| Ecco,il momento era arrivato... erano vicini a capire cosa si celasse dietro tutte quelle prove.. quei tentativi di vedere se, chi mai avesse indagato su di lui,fosse o fossero persone di grande mente e pratici della magia. Seguì Carmela e la scia di profumo che lasciava dietro di se... un odore delicato,tipo frutti di bosco,che lo guidò nei pochi passi tra lui e la ragazza... la Biblioteca ormai era deserta,erano rimasti solo loro due e uno strano silenzio rimaneva sospeso in aria.Come se la biblioteca stesse trattenendo il fiato insieme ai due ragazzi,che avesse seguito tutta la storia e che ora fosse curiosa sull' esito della piccola caccia al tesoro,intrapresa dai due ragazzi.Carmela si volò,libro stretto al petto,evidentemente sentiva molto l' esito di quella loro ricerca.. voleva risposte,aveva sete di sapere.. era proprio una ragazza intelligente. Ora fissava il libro..e poi Niko.. uno sguardo profondo,come un pozzo dove infondo però c'era dell' acqua cristallina..come la sua voglia di sapere.. disse alcune parole.. - Niko, secondo te è meglio conoscere la verità ed esserne delusi o vivere nell'illusione ed esserne felici?-
era una domanda difficile ai più, ma a Niko venne spontaneo rispondere con un tranquillo - L' illusione è una cosa che non dura mai in eterno..e non ci puoi costruire nulla sopra...sulla verità si..- ma forse Carmela, nemmeno sentì quelle parole..era già con lo sguardo rivolto a una pila di vecchi libri riposti su qualche scaffale. Sembrava aver preso sicurezza in se,pochi passi e la finestra era davanti a loro,pronta a fornire il proprio aiuto in quella ricerca che ormai era una questione d'onore per tutta la Biblioteca. Nuovamente la ragazza serpeverde si voltò verso Niko sorridendogli.. chissà a cosa stava pensando.. ma il tempo degli indugi era finito e appoggiò la nuda pagina del libro alla superficie fredda della finestra in attesa che la luce della luna facesse " luce" su quel mistero... lentamente delle parole vi comparvero sopra.. eccitazione a mille e una mano saettante della serpeverde portò a se il giovane corvonero ,per mettergli di leggere meglio quella scritta che piano piano era comparsa sul foglio.. Si riusciva a leggerci... - si si..riesco a leggere...però le parole sono tipo anagrammate o invertite...- pareva una scritta di pugno..forse dello stesso alchimista... iniziò a leggere,cercando di sistemare la scrittura.. iniziando così a leggere ad alta voce.. -...allora Sei arrivato sino a me.. il nome è Prince of Sansevero.. invano cercai la non morte, l' immortalità la fine della mia vita, la mia più grande paura.. mmm...sperando di vincerla, uccisi chi mi era caro. Bevvero il mio veleno e io con loro.
uff...ma come scriveva questo??...allora.. Volevo carpire i segreti degli alchimisti pur non essendolo. Io non sono nessuno, un ombra,un fantasma. A te che mi hai cercato lascio i miei ultimi pensieri. Non cercare di essere ciò che non sei. Costruisci il tuo destino, non subirlo. A te che mi hai cercato lascio le mie ultime parole. Vivi ciò che sogni,non sognare ciò che vivi. Vale ut valeas...-
le ultime parole del testo,gli morirono in gola... era stanco, un po di tensione per quello che poteva venire fuori da quella lettera si era fatta sentire... poi si rilassò... un sorriso calmo e sereno si delineò sulle sue labbra.. -A quanto pare alla fine sapeva molte più cose di quello che credeva...- commentò,ripensando a quelle parole che facevano riferimento all' essere cioò che si era,senza cercare di essere chissà chi... puramente se stessi... lui non l' aveva fatto e qualcuno ci aveva rimesso la pelle, ma due ragazzi parecchi secoli più tardi avevano raccolto la sua memoria di quell' errore...
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