Se dovevano giocare a guardie e ladri, aveva capito male. Non era assolutamente possibile, ad una certa età era inevitabile una rivalutazione delle proprie priorità. Non sarebbe corso dietro ad uno Studente, doveva ancora un certo rispetto ai ruoli che ricopriva, agli oneri che sosteneva. Un improvviso sbandamento sarebbe costato troppo a tutti, e non se lo poteva permettere, semplicemente. Del resto la questione non era poi così banale, il problema si celava abilmente dietro sciocchezze, e banalità, ma era ben più profondo. Quanto avrebbe potuto fare a sua volta, era un'altra questione. Il punto era sempre lo stesso, superare le diffidenze. Se il giovane non l'avesse fatto, sarebbe stato perduto. Luci o Ombre, le alternative erano quelle, non c'era altra strada, un destino ineluttabile, e presto o tardi qualcuno avrebbe bussato alla sua porta. Sarebbe andata così, ed allora il vero valore della scelta sarebbe stato manifesto. Sino ad allora si poteva giocare. E l'avrebbero fatto. Annuì tranquillo, accennando alla poltrona, sarebbe incorso nel suo disappunto alzandosi, e lo sapeva. Chi varcava quella porta, non ne usciva mai troppo presto, era ineluttabile che così andasse. Stolto chi preventivasse altrimenti!
Non così in fretta, signor Swan.
Ho capito benissimo la situazione, ma non per questo la domanda è meno significativa. Lei è molto giovane, è impossibile che si conosca così bene, come vorrebbe. Semplicemente, è matematico. Non c'è nulla di male nell'ammetterlo, anzi, son certo potrebbe aiutarla. Riconoscere i propri limiti, spesso è un'ottima base da cui partire a costruire altro. Presumere da parte sua la sicurezza che sfoggia le fa onore, ma potrebbe anche essere un grave errore. Lei è orgoglioso di sè stesso, a buon diritto, ma a volte viene anche il momento di cedere il passo, ed ascoltare. Lei è venuto da me, ed io le sto parlando in generale, non conosco tutte le risposte, non ho tutte le soluzioni, ma sono anche conscio del fatto. E questo può fare la differenza.
I dettagli, molto se non tutto stava proprio nei dettagli, nel saperli sfruttare, nel saperli pesare nella giusta maniera. Ma un soliloquio sui dettagli, con ogni probabilità non l'avrebbe apprezzato. Dettagli, e postille, ancora una volta, certo, ma era così. Sorrise al giovane, ancora fermo al suo posto. La brezza spirava leggera, come il silenzio, avvolgendo l'ambiente, un momento cristallizzato. Aldilà di molto, fuori dalla portata del resto.
Vede, per certi versi essere diffidenti non è una cattiva cosa, anzi! Banalmente è una sorta di protezione, si preventiva molto, e ci si assicura da certi imprevisti. Il Cappello l'ha mandata tra i Corvonero, Il fatto che abbia quasi O di media in Storia dice molto, ma non tutto. Le valutazioni sono spesso ingannevoli, le definiamo sintetiche, perchè non dicono molto, o meglio, non dicono nulla, o quasi. Lei, non si fida. Si stima molto, confida in sè stesso. E crede di potercela comunque fare, no? E' abituato a cavarsela da solo, ma non tutto ciò che è Oro, brilla.
Prima o poi si arriva al punto in cui è necessario anche l'aiuto degli altri, ed il primo passo per riceverlo, è riconoscere intimamente di averne bisogno. Soltanto noi, possiamo... scegliere di salvare noi stessi.
Quindi, le offro due alternative, le presto un libro, ed un caro arrivederci; oppure le offro un The, e decide di rimanere.
Tutto è nelle sue mani, scelga lei, come meglio preferisce.
Come un disegno perfetto d'armonia celeste, il cerchio si era chiuso. Tutto si era precipitato, in un'unica più grande alternativa, una scelta doverosa e dovuta.
Che avrebbe scelto?
Il libro era lì, dimentico forse di sè stesso.