» Lost in my dark thinks

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view post Posted on 30/9/2011, 15:59

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Serpeverde
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D8315


Per quel giornoo aveva abbandonato i soliti ampi e voluminosi abiti principeschi, indossando un abitino bianco, piuttosto corto e sexy, color verde smeraldo decorato da fili dorati. Gioielli in oro e smeraldi purissimi, tacchi alti e mantello completavano l'abbigliamento.
Era una bella giornata di fine settembre, il sole era alto nel cielo e riscaldava con la sua morbida luce dorata le creature terrene e quelle celesti (come Jaq si riteneva, vista la discendenza).
LLa principessa attraversò il parco dall'erba color giada brillante umida di rugiada e raggiunse i cancelli.
Li oltrepassò a passo rapido, ben salda sui sandali altissimi, e si mise a vagare senza meta per Hogsmeade, cercando un occupazione qualunque la la tenesse impegnata per un discreto lasso di tempo.
Osservava il via vai di gente per le vie del villaggio con evidente disprezzo.
Lei era superiore a quella massa di volgari maghi e streghe di basso rango, era una principessa dalla discendenza millenaria.
E poi, dopo il recente 2tatuaggio" era divenuta una seguace fedele del Lord Oscuro. Ora il Marchio era nascosto da un foulard di seta verde attorgigiato attorno al braccio a mo' di accessorio, ma nulla pteva impedirle di pensare a quanto fosse stata fortunata. Aveva raggiunto il suo obbiettivo e, presto, avrebbe avuto la sua vendetta su Pierre, quel maledetto!
 
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Bronco89
view post Posted on 2/10/2011, 21:54




Ormai vederlo per le strade di Hogsmeade è normale. Lui è lì! Un pò canticchia, un pò recita, un pò cerca di truffare la gente che gli passa davanti... In poche parole, cerca di perder tempo! Il fedele cilindro ritto in testa, corona il suo vestiario, giacca e pantaloni neri, camicia con fronzolo bianca e simpatico panciotto nero con riflessi grigi e splendidi stivali lucenti, di un nero pece... insomma, se si apre un libro dell'ottocento o si guarda il musico, non si notano differenze.

-i turn the music up, i got my records on
i shut the world outside until the lights come on
maybe the streets alight, maybe the trees are gone
i feel my heart start beating to my favourite song-


Mani nelle tasche, testa bassa, con cilindro che stranamente si mantiene comunque in equilibrio e voce che si libera dalla gola. In questo momento il cantastorie si diletta nel cantare, non guarda chi gli passa davanti, semplicemente cammina, con il rischio di urtare il prossimo.

-and all the kids they dance, all the kids all night
until monday morning feels another life
i turn the music up
i’m on a roll this time
and heaven is in sight-


Si blocca sul posto per pochi secondi, giusto il tempo di liberarsi in uno stacchetto di "tip-tap". I tacchi degli stivaloni risuonano per la via, poi come se nulla fosse si fermano e riprendono a camminare. Anche se la voce si concentra nel canto, la mente divaga per altri lidi, pensieri ramificati si evolvono nella sua mente, successioni senza connessione e senso.

*Come diamine mi procuro un cane?! Al serraglio non c'era nulla. Poi devo organizzare la compagnia teatrale, potrei cominciare quindi un commercio illegale di creature magiche... ma da dove le prendo le creature magiche?! A Londra come ci arrivo?! Non posso più metter piedi in territorio babbano, ma che diamine!!!*

Effettivamente i suoi pensieri non hanno un senso logico, si ammassano uno sopra all'altro, creando unicamente confusione. Quindi con tranquillità continua a passeggiare cantando e ballando, senza guardare davanti a se!

-i turn the music up, i got my records on
from underneath the rubble sing a rebel song
don’t want to see another generation drop
i’d rather be a comma than a full stop-

 
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view post Posted on 3/10/2011, 09:02

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Mentre camminava ticchettanto gli alti tacchi sulla via principale, udì tra il brusio indistinto di voci che si intrecciava tra la gente il risuonare di alcuni versi di una canzone tremendamente babbana che, se non si sbagliava, apparteneva a un gruppo che Etienne ascoltava non di rado.
Chi mai, in un villaggio di soli maghi, poteva conoscere a memoria e intonare così sfacciatamente in pubblico un motivo dei Babbani?
Non credeva che esistesse "Muggleradio" sulle frequenze magiche.
Incuriosita da quella stramberia, si mise a camminare in direzione della voce, tendendo le orecchie per non perdere la traccia.
Trovò il musico mentre si dilettava in alcuni passi di Tip-Tap e rimase a guardarlo esterrefatta. La sua espressione, tuttavia, era impassibile e impenetrabile.
Incrociò le braccia sul petto e rimase ad osservarlo, colpita dal suo abbigliamento tanto simile a quello cui era abituata di vedere nel suo regno, e dalla sua bravura sia con la danza sia con il canto.
Quando il tizio riprese a camminare e cantare, Jacqueline si sorprese a seguirlo, ipnoizzata dal suo modo di fare e dalla sua voce.
 
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Bronco89
view post Posted on 3/10/2011, 10:12




*Dovrei arrivare ad uno dei canili di Londra!! Eppure un modo per catturare qualche bestia magica deve esserci. In tutto ciò, ho ancora gli stuzzicadenti da vendere...*

Continuano i suoi pensieri ad ammassarsi, al momento ha smesso di cantare e ballare, si limita ad avanzare con le mani nelle tasche, ogni tanto si concede un qualche movimento strano. Ancora non si rende conto di esser seguito, troppo perso in intricati pensieri... Ma improvvisamente si ferma nel mezzo della strada, resta bloccato, come se un malanno improvviso l'avesse colpito, alza il braccio mancino al cielo e il dito indice emula l'arto.

-Ispirazione improvvisa-

Per lui è qualcosa di normale, infila la mano, che prima era alzata, nella giacca e ne estrae un mini violino, la destrorsa nel mentre ha già afferrato la bacchetta, che appena tocca lo strumento lo fa ingrandire a dimensioni normali. Porta il violino al mento... ma manca l'archetto. Posa un attimo la bacchetta e con tranquillità. riprende a frugare nella giacca, per estrarre poi l'oggetto che darà inizio alla musica.





Non si sbilancia a suonar troppo, ma i pochi minuti in cui si esibisce sono intensi. Una simpatica danza Irlandese, che lui stesso accompagna con i passi della omonimo ballo. Poi, così come tutto ha avuto inizio tutto finisce. Stoppa di botto la musica, s'infila l'archetto nella giacca, estrae la bacchetta, colpisce il violino che si rimpicciolisce e lo posa in una tasca, parallela a quella dove ha messo l'archetto. Le mani tornano nelle tasche, abbassa ancora il capo, piroetta su se stesso e cambia direzione di cammino. Non guarda chi c'è davanti a lui, ma i passi sono diretti proprio sulla "Principessa".

 
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view post Posted on 3/10/2011, 10:27

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Il comportamento di quel saltimbanco era davvero strambo.
Nel bel mezzo della strada, senza preavviso, si bloccò alzò un indice al cielo esclamando una frase senza senso.
Jacqueline osserva tutta l'operazione da pochi passi di distanza, impassibile esteriormente ma sempre più affascinata e stupita interiormente.
La musica suonata dal vagabondo è allegra e vivace e invita a danzare.
Si tratta di una tipica danza Irlandese, molto più adatta al contesto in cui si trovano; molto più "magica".
Ma non dura a lungo e ben presto l'uomo ripone baracca e burattini e inverte il senso di marcia, andando proprio verso di lei.
 
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Bronco89
view post Posted on 3/10/2011, 10:51




Continua nel sua camminar senza guardare avanti, assumendo una nuova posizione, porta le mani fuori dalle tasche e le unisce dietro la schiena. Inoltre prende a borbottare, quasi fosse un vecchio.

-Ma io non capisco!-

Probabilmente sta pensando a voce alta, anche se si trova in un luogo pien di gente, al momento lui si trova in un suo mondo, ove gli unici abitanti sono "la sua persona", il cilindro e la strada. Sono pochi i passi che lo dividono dalla giovane, ma lui ancora non l'ha vista.

-Continuo a non capire!-

Ormai ha "La Principessa" davanti, ma sembra comunque non averla vista, si ferma ad un passo da lei e preso da uno dei suoi momenti di ispirazione,si esibisce, in giusti "tre" secondi, in uno dei passi irlandesi effettuati poco prima. Poi torna serio, sposta le mani da dietro la schiena e le porta in avanti. La mano sinistra va sotto il gomito destro e la mano destra va sotto il mento del musico. Il capo lentamente si alza e finalmente le iridi si posano sulla ragazza. Sembra proprio che la stia osservando, una squadrata quasi maniacale e invadente, il classico comportamento da vecchio "marpione", abbastanza plausibile visto anche la succinta veste indossata dalla giovine... Ma in verità, il musico ancora non è tornato alla realtà, anche se tutti i segni portano a pensare che stia osservando Jacqueline, il cantastorie è immerso ancora nella sua mente e davanti alle castane iridi non vede la giovane bionda, ma vede le proiezioni dei suoi contorti pensieri

*Potrei benissimo travestirmi e provare a sgattaiolare per le strade di Londra! Vado al canile, prendo un Botolo, torno al paiolo, vado a Diagon Alley, mi abbraccio il cane, uso la metro polvere e torno qui, poi mando la lettera a chi so io e tutto può cominciare!*

 
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view post Posted on 3/10/2011, 11:19

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Fermatosi a pochi passi da lei, il musico si esibì nuovamente in pochi attimi di danza irlandese.
Quando si fermò e alzò gli occhi su di lei, parve intento ad osservarla, ma la strega, che era una buona osservatrice, si accorse che in realtà era come se non la vedessse, troppo preso da chissà quali pensieri per accorgersi di lei.
Lo osservò per parecchi minuti, apprezzandone l'abbigliamento antico e le innate abilità di cantante e ballerino, afascinata da quel suo modo di fare.
Si schiarì la voce per tentarre di distoglierlo dai suoi pensieri.

Buongiorno lo salutò educatamente.
 
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Bronco89
view post Posted on 3/10/2011, 11:57




*E se poi il ministero mi "acchiappa", butto tutto al vento, conquista del Botolo e libertà.*

*bravo*

*Ma potrebbe anche esser l'unica occasione per ottenere un cane con lo spiccato senso dell'arte*

*no, pensaci bene Duncan*

*zitta tu!*

Mentre nella mente, la volontà del musico entra in contrasto con la coscienza dello stesso, la sua persona resta ritta dinnanzi alla giovane. Bloccato in quella plastica posa, che improvvisamente svanisce, quando la voce di Jacqueline, va a stimolare il suo apparato uditivo. Esce da quella stasi che l'aveva avvolto per la strada, non è più da solo con il suo cilindro, ma si trova immerso nel mondo e nella vita. Si guarda attorno spaesato per qualche attimo e poi finalmente la nota. Gli occhietti del musico studiano la figura della giovane, partendo dai piedi e arrivando al suo volto. Rendendosi conto di esser ad un solo passo dalla ragazza, fa un piccolo passo all'indietro, piroetta su se stesso e si piega in un profondo inchino. Il cilindro non si sa come, non cade dalla testa, ma resta lì bel dritto e quasi sfiora La Principessa.

-Buongiorno a voi Signorina, la vostra raggiante voce m'ha riportato nella realtà. C'è un particolare motivo per il quale avete destato il musico dai suoi onirici pensieri? Volete vi narri una storia?-

Convinto che sia una delle tante passanti che conoscono la sua fama, visto che ormai fa parte delle attrazioni di Hogsmeade. Non è la prima volta che qualcuno lo desta dai suoi tormentati pensieri per farsi narrare una dei suoi racconti. Ma andiamo oltre... Il cantastorie si riporta eretto, donando nuovamente lo sguardo alla ragazza, le sue parole rappresentano il suo stile, recita bene la sua parte, lo si dovrebbe vedere quando circola nei bassi borghi o nelle bische, altra persona, altro linguaggio.

 
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view post Posted on 3/10/2011, 12:09

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Il musico parve come destarsi da un lungo sonno.
Sbatté le palpebre e, spaesato e confuso, si guardò intorno finché non si accorse di assere a distanza di poco dalla più splendida tra le ragazze di Hogwarts.
Fece un passo indietro ed un profondo inchino per salutarla e parlò con vocaboli ricercati che non ci si aspetta da un uomo dei nostri tempi.
Jacquelne lo fissò divertita e afascinata.

Veramente, vorrei sapere chi siete disse in risposta alla domanda dell'uomo la frizzante diciottenne Serpeverde. Vi ho osservato e ascoltato per un po' e devo dirvi che siete davvero bravo aggiunse con un piccolo sorriso che le illuminò il voltò solitamente gelido e privo di espressione.
Era raro vederla comportarsi a quel modo, come la ragazza che era prima di Pierre.
Trasse di tasca un porta sigarette d'argento e ne estrasse un delicato cilindreretto di tabacco aromatizzato al mentolo che si mise tra le labbra carnose e scarlatte e che accese con un accendino argenteo decorato da zaffiri.
 
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Bronco89
view post Posted on 3/10/2011, 12:35




Peccato! La ragazza al momento non vuole sentire nessuna storia dal musico, che prendo e torna a studiare la giovane con le sue iridi. Seguendo il movimento delle mani della serpeverde. Smuove leggermente il naso, quando vede che la ragazza estrae le sigarette. Alza la mancina e la porta alla tesa del cilindro, candidamente lo alza e proprio lì, contro ogni previsione, al centro della testa, tra la folta capigliatura, è posato un sigaro. Lo prende e lo stringe nella morsa dei denti, mentre il copricapo, nuovamente, va a coprire il suo ruolo da cappello.

-Sono lusingato dalle vostre parole Signorina. Non son altro che un umile cantastorie, che diffonde la sua parola per le strade di Hogsmeade.-

*Un tempo chiedevo anche qualche monetina, ma visto che nessuno mi dava niente ho deciso di diffondere il mio verbo... almeno mi faccio una fama.*

Anche quando parla, riesce a divagare con i pensieri. La mancina s'infila nella giacca ed estrae anch'egli un accendino. Un semplice zippo, anche abbastanza vecchio, con lo stoppino ormai logorato dalle troppe fiamme. Risuona il rumore delle sue labbra, che vanno sotto vuoto per accendere il sigaro. Ci vogliono almeno tre profonde tirate, prima che s'accenda. Riposa l'accendino e si gratta l'incolta barba. Riprende quindi a parlare, avvolto dal fumo del suo sigaro, che sembra stranamente addensarsi intorno al cilindro.

-Duncan il Cantastorie è qui per servirvi.-

Lascia il sigaro tra i denti, porta la mano destra sul cuore e fa un piccolo inchino. Ritorna quindi in posizione, sbuffando fumo dalle narici e ricambiando il sorriso alla giovine.

-Ed ora che sapete chi son io, permettetemi di chieder il vostro nome.-



 
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view post Posted on 3/10/2011, 12:47

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La giovane strega prese alcune boccate dalla sigaretta, aspirando il delizioso sapore di menta e chiudendo gli occhi, in estasi.
Un cantastorie, dunque.
Mentre l'uomo si accendeva con qualche difficoltà un sigaro, la strega lo squadrò con attenzione e aria critica, senza però trovare nulla da criticare, nel suo aspetto.
Anzi era un bell'uomo, affascinante anche.
Il suo nome era Duncan, nome desueto e molto intrigante. Significava guerriero a quanto ne sapeva Jacqueline ed era davvero strano che lo portasse un cantastorie.
Sorrise di nuovo e fece una piccola riverenza nel corto e succinto abito che le metteva ben in mostra le curve e la pelle perfetta e candida.

Jacqueline de Molay, quinto anno Serpeverde, piacere di cionoscervi, Duncan disse allegra, per poi prendere una nuova boccata dal cilindretto stretto tra le dita della mano destra inanellata.
Era buffo quell'uomo, buffo e pieno di fascino.
Lo osservò con il sorriso sulle labbra.
 
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Bronco89
view post Posted on 3/10/2011, 16:05




Si concentra per qualche attimo sul suo sigaro, riempiendosi di quell'odore forte di tabacco. Tutto il fumo uscito dalle sue narici, ha preso forma circolare, e come un'aureola aleggia intorno al cilindro. Sembra nuovamente essersi perso in se stesso, rinsavisce solo quando la ragazza completa la presentazione

-uuuuh! Una giovine studentessa della scuola di Hogwarts!-

Nuovamente posa le iridi sulla "Principessa", che al momento ha destato la sua curiosità. E' stato due volte alla scuola di magia e stregoneria e probabilmente dovrà tornarci. Il posto l'incuriosisce molto, una struttura affascinante, di cui odia una sola cosa...

-E ditemi... Le scale continuano a spostarsi?-

Ma c'è anche altro che desta profondamente il suo interesse. Il cappello parlante. Senza contare che è l'unico copricapo che può tener testa al cilindro, gli interesserebbe sapere a quale casa fosse stato assegnato, se mai avesse frequentato Hogwarts.

-Proprio non tollero quelle scale! Ma non perdiamoci in inutili discorsi, credo che la volontà architettonica delle rampe non sia un argomento interessante per un'avvenente ragazza come voi!-

Piano si piega all'indietro... ed ecco scoprire un'altra abilità del musico. Oltre alle qualità canore, verbose e artistiche, il nostro cantastorie, con molta probabilità, ha preso lezioni di mimo. Quasi sembra che stia poggiato ad un muro invisibile.

-Ed allora Signorina, qual buon vento vi porta qui?!-



 
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view post Posted on 3/10/2011, 16:19

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Un'aureola di fumo circondò il cilindro del cantastorie.
Chissà come faceva a dar farma al fumo senza bacchetta.
Ogni minuto di più Jacqueline era affascinata da quell'uomo.
Il musico le chiese se le scale continuassero a spostarsi.

Ebbene, messere, purtroppo sì. Giocano brutti tiri, quelle scale, facendo ritardare le persone rispose seria.
Odiava qull'incantesimo che permetteva alle scalinatte di spostarsi. Era una cosa che le dava sui nervi, specialmente se c'ere di mezzo l'arrivare tardi a una lezione.
Quando l'uomo parlò, laragazza sorrise lusingata.
Poi Duncan si spostò e si accomodò come fosse poggiato ad un muro. Peccato che dietro di lui non ci fosse che aria.
Un'altra abilità da aggiungere al suo curriculm già di per sè interessante.
Alla seguente domanda, Jacqueline rispose con un alzata di spalle. Il vestito seguì il suo movimento scivolando su e giù lungo le forme prospere della Serpe.

Una passeggiata per distrarmi un po', troppo stress là dentro e con il capo fece un cenno verso il castello torreggiante su di loro.
 
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Bronco89
view post Posted on 5/10/2011, 18:22




-Capisco!-

Esclama riportandosi eretto, mentre osserva il vestitino della ragazza che si sposta nella scrollata di spalle. Piega leggermente il capo e si ferma, per qualche attimo non si perpetua in nessun atteggiamento strano. Apre così la bocca per parlare, alza l'indice della mano sinistra al cielo, ma nessuna parola vien prodotta dalle sue corde vocali.

*...*

-...-

Le iridi si illuminano di una strane luce. Ebbene sì, l'ispirazione sta nuovamente scorrendo nelle sue vene. Ma lentamente, la mano ridiscende lungo il fianco e la luce negli occhi si spegne, probabilmente ha domanda i suoi istinti artistici.

-Perdonatemi, alle volte devo combattere con l'ispirazione che incombe su di me. Capita spesso, sarà il troppo ozio in giro per le strade a farmela salire.-

mentre da una spiegazione alla serpeverde prende a muoversi ,qualche passo e si porta al lato sinistro della giovine. Si muove lentamente, con sinuosità e leggiadria. Come un vecchio si porta le mani dietro la schiena, lasciando che si uniscano e prende a parlare.

-Spero non vi dispiaccia, se farò d'accompagnatore alla vostra passeggiata Signorina.-

 
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view post Posted on 6/10/2011, 14:38

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La ragazza notò lo sguardo dell'uomo e se ne compiacque.
Poi il cantastorie fece per parlare, gli occhi scintillanti e un dito alzato verso il cielo.
Ma non uscì nulla.
Il Musico disse di essere stato preso dall'ispirazione.
Era davvero buffo quell'uomo, buffo e affascinante.
Jacqueline ne ammirò nuovamente gli abiti antichi e ricercati, apprezzando con un piccolo ghigno.
Quando egli le propose di farle da accompagnatore, la strega sorrise nuovamente.
Strano: era raro riuscire a strapparle anche il più piccolo sorriso. Solitamente era fredda, glaciale e sarcastica. Anche cinica e ironica. Ma in quel momento sembrava davvero la Jacqueline del Prima.
Prima che Pierre le spezzasse il cuore, prima che la tradisse e tentasse di ucciderla, prima che la buttasse in un cella di ghiaccio a morire assiderata senza la minima premura.
Accettò entusiasta la proposta di Duncan.

Sicuro che potete, anzi, mi farà molto piacere la vostra compagnia
rispose solare con un sorriso raggiante.
 
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