio è gratis... ma preferivo le due sterline del bus*

La mancina piano risale, le dita si saldano intorno alla tesa del cilindro, che vien posizionato correttamente e in seguito spolverato. Si sistema per ultimo il nero pantalone, alzandolo grossolanamente per la cintura.

*devo chiamare Charlie*

infila una mano nella tasca del pantalone ed estrae uno specchietto, si china per prendere la bacchetta che è nel suo stivale e colpisce il vetrino due volte. Dopo qualche attimo, in cui nell'aria risuona un sottile fischio, sullo vetro riflettente compare l'immagine di un uomo.



CITAZIONE

bear_grylls



-Yo Charlie, da quanto tempo-

-Duncan Che vuoi?-

La voce del barbone, melliflua e ammaliante, contrasta con quella del giovane dall'altro capo dello specchio, annoiata e pesante.


-Charlie?! è così che si saluta un amico? Ma non sono qui a farti una predica sul tuo modo di parlare al prossimo, parliamo di affari... Allora, non posso più lavorare tra Londra e dintorno, il ministero me l'ha impedito, però tu puoi farlo per me! Non sei felice? Mandami a Diagon Alley una partita di stuzzicadenti, non chiedermi il perchè... fallo è basta! A presto.

-Ma Dun...-

Charlie non ha il tempo di ribattere, che lo specchietto viene spento da un tocco di bacchetta e riposto poi nella sacca. Le scure iridi sorvolano le strade di Hogsmeade, la malandrina mente cerca spunto per guadagnare, ma tutti i ragazzini li presenti non gli danno troppe idee.

*un tempo le mie magie era richiestissime... ma qui le sanno fare tutti*
mesto si avvicina ad alcune casse, nessuno gli da conto, nel mondo babbano era il più grande mago e truffatore, ma ci voleva poco per ingannare un qualsivoglia babbano con la magia. Gli stessi giochetti non riescono nel mondo magico. Volgare come non mai sputa alla sua sinistra e proprio in quel momento gli balena un'idea. Oltre ad essere un imbroglione, ha un'altra qualità innata, l'amore per la letteratura. Si riporta in bella vista nel mezzo della strada, posa il cappello rivolto verso l'alto ai suoi piedi e con posa teatrale comincia a parlare ad alta voce

-È un vecchio marinaio, ferma uno dei tre convitati: «Per la tua lunga barba grigia e il tuo occhio scintillante, perchè ora mi fermi?-

non ha nulla da perdere, prova a raccattare qualche zellino, con la sua spiccata arte oratoria... Tentar non nuoce!









 
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Rowena Abyss
view post Posted on 11/7/2011, 22:47




Dopo un' ammorbante giornata in sala riunioni docenti per decidere come organizzare sti benedetti esami, ha deciso di scolarsi un qualche bicchiere di Vino di ortica, ma quello d'annata, che solo al Testa di porco, per qualche galeone in piu' servono. Cosi, con la gazzetta del profeta tra le mani ha passato qualche ora piacevole in solitudine, a rileggere e informarsi su cosa accade fuori da quelle quattro mura, fino a quando l'ora di rientrare l'ha ridestata da quella pace. Con un borbottio risentito, lascia il locale, giornale sotto braccio, per ritornare sulla via principale di Hogsmede.
La giornata e' piacevole, c'e' quel sentore di estate ma le temperature sono ancora piacevoli e la famigerata cappa di afa che tutti temevano, ancora non si e' presentata. Indossa quindi un vestito verde e senza maniche, lungo ovviamente e non troppo leggero, mentre un gilet marroncino fa da riparo alla bacchetta, che tiene in tasca e al portamonete. Sulla via del ritorno, nota un uomo, o per meglio dire sente la sua voce, che come richiamo per allodole, attira l'attenzione sua e di qualche altro mago nei paraggi. Decide quindi di proseguire, fino a quando non si trova davanti quello che appare un mago decisamente sfortunato, che con un cappello posato a terra, sembra intento a raccogliere una qualche moneta, che ovviamente, non avra' da Rowena. E' taccagna la strega, anche perche' in lei scorre sangue scozzese e delle sofferenze altrui importa poco o nulla. Ma che sia incuriosita, questo si. Attende quindi che il mago, o il magiattore fallito che puo' essere, continui a parlare, portando le braccia conserte sul petto in attesa.
 
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Bronco89
view post Posted on 11/7/2011, 23:39




Gesticola apertamente, espressivo come non mai, fa vivere intensamente il suo racconto ai pochi passanti che si fermano ad ascoltarlo... Due vecchietti e un bambino

*ma chi me lo fa fare?*

Le porte dello Sposo son già tutte aperte, e io sono il più stretto parente; i convitati son già riuniti, il festino è servito, tu puoi udirne di qui l’allegro rumore.»

I piedi si smuovono prima di due passi a destra e poi di due passi a sinistra, abituato alla vita di palco con il nonno, non ha problemi a mettersi in mostra, regge sul viso una parvenza di felicità, anche se in fondo è contrariato, visto che nessuno posa denaro nel suo cilindro

*stupido ministero, potevo allegramente guadagnare alle spalle dei babbani... ed ora il grande "Bronco The Magician" è ridotto a mendicar recitando*

Ma egli lo trattiene con una mano scheletrica. «C’era una volta un bastimento …» comincia a dire.


Ed ecco che le sue iridi si interessano alla nuova arrivata, di sicuro più interessante dei due vecchietti e del bambino che fa le linguacce. Tutte le parole della ballata son rivolte alla donna, quasi fosse l'unica spettatrice, abbassa quindi piano il capo, creando un alone di mistero (nella sua testa almeno è convinto di ciò!), per poi rialzarlo di botto e continuare la storia

*almeno oltre gli ultrasettantenni ed ai bambinetti, ottengo anche migliori attenzioni*

«Lasciami, non mi trattener più, vecchio vagabondo dalla barba brizzolata!» E quello immediatamente ritirò la sua mano.

Al momento conclude la sua storia, non vuole continuare se non ottiene "dindini", afferra con una piroetta il cappello e comincia a passare tra gli spettatori. Prima i vecchiarelli, che gli donano una specie di sigaretta...

*ma che razza di pagamento è una sigaretta!?*

Per secondo il bambinetto, che gli dona un pernacchio, ottenendo per tutta risposta una profonda "cilindrata", il cappello risuona sulla testa del bimbo, che mesto si allontana, infine giunge a "Rowena", un sorriso smagliante si apre sul volto del barbone, lo sguardo profondo, quasi come l'inchino che pronuncia quando arriva a pochi passi dalla donna

Il modo migliore per recitare una parte è quello di viverla.

E dopo la "ballata del vecchio marinaio" di Coleridge, il Barbone cita anche il buon Conan Doyle, cercando di convincere la femminile presenza che ha davanti a sgangiare qualche zellino e se proprio nessuna moneta almeno qualche parolina, son giorni che parla da solo nella sua testa, ed è convinto che la cosa lo porterà alla pazzia.

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 12/7/2011, 22:16




Tutto cio' che passo per la mente della donna fu: ma che razza di storia e' questa? Non vi era una collocazione, ne un inizio o una fine e sembrava cosi', sospesa in un tempo imprecisato tra le vie di Hogsmede. Scosse il capo, con tutta l'intenzione di andarsene da li per proseguire verso il castello, gia' la doveva subirsi le assurdita' di uno stuolo di studenti ignoranti come Troll, ora mancava anche l'artista di strada con qualche rotella fuori posto. Provo' quindi ad allontanarsi da li prima che il mago, o attore che sia, iniziasse il suo giro di colletta, ma non ci riusci' e a causa di quello scarno pubblico che aveva prestato orecchio alla vicenda dello sposo e del vagabondo, fu subito da lei, cappello in mano, un sorriso smagliante e gli occhi profondi, da perfetto adulatore.
Se si fosse trattata di un'anima caritatevole come quella di alcune sue colleghe avrebbe offerto volentieri un pasto caldo o sganciato un galeone, ma davanti all'uomo c'era Rowena Abyss purtroppo, forse la donna in quella parte di Gran Bretagna con il cuore piu' aspro che potesse trovare. Decise comunque di parlare, chissa' se per prendersi gioco della vita dell'uomo o solo per mera curiosita'.

-immagino stia vivendo la parte del vagabondo...anche se l'assenza di una barba brizzolata potrebbe far pensare allo sposo...-

borbotto' appena, abbozzando un sorriso divertito mentre le braccia erano ancora conserte sul petto, in un mal celato senso di difesa. Osservo' ora con piu' cura l'uomo che aveva davanti e bhe, forse in un'altra situazione non avrebbe rifiutato un galeone per i suoi servigi...
 
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Bronco89
view post Posted on 12/7/2011, 23:00




Le iridi non si smuovono dalla figura di "Rowena", non riesce a interpretare le parole della donna, ma comunque non cambia l'espressione del suo volto, perseverando in quello sguardo regalato solo alla strega.

*qua non c'esce uno zellino*

-Ebbene si! Son il vagabondo e narro la mia triste storia, avventure passate nel mezzo del mare, facendo la conoscenza di inquietanti presenze e sfidando la sorte.-

Continua a parlare ampollosamente, come se continuasse ad inscenare la storia, in realtà cerca solo di far bella figura sull'unica spettatrice rimasta. Con un movimento secco del braccio il cappello vien riportato in testa ed una volta completata l'opera per qualche arcano motivo il vagabondo ha la sigaretta accesa in bocca. Un tempo un giochetto del genere, ovviamente fatto a quattro o cinque babbani, riscuoteva gran successo, ora gli è rimasto solo come abitudine personale, ogni suo gesto è particolarmente enfatico

-Ma forse... voi non conoscete questo antico racconto? Se così fosse, sarei ben lieto di iniziarvi alle sue righe -

Dalle sue labbra, oltre alle belle e costruite parole, esce il rivolo di fumo della sigaretta, appoggiata ai lembi sinistri della bocca. Si china raccogliendo la sua bacchetta e nuovamente solleva il cappello, un paio di tocchi sul copricapo e dopo aver posato il legno, con la mano libera, estrae un libro dal cilindro

-i babbani andavano pazzi per questi giocchetti-

Rivela, velatamente, qualcosa di se, incorniciando il tutto con un sorriso smagliante. Il Cappello, per la seconda volta, vien riposto sulla testolina, ora entrambe le mani reggono il cimelio cartaceo, il libro è tutto consumato e sulla copertina, spessa e verde, v'è scritto "The Rime Of Ancient Mariner"

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 12/7/2011, 23:30




Aveva sentito parlare poche volte di maghi che si avventuravano per il mare, molti di loro preferivano infatti la comodita' della polvere volante, di scope o passaporte a caso. Arrivo' cosi' ad una precoce conclusione che si trattasse di un Magono', dopotutto perche' raccontare di lupi di mare e vagabondare in giro a chiedere l'elemosina quando con l'utilizzo di una bacchetta il mondo poteva essere suo? L'idea che si era fatta si frantumo' pero' in fretta, quando lui si china per raccogliere qualcosa, una bacchetta per la precisione, che prima non aveva notato, presa com'era dalle di lui parole e dalla forte gestualita' che le accompagnava. Le domande che affollano la mente contorta della donna si fanno ora sempre piu' serrate piu' lui presenta il suo essere abbozzando stralci di vita vissuta.

-babbani?-

chiede, sciogliendo la stretta delle braccia sul petto e assumendo un'espressione sorpresa, per poi gia' dimenticare quanto appena detto e concentrare la sua attenzione sul libro comparso nelle sue mani

-posso?-

chiede, allungando un palmo in sua direzione.
 
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Bronco89
view post Posted on 13/7/2011, 00:02




Accarezza il libro con fare maniacale, ma fa sempre parte della sua gestualità, quel cimelio cartaceo non è altro che una falsa copia dell'originale,nascosto magicamente in qualche anfratto del suo cilindro, non può certamente concedere al pubblico il suo più grande tesoro. Oltre alle pompose parole, all'enfatico gesticolare, si aggiunge anche il fumo che esce dalla sua bocca, il grigio rivolo assume forse strane, ripercorre la storia che fin poco prima stava narrando

-Bhe...non sono sempre stato un vagabondo, un tempo ho affascinato il mondo non magico con la mia arte-

si diverte a lasciare quell'alone di mistero, il tutto adornato dalle mille espressioni facciali. Non accenna più ai suoi giochetti e a come imbrogliava i poveri Babbani, s'è fatto migliaia e migliaia di sterline usando impropriamente la magia. Allunga quindi il libro alla donna, sfoggiando l'ennesimo sorriso a trentadue denti, nel mentre la mente macina materiali pensieri

*guadagnerò qualcosa?*

Mia Cara Miss...per voi questo e altro

Assume una specie di posa plastica, il braccio sinistro al fianco ed il destro allungato con il libro all'estremità, il cartaceo viene posato delicatamente nella mano di "Rowena". Dalle labbra ancora un rivolo di fumo prende la forma di un grosso uccello, assomiglia a un gabbiano, ma il grigiume, di quello che fu tabacco, non rende bene l'idea il magiattore resta quindi bloccato ancora in quella sua posa, aspettando l'evolversi della situazione

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 13/7/2011, 15:32




Lo guarda ancora piu' sorpresa quando lui accenna alla sua arte, chiedendosi se sia veramente quella oratoria, che alla fine sui maghi non sembra avere una cosi' forte presa, o qualcos'altro che non e' gentile rivelare.

-come mai un tempo? i babbani si sono sorprendentemente svegliati dal torpore?-

chiede cosi', abbozzando un sorriso, giusto per fare conversazione mentre la mano afferra il libretto che il mago, con una movenza molto teatrale, ha gentilmente porto alla sua persona. Se lo rigira in mano, osservando dapprima la copertina, per poi iniziarlo a sfogliare con vago interesse, leggendo qua e la , stralci di righe. Potrebbe prestare un non reale ascolto alla risposta dell'uomo, borbottando un effimero

-capisco-

quando lui replica al proprio dire. L'attenzione e' tutta per il piccolo tomo che ovviamente potrebbe avere un prezzo e che ora sorregge con una mano per far capire a lui di cosa sta parlando

-immagino che non sia gratis vero?-

chiede. Deve dare sfoggia delle sue abilita' da ex negoziante, quando il mercanteggiare era di casa, anche se, non e' a conoscenza che quello che stringe in mano, e' solo una copia ben fatta.
 
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Bronco89
view post Posted on 13/7/2011, 23:26




La nuvoletta di fumo, a forma di gabbiano, continua a fluttuare intorno al cilindro, le labbra impercettibilmente rientrano, il tutto per prendere un'altra boccata dalla sigaretta, il tizzone arde di rosso e altro fumo esce dalla sua bocca, questa volta prendendo la forma di una nave.

-Svegliati dal torpore? Non credo accadrà mai, hanno una vita troppo monotona, cercano una spiegazione per ogni cosa e soprattutto è facile imbrog... è facile stupirli.-

Si corregge, ma probabilmente anche quell'errore fa parte della sua continua recitazione. La sigaretta ormai ha raggiunto il termine della sua breve vita, il mozzicone viene rigirato tra le dita della mancina, le crome squadrano quel residuo di malsana nicotina, che vien buttato al suolo e calpestato con il stivale destro. Nel preciso istante che il tizzone viene spento, tutte le immagini create con il fumo spariscono, dissolvendosi nell'aria

-Ma ora... ho un'ordinanza restrittiva nei loro confronti-

*stupido dipartimento sull'uso improprio della magia*

unico momento in cui tutta l'impostazione teatrale crolla, le sue parole non hanno tono costruito, sono semplici e fluide, non vengono pomapate da gesti e/o espressioni. Ma il tutto dura poco, subito ritorna reattivo, sorriso smagliante e occhietti vispi, studia la donna mentre sfoglia il libro

-Ma con l’occhio scintillante lo attrae e lo trattiene. Il Convitato resta come paralizzato, sta ad ascoltare come un bambino di tre anni: il vecchio Marinaro è padrone di lui-

Recita ancora un versetto, continuando sulla scia di quelli di prima, le crome sono posizionate sulle manine di "Rowena", segue le sottili dita che girano quelle pagine

-Vi piace Miss?-

Mentre domanda si aggiusta il cilindro, ogni tanto il copricapo si sposta troppo, rischiando di cadere. Quel cappello cela numerosi misteri, segreti nascosti oltre la tesa, occulte presenze nel baratro interno... ma ciò verrà raccontato in futuro, tornando al mendicante, quest'ultimo ascolta attentamente le ultime parole della donna, è giunto al suo obiettivo primario...

*guadagno*

-Nulla al mondo è Gratis Miss, donatemi qualcosa a vostro piacere-

Subito le mani alzano il cilindro e lo rivoltano, spostando il copricapo verso la donna, speranzoso lui di ricevere denaro, ma improvvisamente si ricorda di qualcosa. Pone quindi la domanda,che gli è balenata in quella testa bacata che si ritrova, il tutto gesticolando con il cappello

-In tutto ciò, non ho avuto il piacere di conoscere il nome della Signora con cui sto parlando...-




 
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Rowena Abyss
view post Posted on 18/7/2011, 22:43




Babbani. Una razza talmente inutile che li considera persino inferiori agli elfi domestici: almeno quelli sono capaci di ubbidire senza mai replicare. I babbani, i vede come carne da macello e non per niente con qualche loro cadavere si e' divertita a creare inferi aggressivi e brutali, meritandosi a pieno il titolo di mangiamorte che a suo parere, le aspettava gia' dalla prima missione. Ora che e' una dei baluardi dell'oscuro, il giocare con i babbani sembra essere passato in secondo piano, ora, sono i maghi, quelli che vengono classificati nemici ad interessarle

-gia'...-

si limita ad aggiungere alle sue parole, assentandosi per un attimo e dando libero sfogo alla mente di divagare ancora piu' di quanto solitamente non faccia, almeno fino a quando il fare serio del suo interlocutore non la riporta con i piedi per terra.

-una che? Ordinanza restrittiva?!-

le labbra vermiglie che si spiegano in un risolino malizioso, immaginandosi cosa puo' aver combinato per meritarsi tanto

-deve aver fatto qualcosa di veramente diabolico...-

continua a sorridere con gli occhi sornioni che lo squardano curiosi. Lui continua ad accennare ad un'altra strofa citata nel libretto e il discorso, almeno al momento, pare cadere li.

-oh si molto....-

aggiunge, andando a portare il libricino sul petto, avvertendolo rimbombare quando dona a lui risposta.

-la fa facile cosi'...un pasto caldo e un bicchiere di vino possono essere di suo gradimento-

non e' sua intenzione donare in giro i galeoni che "suda faticosamente" nello stare dietro ad un branco di mocciosi tra le mura di Hogwarts, verso il quale, tra l'altro, sta ritardando il proprio rientro, ma poco importa. La sua assenza a cena verra' forse appena mancata.

-ah comunque io sono Rowena Abyss e lei...-

non e' certa di ricevere risposta, ma tentar non nuoce.
 
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Bronco89
view post Posted on 18/7/2011, 23:05




Il cilindro più volte viene rivoltato, ci giocherella tranquillo, eppur si nota che fa attenzione a non farlo cader per terra. Abbassa lo sguardo, puntando ancora sul suo fare teatrale, una finta vergogna, aiutata anche dal piedino che fa cerchi per terra.

-Nulla di particolare, ho vissuto sulle loro spalle per tutta la mia vita, finchè...ahime! Son stato scoperto-

Per lui i babbani sono solo una fonte facile di guadagno, non li vuole morti, altrimenti i "dindini" non possono arrivare, anche se ora restando bloccato nel mondo magico le cose si fanno più difficile. La mancina continua a reggere il cappello e la destrorsa vien portata dinnanzi alla bocca per coprire qualche colpo di tosse, se sia finto o meno... nemmeno lui lo sa

*pancia piena e botte vuota? meglio di niente*

-Miss... non potrei esserne più lieto, non son pratico del posto e se voi sarete la mia compagnia ve ne sarei grato-

Il cappello risale lungo il braccio, posizionandosi in testa, un altro trucchetto dei suoi, giusto per far scena. Un sorriso soddisfatto compare sul volto, ed ecco un inchino di quelli sproporzionati, come faccia il cilindro a non cadere nessuno lo sa, da quella posa orgogliosa risuona la voce

-Bronco The Magician...Ma voi potete chiamarmi Duncan-
il suo vero nome viene pronunciato mentre si rialza, ormai s'è capito che ogni sua mossa è premeditata, non può far nulla è cresciuto sui palcoscenici. Ritorna quindi in piedi, i tacchi degli stivali vengono fatte urtare due volte, per infine restare dritto con le braccia conserte al petto. Sembra quasi aver trovato una parvenza di serietà, non ostenta più gesti e parole enfatiche

*Il tocco supremo dell'artista sapere quando fermarsi*

-Orsù, qui stiamo parlando solo di me, qualcosa di voi vorrei pur saperla-

Lascia la frase in sospeso, nessuna domanda, attende che sia la donna a conceder parole sul suo conto.

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 20/7/2011, 18:59




La curiosita' di come abbia fatto a vivere prendendosi gioco degli stupidi babbani per cosi' tanto tempo l'affascina particolarmente. E' un discorso sul quale probabilmente ritornera', anche perche', un filo babbano che ha bisogno di una mano si puo' sempre rivelare utile ai suoi malevoli occhi.

-questa me la deve spiegare meglio...-

si limita a dire. Ma non ora, casomai davanti ad un buon bicchiere di vino che permettera' ad entrambi di avere una parlantina piu' facile.

-non e'...non e' pratico del posto?-

Si meraviglio' delle sue parole, sgranando gli occhi e portando la bocca a formare una stretta "o" di meraviglia. Era di certo il mago piu' bizzarro che avesse mai incontrato, sempre se era un mago. Il dubbio che davanti ai suoi occhi vi fosse un magono' che si spacciasse per qualcun'altro era stato solo accantonato, presentandosi nuovamente ogni qualvolta che Duncan, questo e' il nome del mago, raccontava qualcosa alle sue orecchie nuovo.

-vuol dire che non e' mai stato ad Hogsmede?-

chiese, indicando con l'indice il terreno, come a sottolineare che quello era il nome del paese dove si trovavano.

-bhe piacere...e alla sua domanda rispondero' dopo...-

era in trepida attesa di sapere se per davvero quel mago non aveva mai messo piede ad Hogsmede. Riguardo a lei, bhe avrebbe raccontato poi della sua noiosa falsa vita.
 
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Bronco89
view post Posted on 21/7/2011, 23:42




Le mani silenziosamente scivolano nelle tasche, anche se non vuole è in posa plastica, schiena leggermente inarcata, testa alta e gambe leggermente divaricate. Impassibile resta nel sentir parlare Rowena.

Se siete interessata, vi racconterò la mia storia, il vino m'aiuterà a schiarir la gola...

Ogni tanto inclina il capo, il cilindro non fa una piega, restando in perfetto equilibro sulla testa. Per la prima volta, da quando sta parlando con la donna, abbassa lo sguardo, il non esser mai stato a contatto con il mondo magico lo mette a disagio

emh...come dire...è la prima volta che metto piede nel mondo magico.

Ed ecco che le crome tornano a regger lo sguardo del gentil sesso, notando l'espressione allibita, un sorrisetto si apre sulle labbra del racconta storie, mentre la coscienza risuona nella sua testa

*tu hai voluto seguire il vecchio, la prossima volta vivevi una vita da mago normale*

ma anche questo fa parte della mia vita...Si, si, si... so il nome del posto, ci sono arrivato dal camino di una locanda, anche se preferisco gli autobus.

Improvvisamente si ferma, ogni movimento, ogni espressione facciale e ogni sua particolarità, restano sospese nel vuoto. Il cappello si ripiega leggermente in avanti, quasi avesse vita propria, le mani vengono estratte dalle tasche e salgono lungo i fianchi. Socchiude gli occhi e con fare "quasi" serio domanda...

non per esser invadente... ma vi manda il mistero della magia? Son già stato controllato due giorni fa e m'è stato sequestrato il mio patrimonio...

*è normale che t'è stato sequestrato, le tue sterline erano state guadagnate ingannando i babbani*

*zitta tu*

scuote il capo per ricacciare la coscienza nell'angolo più remoto della sua testa e torna a dare le sue attenzioni alla donna che ha difronte


 
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Rowena Abyss
view post Posted on 23/7/2011, 23:45




Ascolto' rapita la sua storia anche perche' era veramente originale e, in caso alla fine avesse scoperto che Duncan si era inventato tutto, un applauso l'avrebbe comunque meritato sia per la fantasia e per essere riuscito ad intrattenerla cosi' a lungo. Decise dunque di non interromperlo fino a quando non termino' il suo dire, mentre il passo si allungava verso i Tre Manici di Scopa, allontanandosi quindi dai buoni alcolici che il testa di porco serviva, ma passando ad una cucina che si poteva considerare eccellente: e al momento, aveva bisogno di uno spuntino buono.

-e'...e'...e' pazzesco!-

disse, arrestando il passo e cercando con gli occhi sbarrati quelli del suo interlocutore. Il primo pensiero di Rowena fu che Ducan si potesse sentire un po' come un maride fuor d'acqua, timoroso di fare un singolo passo, oppure come un bambino alla scoperta della cantina di Mielandia, libero di poter fare qualsiasi cosa passasse per la testa.

-e se posso...da quanto tempo siete stato..-

una pausa cercando la parola giusta anche se l'unica che le venne in mente fu

-esiliato ecco-

mani dietro la schiena, continuando ora a procedere in direzione del locale che si stagliava con la sua insegna e le vetrate appannate non troppo lontano da loro.

-dal mondo babbano?-

Curiosa di sapere quanto di quel mondo che Rowena aveva esplorato in lungo e in largo e che ancora, riservava sorprese, Duncan potesse sapere. Le sue leggi, la sua storia, tutto sarebbe stato da narrare e ora come ora, l'unica che poteva aiutarlo era lei. Si trovava davanti forse una tabula rasa, una lavagna immacolata sulla quale poter divertirsi con un candido gessetto, una pallina di creta, da poter plasmare anche se il mago, sembrava decisamente sapere il fatto suo.

-io?-

si porto' una mano sul petto, incredula della domanda. La sua figura era lontana anni luce da quelle impettite che ravanavano tra scartoffie e noiosissime pratiche, anche se, alcuni ministeriali, come quel Rhaegar, erano certamente fuori dal comune.

-oh no no...sono un insegnante di astronomia...-

Si fermo', quando oramai alla porta del locale mancavano veramente pochi passi e voltandosi verso Ovest, indico' quella che sembrava la fine di un sentiero che poi si inoltrava per un bosco e terminava su per una piccola collina.

-le vede quelle torri?-

Chiese, alzando un braccio in direzione del castello le cui torri si stagliavano come regine dello scenario, portandosi un po' piu' vicino al mago in modo che potesse seguire la linea della sua appendice.

-quello e' Hogwarts ed e' una delle scuole di magia e stregoneria sparse per il pianeta...io insegno la-

annuncio', senza particolari note gioiose nella voce. Dopotutto, ridursi a fare l'insegnante e stare dietro ad una combriccola di mocciosi non era il massimo della sua aspirazione.
 
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Bronco89
view post Posted on 24/7/2011, 12:32




Continua a camminare, seguendo l'incedere della donna. Ogni tanto il cilindro fa qualche strano movimento, ma è tutto nella normale, l'importante che non cada. A quanto pare, trovare un mago cresciuto nel mondo babbano è qualcosa di unico. La teatralità che aveva in precedenza, è scemata, ora è un semplice uomo che racconta la sua storia.

*...sono un caso umano...*

Da meno di un settimana...C'era un concerto, io vendevo biglietti magici...ne ho venduto uno alla persona sbagliata... ed eccomi qua. Quindi siete una professoressa...Ottimo! per qualche attimo ho temuto che veramente potesse essere del ministero...

Abbassa la voce, quasi un sussurro, parole donate solo alla professoressa

...credo che mi stiano seguendo.

Ed improvvisamente un alto scatto di teatralità, come nulla fossa ritorna a parlare normalmente e con voce squillante.

ma non oggi!

La storiella dei biglietti è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, il buon mendicante era immerso in qualsiasi affare losco dell'Inghilterra. Improvvisamente Rowena si ferma, le crome sfilano lungo la donna, cercando di capire perché abbia arrestato il passo.

Mmh...Si le vedo, son lontanucce, ma le vedo. La scuola di magia e stregoneria di Hogwarst...ricordo ancora la lettera che ricevetti molte lune fa...

Si ricorda ancora di quando alla sua porto arrivò la lettera... che poi è scappato in giro per il mondo con il nonno è un altro discorso. Ogni tanto lancia un sassolino, solo per il gusto di incuriosire la sua interlocutrice, lo si può notare nei momenti in cui aumenta la sua enfasi nel narrare o aumenta la sua espressività. La mancina si porta alla tesa del cilindro, alzandolo lievemente e la destra gratta allegramente il capo

...Se non sbaglio in europa doveva esserci anche qualche altra scuola di magia...

Resta quindi in quel simpatico aspetto pensoso, con cappello alzato e mano grattante.

 
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