» Lost in my dark thinks

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Bronco89
view post Posted on 6/10/2011, 19:44




Annuisce un paio di volte, recependo le parole della giovane. Studia il sorriso sol volto della serpeverde e ricambia, quindi dopo aver preso posto al suo fianco, prende a camminare, con la convinzione che la ragazza lo seguirà lungo il viale. Un passo lento e lavorato, se non fosse per la postura retta e splendente, sembrerebbe la camminata di un anziano.

-Sapete, passo tutte le mie giornate a recitar versi per la strada.-

*tranne quando mi son perso in giro per Hogwarts*

-spezzare la mia solita Routine è sempre un piacere.-

Nel camminare piroetta su se stesso un paio di volte, proprio non riesce a far quattro passi, senza riprodursi in siparietti anormali. Il fumo esce sinuoso dalle sue narici, con molta probabilità aspira dal suo sigaro, martorizzando i suoi poveri polmoni.

-Quindi, per dare una svolta diversa alla mia monotona giornata, raccontatemi un pò di voi. Sempre se non vi dispiace. Mmm "sempre un piacere", "sempre se non vi dispiace"... non mi piacciono le ripetizioni, queste due frasi si assomigliano così tanto. Riformulo l'ultima parte. Cof, cof... quindi, per dare una svolta diversa alla mia monotona giornata, raccontatemi un pò di voi. Ma se questa mia proposta non è di vostro gradimento, mi farò perdonar con una poesia... ecco ora va molto meglio.-

Mai si capirà se ha aggiustato la frase perchè veramente non gli piacciono le "ripetizioni" o per la semplice voglia di raccontar una poesia. L'ennesima stramberia del menestrello.Comunque dopo aver posto la domanda si ferma, sfoggia un sorriso tutto denti, un bianco splendore, che entra in contrasto con la scura barba. Quando la giovine strega avrà dato risposta, riprendere a camminare, perseverando nella strana camminata.

 
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view post Posted on 6/10/2011, 20:32

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La giovane e bellissima streghetta diciottenne prese a camminare a fianco del suo strambo accompagnatore, ridacchiando divertita alle sue piroette.
Aveva una camminita piuttosto strana, molto all'antica, proprio come gli abiti.
Jacqueline apprezzava anche quesa sua qualità.
Il passo della principessa era leggero ed elegante, proprio principesco, e il ticchettio degli alti tacchi si perdeva nel vociare della gente intorno.
Molti si voltavano a guardarli al loro passaggio, forse per le stranezze di Duncan, che ancora fumava il suop sigaro, forse per la bellezza splendente di Jacqueline, che aspirava lentamente dalla sua sigaretta alla menta. O forse per il fatto che in uel momento, camminando fianco a fianco, formavano una coppia fuori dal comune. Chi lo sa?
Fatto stava che la gente li osservava incuriosita e incantata e Jacqueline ghignò soddisfatta.
Le piaceva stare al centro dell'attenzione; dopotutto, era pur sempre una principessina viziata.

Raccontarvi di me? chiese dopo aver ridachiato allo sproloquio dell'uomo. Con piacere, messer Duncan disse espirando il fumo biancastro.
Vedete, io sono la princepessa Jacqueline Evangeline de Molay, sovrana del regno della Petite Fance Magique disse fiera di esporre il suo titolo nobiliare e la sua posizione al vertice della società.
Il suo irresistibile accento francese era tornato ad addolcire le sue parole con la sua musicalità.

Ho diciotto anni, e sono al quinto anno ad Hogwarts. Sono Serpeverde, come vi ho detto, e per qualche tempo sono anche stata Prefetta continuò mentre lo osservava con un sorrisino sulle labbra.
 
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Bronco89
view post Posted on 8/10/2011, 15:10




Ormai è abituato ad esser osservato, gli sguardi della gente gli sono quasi indifferenti. La sua camminata non vien modificata, ancora si ripete in quel passo particolare, cadenzato dai suoi stivali. Le parole della serpeverde giungono alle sue orecchie, un sopracciglio s'inarca.

*Ah però! Di passeggiar con una principessa non m'era mai capitato.*

-Uhlalà, ho il piacere d'esser di compagnia, ad una giovine dal nobil sangue. Questo evento è da incorniciare con una poesia...-

Si scompone dalla sua posa, bloccando il passo e piazzandosi al centro della strada, incurante di poter dar fastidio agli altri passanti. Si schiarisce la voce, con un paio di bei colpi di tosse e poi prende a parlare.

-L'anima tutta riassume
quando noi espiriamo in molti
anelli placidi di fumo
già da nuovi anelli dissolti -


Comincia a far cerchi di fumo con il suo sigaro, quelli nuove passano in quelli vecchi dissolvendoli. Una scenetta che si ripete almeno due o tre volte, prima che l'uomo riprenda a parlare.

-Sapiente sigaro e dichiara
consumandosi a poco a poco
se la cenere si separa
dal suo chiaro bacio di fuoco-


Prende il suo sigaro tra le mani e con un movimento deciso, lascia cadere la cenere. Quindi va ancora ad aspirare, giusto il tempo per far pulsare il rosso vivo del tizzone. Poi lasciando fuoriuscire il fumo dalle narici, continua a recitar versi.

-Così il coro delle romanze
dal tuo labbro voli sottile
e tu escludine dinanzi
il reale perch'esso è vile

Il senso troppo esatto oscura
la tua vaga letteratura -


Conclude con un profondo inchino, qualche passante si ferma anche ad applaudire, ma al musico al momento non interessa, la poesia è dedicata alla giovine strega che sta accompagnando nella passeggiata. Evento raro, anche, che il cappello non si sia intromesso nell'opera. Come se nulla fosse mai successo, torna vicino alla ragazza.

-Spero sia stata di vostro gradimento, ho ripreso qualcosa dal mio repertorio francese Signorina.-

A quanto pare, il menestrello s'è accorto dell'accento francese, cosa che ha spinto a recitare i versi di Malarmè. Riprende quindi la sua posizione "pre-poesia" e continua a parlare..

-Siete anche una studentessa modello allora! Complimenti-


 
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view post Posted on 8/10/2011, 16:35

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Consapevole degli sguardi degli uomii sul proprio corpo e delle occhiate invidiose delle donne, la giovane strega aspirò l'ultima boccata dalla sigaretta, la prense tra l'indice e il pollice e con un incanto non verbale la fece evanesere.
Continuò a camminare leggiadra a fianco del musico, aspettando la sua reazione alla rivelazione che gli aveva appena fatto.
Il menestrello decise di omaggiarla di una poesia e, piazzatosi nel bel mezzo della via, tra gli schiamazzi indignati di alcuni passanti, prese a recitare dei versi che Jacqueline riconobbe come quelli di un poeta francese, Stéphane Mallarmé.
Era delizioso udire quei versi tanto familiari, anche in una lingua che non era la sua erano comunque così musicali e melodiosi!
Non riuscì a trattenersi dal recitarli in lingua originale, il dolce accento e la voce ben cadenzata:

Toute l’âme résumée
Quand lente nous l’expirons
Dans plusieurs ronds de fumée
Abolis en autres ronds

Atteste quelque cigare
Brûlant savamment pour peu
Que la cendre se sépare
De son clair baiser de feu


Ainsi le chœur des romances
A la lèvre vole-t-il
Exclus-en si tu commences
Le réel parce que vil

Le sens trop précis rature
Ta vague littérature

Era ancora più bella, con gli occhi brillanti d'emozione e le guance arrossate.
L'uomo tornò al suo fianco e riprease a camminare.

Siete un vero Maestro, mio caro Duncan, pochi conoscono Mallarmé al di fuori dei colti del mio Paese si complimentò rivolgendogli un sorriso radioso che mise in risalto i denti piccoli, bianchi e perfetti.
Camminava leggera ed elegante al suo fianco, nobile e sensuale anche nelle movenze, quasi fosse un felino che tenta di sedurre la preda.
Erano doti naturali, le veniva tutto spontaneo e semplice.
 
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Bronco89
view post Posted on 8/10/2011, 18:50




Sono poche le cose che destano veramente l'attenzione del Magiattore: Situazione illegali: qualsiasi cosa abbia a che fare con l'arte. Qui cadiamo nel secondo caso, continua a stupirsi degli incontri che si possono fare casualmente per le strade di Hogsmeade!

-Recitata nella lingua madre è ancora più bella!-

Gli occhietti luminosi studiano le labbra della serpeverde, assimilando ogni parola in francese, con molta probabilità ha fatto sue quelle parole e prima o poi le riutilizzerà. Fa suo anche lo splendido sorriso che la giovine gli dona, a cui ricambia il suo. I denti del musico pure son bianchi e regolari, ma non piccolo, son ben doppi e sistemati. Non si capirà mai se c'è stato lo zampino di un dentista o della magia. Sposta una mano da dietro la schiena e fa un gesto di finta vergogna, allontanando quel complimento che vien fatto.

-Ho girato il mondo Signorina, ho dedicato la mia vita all'arte. Nelle lande Francesi mi appassionai alla poesia. Credo che il fascino dell'arte, in ogni sua forma, sia potente quasi quanto la magia.-

Alza il capo verso il cielo, il cilindro non cade. Con la coda degli occhi studia i movimenti della ragazza, senza però farsi notare, mentre continua nel suo parlare.

-Inghilterra, Scozia, Irlanda, Francia, Italia, Germania, Spagna, Russia...-

Si sofferma dopo aver pronunciato "Russia" e sospira, poi ritorna a parlare.

-...Grecia, Olanda, Repubblica Ceca e molto altro, Signorina, hanno visto questi occhi. In ogni dove ho fatto mie le più svariate forme d'arte, arricchendo il mio bagaglio e il mio desiderio di conoscenza. Forse avrei dovuto concentrarmi un tantinello di più sulle mie capacità magiche, ma per quelle c'è sempre tempo.-

Quando comincia a parlare è impossibile fermarlo, il sigaro è stretto nella mancina, al momento non sta fumando. Sono molti i viaggi che ha fatto, il non esser andato a scuola l'ha aiutato a vagare per il mondo.

 
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view post Posted on 8/10/2011, 19:20

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Fu felice di vederlo tanto preso dalla sua recitazione.
Io amo tutte le Arti, dalle più semplici alle più complesse. L'Arte è espressione di Bellezza e Perfezione disse con gli occhi brillanti d'ispirazione.
Osservava il Musico estasiata.
Non aveva mai trovato nessuno capace di condividere il suo amore per l'Arte.
I suoi Templari erano Guerrieri, nessuno di loro aveva davvero idea di cosa fosse l'Arte, non avrebbero mai riconosciuto i versi cantati dal Menestrello. Persino Etienne avrebbe riscontrato qualche difficoltà.
Quell'uomo era ogni attimo più attraente e affascinante, ai suoi occhi di principessa.
Anche lei aveva visitato il mondo assiame al padrino, e parlava perfettamente molte lingue.
Non voleva mettersi troppo in mostra,però voleva riuscire a interessarlo come lui aveva interessato lei.
Così, scelse dal suo ampio registro di poesie una rima di Gustavo Adolfo Domínguez Bastida, conosciuto come G. A. Bécquer, e, in perfetto spagnolo, accento compreso, la recitò con voce soave.

Volverán las oscuras golondrinas
en tu balcón sus nidos a colgar,
y otra vez con el ala a sus cristales
jugando llamarán.
Pero aquellas que el vuelo refrenaban
tu hermosura y mi dicha a contemplar,
aquellas que aprendieron nuestros nombres...
ésas... ¡no volverán!
Volverán las tupidas madreselvas
de tu jardín las tapias a escalar,
y otra vez a la tarde aún más hermosas
sus flores se abrirán.
Pero aquellas cuajadas de rocío
cuyas gotas mirábamos temblar
y caer como lágrimas del día...
ésas... ¡no volverán!
Volverán del amor en tus oídos
las palabras ardientes a sonar;
tu corazón de su profundo sueño
tal vez despertará.
Pero mudo y absorto y de rodillas,
como se adora a Dios ante su altar,
como yo te he querido..., desengáñate,
nadie así te amará.

La voce usciva lenta e impostata a dovere, la pronuncia impeccabile, con l'accento dell'Andalucia, gli occhi che scintillavano come gemme preziose per l'emozione e l'entusiasmo.
 
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Bronco89
view post Posted on 9/10/2011, 02:55




Uno stano sorriso compare sulle sue labbra, le parole della serpeverde lo motivano. Il Magiattore è sempre alla ricerca della perfezione, vanitoso e egocentrico, punta sulla sua eccentrica immagine, ogni sue espressione artistica anela a raggiungere l'apice. Non condivide appieno il pensiero della Principessa, ritiene che se un'artista raggiunge la perfezione, con una poesia, un quadro, una scultura, può fermare le sue opere, tanto sarà ricordato in eterno per il suo capolavoro.

-Io sono solo un emissario, condivido il mio sapere con il mondo. Tutti dovrebbero apprezzare l'arte, ma oramai le menti capaci di comprendere le sfumature della poesia, le melodie della musica, i colori della pittura, le forme della scultura... son poche, con mio sommo dispiacere!-

La ragazza sta conoscendo il lato serio del musico, quello aulico e costruito, l'impalcatura edificata sulle basi dell'arte. Il musico truffatore, che cerca di imbrogliare il prossimo al momento è rinchiuso in qualche angolo della mente... insieme alla coscienza. Ed ecco che la sente! Sente la poesia, sussurra sottovoce per non disturbare la giovine

-Torneranno le oscure rondini-

Immediatamente porta il sigaro alla bocca, aspira con forza e poi ricaccia una quantità di fumo enorme. La densa nuvola per magia vien risucchiata sotto il cilindro. Il cappello comincia a lavorare, mentre la Principessa recita, ogni tanto il copricapo si alza, lasciando andar via uno sbuffo di fumo. Le volute grigie prendono la forma di un paio di rondini in volo. Girano intorno alla testa del menestrello, poi si fermano e si trasformano in Madreselve, che sbocciano prepotenti, hanno il colore del fumo, ma rendono benissimo l'idea di "fiore". Infine le Madreselve si trasformano in una freccia, che colpisce al centro del petto il Magiattore, facendo sì che il fumo si dissolva nell'aria. Le mani si uniscono, più volte, creando un sordo rumore... Il menestrello sta applaudendo, lasciando che il fumo del sigaro ora esca dal naso.

-Non sono l'unico ad apprezzar i poeti ispanici qui! Ottima interpretazione Signorina. Mmm, ottima non rende l'idea... credo che sublime vada meglio. Non tutti i giorni mi capita di incontrar passanti della vostra "levatura", io sono un sognatore, ho vissuto così poco la vita reale che attimi come questi non posso non ripeterli nei sogni!-

 
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view post Posted on 9/10/2011, 09:35

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La scenetta messa in opera dal Musico con il fumo del sigaro e il suo strano cilindro la divertì e l'applauso che seguì la sua recita le scaldò il cuore come poche cose erano in grado di farlo.
Arrossì alle parole del menesrtrello, che definì sublime la sua piccola improvvisata spagnola. Quell'uomo era in grado di tirare fuori il meglio di lei, la Jacqueline nescosta dalla terribile nottata nella cella di ghiaccio nei sotteranei del palazzo di Pierre, la Jaq sepolta sotto le macerie dei sogni che aveva avuto un tempo e che il Sombre le aveva fatto crollare.
Lo guardò radiosa, felice di poter condividere il proprio amore per le Arti con qualcuno che ne sapeva abbastanza da potersene vantare.

Avete ragione, sono troppo pochi coloro che sanno apprezzare la Bellezza dell'Arte, ai nostri giorni concordò annuendo enfaticamente alle parole che Duncan aveva poco prima pronunciato.
Vi Prego, Duncan, datemi del tu. Sono più giovane di voi,non sono necessarie tutte queste formalità aggiunse poi mentre camminava con passo suinuoso ed elegante al suo fianco.
Lo osservò senza smettere di sorridere, avvicinandosi un poò di più a lui, in estasi per quell'incontrio casuale con un uomo tanto affascinante.
 
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Bronco89
view post Posted on 10/10/2011, 19:45




-E' in questi momenti che vorrei avere il mio Liuto, ho voglia di accarezzar le sue corde, ma ahime! L'ho dimenticato nell'altra giacca.-

Ancora una volta l'ispirazione l'assale, peccato che al momento con se ha solo il violino. Non estrae quindi nessun strumento e si affianca alla giovine Principessa, lasciando che la mancina vada a sistemare il cilindro.

-Mi vien difficile abolir le mie formalità, ma s'è quello che desideri lo farò... a patto, di esser trattato con la stessa carta!-

In realtà riesce benissimo a viver senza formalità, ma ora sta recitando la parte del nomade cantastorie. Sorride nei confronti della giovane e poi comincia a frugare nelle tasche. Inarca le sopracciglia e assume un espressione leggermente più seria.

-Dove sarà mai?!-

Comincia una ricerca maniacale in tutte le tasca, ma sembra non ottener alcun risultato. Cosa starà cercando il nostro Magiattore?! Che cos'è così importante, da impedire al nostro cantastorie di non ricambiare il sorriso della giovane?!...Ovvio! l'ennesima ispirazione artistica. Si schiaffa una mano in testa ed esclama.

-ma che sciocco che sono!-

probabilmente si sarà ricordato ove ha posizionato ciò che sta cercando.

 
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view post Posted on 10/10/2011, 19:56

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Jacqueline era davvero fuori dii sè: radiosa, allegra, solare. Era tornata all'età di nove anni, prima di conoscere Pierre, prima di impantanarsi con l'Oscurità, prima di perdersi nell'odio e nel disprezzo.
Si avvicinò ancor di più all'accompagnatore, che ora cercava qualcosa tra le molte tasche.
Che mai era così importante da porttarlo a distogliere l'attenzione da una bionda mozza fiato poco vestita e disponibile che gli sorrideva raggiante?
Jaq era curiosa di scoprirlo e quando l'uomo si battè una mano in fronte, pensò che forse aveva ricordato dov'era riposto l'oggetto di tasnto cercare.

Come desideri, Duncan rispose osservandolo incuriosita e piena di aspettativa. Ma dimmi, cosa cerchi con tanto ardore? chiese incapace di intrattenersi, sperando in qualcosa di interessante che mantenbesse vivo il suo interesse per il musico.
Si sentiva bene come non si era sentita da molto tempo, dall'incursione al Morningside, probabilmente.
Si sentiva viva, motivata, eccitata persino.
Cosa avrebbe svelato ora quello strano individuo?
 
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Bronco89
view post Posted on 13/10/2011, 09:39




Il nostro menestrello è un maestro con qualsiasi strumento abbia corde, da sfregare, pizzicare, tamburellare. Ma nella vita non si finisce mai d'imparare, così da un pò di tempo ha cominciato a studiare "flauto"... Ora, per il Magiattore il termine studio è leggermente deviato nel suo significato letterale. Non perde tempo su libroni e spartiti, semplicemente prende lo strumento e si lascia andare all'ispirazione, accompagnato anche da un ottimo orecchio.

-Volevo concedermi il lusso di una suonata, già ho mancato del liuto con mio sommo dispiacere, ma fortunatamente ho con me altro.-

Senza contare il violino, ancora nascosto in chissà quale tasca. La mancina vien portata al cilindro, le dita si cingono intorno alla tesa e piano, piano lo alza. Contro ogni previsione, poggiato sulla testa del Musico, compare un flauto traverso, che esce con l'alzarsi del cilindro, in posizione verticale. Prima che lo strumento possa cadere, lo prende con la destrorsa, la mancina aggiusta di nuovo il cilindro e subito prende posizione.

-Devi sapere che, nella mia estrosa carriera, mi son dilettato nello studio dei più svariati strumenti, ma non mi sono mai spinto oltre "le corde". Ultimamente mi sono appassionato al suono di questo piccolo e argenteo strumento, quindi perdonami se non sarò perfetto nella ma esibizione.-

Il sigaro è ancora saldo tra le sue labbra, se ne ricorda solo ora, lo sposta con accuratezza dietro un orecchio, tanto è da qualche minuto che non sta fumando e il tizzone di tabacco all'apice non è ardente. Si porta il flauto alle labbra e resta fermo qualche secondo, attimi in cui pensa quale melodia donare alla Principessa e ai passanti. Lascia che un soffio esca leggiadro, piano il suono si diffonde, sono solo le dita del Menestrello a muoversi, il resto del corpo resta immobile. Un rivolo di fumo esce dal sigaro, anche se è spento, il grigiore è richiamato dal cilindro, tutta la densa nuvola grigia s'ammassa sulla sua tesa, lasciando che si plasmi nella forma di un piccolo, docile e dolce "coniglio". Il musico non fa una piega, probabilmente non s'è accorto dello spettacolo che avviene sulla sua testa. La bestiola corre libera ad ogni nota, sulle falde del Cappello, ogni tanto nascondendosi in un cespuglio fatto, sempre dal medesimo fumo. All'ultima nota, tutto si dissolve.



Musica Flauto ^^
 
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view post Posted on 13/10/2011, 15:13

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La giovane strega osservò incuriosita il Magiattore mentre parlava.
L'uomo si portò una mano al cilindro e lo sollevò.
Jacqueline rimase con tanto d'occhi quando vide il flauto apparire da lì sotto.
L'uomo lo prese e se lo portò alle labbra, fermandosi per la strada e cominciando a suonare mentre il fumo che usciva dasl sigaro ormai spendo posto dietro all'orecchio saliva fumo a formare un adorabile coniglietto che correva a tempo con la musica.
Era uno spettacolo davvero delizioso e quando le dolci note terminarono, Jacqueline applaudì forte, estasiata.

Per l'amore del cielo, Duncan, non ho mai sentitò un'iterpretazione migliore degli Echos pour la flûte traversière seule di Jacques Hotteterre! esclamò con gli occhi scintillanti per l'emozione. E credimi, li ho sentiti suonare dai migliori Maestri della Musica mondiale!
Era commossa, aveva persino gli occhi lucidi di lacrime.
Quell'uomo era una sorpresa continua, energia in evoluzione, e Jacqueline ne era sempre più affascinata e attirata.

Io purtroppo non so suonare che il clavicembalo... ma in compenso mi han detto che sono una discreta cantante disse osservandolo adorante e desiderosa di fargli vedere che anche lei era un'Artista di prim'ordine. Vi piacerebbe sentire qualcosa? chiese poi piena di speranza, decisa a dimostrargli la propria bravura.
 
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Bronco89
view post Posted on 19/10/2011, 23:13




Ormai il flauto è lontano dalle labbra, il sottile strumento vien rigirato tra le dita. Poi con tranquillità, fa sparire nuovamente il tutto sotto il cilindro. Si perde per qualche attimo nel vuoto, pensando a chissà cosa. E' la voce della Principessa a richiamarlo alla realtà

-Troppi complimenti in un solo giorno, non fanno bene al mio Ego!-

Sorride soddisfatto, le sue parole esprimono un concetto, ma il suo volto sembra invece apprezzare tutte le belle parole. Osserva con attenzione la lucidità degli occhi della serpeverde, gli piace scaturire profonde emozioni nel suo pubblico, almeno quando recita la parte del colto menestrello.

-Clavicembalo! E' da tanto che non lo suono, un tempo mi dilettavo quasi con ogni strumento. Poi ho ristretto il campo a pochi prescelti!-

Violino, Liuto, Chitarra, Arpa. Sono i suoi preferiti, li porta quasi sempre con se. Nel mentre pensa ai suoi pupilli, la ragazza stuzzica la sua curiosità...

-Sarei onorato di sentir la tua voce. Libera il tuo canto, ed io ti ascolterò!-

Concludendo con i suoi soliti "farfugliamenti", assume una posa plastica, con braccia conserte e attende l'esibizione della giovane.



pardon per il ritardo ^^


 
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view post Posted on 30/10/2011, 13:57

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La giovane applaude entusiasta alla fine dell'esibizione, osservando con grande ammirazione - se non adorazione - l'affascinante musico.
Oh, Duncan, mi fai davvero sognare! gli disse saltellando piena di entusiasmo, come una bimba davanti a una catasta di doni.
Quando l'uomo le chiese di cantare, la strega diciottenne arrossì abbondantemente.
Era sempre stata molto timida ogni volta che doveva esibirsi in pubblico, le saliva un groppo in gola e cominciava a tremare.
Ma Duncan attendeva e Jacqueline voleva dimostrargli la propria bravura; così, dopo qualche attimo di esitazione, prese a cantare con voce soave e dolce una nenia celtica.

Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary, and thyme
Remember me to one who lives there
She once was a true love of mine

Tell her to make me a cambric shirt
Parsley, sage, rosemary, and thyme
Without no seam nor needlework
Then she'll be a true love of mine

Tell her to find me an acre of land
Parsley, sage, rosemary, and thyme
Between the salt water and the sea strand
Then she'll be a true love of mine

Tell her to reap it in a sickle of leather
Parsley, sage, rosemary, and thyme
And to gather it all in a bunch of heather
Then she'll be a true love of mine

Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary, and thyme
Remember me to one who lives there
She once was a true love of mine

 
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view post Posted on 20/11/2011, 20:08




Non si sa da dove, ma il menestrello ha cacciato fuori una pipa, stringe l'oggetto tra le labbra. Il fumo risale verso l'alto, mentre la mancina accarezza il mento. Ascolta con attenzione la melodia, restando immobile, solo il petto si gonfia ogni tanto, segno essenziale di vita, se non fosse per la respirazione il Magiattore sembrerebbe una statua.

-mmm-

*-mmm-*

Mugugna pensieroso, mentre il Cilindro pare aver perso vita, resta anche lui fermo come il padrone, tranne in poche occasione in cui ad occhio attento lo s'è potuto veder alzarsi per aspirare il fumo della pipa che saliva. Non appena il canto si interrompe, il Magiattore comincia ad applaudire.

-vivissimi complimenti. Hai una bellissima voce. Dovresti allenarti di più, con la voce che ti ritrovi potresti far strada...-

torna a grattarsi il mento, mentre prende qualche boccata dalla pipa. La sua mente sta elaborando qualcosa.

-...ad Hogwarst... quando spazio viene dato all'arte?-



pardon tutto questo tempo d'attesa, ma sono sommerso da tanto studio ç_ç. Soprattutto scusa per la piccolezza del post XD
 
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31 replies since 30/9/2011, 15:59   195 views
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