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| Annuì, tranquillo, facendo apparire la solita ed ormai famosa tazza di The. Era tempo di un The. Il nobile volatile seguiva curioso il giovane fanciullo, un elemento nuovo, in un contesto ormai sin troppo noto. Si annoiava terribilmente, quasi fosse ancora una fanciullina. Un'intervista? Giungeva proprio inattesa, e nuova, ma non era poi un grosso problema, certo, non avendo molto da fare, si era giustamente presentata un'occasione. Sorrise, spostando il libro. Una faccenda non troppo lunga, pensò con non molta convinzione. Le interviste finivano sempre con l'essere una faccenda lunghissima, ma per certi versi anche interessante. Ed era giust'appunto sul nuovo Servizio, varato pochi giorni prima nell'atto pratico. Qualcosa di dovuto, e prevedibile in fondo.
Ottimo, per me un The, che non guasta mai. Quindi, abbiamo un'intervista, ottimo, prima iniziamo, prima finiamo. Per una volta non ho altri impegni, che è già di per sè una gran cosa. Come mai ha pensato a quest'intervista? A quanto ricordi è da pochissimo in redazione, ma potrei sempre andar errando, credo non molti dei suoi colleghi avrebbero osato varcare quella porta. Anche i muri sono stufi marci dei miei sermoni...
Sorrise, non poteva certo ricordarsi vita, morte, e miracoli di ogni studente! Già il nome, e cara grazia. Crescevano, e sparivano come funghi, i tempi erano cambiati. Cosa ne sarebbe uscito? Un'intervista poteva dimostrarsi di una pesantezza infinita, e detestava le domande idiote. Ma eran postille, pur sempre.
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