Bronco89 |
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| Mentre Audrey si avvicina la squadra, studiando attentamente la sua figura, senza però dare nell'occhio, anche grazie alla testa del fidato cilindro, che copre parzialmente i suoi occhi. Gli sembra quasi di esser tornato alla vecchia vita, scommesse notturne e incontri casuali... solo che adesso c'è quel tocco di magia in più, prima era solo lui il mago. Nel mentre il cappello si sposta leggermente all'indietro, lasciando il viso completamente scoperto. incontra quindi le castane iridi della ragazza...
-Cosa può mai farci un fiore come voi, in un loco come questo?-
Non perde quella sua formalità, bloccato a qualche secolo più dietro, fermo nell'epoca della letteratura che tanto ama. Le parole escono prima che la donna posi la mano sul petto, il sopracciglio destro si alza lievemente, poi si alza completamente quando Audrey lo tira a se. Solo in quel momento, nella sua mente balena, per la prima volta, che aver scommesso da bere con la ragazza forse è stato un errore.
*chi è causa del suo mal, pianga se stesso*
La coscienza del baro ancora canta, ma di quello che dice la vocina interiore, a lui nulla importa, son anni che ha smesso di ascoltarla. Alle parole suadenti della ragazza, lui risponde con un sorriso e con uno sbuffo di fumo. Sbuffo di fumo che invece di investire il volto di Audrey, per magia sale lungo il viso del Magiattore, andando ad addensarsi all'apice del cappello, creando una sorta di nuvola.
-Io farvi vincere?...-
Voce e sguardo innocente, come se il fatto non fosse il suo. Piano cerca di portare la destrorsa verso il mento della ragazza, così da poterlo delicatamente racchiudere tra indice e pollice.
-...sarà stata la fortuna, sarà stata la vostra bravura...e nel caso sia stato io a farvi vincere...-
Solo ora, dopo aver controllato a destra e a sinistra, sicuro di non esser sott'occhio dai brutti ceffi con cui scommetteva prima, alza la mancina, lasciando leggermente fuoriuscire un asso di picche
-...ricordatevi che nel mio mestiere a volte, bisogna rischiare.-
Teatrale e ampolloso in tutto quello che dice, espressivo come non mai, corona la fine del discorso con un sorrisone e strappando con la mancina il sigaro dai suoi denti. Cerca di districarsi dalla troppa vicinanza, non perché gli dispiaccia, semplicemente per avvicinarsi al bancone e porgere uno degli sgabelli alla donna...
Allora Signorina?! Cosa volete?
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