-Peccato!-
Esclama con un sorriso il Cantastorie, non appena viene a sapere che la donna non è in servizio. Il Cilindro si sposta lievemente, permettendogli di poter squadrare l'auror, ed ecco che lo vede, vede nascere su quel viso ciò che aspetta, un sorriso.
-Ah finalmente! Avete dato vita al vostro bel viso, ma è ancora troppo poco.-
Non fa in tempo a finire di parlare, che sente la parola "premio", gli occhi si illumina, il corpo scivola lungo la parete, ma in senso opposto, ed ora il musico si ritrova in piedi, con cappello alla mano.
-io solo questo attendevo, nella mia mesta giornata, un raggio di sole che mi permettesse di raccontar storie-
Ha riacquistato tutta la vitalità persa, sembra un'altra persona, anche se non ha perso i suoi modi strambi. Posa il cilindro ai suoi piedi e contro ogni previsione ci lancia dentro il sigaro.
Altro che storiella, vi dedicherò una poesia... la Poesia di un poeta maledetto. Se vi piace la Francia Signorina, non potrete non apprezzare quest'opera.
da un paio di colpi al cilindro con la punta dello stivale e il copricapo comincia a emetter fumo denso, che si ammassa all'altezza degli arti del Menestrello.
- Spesso, per divertirsi, gli uomini d'equipaggio
Catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
Che seguono, indolenti compagni di vïaggio,
Il vascello che va sopra gli abissi amari. -
Le mani plasmano il fumo, che ad oltranza continua a fuoriuscire dal cappello. Trasformano la densa sostanza grigia, in una grande uccello, che sbatte imperiosamente le sue ali. Al di sotto dell'animale, dei piccoli esserini che lo tengono stretto con catene.
-E li hanno appena posti sul ponte della nave
Che, inetti e vergognosi, questi re dell'azzurro
Pietosamente calano le grandi ali bianche,
Come dei remi inerti, accanto ai loro fianchi. -
L'uccello plasmato dal fumo, smette di sbatter le ali, ma china il capo, racchiudendo ciò che gli permette di volare a se. La figura imponente dell'animale, diventa sempre più piccola, il fumo, infatti, va a nutrire quella dei due esserini, che diventano molto più grandi rispetto all'Albatro.
-Com'è goffo e maldestro, l'alato viaggiatore!
Lui, prima così bello, com'è comico e brutto!
Qualcuno, con la pipa, gli solletica il becco,
L'altro, arrancando, mima l'infermo che volava!-
Gli esserini, ormai cresciuti, altri non erano che esser umani, il denso fumo si schiarisce, lasciando vedere i lineamenti degli uomini, marinai che si dilettano a infastidire l'uccello, solo per il loro sadico diletto.
-Il Poeta assomiglia al principe dei nembi
Che abita la tempesta e ride dell'arciere;
Ma esule sulla terra, al centro degli scherni,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.-
Il fumo improvvisamente si ritira nel cappello, lasciando solo l'immagine del cantastorie in carne e ossa. Conclude la sua poesia, con tanto di frase in francese e poi si ripete nel giochetto con il cilindro. Da un calcetto al capricapo che vola a posarsi sulla sua testa... e mentre lo fa, rilascia il sigaro tra le labbra del padrone.
-Credo di essermi meritato un sorriso più grande ora!-