Elizabeth Williams |
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| *Ed eccomi qui a girovagare per Hogwarts..Caspita è enorme!*.. La piccola Elizabeth si trovava nel salone d'ingresso e rimase estasiata dalla grandezza del castello.. Vide tanti altri ragazzi correre da una parte all'altra che si dirigevano in parti svariate della fortezza. La giovane si sedette sul lato destro della grande scalinata di marmo, estrasse dalla tracolla un quadernetto e tracciò un piccolo schema del piano terra, che le sarebbe servito ad orientarsi per i primi giorni:
CITAZIONE Entrando dal portone centrale di quercia: ai due lati del portone ci sono due armadi; si entra nel salone d'ingresso; a sinistra del salone di ingresso delle porte immettono in un corridoio; lungo il corridoio, presumibilmente, a destra c'è un'anticamera; lungo il corridoio, a destra e a sinistra, si trovano le aule alla fine del corridoio, presumibilmente a destra, c'è la porta per accedere al cortile; nel salone d'ingresso, di fronte al portone centrale, c'è la scala di marmo che porta al primo piano; nel salone d'ingresso, dando le spalle al portone centrale, a destra della scala di marmo c'è la scala che porta alle cucine e al Dormitorio di Tassorosso; nel salone d'ingresso, dando le spalle al portone centrale, a sinistra della scala di marmo c'è la scala che porta ai sotterranei; a destra del salone di ingresso si incontra un ripostiglio per le scope; subito accanto al ripostiglio c'è la porta che immette alla Sala Grande; sulla parete a destra della porta, nella Sala Grande, ci sono le finestre; sulla parete di fondo della Sala Grande, di fronte alle finestre, sulla parte destra c'è un'anticamera, con il ritratto di Violet. Con il quadernetto sulle gambe, scriveva concentrata, poggiando la testa sul palmo della mano sinistra. Alzava lo sguardo solo per individuare la collocazione delle varie sale da aggiungere sullo schema. Non si soffermò più di tanto ad osservare i maghetti presenti in sala, perchè sapeva di non conoscere nessuno.. *Mmm però pensandoci meglio uno l'ho conosciuto..Jhason mi sembra che si chiami..Il prefetto Corvonero.* Ricordò brevemente il loro incontro al paiolo magico.. *Chissà quanto gli sono sembrata strana e imbranata..* Sbuffò..E notò anche di averlo solo intravisto davanti la king's cross station, ma durante il viaggio la piccola capitò sul vagone con altri studenti del primo anno e non lo vide. Presa dai suoi pensieri chiuse con uno scatto il quadernetto, aprì la tracolla e lo ripose al suo interno. Girò un attimo lo sguardo alle sue spalle verso la parte superiore della scalinata, e vide un gruppo di corvonero discutere animatamente. Non potè fare a meno di notare dai suoi occhi rossi il giovane prefetto. Si sentì rincuorata dall'idea di conoscere almeno una persona all'interno della scuola. Ma non avendo condiviso molto con il giovane ragazzo crebbe in lei il timore che potesse non ricordarsi di lei. *No ma è impossibile che non si ricordi di me!* pensò subito dopo. *Quando mi ha salutata l'ultima volta si è anche ricordato il mio nome!* * Su Elizabeth fatti coraggio, vai lì e salutalo!* Si alzò in piedi e rassettò l'uniforme. Prese un lungo respiro e salì le scale in direzione del giovane. Lo vedeva sempre più vicino ma lui preso com'era dalla conversazione sembrò non accorgersi di lei. Pensò che sarebbe stato meglio non interromperlo e decise di aspettare che lui finisse. Si mise sulla destra del ragazzo, circa due metri più dietro il gruppo di corvonero impegnati nella discussione. Da quella posizione il giovane prefetto avrebbe potuto scorgerla con la coda dell'occhio. *Spero per lui che si avvicini, o sarò costretta ad avvicinarmi nuovamente io!* pensò desolata Elis.
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