| Era ormai passata una settimana da quando aveva preso il vizio di bazzicare per il villaggio di Hogsmeade. Stava cominciando ad appassionarsi ai vicoli appartati del villaggio, lontani dagli studenti, dal chiasso e dalle persone. In quel periodo starsene da sola era sicuramente la scelta migliore che poteva prendere, sapendo che da lì a poco si sarebbe dovuta gettare nuovamente nel caos del Castello. Sicuramente nella sua famiglia un comportamento così poco "nobile", sarebbe stato il primo di una lunga serie da dover far correggere: quale esponente di una famiglia di simile spessore (spessore che in effetti era riconosciuto più nel mondo babbano, che magico) poteva permettersi di comportarsi con tanta leggerezza? E per giunta era caposcuola! A quel pensiero, altri a dir poco spiacevoli cominciarono ad affiorare nella sua mente. *Idromele* Ed ecco che un sorso dell'idromele barricato della testa di porco mandava giù tutte le sofferenze. Per qualche secondo sentì una vampata di calore che, probabilmente, le aveva mandato la guancia e i capelli (dannazione ai metamorfo!) in fiamme. Poco male, quella roba era dannatamente buona. Di lì a poco sarebbe anche potuta diventare un alcolizzata unicamente per l'idromele di quel pub *Ma chi è l'idiota che mi aveva raccomandato di non frequentare la Testa di Porco? Altro che tre manici di scopa e burrobirre* Esatto: chi diavolo era quell'idiota? Il nonno. Ed ecco che altri brutti ricordi si insinuavano nella sua mente ed ecco che una seconda sorsata di idromele spazzava via tutto. *Ora capisco perchè Nicholas teneva una scorta di alcolici nel suo ufficio* E all'idea del Caposcuola che aveva aggredito Jessica, che era un Mangiamorte, che aveva stupidamente fatto un bordello nel castello rischiando di rivelare l'identità della Abyss, ma sopratutto... l'idiota che era stato, vedi che sfiga, il suo precedessore e che le aveva lasciato quella carica estenuante, quasi volesse metterle in testa un peso assai più gravoso di quelli che portava con sè. Una terza sorsata. *Oh, ora va meglio!* Nonostante regesse abbastanza bene l'alcohol, tossì un paio di volte, rischiando di strozzarsi con il barricato che stava bevendo. Doveva ancora abituarsi alla sensazione di calore e intorpidimento che davano quelle bevande, per non parlare di quel leggero senso di spensieratezza che arrivava già dalla terza bottiglia. Imboccò una strada a caso, diretta in un punto del villaggio non ben definito, dopo qualche minuto era sbucata in un vicolo cieco; ripercorsa la strada e al primo viottolo svoltò a destra, imboccando sentieri che probabilmente non venivano percorsi dal tempo in cui la sua bottiglia di idromele era stata attappata. A quel pensiero abbassò la bottiglia, inquadrando l'etichetta "Dungbarrel Spiced Mead - 1998" La data era poco rassicurante. Mentre contemplava l'etichetta e si perdeva in complicati calcoli numerici sull'ipotetica data d'imbottigliamento vera e propria (calcolo che decise di abbandonare ad una nuova sorsata d'idromele), si scontrò con il muretto di una casa abbandonata e accorgendosi dello spiazzo desolatod ove era spuntata si rese conto di essersi persa. Tanto ancora c'era tempo perchè il soggiorno al villaggio finisse, poteva anche prendersi lo sfizio di vagabondeggiare. Visto che il punto dove si trovava era piuttosto alto, probabilmente si trovava vicino alla Stazione, dall'altra parte del punto d'incontro che si doveva trovare più a sud, quindi per ritrovare la retta via, bastava imboccare una strada a random che conducesse a sud, a centro villaggio. Detto fatto, eccola in una strada sgombra d'anima viva, a sistemarsi il cappello da passeggio sui capelli neri -tenuti legati in una coda da un nastro-, il nodo della cravatta verde scuro che affondava in un gilet nero, e a spazzarsi ogni tanto i pantaloni neri che si sporcavano con l'intonaco di alcune case antiquate che probabilmente sarebbero potute crollare da un momento all'altro. Quando si fermò per l'ennesima sorsata d'idromele si accorse guardando sottecchi la strada, che questa non era desolata come pensava ma che una ragazzina dai capelli di un vivo e stravagante rosa, sorseggiava un boccale all'angolo di un marciapiede. *Julie Richard* Per diana, attirava forse studenti? La mano corse alla spilla da caposcuola appuntata sulla giacca leggera in tinta con i pantaloni, forse se avesse fatto in tempo a toglierla...
|