Insonnia

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Audrey Ledger
view post Posted on 31/8/2011, 14:59




Era una bellissima notte di luna piena e Audrey dopo essersi rigirata migliaia di volte nel letto,decise di andarsene a bere qualcosa alla testa di porco,il pub che preferiva ai tempi di Hogwarts .
Nonostante fosse vecchio,decisamente sporco e che fosse frequentato da pessimi individui,c'era qualcosa che la attraeva in modo speciale e che la aiutava in qualche modo a riflettere,almeno,sperava che così ancora fosse.

Era da molto tempo che non ci metteva piede e visto che il sonno non arrivava ancora,decise che un whisky incendiario non poteva che farle bene.
Si infilò un vestitino nero molto attillato con un'ampia scollatura sulla schiena e un paio di scarpe verdi con il tacco alto e dopo essersi data una spazzolata hai lunghi capelli biondi si diresse con passo spedito al pub.
Arrivata davanti alla squallida insegna chiuse gli occhi,fece un sospiro e aprì la porta.
Temeva che tutto fosse cambiato e di trovarsi di fronte ad un locale snob in stile parigino.
Invece quando riaprì gli occhi,vide che nulla era cambiato.
Sorrise,come non faceva davvero da molto tempo e con passo deciso si diresse al bancone.

*Un Whisky incendiario* disse allo strano barista che la guardava come se fosse pazza.
Poi si sedette e i pensieri cominciarono a riaffiorare.


 
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Bronco89
view post Posted on 31/8/2011, 15:19




E' da un pò che il Magiattore è stato esiliato dal mondo babbano, nessuno più da imbrogliare, nessuno più da affascinare con trucchetti di magia. Quindi, come giusto che sia, s'è dato al gioco d'azzardo. Eccolo lì, seduto ad un tavolo della "Testa di Porco", circondato da tre individui per nulla amichevoli.

-Signori...Signori...Signori...calmatevi, non c'è nessun inganno, i miei quattro galeoni, per una semplice consumazione al banco. E' un gioco semplicissimo...-

la sua voce risuona melliflua da sotto quel cilindro che indossa, un rivolo di fumo circonda il copricapo, quasi a formare un'aureola. Il tizzone del sigaro acceso illumina l'angolo della bettola, un pò di folla s'è ammassata intorno a lui. Ed ecco che con un abile movimento, si sfila il cilindro, infila la mancina, che sprofonda fino all'altezza del gomito, ed ecco che estrae un mazzo di carte Francesi.

Se solo sento l'odore di truffa, ti faccio ingoiare quel tuo orrido cappello

Un sorrisetto si apre sulle sue labbra, lasciando notare che il sigaro è mantenuto con i denti.

-far violenza su di me è facile... sarà difficile prendere lui-

Indica il cappello, che dopo esser stato posato sulla testa, febbrilmente tremola, intanto le mani mischiano le carte, liberandosi a giochini vari, poi rapidamente prende tre carte.

-carissimi Signori... avete mai giocato "alle tre carte?". Fidatevi, non ho nemmeno preso la bacchetta, nessun ombra d'incantesimo, nel caso di perdita, cosa sarà mai per voi vinti offrir un bicchiere di Scotch ad un povero cantastorie?-

Muoviti uomo, smettila di fare la sceneggiata e scommettiamo

-come volete Signore-

Chiudendo così la sua voce in gola, prende a maneggiare le tre carte, a breve comincerà il gioco

 
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Audrey Ledger
view post Posted on 31/8/2011, 15:32




Il barista portò ad Audrey il whisky incendiario che aveva chiesto e dopo averlo bevuto in una sorsata,ne ordinò subito un altro.
Si pentì amaramente di aver indossato i tacchi,sarebbe stato davvero arduo tornare a casa.
Poi la sua attenzione venne attratta dalla voce di un ragazzo.
Si voltò e vide dei tipacci che lo guardavano,mentre lui cominciava a maneggiare tre carte.
Le piacevano quei giochetti anche se sapeva che alla fine era sempre chi maneggiava le carte a vincere,ma se avrebbe perso infondo,avrebbe solo dovuto pagare uno scotch ad un ragazzo che anche se aveva un aspetto decisamente trascurato,no era poi male.
Si alzò con eleganza e si diresse verso il gruppetto si era formato attorno a lui.

*Io vorrei giocare* Disse in tono spavaldo
 
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Bronco89
view post Posted on 31/8/2011, 15:50




-allora Signori miei, lo scopo è trovare l'asso di cuori, tra quello di picche e quello di fiori-

piano comincia a passarsi le tre carte tra le mani, scivolano tra le dita, una sopra una sotto,una sparisce e dal nulla riappare. Quasi gli spettatori non capiscono nulla, ma per il Magiattore è normale... ha cominciato da piccolo a far queste cose, gli viene naturale.

-allora? Chi è il primo che vuole provare?-

Soddisfatto mostra il suo viso da sotto il cappello, lasciando che il fumo del sigaro investa tutti i presenti. Proprio dal mezzo della nuvola di fumo sente una voce, si dissolve il fastidioso grigiore ed ecco che appare una ragazza. Entrambe le sopraccigli s'inarcano, era pronto ad imbrogliare tutti quelli che circondavano il tavolo, ma non una ragazza... E' stato preso alla sprovvista, nel mentre una vocina risuona nella sua testa, flebile e piangente, come chi dopo essersi rassegnato, prova un'ultima volta a tornare alla carica.

*Duncan, ti prego...*

*zitta tu*

La povera coscienza del cantastorie ritorna a nascondersi nei meandri della sua mente, mentre lui riprende a maneggiare le carte.

-Signorina...volete esser voi la prima a cimentarvi in tale gioco? Ma per voi la posta sarà diversa...-

Il sigaro divien rosso intenso e dalle labbra altro fumo fuoriesce, andando ad addensarsi intorno al cilindro, che sembra aver trovato la calma. Anche se ogni tanto, occhio attento può notare degli innaturali spostamenti del copricapo. Alza la carta con l'asso di cuori.

-se troverete questa carta... sarò io ad offrirvi da bere per tutta la sera... viceversa, a me va sempre bene lo scotch-

Le carte vengono nuovamente passate per le mani, e poi posate in fila. Poi assume una posa plastica, mano destra al fianco e mano mancina al mento, il tutto adornato dai continui sbuffi di sigaro.

a voi la scelta Signorina.





 
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Audrey Ledger
view post Posted on 31/8/2011, 16:19




Una posta diversa.
Audrey lo guardò buttare fuori il fumo del sigaro e cominciò ad ascoltarlo attentamente.
La sua era decisamente un'ottima proposta.
Il ragazzo non poteva sapere quanto alcol potesse reggere quel corpicino,e anche se quasi sicuramente sarebbe stata lei a perdere,l'idea la divertì parecchio e comunque lei non ci avrebbe perso niente ed era quello l'importante.
Cominciò a fissare le sue mani.
I suoi movimenti erano davvero veloci e lei cercava in tutti i modi di seguirli.
Quando lui si fermò Audrey si portò un indice alle labbra.

*Non chiamarmi signorina carino,non lo sopporto proprio.*disse con aria maliziosa
*Io sono Audrey*
Poi indicò la carta al centro,anche se non era minimamente sicura che fosse quella con l'asso di cuori.
Alzò lo sguardo e lo puntò su quello del ragazzo in attesa di una sua risposta.

 
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Bronco89
view post Posted on 1/9/2011, 20:21




Rapida la sua mente ragiona, lasciando che la tesa del cappello copra leggermente i suoi occhi.

*in fondo è una giovane donna... quando potrà bere? "farò il violino", la lascio vincere, così tutti credono che è facile e dopo allegramente spillo falci a tutto il pubblico*

durante tutti i movimenti delle mani, l'asso di cuori è stato agilmente riposto nella manica della sua camicia, sostituito ad un secondo asso di picche. La parte difficile sarà rimettere l'asso di cuori al suo posto... Ma ha già in mente come fare.

-Sentirsi chiamar carino invece è piacevole... "Signorina"-

Punzecchia Audrey, calcando la parola "signorina" finché non vede il ditino della ragazza puntar la carta, la centrale. Con fare tranquillo posa il palmo della mano sulla carta, la quale viene coperta dal denso fumo del sigaro, che fluisce dalla sue labbra. In quel preciso istante avviene la "palmazione", sostituisce le due carte e quando alza la mano, in bella vista c'è...

-Asso di Cuori mio gentile pubblico... avete visto? Nessun imbroglio, la qui presente Audrey ha vinto. No...no...no... non ammassatevi, continueremo a giocar dopo...-

La gente si accalca intorno al cantastorie, ma al momento lui ha un altro compito, ha perso la scommessa, per sua volontà, ma l'ha persa e deve pagare

...ora son impegnato, devo accompagnare la signorina al bancone.

Afferra le sue carte, riponendole nella tasca destra del pantalone, si porta oltre il tavolo, facendosi spazio tra la calca, fino a portarsi vicino ad Audrey. La mancina si salda intorno al cappello, che vien portato al petto, la destrorsa si allarga e piano piega il corpo, sfoggia il suo inchino più teatrale

-A volte dimentico le buone maniere, voi vi siete presentata a me, ma ancora non vi ho rivelato il mio nome. La folla mi ha distratto... Ma ora il qui presente Duncan v'offrirà tutto quel che volete-

Con un ultimo sbuffo di fumo, si riporta eretto, mostrando un sorriso a denti scoperti e riponendo il cilindro dove dovrebbe stare. Le mani si spostano in una direzione indefinita, aspettando che la ragazza cominci a muoversi per poterla seguire.

 
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Audrey Ledger
view post Posted on 2/9/2011, 02:24




Audrey assunse un espressione pensierosa.
Aveva vinto.
Strano quel tipo non le sembrava per niente uno sprovveduto e Audrey ebbe la netta sensazione che l'avesse fatta vincere apposta.
Lo guardò per un attimo come per inquadrarlo meglio,mentre il fumo del sigaro faceva da cornice a quella strana situazione.
Lui continuava a chiamarla signorina e Audrey decise di stare al gioco.

*Quindi è Duncan il tuo nome Nessun ragazzo si era mai presentato a lei in quel modo e il suo comportamento la fece sorridere divertita.
Forse uscire quella notte non era stata poi una cattiva idea.
Lo osservò mentre si allontanva da quella massa di gentaglia e vide che lui era in attesa di un suo movimento.
Audrey sorrise con aria di sfida e cominciò ad avvicinarsi lentamente,con passo deciso.Dopo averlo fissato per qualche istante,fece scorrere delicatamente la sua mano lungo il petto del ragazzo,mentre il suo sguardò era fisso sui suoi occhi.

*Bene..*disse in tono calmo.
Poi strinse la sua camicia tra le mani e lo tirò verso di sè.
Avvicinò le labbra al suo orecchio e gli sussurrò con voce calda

*Sai carino,è stato un grave errore farmi vincere,non riesci a immaginare quanto questa signorina regga bene l'alcool.*
 
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Bronco89
view post Posted on 2/9/2011, 12:14




Mentre Audrey si avvicina la squadra, studiando attentamente la sua figura, senza però dare nell'occhio, anche grazie alla testa del fidato cilindro, che copre parzialmente i suoi occhi. Gli sembra quasi di esser tornato alla vecchia vita, scommesse notturne e incontri casuali... solo che adesso c'è quel tocco di magia in più, prima era solo lui il mago. Nel mentre il cappello si sposta leggermente all'indietro, lasciando il viso completamente scoperto. incontra quindi le castane iridi della ragazza...

-Cosa può mai farci un fiore come voi, in un loco come questo?-

Non perde quella sua formalità, bloccato a qualche secolo più dietro, fermo nell'epoca della letteratura che tanto ama. Le parole escono prima che la donna posi la mano sul petto, il sopracciglio destro si alza lievemente, poi si alza completamente quando Audrey lo tira a se. Solo in quel momento, nella sua mente balena, per la prima volta, che aver scommesso da bere con la ragazza forse è stato un errore.

*chi è causa del suo mal, pianga se stesso*

La coscienza del baro ancora canta, ma di quello che dice la vocina interiore, a lui nulla importa, son anni che ha smesso di ascoltarla. Alle parole suadenti della ragazza, lui risponde con un sorriso e con uno sbuffo di fumo. Sbuffo di fumo che invece di investire il volto di Audrey, per magia sale lungo il viso del Magiattore, andando ad addensarsi all'apice del cappello, creando una sorta di nuvola.

-Io farvi vincere?...-

Voce e sguardo innocente, come se il fatto non fosse il suo. Piano cerca di portare la destrorsa verso il mento della ragazza, così da poterlo delicatamente racchiudere tra indice e pollice.

-...sarà stata la fortuna, sarà stata la vostra bravura...e nel caso sia stato io a farvi vincere...-

Solo ora, dopo aver controllato a destra e a sinistra, sicuro di non esser sott'occhio dai brutti ceffi con cui scommetteva prima, alza la mancina, lasciando leggermente fuoriuscire un asso di picche

-...ricordatevi che nel mio mestiere a volte, bisogna rischiare.-

Teatrale e ampolloso in tutto quello che dice, espressivo come non mai, corona la fine del discorso con un sorrisone e strappando con la mancina il sigaro dai suoi denti. Cerca di districarsi dalla troppa vicinanza, non perché gli dispiaccia, semplicemente per avvicinarsi al bancone e porgere uno degli sgabelli alla donna...

Allora Signorina?! Cosa volete?






 
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Audrey Ledger
view post Posted on 2/9/2011, 12:59




Duncan era davvero un tipo strano,ma ad Audrey questo non dispiaceva affatto.
Le piacevano le persone eccentriche e che sapevano distinguersi dalla massa,e poi era da molto tempo che non si trovava di fronte ad un ragazzo che riuscisse a tenerle testa e che non fosse intimidito dai suoi modi decisi.
*Non si lasci ingannare dalle apparenze mio caro Duncan*disse imitando il suo modo ''antico'' di parlare
Io sono un fiore con molte spine.Ricordati che le apparenze possono ingannare*Esclamò in modo teatrale,facendogli l'occhiolino.
Poi ascoltò la sua spiegazione e guardò l'asso di picche uscire leggermente dalla manica.
*Vedi,lo sapevo che mi avevi fatto vincere apposta*Sussurrò,stando attenta a non farsi sentire,mentre il suo viso assunse un'aria imbronciata,quasi infantile.
*Uffì*Sbuffò mentre Duncan le porgeva uno sgabello,accanto al bancone.
Rise per un attimo osservando il buffo modo in cui il ragazzo si tolse il sigaro dalle labbra.
Poi si sedette.
*Vedo che non ti è passata la voglia di chiamarmi signorina carino,non ti conviene giocare con il fuoco.Potresti bruciarti*disse scostandosi i lunghi capelli biondi dal viso.
Quanto avrebbe voluto avere davanti a lei uno specchio in quel momento.
*Comunque...sono qui perchè non riuscivo proprio a prendere sonno.Ero abituata a dormire di giorno e a lavorare di notte ed è difficile ritornare ad un ritmo normalePoi si voltò verso il barista
*Stò ancora aspettando il mio whisky*Disse leggermente spazientita
*E mi porti anche uno Scotch x il carino qui di fianco,ovviamente offre lui*
Disse sorridendo a Duncan
 
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Bronco89
view post Posted on 2/9/2011, 13:51




Aspetta che la donna prenda posto, poi per qualche attimo torna eretto, portandosi via il prezioso cilindro dalla testa e posandolo al bancone, con la tesa rivolta verso l'alto, rivelando così un baratro oscuro, che sembra quasi non aver fine. Il sigaro nuovamente è saldato tra i denti, ed ogni tanto s'illumina di rosso, inquinando l'aria intorno al Baro.

-Ma anche il fiore con più spine, ha un tratto dello stelo scarno da queste-

Sentenzia convinto, mentre prende posto alla sinistra della ragazza, lasciando che le sue labbra formino un piccolo ghigno deforme, ricordiamo che deve pur sempre sostenere il sigaro. La storia dell'asso di picche viene accantonata, meglio non parlarne troppo, ci son trucchi che vuole non vengano scoperti.

-Scottarmi? Ho rischiato di scottarmi così tante volte in vita mia Signorina... che ormai credo di esser ignifugo-

I capelli della giovane vengono sventolati e dissolvono il fumo che vagava intorno alla testa del cantastorie. Le iridi seguono quel gesto e poi con un sorrisetto riprende a parlare.

-Vi stanno bene anche così i capelli, non è necessario che continuiate ad aggiustarveli.-si prende qualche attimo per ascoltare le successive parole di Audrey-Bhe pensate che se aveste avuto sonno, non avreste vinto al gioco delle tre carte e non avreste avuto chi vi offriva da bere...-

La destrorsa d'immerge letteralmente nel cilindro, arrivando fino alla metà dell'avambraccio, per poi tornar fuori con una manciata di falci, le monete giuste a pagar da bere. La mancina intanto è di compagnia al sigaro, che vien scostato da bocca per qualche attimo, giusto il tempo per fargli esclamar l'ultima domanda...

E che lavoro poteva svolgere un fior spinoso come voi?

 
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Audrey Ledger
view post Posted on 2/9/2011, 14:18




Audrey pensò alle parole di Duncan.
Forse aveva ragione lui,ma nella sua vita aveva avuto poche occasioni di mostrare la sua parte ''senza spine''.
Poi arrossì leggermente alle parole di Duncan riguardo hai suoi capelli.Si portò una mano al volto per nascondere l'imbarazzo e cominciò a scrutare il volto del ragazzo che si era finalmente tolto il cappello.
Forse hai ragione,devo ringraziare la mia insonnia..anzi devo ringraziare te.Prevedo che ti lascerò in mutande prima della fine della serata.Sarebbe la giusta vendetta verso un baroDisse ridendo.
Poi per un attimo pensò a cosa avrebbe potuto rispondere riguardo al suo lavoro.
Be...Diciamo che mi occupavo di riscossioni,ma ti prego,non parliamo di lavoro...Stanotte voglio divertirmi Non le andava di ricordare il passato,almeno non in quel momento
Poi si voltò e prese il piccolo bicchierino di whisky che il barista aveva poggiato sul bancone accanto a quello di Scotch di Duncan.
Che ne dici di un brindisi..a noi disse sorridendo puntando il suo sguardo in quello del ragazzo.
Il whisky stava cominciando a fare effetto e Audrey cominciava a lasciarsi andare.
 
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Bronco89
view post Posted on 2/9/2011, 17:34




Gli occhietti scivolano dalla figura di Audrey al locandiere che prepara i bicchieri. Interessato sia alla ragazza, sia all'alcol che a breve giungerà loro. Finemente ride ascoltando la "giusta vendetta per un baro"

-forse voi non ci crederete...ma in Francia m'è capitato qualocsa del genere.... -

Resta sul vago, non s'inoltra in dettagli, non è piacevole raccontare di quando il truffatore vien truffato. Si limita ad alzare gli occhi al cielo, assumendo una posa pensosa, dedita a ricordare l'evento nella sua testolina. Poi ritorna alla realtà, quando gli giungono le parole della donna al suo fianco, aggrotta un pò le sopracciglia, poi riassume la sua classica espressione rilassata e sorniona

-Allora sarete accontenta Signorina, non voglio certo rovinare questa serata con noiose e pesanti discussioni. Questa è la "vostra" sera, dovete solo pensare a divertirvi- Afferra il bicchiere con lo Scotch e lo alza in direziono di Audrey -sono d'accordo con voi... "A Noi"-

Avvicina il bicchiere alla bocca, senza staccare lo sguardo dalla ragazza, finché un rumore strano, risuona sul tavolo. E' semplicemente il cappello che ogni tanto si dimena, avrà i suoi buoni motivi per farlo. Il Magiattore fa finta di nulla, ormai è abituato a quei comportamenti infantili del copricapo. Ma quando vede il cilindro che cerca il suicidio dal bancone, lo afferra e lo ripone sulla testa

*stupido cappello...neanche uno Scotch mi fai assaporare*

-Non fate caso a lui... vuole che vi racconti una storia, fa sempre così quando incontra qualcuno di nuovo-





 
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Audrey Ledger
view post Posted on 4/9/2011, 22:54




Audrey adorava la Francia,sua madre era una nobile parigina e possedeva un castello nei pressi della Loira.I suoi ricordi più belli erano legati a quel luogo e a quella terra.
Io adoro la Francia.E parigi poi è la fine del mondo disse con aria sognante
Se ti andrebbe mormorò esitando
Potresti venire a trovarmi qualche volta quando sono lì.i miei hanno una proprietà,ci vado spesso quando ho bisogno di riflettere.E poiesclamò ridendo
Adoro lo champagne
si voltò verso il bancone e dopo aver portato il bicchiere alla bocca e aver bevuto il whisky tutto d'un fiato vide Duncan,rimettersi il cappelo che sembrava evidentemente agitato.
Mi sà proprio che vuole che tu gli racconti come ti hanno fregato in Francia!
Cominciò a ridere divertita per prendere unpo' in giro il ragazzo,e dopo averci pensato per un attimo,chiamò il barista per ordinare un'altro whisky per lei ed uno scotch per Duncan
Spero davvero che tu riesca a starmi dietro.Sai nel caso avessi bisogno di essere portata a casa a spalle
 
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Bronco89
view post Posted on 4/9/2011, 23:19




La lingua scivola lungo le labbra, poggiandosi poi sui ribelli baffi, non vuole perdersi una goccia del suo Scotch. Il bicchiere vuoto vien posato lì, proprio dinnanzi a lui e quindi ritorna a dar attenzioni alla ragazza al suo fianco

-Mai potrei rifiutare l'offerta di una donna come voi...se non fosse per un'ordinanza restrittiva che mi tiene lontano dal mondo babbano e dal resto dell'Europa.-

Esclama sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, ma nel profondo degli occhi si vede che la cosa non l'aggrada, la sua vita passata gli piaceva e lo si può capire facilmente

-Inoltre condivido con voi la passione per i vini champagne, fini al palato e piacevoli da bere.-

Scuote la testa per imitare il brio che da un sorso di Champagne, poi posa le iridi sul bicchiere vuoto, lì triste e solo. Poi insieme alle parole di Audrey, arriva anche altro Scotch, da una parte c'è felicità nel Baro, dall'altra uno strano senso di leggerezza... deve pagar tutto lui

-Signorina, non è certa di una storiella del genere con cui il cappello qui presente vuole che vi delizi, ma se sarete felice nel saper delle mia piccola disavventura nelle contrade Francesi... eccovi accontenta.-

piccola pausa, in cui si bagna le labbra con l'alcolico, secco e soddisfacente, poi con un paio di colpi di tosse si schiarisce la voce e continua

-Giovane e voglioso di esplorare il mondo, mi trovavo in uno dei teatri di Parigi... Theatre de La Ville, partecipavo come aiutante in uno degli spettacoli di magia di mio nonno e dietro le quindi mi divertivo a far giochetti con le carte per tirar su qualcosina di soldi...- molto teatrale nel suo racconto, viso espressivo come non mai e mani che non si stanno ferme per un attimo -bhe! Trovai qualcuno più abile di me nel far girare le carte, in soli cinque minuti aveva vinto i miei vestiti, i miei soldi, il mio orologio... fortuna non avevo ancora il mio cilindro, altrimenti mi sarei giocato anche quello. Quel giorno imparai un'importante lezione Signorina...-

si prende un momento di solenne silenzio, quasi sembra stia per dire qualcosa di altamente significativo, qualcosa profondo insegnamento di vita.

-...mai giocare a carte in un teatro, quando il proprio nonno è sotto l'effetto di una pozione polisucco.-

*quel vecchiaccio me la fece proprio quel giorno*

ride finemente, ripensando a quel momento, mentre con un gesto signorile e delicato si porta nuovamente il bicchiere alla bocca. Il cappello ancora fa i capricci, spostandosi da tutte le angolazioni possibili e immaginabili

-Vi ho detto... questa è la vostra serata, vi porterò ovunque voi vogliate. Basta che non mi state male...-

proprio mentre conclude la sua frase, con un altro dei suoi classici sorrisi, il cilindro salta dalla sua testa verso quella della ragazza, deciso a posizionarsi sulla testolina di Audrey, così senza un minimo preavviso

 
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Audrey Ledger
view post Posted on 5/9/2011, 15:54




Audrey vide negli occhi di Duncan una nota di malinconia.Doveva essere davvero una scocciatura non potersi muovere a proprio piacimento.
Arrossì leggermente per il complimento del ragazzo,poi assunse un aria determinata
Non permetterò di certo che un'ordinanza restrittiva del ministero ti impedisca di venermi a trovare!Disse in tono spavaldo
Basterà usare una passaporta e ti assicuro che nessuno oserà disturbarci nel mio castello
Poi fece un attimo di pausa
E se oseranno farlo,dovranno vedersela con me!
Esclamò facendo una linguaccia al ragazzo.
Poi dopo aver ascoltato attentamente la sua storia,cominciò a ridere divertita
Fregato da una pozione...Be..le pozioni polisucco sono una gran cosa..per esempio..io potrei essere una vecchia strega in cerca di qualche bel giovanotto..a quel punto la sua risata si fece ancor più fragorosa
Comunque stai tranquillo.E' più probabile che Silente si faccia la barba che io stia male per del Whisky
Mentre pronunciava quelle parole il capello di Duncan si posò sulla testa di Audrey.
Sembra proprio che io gli piaccia.Disse rivolta al ragazzo
Poi cominciò a guardarsi intorno in cerca di uno specchio,ma tra il fumo che infestava il locale e la penombra che vi regnava,non riuscì a scorgere niente
Spero proprio di non sembrare ridicola.Altrimenti dovrò farti un incantesimo,così saremo alla pari
 
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19 replies since 31/8/2011, 14:59   116 views
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