Passeggiata In Compagnia, x Paul e Bart

*Corri, corri, corri!*
Bart stava risalendo le lunghe scalinate verso la sua Sala Comune. Era appena stato in Sala Grande per sgranocchiare qualcosa, ma non aveva avuto molta fame.
Era molto emozionato, perché quel giorno sarebbe andato ad Hogsmeade con Paul e Mary. Non vedeva l'ora!
Era quasi arrivato al corridoio accanto alla Torre di Divinazione, dove si trovava la sua Sala Comune, quando abbassò lo sguardo sul suo orologio da polso: erano le 9:45 e aveva 25 minuti per prepararsi. Ce l'avrebbe fatta di sicuro, anche perché Bart era un tipo molto veloce.
La sera prima Mary gli aveva inviato un messaggio: "Domani alle 10:10 fuori dalla tua Sala Comune". Appena lo aveva letto, Bart era balzato sul letto e aveva saltato dalla gioia.
Aveva passato tutta la notte ad organizzarsi mentalmente e ad immaginarsi cosa avrebbero potuto fare. Aveva fatto anche un sogno strano e nel sogno Bart veniva a sapere che Paul e Mary si erano diretti da soli ad Hogsmeade, lasciandolo indietro al castello.
Ma per fortuna era stato solo un sogno...I due non l'avrebbero mai lasciato solo al castello.
Si ritrovò nella Sala Comune e di corsa salì gli scalini verso i dormitori maschili del primo anno. Varcò la porta della sua stanza, vuota, e si rinchiuse nel bagno. Un quarto d'ora dopo la porta si riaprì e ne uscì fuori un buon profumo di sapone e bagnoschiuma. Bart aveva indossato un paio dei suoi jeans preferiti e una camicia arancione. Indossò in fretta e furia le sue scarpe da ginnastica e si sistemò la sua fascia verde in testa, scompigliando un po' i capelli.
Per fortuna era in perfetto orario, ma Bart non aveva mai temuto di poter essere in ritardo. Sarebbe dovuto accadere un imprevisto per farlo ritardare!
Prese la bacchetta e un sacchetto di cuoio coi suoi soldi e li mise in tasca. Poi uscì dalla sua camera e si diresse giù in Sala Comune. Bart sapeva che Mary sarebbe passata prima da Paul, quindi aveva ancora del tempo.
Inspirò ed espirò davanti alla porta della Sala comune, poi la varcò e si ritrovò in corridoio, sperando di trovarvi i suoi due amici.
Purtroppo ancora non c'erano, ma se l'aspettava: erano ancora le 10.06! Perciò Bart si poggiò al muro e si rigirò tra le mani la bacchetta, in attesa.

Il corridoio era molto silenzioso e lo sguardo di Bart si spostava spesso verso l'orologio da polso.
Ripose la bacchetta in tasca e poggiò le mani sul davanzale della finestra dietro di sé. Roteò gli occhi al soffitto e mosse i piedi a ritmo. Era molto agitato e sentiva molto caldo.
Pochi secondi dopo sentì dei passi veloci che risuonarono nel silenzio del corridoio e non ebbe neanche il tempo di alzare lo sguardo che si ritrovò la tra le braccia di Mary. Ricambiò l'abbraccio e quando si scostarono l'uno dall'altro, notò la felicità sul suo volto.
Bart le sorrise e disse:

- Ehi! Il grande giorno è arrivato e io sono prontissimo! E ora, Hogsmeade ci aspetta! -

La carrozza li stava aspettando ai cancelli del castello, così i tre si precipitarono a capofitto giù, giù, sempre più giù...Le scale sembravano infinite. I tre amici sembravano dei pazzi, i loro piedi sembravano volare e Bart scoppiò a ridere. La situazione gli sembrava alquanto buffa!
Sospirò di sollievo quando arrivarono all'Ingresso e appena varcarono il portone di quercia furono investiti dal sole accecante. La luce risplendeva su tutto il prato, illuminava la superficie dell'acqua del lago e colorava il cielo di un bellissimo azzurro nontiscordardime.
Il caldo era sopportabile e scaldava la pelle e l'animo. I tre corsero verso i cancelli principali e i galeoni tintinnarono nella tasca di Bart.
Raggiunsero i cancelli e Bart scorse una carrozza di legno molto semplice. Paul, molto galantemente, fece salire prima Mary, chiamandola ironicamente "Madame". Bart ridacchiò e seguì i due sulla carrozza, salendo i piccoli scalini e accomodandosi sui sedili in pelle.
Il cuore gli batteva forte ed era molto emozionato. Lanciò un ultimo sguardo al castello dal finestrino e presto la carrozza si incamminò. Da lì a poco sarebbero arrivati ad Hogsmeade...

- Ci siamo quasi... - mormorò e si torse le mani.
Pochi minuti dopo la carrozza si fermò e il cuore di Bart prese a battere all'impazzata. Inspirò e scese per ultimo dalla carrozza, mentre Mary mostrava loro il villaggio e Paul esclamava il suo stupore. Bart chiuse per un secondo gli occhi e li riaprì appena mise i piedi per terra.
Rimase a bocca aperta! Case di legno, piccole, comode, erano ammassate di qua e di là, accanto ai sentieri zeppi di gente. Un vociare riempiva l'aria, le porte dei negozi tintinnavano ogni qualvolta venivano aperte e le vetrine erano piene di oggetti interessanti.
Bart fissò tutto con curiosità, poi si voltò verso i due amici, esclamando semplicemente:
- Wow! -

Una giornata perfetta, ecco cosa sarebbe stata...Più passavano i minuti e più Bart ne era convinto.
Non avrebbe avuto motivo di tristezza, noia o quant'altro. Si sarebbe divertito, avrebbe riso, scherzato e passeggiato assieme ai suoi due amici!
Paul gli domandò cosa volesse fare a Hogsmeade. *Uhm...bella domanda!* pensò Bart, inarcando le sopracciglia.

- Beh, il fatto è che è difficile scegliere. Non so da dove cominciare! Per noi che non ci siamo mai stati è dura sapere cosa voler visitare.
Direi che una passeggiata tra i negozi sarebbe l'ideale. Magari potremmo fare compere, se ci va. -

Bart non era venuto con l'intenzione di spendere soldi, ma se avesse visto qualcosa che lo attraeva particolarmente, non ci avrebbe pensato due volte.
Intanto, la Puffola Pigmea era già prenotata per l'anno prossimo quando sarebbe tornato a Diagon Alley a fare compere. Aveva deciso di comprarne una...quegli animaletti erano davvero teneri e coccolosi!
Paul poi si ricordò dei limiti che avevano loro del primo anno e chiese delucidazioni a Mary. Nel frattempo, Bart lasciava vagare lo sguardo in giro, attorno ai monti che circondavano il paesaggio. Notò una catapecchia di diversi piani arroccata su una collinetta bassa: aveva porta e finestre sbarrate. Da quella distanza non poteva vedere molto, ma notò che era separata dal villaggio da un recinto a ferro filato. Chissà cos'era...
Tornò con lo sguardo alle vie del villaggio, desiderando passeggiarvi ed esplorare un po'.
Fremeva d'eccitazione e lo riferì ai compagni:

- Ragazzi, muoviamoci! Non vedo l'ora di camminare nel villaggio. Se abbiamo dei limiti, non m'importa, l'importante è che stiamo insieme e passiamo una bella, anzi bellissima mattinata! -

Sorrise ampiamente e il suo viso s'illuminò di gioia. Le fossette gli si formarono agli angoli della bocca e Bart inspirò profondamente l'aria: aria fresca, aria pulita, aria di divertimento!

Mary disse loro che se si fossero comportati bene, sarebbero potuti stare anche due ore.

- Non ti preoccupare, saremo due agnellini! - la rassicurò, sorridendo a trentadue denti. Poi notò che l'amica stava rovistando sotto il suo mantello e qualche secondo dopo sfoderò tre coni gelato pronti e invitanti.
Ne offrì uno ciascuno a Bart e Paul e quest'ultimo scelse il gusto cioccolato.

- Non ti preoccupare, Paul. Non mi interessa il gusto, basta che sia un gelato fresco! - disse all'amico e afferrò gentilmente il cono che Mary gli stava porgendo.
- Grazie mille! Un bel pensiero portare dei gelati... - affermò, rivolgendosi a Mary. Le sorrise affettuosamente e le diede delle piccole pacche sulla spalla.
Poi i tre si incamminarono verso il paesino. La ragazza rimase per un momento indietro, poi li affiancò. Mentre Bart gustava il suo gelato al gusto fragola e limone, si guardava intorno. Scariche di eccitazione gli scorrevano nel sangue e non riusciva a non sorridere.
Il viale principale che avevano intrapreso si stava immergendo tra le casupole e i negozi. Ben presto i tre si trovarono tra la folla, e Bart si sentì leggermente sconquassato. I suoi occhi non si accontentavano mai, e giravano a guardare qualsiasi cosa. Voleva memorizzare tutto. Magari poi poteva raccontare tutto ai genitori, a Nymph...la sua mente si bloccò per un attimo al pensiero della ragazza Serpeverde. Non aveva ancora raccontato ai due di Nymph! Certo, voleva farlo, ma magari più tardi. Forse davanti ad un boccale di Burrobirra, chissà...
Si ricordò che la ragazza gli aveva chiesto gentilmente di portarle delle caramelle da Mielandia e lui non voleva deluderla. Intanto la sua testa sembrava roteare come se non avesse un collo, e girava, girava...
Le case erano affascinanti, i negozi erano molto, ma molto colorati. Le vetrine mostravano oggetti strani, libri, oggetti scherzosi, utensili, dolci, caramelle...di tutto!

- Ehm...vi dispiace se passiamo prima da Mielandia? - chiese loro. - Ho un po' di fame e vorrei comprare dei dolciumi. -

Non aggiunse altro, sperando che i due non gli facessero domande. Avrebbe raccontato tutto dopo. E poi non vedeva l'ora di assaggiare i dolciumi del famigerato negozio di Hogsmeade!

Uscirono del negozio già sazi dal solo profumo dei dolci. Bart teneva nelle mani cinque sacchetti con le varie caramelle e ne masticò qualcuna. Erano buonissime!

- Ehi, ragazzi, se volete, prendetene pure. Se in caso finiscono, ne compriamo ancora! - disse e rise a squarciagola. Si sentiva davvero felice!
Il gelato lo aveva finito in un batter d'occhio e ora masticava roba gommosa e dolciastra. C'erano caramelle frizzanti e alcune di tantissimi gusti.
Bart camminò al fianco degli amici, ridendo e scherzando.

- Bleah! Ho trovato una caramella al gusto di carciofo! - esclamò, masticando una Tuttigusti +1, e fece una smorfia buffa.
Il cielo era bello chiaro, con nuvolette bianche, il calore e il vociare li circondavano. Quando i tre si saziarono di dolciumi, ripose i sacchetti rimanenti nel mantello.

- Ci vorrebbe proprio qualcosa da bere! - pensò ad alta voce, accorgendosi che, dopo tutto quel cibo, aveva sete.
Vide dei viottoli pieni di negozi, dalle insegne di mille colori e molto interessanti. Ma il suo sguardo cercava in quel momento un pub dove poter bere qualcosa.

- Ehm...Mary, potresti portarci in qualche luogo dove potremmo bere? - le chiese e attese che l'amica li guidasse.
Dopo avrebbero potuto visitare tutti gli altri negozi e Bart non vedeva l'ora...

Potremmo anche spostare la role nei Tre Manici di Scopa per un po'. Stiamo là, beviamo qualcosa e chiacchieriamo e poi ritorniamo qui, dicendo che usciamo dal pub per andare a visitare gli altri negozi. Però prima deve rispondere Mary qui, la quale ci guida al locale e poi Paul potrebbe aprire ai Tre Manici. Poi decidete voi...