Vagando Per Hogsmeade, x Rowena

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Rowena Abyss
view post Posted on 22/9/2011, 21:37




La mangiamorte mosse il capo in un cenno di assenso. Dire che non era in buoni rapporti con la preside era riduttivo, dato che le due veramente poco si sopportavano, la prima, per il semplice fatto che mettesse sempre lo zampino nelle cose del suo signore oscuro, la seconda invece, perche' per i modi di far un po' sopra le righe, si era inamicata buona parte del corpo docenti, tra cui anche la vicepreside Dalton. Pero' non lascio' prendersi da nessun titubante pensiero e sfodero' uno dei suoi sorrisini melifui per poi parlare

-e' cosi' lampante mhm?-

disse smuovendo appena le labbra. Continuo' ad ascoltarlo, pensandolo un attimo come capo di quella compagnia teatrale. Duncan era un tipo bizzarro e se tra tutta la gente che vi era per le strade di Hosgmede aveva attirato proprio la sua attenzione, vuol dire che era anche un ottima calamita per personaggi a lui affini. Sarebbe stata una gran bella gabbia di matti altroche' e l'idea, stuzzicava la figura della donna, che gia' pensava ad un probabile prendere parte.

-animali? che genere di animale ti serve? se cerchi gatti, rospi, topi o civette Hogwarts ne e' piena...-

esordi'. Nel mentre arrivarono i piatti e un garzone, con un ampio sorriso, servi' entrambi.

-era ora! ho una fame...-

si lecco per un attimo le labbra, con un fare quasi famelico, per poi spostare forchetta e coltello e brandire il tovagliolo, che sistemo' sulla scollatura dell'abito. Non era una cosa molto elegante da fare, ma a lei non importava molto e poi, se per caso un pezzo di carne avesse eseguito un carpiato per poi tuffarsi nel sughetto, le sue vesti si sarebbero riempite di schizzi e non era di certo il caso.
Afferro' poi le posate e inizio' a tagliare il filetto.

-comunque dovresti andare a Diagon Alley, serraglio stregato, la trovi proprio di tutto...sai come arrivarci?-

era cosi' estraneo a quel mondo che la domanda le usci' quasi spontanea, non accorgendosi che poteva forse essere fuori luogo. Dopotutto Diagon Alley era a Londra, e forse ci era anche gia' passato.
 
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Bronco89
view post Posted on 25/9/2011, 01:35




-Bhe! La tua espressione diceva tutto.-

Da grande attore, qual'è, ripete l'espressione di Rowena. Abbassa un attimo il capo e poi quando lo rialza, eccolo ad emulare il viso della professoressa d'astronomia. Poi come se nulla avesse fatto, dissolve il tutto, tornando felice e spensierato.

-ma ora non pensiamo a questo, pensiamo al teatro, ho bisogno di esibirmi e far esibire, la strada mi limita-

Continua con quel fastidioso annuire ad ogni parola detta dalla sua bocca. Ma al momento è troppo preso dalla situazione, si può vedere da ogni gesto, reprime la sua emozione, se solo potesse, chissà cosa farebbe! Invece si limita a quei piccoli gesti e a continuare a ripetere le parole "teatro" e "esibizione". Lascia scivolare il cappello lungo il braccio sinistro, in modo tale che possa nuovamente prender posto sul tavolo.

-Naaa! nulla di tutto questo. Ho bisogno della bestia più speciale mai inventata. L'essere più fedele e più utile per un cantastorie come me. Voglio un "cane con lo spiccato senso dell'arte"-

Cosa voglia dire... lo sa solo lui, il problema è dato dal fatto che lui è estremamente convinto delle sue parole. Desidera quell'animale con tutto se stesso, probabilmente era un desiderio assopito, che s'è destato con il discorso intrapreso con Rowena. China il capo, quando vede finalmente arrivare la carne. Osserva la donna, non tanto per il gesto poco elegante, ma perché infila il fazzoletto nella "scollatura". Le iridi si sofferma giusto per un attimo, poi tornano sul concentrato di proteine che ha davanti. Questa volta è lui ha sistemarsi il fazzoletto, aprendolo candidamente sulle gambe. Poi afferra forchetta e coltello e prende a tagliare, smuovendo la bocca in sonori "mgna", il palato già pregusta il sapore.

-Diagon Alley dici?-

Si ferma un attimo a masticare allegramente, socchiudendo gli occhi, finalmente mangia qualcosa dal sapore definito. Poi riprende a parlare con un sorriso.

-Non ti preoccupare, almeno Diagon Alley un pò la conosco. Da lì son arrivato. Andrò a controllare se al serraglio stregato hanno quello che fa per me. Questa carne è ottima!-



La storiella del salto carpiato della carne mi ha fatto morire XD grande
 
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Rowena Abyss
view post Posted on 25/9/2011, 15:43




Duncan che mimava Rowena era quasi inguardabile, ma non perche' fosse brutto, anzi, la figura dell'uomo correlata da tutte quelle movenze e dalla tanta teatralita' era davvero piacevole, ma il volto cosi' scuro e buio, non sembrava fatto per essere portato da una figura come la sua, che fino ad adesso, si era limitato in grandi sorrisi ed espressioni sorprese.
Comunque non disse nulla, si limito' a osservarlo e lasciare le labbra si arricciassero in un sorriso di circostanza, prestando quindi attenzione al progetto teatro che iniziava a gettare le basi in quella locanda e che si stava rivelando, un progetto bizzarro almeno quanto quello del suo ideatore.

-un cane con lo spiccato senso dell'arte? ti vuoi comprare un botolo?-

non era una gran amante dei cani, li reputava inutili, troppo servili e dipendenti da un padrone, talmente lontani dalla fierezza dei suoi parenti selvatici o da quella ancora piu' affascinante dei felini.

-bhe non so se l'avranno ma penso di si, comunque quello e' il posto migliore dove chiedere informazioni a riguardo...-

Quando arriva la carne tutto pero' si eclisso' e nulla parve piu' importante di quel pezzo adagiato su lago di sughetto nel quale poi avrebbe intinto un bel tozzo di pane. Rowena aveva una forte passione per il cibo e il buon vino e trovava che solo altri pochi tipi di piacere, potevano essere comparati a quelli della tavola. Dopotutto sul suo corpo, che anche se seguiva uno stile di vita dissoluto privandola dunque di quei chili in piu' che avrebbero conferito una parvenza piu' salutare, vi era la prova lampante di questo amore incontrastato per la cucina, che donava alla forme che avevano attirato lo sguardo di Duncan, quella giusta pienezza. Comunque non noto' quello sguardo, anche perche' non l'avrebbe probabilmente turbata piu' di tanto, impegnata com'era con la carne. Ne taglio una strisciolina, per poi affondare il coltello nel purea di piselli e spalmarglielo sopra per infilare quel connubio di gusti e sapori in bocca e gustarselo come si deve. Annui' con foga alle parole dell'uomo e quando deglutti', diede libero sfogo alle sue parole

-e' uno dei pezzi forte della locanda...comunque non so se vendono cani a Diagon Alley...-

forse sarebbe stato meglio il canile cittadino di Londra, ma da quel che ricordava lui non aveva libero accesso al posto.

-hai detto che non puoi entrare a Londra giusto? perche' forse il canile pubblico farebbe piu' al caso tuo, dopotutto un cane e' un cane...-

come un gufo era un gufo, un rospo un rospo e un gatto...bhe no quello poteva essere anche un Kneazle.

-e non cambia molto se lo prendi dal mondo babbano o no...-

per poi attendere risposta tornando a concentrarsi sulla pietanza che aveva davanti.
 
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Bronco89
view post Posted on 26/9/2011, 00:00




Si divide in tre parti: una che ogni tanto squadra Rowena; una che pensa maniacalmente alla compagnia teatrale; una che si interessa alla carne. Il nostro musico quindi è concentrato a far convivere le tre cose, senza dimenticare nessuna delle priorità.

-Botolo?!-

Quasi si strozza con la carne, la sua fervida immaginazione gli fa comparire dinnanzi agli occhi un cane, dalla massa corporea informe, il tutto donatagli dalla folta peluria. Vede la bestiola rotolare felice per un prato, mentre il cilindro gli canta una poesia. Il volto del musico assume un colorito viola, fortunatamente la carne scende per la gola e ritorna candidamente rosa.

-cof... cof... avevo pensato ad un nome più commemorativo per il mio cane. Ma tu, mi hai illuminato, Botolo è un nome perfetto, mi ispira arte. Si è deciso lo chiamerò Botolo...-

*Fiuuuu, Fiuuuu! Botolo, vieni qui bello.*

Già immagina quando lo chiamerà con il fischio, un sorrisetto compare sulle sue labbra, mentre con lo sguardo assente fissa il suo piatto di carne. Come se nulla fosse, come se non avesse mai detto tutte quelle frasi sconnesse, riprende a mangiare la carne. Manda giù il boccone, in estasi per il sapore profondo, poi riprende a parlare.

-A londra proprio non posso avvicinarmi! Non voglio rischiare nuovamente di trovarmi rinchiuso in un ufficio del ministero a firmare scartoffie per il rilascio. Poi ho già ricevuto un ultimatum... e ritrovarmi nella prigione dei maghi, non fa parte delle mie priorità-

*quelle al momento sono: Mangiare; Guardarti; Pensare al Teatro. Una capatina però a londra potrei farla, per sentire il brivido del pericolo.*

Il volto prima si fa cupo e mesto, il solo pensiero di andare a finire dietro le sbarre. Ma poi gli occhi brillano di una strane luce, la voglia d'illegalità brucia, vuole andare contro le restrizioni imposte dalla legge. Riprende a fremere e a tagliare la carne, iperattivo come non mai.

-Non vedo l'ora di cominciare con il teatro a Hogwarts! -

Conclude, imboccando l'ennesimo pezzetto di carne.

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 26/9/2011, 22:56




Lei non aveva mai avuto un cane, solo gatti o adorabili volatili come Lug, il suo corvo, decisamente molto piu' affini al suo essere ed era anche per questo che affibbiava a tutti i cani, senza fare distinzione di razza, pelo, stazza il nome Botolo. Era una simpatica alternativa alla parola cane e percio', la sopresa nel sapere che lui era intenzionato a chiamare il proprio animale da compagnia in quel modo, la lascio' per un attimo interdetta.

-ma...sei sicuro? Cioe' Botolo e'....-

ci penso' su. Cos'era Botolo se non...

-Botolo! insomma non ci sta bene per un nome proprio...-

anche perche' lei preferiva nomi possenti e importanti, come Thor o Vergingetorige ad esempio, ed era per questo che tentava in tutti i modi di dissuaderlo dal chiamare una bestia in quel modo.

-si avevo capito bene allora...-

borbotto' piu' a se stessa che a Duncan, quando questo le conferma il fatto che non poteva avvicinarsi a Londra che tra l'altro, era un vero peccato visto che Zaratrustha e altri luoghi che meritavano una visita erano la. Ma forse il magi attore vi era gia' finito in qualche viaggio passato di cui Rowena non era a conoscenza e fu cosi', con questo dubbio che infilo' tra le labbra un altro tocchetto di carne, masticandolo con gusto.

-se ti vendi bene come hai fatto con me la preside non fara' storie...-

fece poi, sorridendo appena e gesticolando con in mano stretta la forchetta.

-di un fo' che fai intenzione di infenare?-

mando' giu il boccone che l'aveva portata a parlare con la bocca mezza piena, lasciando nuovamente a casa le buone maniere, per poi ripetersi quando questa fu finalmente libera.

-dicevo...qualche idea su cosa inscenare?-
 
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Bronco89
view post Posted on 28/9/2011, 22:40




Mangia con passione la sua carne, intingendo, ciò che taglia con il coltello, nel sughetto. Mastica attentamente, gustando appieno il sapore. Nel mezzo della barba incolta esce un sorriso.

-Botolo è un nome perfetto, mi da l'idea del vecchio cane pulcioso... Ed è proprio quello che voglio, un cane con esperienza di vita vissuta.-

Gli occhi del magiattore brillano di luce propria, ha deciso che il suo cane si chiamerà Botolo, nessuno potrà fargli cambiare idea. Troppo felice per la cosa, continua nella sua iperattività del momento.

-Naaa! E' un nome proprio perfetto!-

Torna a concentrarsi sulla sua carne, finendola quasi tutta. Alza piano la testa, inarcando ambe le sopracciglia. Di quello che ha detto la donna, non ha capito nulla.

-eh?!-

Sente la versione senza carne in bocca e finalmente comprende, sorride verso la professoressa e prende a parlare... probabilmente la donna, ha fatto l'unica domanda che non avrebbe dovuto fare.

-Cosa ho intenzione d'inscenare? E' una bella domanda, di sicuro porterò tra i miei attori le macabre atmosfere dell'opera di Colerige, il libretto che ti ho donato. Ognuno avrà la sua parte, perfino Botolo farà qualcosa. Poi come non portare nel mondo magico, le fantastiche avventure del Sommo Poeta? Sai nel mondo babbano ha scritto un'opera conosciuta come "La Divina Commedia" e inscenarla sarebbe divertente. Poi dovrò informarmi un pò anche sulla letteratura del vost... del "nostro" mondo. Inoltre ho intenzione di far recitare qualche canzone e qualche poesia. Ci sono un paio di gruppi babbani da cui potrei prendere le canzoni, poi con un tocco di magia si completa l'opera.-

Ha parlato a razzo, senza fermarsi nemmeno una volta a prender fiato. Ed ecco che si alza dal tavolo e si lancia all'esempio, di come una canzone può esser trasformata in qualcosa di magico.

-Oh no, I see,
A spider web is tangled up with me,
And I lost my head,
The thought of all the stupid things I’d said.
Oh no, what’s this?
A spider web, and I’m caught in the middle,
So I turn to run,
The thought of all the stupid things I’ve done,
And I never meant to cause you trouble,
I never meant to do you wrong,
And I, well if I ever caused you trouble,
And oh no, I never meant to do you harm.
Oh no, I see,
A spider web and it’s me in the middle,
So I twist and turn,
Here am I in my little bubble,
Singing I, never meant to cause you trouble,
And I, never meant to do you wrong,
And I, well if I ever caused you trouble,
Oh, no I never meant to do you harm.
They spun a web for me.-


Incurante degli altri clienti, sale in maniera scomposta sulla sedia, con bacchetta alla mano e prende a cantare, il cilindro che non si sa per qualche motivo si è spostato al centro del tavolo. La voce profonda del musico s'esibisce, il cappello sembra non far niente inizialmente, poi quando il padrone lo va a stuzzicare con la bacchetta magica, il copricapo comincia a tessere una ragnatela, diretta contro il magiattore. Più va avanti nell'esibizione, più viene avvolto dalla ragnatela, restando completamente coperto all'ultima parola. Cala qualche attimo di silenzio, il menestrello è nascosto sotto parecchi strati di seta. Improvvisamente all'altezza del braccio, si forma una luce, la bacchetta che fa il suo lavoro, la ragnatela come fumo si dissolve, regalando alla sala nuovamente la presenza del cantastorie.

-Mi divertirebbe vedere giovani attori inventarsi qualcosa del genere... sai, non ne fanno più del mio stampo. Cooooomunque, che ne pensi?-

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 28/9/2011, 23:38




Bha contento lui. Rowena non insistette, lo lascio' cullare nella convinzione che Botolo fosse il nome giusto per il cane vissuto che cercava lui.
Poi la domanda, quella che non si dovrebbe mai fare ad un attore che sia mago o babbano, perche' poi prendono a divagare con chissa' cosa. Ma Rowena questo non puo' saperlo, visto che l'unica arte di cui si e' interessata, a parte la cucina e le pozioni, e quella della tortura e del massacro, complessa almeno quanto quella di Duncan, o forse piu'. Comunque ricordera' di non fare piu' domande simili in futuro, anche perche' subito dopo il lungo discorso che fa e che le ha dato tempo di finire la sua carne e svuotare il calice di vino, inscena qualcosa. E non e' un qualcosa di privato o sussurato anzi, l'esatto opposto:Duncan scatta in piedi, si erge sulla sedia dando l'impressione di necessitare un minuscolo palco e inizia a gran voce, a declamare quello che sembra una canzone in prosa attirando ovviamente l'attenzione di tutti. Con l'attore che declama chissa' cosa Rowena inizia a farsi piccola piccola sulla sedia e non per il fatto che declami, in quello non avrebbe poi nulla da ridere, ma perche' se ne sta in piedi su una sedia sgangherata e con il rischio quindi di finire con il sedere per terra da un minuto all'alto. A tratti, lancia occhiate al magi attore con un sorriso titubante stampato sulle labbra, per poi spostarlo brevemente sul gestore del locale che la guarda come per dire "ma chi mi hai portato".
Ma tutto pero' sembra tornare alla normalita', quando lui termina di tessere la ragnatela e la disfa, lasciando gli altri commensali con bocche dischiuse e con applausi che si levano un po' da qui e un po' da la all'interno del locale. Alla fine ha riscosso successo ed e' forse merito di quel battere di mani che torna a comporsi sulla sedia.

-bhe inaspettata ma bravo...mi ricordero' pero' di non farti piu' una domanda simile...-

lo dice con un tono bonario, senza l'ombra di rimprovero. I piatti puliti vengono poi portati via e cio' che rimane sulla tavola e' solo la bottiglia di vino e i bicchieri.

-questa della ragnatela da dove viene?-

chiede, curiosando in giro tra le conoscenze dell'uomo.
 
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Bronco89
view post Posted on 2/10/2011, 19:48




Anche se inizialmente non riscuote gran successo con il gestore, il restante numero di persone all'interno della locanda, apprezza il suo spettacolo. Con leggiadria fa un inchino, rivolto a tutta la sala e alzando la mano ringrazia chi ha applaudito. Un occhiolino vien lanciato anche al gestore, con tutto che il Magiattore non sa che sia il proprietario del loco. Poi con una calma inaudita si siede.

-Perdonami, ma quando ho l'ispirazione nulla mi ferma...-

Si riempie il calice con il vino ed allunga la bottiglia verso Rowena, se la donna vorrà gli riempirà il bicchiere. Nel mentre continua a parlare.

-Da dove viene la ragnatela?-

Dopo aver posato la bottiglia di vino, prende il cilindro e lo indossa, il cappello si salda sulla testa, bloccandosi inclinato sulla sinistra. Sorride, mentre con la mancina afferra il calice, in una posa elegante e fa ruotare il bicchiere, lasciando che la violacea bevanda giri su se stessa.

-Bhe! Non posso mica svelarti tutto, in questo nostro primo incontro. Poi la mia figura perderebbe d'interesse.-

Sono molti i misteri che il musico custodisce, a partire dal misterioso cilindro. Finalmente assapora il prodotto della vendemmia e poi riprende a parlare.

-Se ti salta in mente qualche idea, su qualcosa da portare sul palco, spara! Si accettano consigli.

Alterna momenti aulici a momenti più "terra-terra", come quando in precedenza ha parlato allo specchietto cellulare. Conclude il tutto, aspettando risposta e sorseggiando vino.

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 15/10/2011, 23:30




L'ispirazione. Anche in questo Rowena si trovo' spirito affine al magiattore che aveva davanti visto che pure lei, se ispirata nel fare qualcosa, che fosse cucinare o torturare qualcuno poco importava, difficilmente perdeva l'attenzione dall'azione che stava compiendo. Tralascio' l'argomento della ragnatela, mai chiedere ad un mago da dove prende i propri trucchi, e abbozza un sorriso quando lui continuo' il suo discorso.

-non perderesti nessun interesse ai miei occhi..-

quanta verita'. Duncan l'incuriosiva e parecchio e non solo perche' ovviamente, anche se trasandato era di bell'aspetto, ma proprio perche' era una persona diversa da quelle che frequentava solitamente e sembrava avere avuto sufficienti guai con il ministero da sembrare piu' affine a lei che tante altre persone che si trovava accanto. Soprattutto se queste persone erano quei quattro professori bigotti del castello.

-consigli? vediamo....-

Rilasso' la propria figura sulla schiena, portando due dita alle labbra vermiglie e tamburellando su queste con una smorfia pensierosa sul volto.

-bhe...-

esordi' poi, spostando nuovamente il peso in avanti, le mani ora una sull'altra poste sulla tavola ad altezza del petto.

-che ne dici delle favole di Beda il bardo? Io le trovo sublimi...-

il fatto che poi alcune sia probabbani non la preoccupa, visto che ci sono anche alcune che dimostrano quanto i babbani non siano poi cosi' personcine alla mano.
 
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Bronco89
view post Posted on 20/10/2011, 14:21




Giocherella con il suo bicchiere, più volte rischia che il violaceo liquido cada dal calice, ma in ogni occasione evita il disastro. La mancina, mano libera dal calice, spolvera le spallette della giacca, che portano ancora i segni della fine ragnatela. Accenna un sorriso alle parole di Rowena, ricevere complimenti gli fa particolarmente piacere. Alza il calice verso la donna e piano lo inclina, un brindisi silenzioso a chi ha di fronte. Poi prende un sorso e assapora, restando qualche attimo ad osservar la donna.

-Le favole di Beda il Bardo...-

Purtroppo il nostro Magiattore è uno specialista in letteratura babbana, scrittori e artisti del mondo magico a stento li conosce. Ancora il calice vien rigirato per le mani, strane espressioni compaiono sul suo viso. Probabilmente sta scavando negli archivi della memoria. Indossa improvvisamente il cappello e riprende a fare strane espressioni. Poi riposa il Cilindro al suo posto e risponde alla Docente.

-Come ti ho già detto, conosco poco il mondo magico e purtroppo non so chi sia Beda il Bardo. Probabilmente il mio tutore l'avrà citato nei nostri viaggi, ma poco volte mi parlava del "nostro mondo".-

Posa il calice, unisce le punta delle dita, assumendo un'inquietante postura e piano conclude, con gli occhi che brillano di strana luce.

-Quindi, dovrai esser tu a parlarmi di lui...illuminami!-

 
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Rowena Abyss
view post Posted on 20/10/2011, 16:11




Forse a causa del vino, o della prestazione teatrale di Duncan, sembro quasi essersi dimenticata che davanti ai suoi occhi, vi era un uomo che del mondo magico conosceva poco e niente. Fu cosi' che prima di parlare e fare quel lungo discorso che prevedeva un breve riassunte delle fiabe del Bardo, si verso' da bere. Si allungo sulla tavola, afferro' la bottiglia e dopo aver svuotato il bicchiere di quell'infimo goccio che rimaneva li sul fondo, lo riempi' di nuovo, allontanando poi la bottiglia dalla sua persona e posizionandola accanto al bordo del tavolo.

-allora...-

non sapeva bene da dove cominciare ma un punto lo avrebbe trovato prima o poi

-diciamo che sono fiabe che solitamente i genitori raccontano ai bambini prima di andare a dormire...come i babbani che hanno quella favola...come si chiama?-

si dimostro' pensierosa, nuovamente sollevando un attimo il viso verso l'alto e socchiudendo gli occhi in un fare metibondo

-ah si ecco! cappuccetto sozzo!-

sbanfo' poi, agitando la mano nell'aria come se proprio li avesse trovato il suggerimento.

-comunque dicevo...sono fiabe che trattano il mondo magico e se non ricordo male sono cinque...la prima e' quella di un mago che ereditato dal padre un pentolone, decide di disfarsene visto che non aiutera' mai i babbani che venivano a bussare alla sua porta...il calderone pero' sembra prendere vita e saltellando rumorosamente attorno al mago su un piede lo tedia con i malanni e i problemi dei babbani fino a che il mago pur di non stare piu' a sentire il calderone decide di aiutarli...-

La storia non e' proprio cosi', c'e' molta piu' umanita' di quello che Rowena ha accennato, ma trova troppo difficile il fatto che un mago, presti il suo potenziale per aiutare un gruppo di babbani impediti che non sanno badare a loro stessi e cosi', si e' trovata a rivisitarla a suo modo.

-poi c'e' quella delle tre streghe e del cavaliere che vanno verso una fonte della buona sorte. Le tre streghe sono messe male, una e' povera derubata da un mago, l'altra e' malata gravemente e l'altra ancora, soffre di pene d'amore, mentre il cavaliere un babbano anche qui, e' invece sfortunato. Solo che mentre si avviano alla fonte ognuno di loro tranne il cavaliere scopre di aver gia' trovato la soluzione ai loro problemi e quindi solo il babbano sfortunato si bagnera' dalla sorgente innamorandosi poi della strega con il cuore infranto...e' carina come storia, molto popolare tra le ragazzine...-

e qui ridacchio, roteando il sedere sulla sedia e posando un gomito alla tavola e l'altro allo schienale. Prese poi mano il calice e bevve un sorso breve, per poter rinfrancare la propria gola e dare pausa alla lingua.

-Una delle mie preferite e' pero' quella dello stregone dal cuore peloso...-

Esordi', per poi iniziarla a raccontare con maggior vigore rispetto a quelle precedenti

-c'era una volta uno stregone che ripugnava l'idea dell'amore, pensando fosse una stupida debolezza. Cosi', dedicandosi alle arti oscure, si isolo' da qualsiasi legame affettivo. Tuttavia, anni dopo, sentendo due servi che parlavano tra loro, uno provando pieta' e l'altro che lo derideva, decise loro di mostrare che era capace di avere una donna e cosi', cerco' una moglie. Trovo' una giovane strega, molto bella e incomincio' a corteggiarla trovandosi poi davanti ad un bivio. Ad una festa, lei gli confesso che si sarebbe donata a lui se avesse mostrato che aveva un cuore, cosi', lui la porto' nei sotterranei del castello dove viveva e gli mostro' un cuore peloso e malforme che batteva dentro una teca di cristallo. Ovviamente era il cuore del mago che la magia oscura aveva reso irriconoscibile e mostruoso. Lei, lo prego' di rimettere il cuore al proprio posto, nel petto del mago stesso e cosi' lui fece. Ma non fu una gran trovata, perche' il mago divento' folle a causa del cuore che ora aveva in petto e volendo prenderle il cuore glielo strappo di dosso...-

fece una pausa, sicura che a questo punto aveva il pieno interesse del suo interlocutore. Si fece quindi piu' vicino, tornando con l'intera figura davanti a lui e sporgendosi in avanti, i palmi ben posati sulla tavola e le iridi nocciola ferme sul volto di Duncan

- i partecipanti alla festa, non vedendoli piu', decisero quindi di andarli a cercare e trovarono il corpo dello stregone con quello della maga morto ai piedi. Fu in quel momento che, colto dalla voglia di sostituire il proprio cuore con quello puro che stringeva in mano, insinuo' le dita tra la carne del proprio petto e lo strappo', per poi morire stramazzando al suolo e stringendo quei due organi nelle mani. Mai amore fu piu' malsano...non trovi?-

Una pausa, per vedere che pensasse lui di queste storie e se la cosa l'avesse interessato come sperato, probabilmente avrebbe continuato con i due racconti rimasti.
 
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Bronco89
view post Posted on 8/11/2011, 18:13




Ascolta attentamente la donna, nella destrorsa sorregge il calice, che vien rigirato nella mano, lasciando toccare al vino tutta la superficie del bicchiere. Avvicina alle labbra l'oggetto colmo della violacea bevanda, sta per assaporare il frutto della vendemmia... ma qualcosa impedisce alle sue papille di gustare a pieno il sapore.

-COF... COF...-

Nel sentire "cappuccetto sozzo" quasi si strozza, con la mancina si colpisce il petto un paio di volte, alza il capo ancora con gli occhi lucidi, la voce leggermente roca risuona a correggere Rowena

-cappuccetto rosso...-

Mentre il peso dei colpi di tosse si affievolisce, continua ad ascoltare. Per una volta non è lui a raccontar storie, lascia che la sua gola trovi giovamento con il vino. Annuisce ogni tanto, tenendo gli occhi fissi sulle labbra della professoressa.

-uuuh sentiamo...-

Esclama con decisione, vuole veder narrare dalla donna la storia che lei predilige, non tanto per conoscere il contenuto del racconto, ma per veder l'interpretazione della professoressa. Posa per l'ennesima volta il calice sul tavolo e si porta una mano al mento. La tesa copre leggermente gli occhi, creando una leggera ombra anche sul resto del viso.
Il racconto comincia e il Magiattore ascolta, restando impassibile in quella sua posa mistica, sembra quasi che non respiri, un manichino seduto al tavolo. Non come il cilindro, che ogni tanto si permette un leggiadro spostamento.


*Interessante storia, mistero, amore, violenza... tutto insieme.*

Mentre i sensi studiano l'interpretazione di Rowena, i pensieri s'interessano alla storia, ha tutti gli aspetti necessari per esser trasformata in un gran racconto. Nelle parti finali della storiella finalmente il menestrello prende vita, annuisce più volte e infine, quando giunge la domanda, applaude nei confronti della donna.

-Malsano come non mai... sei sicura che siano storie da raccontare ai bambini prima di andare a dormire!?!-

Domanda con un sorriso, riprendendo il calice.



scusa per il troppo tempo passato ç_ç ma sto sommerso dallo studio
 
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41 replies since 11/7/2011, 22:06   303 views
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