Per le strade di Hogsmade

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Draghinar
view post Posted on 4/10/2011, 22:30




Ayumo e Patrick stavano camminando, era un pomeriggio di autunno era la seconda visita ad Hogsmade in quel periodo, era fantastico quel paesino, magnifico in tutto e per tutto, aveva avuto una fortuna spacciata a incontrare il signorino Swan, anche se lei non sapeva della sua promozione.
Fece un sorriso leggero, ma nel pensare a quelle cose stava per scontrarsi con un uomo adulto, ma per fortuna fece in tempo a spostarsi.
Il volto di Ayumo da bianco latte diventò di un color rosso molto vivace, si era vergognata della figura che aveva fatto

- Scusami, non sapevo della tua promozione, sapevo che avevano sostituito dei prefetti, ma non credevo che potessi essere tu, sono veramente contenta, vuol dire che le mie svariate riflessioni si sono rivelate corrette. -

Fece un altro sorriso però questa volta era rivolto a Patrick, il ragazzo era di fianco a lei, si notava la differenza di età, l'altezza purtroppo la faceva notare.
Per il resto il paesaggio dei vari negozi era spettacolare, era speciale riusciva a far rimanere la piccola tassa senza parole, chissà forse poteva chiedere un consiglio a Patrick su dove andare, in fondo il libro poteva comprarlo anche alla fine della passeggiata, adesso l'unica cosa che le veniva in mente era di passare un buon pomeriggio col Corvonero.

 
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view post Posted on 4/10/2011, 22:39
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- Deus ex Mazza -

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Hogsmeade era il tipico villaggio britannico in stile medievale: rustico e caloroso, non smebrava avere niente di amgico, eccezione fatta per le vetrine dei negozi colme di articoli incantati. Ironia della sorte quella era la prima volta che si recava in quel posto per puro svago, ci era già stato il giorno prima e la mattina stessa, ma essendo impeigato ai Tre manici di scopa, nona veva prestato attenzione al resto.
Camminava fianco a fianco a Vanille; durante il tragitto, i due avevano parlato del loro andamento scolastico, di come avevano passato le ultime giornate con l'avanzare dell'Autunno. Il Corvonero era stato olto abile nel mantenere la conversazione su argomenti superficiali, ma sarebbe stato lo stesso per l'immediato futuro? Patrick se lo augurava fortemente.

A dire la verità... aveva esordito con tono ironico... le cose si sono svolte in maniera così veloce e frenetica che è già tanto se io stesso ne sono a conoscenza. E' stato un fulmine a ciel sereno per me, certo ne sono molto orgoglioso, ma in poco tempo son successe tante cose, devo ancora realizzare!

In un momento di silenzio del quale i due avevano approfittato per godersi il fascino delle vie del villaggio, Patrick si era rivolto verso Ayumo per caso e la sorte volle che il suo sguardo si incrociasse con quello della Tassorosso, che si era girata per sorridergli.
Imbarazzato Patrick cambiò il centro della sua attenzione con un movimento repentino. Non sapeva perchè ma la ragazoz un po' lo metteva a disagio, ma in positivo. L'aveva cpaito la votla scorsa il perchè: con lei aveva paura di non aver paura.
 
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Draghinar
view post Posted on 4/10/2011, 23:02




Ascoltò attentamente Patrick, aveva ragione, in quei pochi giorni erano cambiate un sacco di cose, sia per le persone che ne erano il fulcro che per quelle che dovevano subire i cambiamenti senza far nulla.
In fondo in pochi giorni avevano cambiato un sacco di cose, per Patrick essere prefetto doveva essere stata un bella conferma, in fondo quel saggio ragazzo si meritava il meglio, già aveva dato così tanto per raggiungere quel posto ed ora c'era riuscito, ma in fondo queste erano solo piccole ipotesi che aveva fatto Ayumo, conosceva poco il Corvonero, ma sapeva che di sicuro la felicità in quei giorni sarebbe stata alta.

- Sono veramente contenta per te, sono sicura che adesso avrai un sacco di spasimanti, purtroppo molte ragazze di questa scuola si svendono facilmente per avere agevolazioni, ma conoscendoti sono sicura che con te non avranno scampo -

La ragazza sorrise e fece una mezza risata in fondo le cose che però aveva detto erano vere, lei per fortuna conosceva il ragazzo da prima della promozione, comunque sia anche se il suo umore era dei migliori come al solito il suo viso e il suo corpo in generale erano come dei pezzi di ghiaccio non esprimevano niente.
La piccola tassa che aveva appena sorriso incrociò gli occhi del ragazzo, erano molto belli, ci si perse dentro per qualche attimo, che però le sembrò infinito.
I suoi occhi avevano un colore ancora più particolare, erano grigi, stupendi sembravano infiniti e erano unici, aveva incontrato poche persone con quel colore di occhi, ma ora aveva avuto la possibilità di guardarli da vicino, di conoscerli.

 
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view post Posted on 4/10/2011, 23:14
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Spasimanti? Patrick di certo non ci aveva ancora pensato.

*Oh cavolo è vero!* Pensò il giovane con una faccia seccata.
Poi si volse verso al Corvonero cercando di rimuovere la brutta figura fatta un attimo prima.

E' giusto quello che dici... Beh... Hmm Hmm... Si schiarì la voce... Avranno pane per i loro denti. A prescindere dal fatto che conquistarmi sia molto, ma molto difficile, non credo che un Prefetto apprezzerebbe un simile comportamento. Posso sembrare calmo e lascivo, ma ti assicuro che sono molto intollerante. Fece una pausa. Non credo che potrebbe essere una bella esperienza comportarsi come zecche nei miei confronti. Sono sicuro che l'egregio Mr. Gazza... sottolineò l'aggettivo con un misto di ironia e cinismo... sarà molto lieto di avere degli aiutanti per la pulizia dei bagni.
Si girà verso Ayumo e le sorrise.

I due ragazzi avanzavano a passo lento tra le vie di Hogsmeade soffermandosi qui e li a vedere le vetrine. A Patrick piaceva molto clpestare le foglie secche cercando di far più rumore possibile, Ayumo invece sembrava più interessata al ragazzo in se, sebbene si mostrasse un po' fredda e trattenuta.


Edited by Þaride - 5/10/2011, 21:34
 
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Draghinar
view post Posted on 4/10/2011, 23:47




Ayumo rise sopra, il ragazzo si stava divertendo a calpestare le foglie, anche lei d piccolina si divertiva a sentire il rumore delle foglie, si soffermò a guardare una vetrina, mentre Patrick continuava a far rumore.
Era la vetrina di un negozio di dolci, lei essendo una ragazza che non teneva, ma che fortunatamente aveva, ad un'ottima linea era quindi un'amante sfegatata di qualsiasi dolce, come sarebbe stato mangiarne uno di quelli.
Il giovane ragazzo che prima sembrava essere tornato un bambino ora era tutto serio, mentre le dava una risposta.
Aveva ragione anche se poteva sembrare dalla facciata un ragazzo lascivo nella realtà non lo era, stranamente stava parlando di quello che le aveva chiesto la ragazza, nessun ragazzo si era mai asciato andare così tanto, lei comunque non lo temeva, era sempre stato un buon alunno e se aveva cattive intenzioni la piccola tassa era sicura che l'avrebbe capito.
Nel frattempo era sempre lì a scrutare attentamente la vetrina, già da quel comportamento i poteva capire che adorava i dolci, ma chissà, non era un ottimo posto quello anche se le sarebbe piaciuto fermarsi ora era in compagnia di un ragazzo che anche se l'accompagnava, non voleva scomodare troppo.

- Secondo te sono buoni quei dolci? -

Fece un piccola domanda a Patrick, era solo perché voleva sapere un po' di cose, in fondo queio dolci erano motlo invitanti

 
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view post Posted on 5/10/2011, 20:52
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MIELANDIA.
L'antica insegna davanti al negozio si muoveva lentamente, accarezzata dal vento.
Le vetrine della bottega pullulava di ogni sorta di dolce: torte, canditi, caramelle, Cioccorane che saltavano di lungo in largo, gelatine tuttiigusti+1 a quintali... Un paradisso perqualsiasi studente.


Quando Patrick pensò che forse i due potevano farci un giro, si accorse che il negozio era ancora chiuso.

Peccato che sia chiuso... Disse ad Ayumo...
Ma possiamo sempre farci un salto al ritorno, che ne dici? Chiese poi.

Stava passando dei bei momenti con Ayumo, questa volta non stava sentendo il peso he aveva percepito nei Sotterranei... che fosse un buon segno?
 
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Draghinar
view post Posted on 5/10/2011, 21:43




- Uffa, mi dispiace, sono un'amante di tutti i dolci.
Comunque sia l'altro giorno quando ci siamo conosciuti ero molto contenta. Continuo a ripetermi che conoscere una persona come te è stato un miracolo, non tanto per l'incontro in se, ma perchè in fondo riuscire a parlare anche con il silenzi è uan cosa che non accade molto spesso, comunque grazie mille di tutto. -


La ragazza fece un lungo sorriso e si rimise a camminare, quel bellissimo negozio che però purtroppo era chiuso se l'erano oramai lasciato alle, spalle mentre pian piano Ayumo stava cercando di guardare le altre vetrine.
Forse farsi una pausa non sarebbe stata una cattiva idea, ma non voleva fermarsi, non voleva stare ferma le piaceva passeggiare per la città e pensare di essere tornata in uno dei suoi viaggi che aveva fatto in Inghilterra.
Le piaceva ricordare i bei momenti che aveva passato, purtroppo però dovevano rimanere com'erano infatti se si cercava di ricrearli succedeva sempre che andava a finire male.
Invece oggi era da sola con Patrick e le sembrava di essere tornata a camminare con suo fratello per le vie del suo paesino in Irlanda.
Già suo fratello, anche lui era molto simile a Patrick come modo di pensare, ma crescendo era diventato diverso era cambiato.
Chissà prima o poi forse sarebbe ritornato com'era, ma era un forse, solo una speranza di Ayumo, lei ci teneva molto a suo fratello e voleva vederlo com'era, riflessivo.
Patrick assomigliava a suo fratello, ma era speciale, era diverso il rapporto che aveva con lui.
Ayumo purtroppo lo vedeva con occhi diversi, era un ragazzo con cui andava d'accordo, con cui non aveva paura di parlare, di scoprirsi, anche se non lo faceva, perché probabilmente il ragazzo ne sarebbe stato infastidito.
Poi non era la ragazza da scoprirsi facilmente, anche se aveva fiducia in Patrick era di se stessa che non si fidava, non era della persona ma di sé, che paura assurda avrebbero detto gli altri, ma era una sua paura ciò che lei temeva.

 
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view post Posted on 5/10/2011, 22:22
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Fu così che i due vetrina dopo vetrina, si lasciarono alla spalle il vecchio Mielandia, superarono I tre manici di scopa e si ritovarono nella piazzetta del mercato.
Durante il tragitto Ayumo aveva ringraziato più volte Patrick per il loro rapporto fatto di silenzi, ma il Corvonero non aveva risposto, lei avrebbe sicuramente capito.
Per quanto potesse essere bello il Soggiorno a Hogwarts, Patrick sentiva spesso la mancanza delle sue vecchie abitudini e della sua famiglia e, l'atmosfera silenziosa e placida del posto gli ricordavano fortemente i luoghi in cui era vissuto per anni.


Come mai sei voluta venire qui a Hogsmeade? Chiese alla Tassorosso.
Dopotutto, non è chissà cosa. Mentì.

Fino ad allora era andata bene, il tono della conversazione si era mantenuto sul livello sperato: sarebbe stato tutto perfetto se non avesse sentito una goccia cadergli sulla testa.

Sbaglio, o mi è caduta una goccia d'acqua sulla testa? Chiese ad Ayumo.
Povera, la giovane non fece in tempo a rispondere che l'acqua cadeva dal cielo a secchiate.
Poco male, a Patrick paiceva la pioggia, non aveva intenzione di cercare riparo.
 
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Draghinar
view post Posted on 5/10/2011, 22:51




Patrick non le aveva dato risposta, ma quel silenzio era già una risposta per la piccola tassa che stava ancora vagando con la mente, in un attimo però la sua mente tornò alla realtà Patrick le aveva fatto una domanda sul perché era lì quel giorno.
Era lì per comprare un libro, che le interessava, ma quando stava per rispondergli successe una cosa inaspettata incominciò a piovere, quella pioggia che tutto ripuliva che riempiva con quel suono che le orecchie della giovane ragazza amavano i due ragazzi del primo anno erano gli unici a non essersi spostati, purtroppo per loro non era un male, dato che la pensavano alla stessa maniera, forse per la salute non sarebbe stato un bel colpo, ma in fondo non era niente di che.
Un sorriso si fece vedere sulla faccia di Ayumo, era da tempo che non stava sotto a quella dolce pioggia che amava tanto, era da tempo che non passava una giornata come quella, non parlò non ce n'era bisogno, si mise a guardare il cielo e poi a gironzolare per bagnarsi il più possibile, ora era tornata bambina, era tornata ciò che non si ricordava.
La piccola tassa era felice, la pioggia, la scrutava sempre dalla camera e allora sembrava un mortorio, ma esserci in mezzo viverla era diversa.
i suoi occhi cambiarono colore, cosa solita dal azzurro ghiaccio di prima erano diventati azzurri, si un azzurro intenso, particolare.
Era una cosa normale, succedeva anche ai babbani, era un particolare che oramai non stupiva più nessuno.
Per un attimo guardò Patrick in volto, i suoi occhi si riflettevano in quelli grigi del ragazzo, però la pioggia non permetteva un'ottima visione.
La ragazza si mise a fare la sciocca sotto la pioggia, se prima Patrick stava schiacciando le foglie, ora la ragazza si stava divertendo a gironzolare sotto la calda e bellissima pioggia.
Il sorriso che le si era formatole prima ora era ancora più grande e delicato del momento precedente.

 
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view post Posted on 6/10/2011, 17:42
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Se pochi istanti prima Hogsmeade pullulava di vita, in pochi secondo essa si era già svuotata. Sotto la pioggia torrenziale erano rimasti solo lui ed Ayumo la quale, come posseduta da una forza incontenibile, cominciò a correre e a saltare piena di gioia.
Vedendo la Tassorosso così felice e spensierata comprese quanto la sua anima fosse pura ed innocente, o per lo meno dimostrava di essere capace di lasciarsi i brutti ricordi alle spale, almeno per pochi momenti.
Per Patrick la pioggia era sempre stato qualcosa di magico, una sorta di agente purificante e nello stesso tempo melanconico ricordo. Poco gli importava della sua salute in quel momento, stare lì fermo, senza fare niente, gustandosi una per una le senzazioni provocate dal cadere di ogni singola goccia sulla sua pelle lo faceva sentire in pace con i sensi e con il mondo che lo circondava.
Non voleva disturbare la ragazza, si meritava quel momento felice, non voleva di certo essere lui a rovinarglielo.
In quel momento avrebbe potuto piovere per sempre, al sicu dietro uno spesso scudo di acqua e di nebbia si sentiva al sicuro. La pioggia era fresca e pungente e Patrick tremava dal freddo, sebbene lui non se ne fosse accorto... fece alcuni passi in direzione del centro della piazza, dominata da una bellissima statua, raffigurante la sapienza e le virtu dei maghi. Proprio sotto di essa si stendeva un ampia aiuola coperta da un prato verdissimo. Il giovane Corvonero vi si distese e chiudendo gli occhi cercò di abbandonarsi alla quiete totale.
 
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Draghinar
view post Posted on 6/10/2011, 22:24




La ragazza che ora aveva smesso di gironzolare sotto alla pioggia si stava godendo la vista di Patrick sdraiato sul prato, sembrava in pace con il mondo, era un ragazzo che sapeva colpire, però dato che anche se lui non se ne accorgeva, il suo corpo aveva freddo Ayumo gli diede il suo mantello, tanto lei aveva caldo, si un caldo maledetto che la bruciava dall'interno.
Il caldo iniziava a darle fastidio, ma non le importava, fece un sorriso, gli occhi di Patrick erano chiusi, si sedette lontano da lui per non dargli fastidio.
Il ragazzo agli occhi della tassa era carinissimo, sembrava molto dolce così, sdraiato sul prato, dolce e coccoloso, come diceva un film dei babbani.
Ayumo fece un sorriso e si mise con la testa fra le gambe, poi si sdraiò anch'essa il cielo uggioso, aveva un colore particolare, ineguagliabile era un colore puro.
Era un colore che le piaceva, era un pizzico di azzurro con tutto il grigio, era il ghiaccio, un'altra cosa che la incuriosiva di quel tempo erano le nuvole stesse, che tutto vedevano dall'alto e che dal di lì potevano anche osservare le persone, giudicarle e bagnarle come loro due.
Ayumo chiuse gli occhi fece volare la sua testa, ma poi alla fine un pensiero fisso era lì nella sua testa, non poteva fare altro che pensare e ripensare al punto fisso in testa, anche se non capiva cosa poteva farci lì.

 
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view post Posted on 6/10/2011, 23:04
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Il silenzio, la quiete, l'assenza, la purezza del momento erano un toccasana per Patrick. COme rigenerato da quel paicevole momento, si sentiva in grado di spaccare il mondo.
L'indomani sarebbe partito per il primo incontro della Scuola di Atene, avrebbe sicuramente dato il meglio di sè.
All'inprovviso sentì il mantello di Ayumo cadere sopra il suo corpo. La prima cosa che percepì fu il profumo della ragazza sulla sua pelle, una sensazione piacevole e inaspettata. Rischiavano di ammalarsi seriamente, per cui si alzò e, taggiunta Ayumo, si accovacciò e delicatamente le sollecitò la spalla per attirare la sua attenzione.


Ayumo... Disse dolcemente.
Forse è meglio che andiamo in posto riparato ad asciugarci.

Le porse quindi la mano per alzarsi in attesa della risposta della Tassorosso.

Patrick si sentiva bene, la personalità di Ayumo si sposava perfettamente con la spiritualità del momento, l'atmosferà sembrava rispecchiare l'essenza della giovane strega.
 
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Draghinar
view post Posted on 7/10/2011, 21:16




La ragazza sentì la dolce voce di Patrick parlargli, il ragazzo le stava dicendo che era meglio andare al coperto, forse aveva ragione, ma dovevano cercare un negozio aperto, infatti dopo quell'acquazzone improvviso che continua a imperversare la città tutti avevano chiuso i battenti.
Ayumo aprì gli occhi e si tirò in piedi, il freddo era una cosa assai distante, ma come aveva detto il ragazzo non potevano stare lì si sarebbero presi una broncopolmonite.
La piccola tassa era contenta della "bella" giornata che stava passando, la pioggia aveva decorato quei momenti.
Adesso dovevano asciugarsi, poi andare al castello, che brutto, aveva appena scoperto che Patrick era un Prefetto, era stato così gentile a preoccuparsi per lei.

- Dove possiamo andare, molti negozi hanno chiuso, comunque sia ti piace la pioggia, cosa significa per te? -

Era una domanda molto intima, ma come aveva detto delle settimane prima piano piano avrebbe scoperto quello che si nascondeva dietro le spesse corazze che Patrick aveva creato intorno a se


CITAZIONE (Þaride @ 16/9/2011, 01:44) 
*Mia cara, io sono proprio quello che vedi. Quello che non si nota è ciò che le persone non sono in grado di scorgere. Forse solo su una cosa hai ragione, faccio fatica a mostrare quello che sento.
Ma non si tratta di non essere se stessi. Se sarai abbastanza brava, riuscirai a scoprire tutto di me, ma ti avverto non sarà facile anzi, scommetto che per quanto riguarda te, io ci riuscirò prima di quanto pensi.*

Era vero, Patrick poteva farcela in minor tempo rispetto a lei, ma non avrebbe mai osservato quelle sfumature che potevano essere fondamentali per un carattere come quello della giovane.
Già Ayumo non aveva un carattere in se complicato, infatti il problema non era quello, ma le facciate che potevano crearsi dalle sfumature di dove stava, di che cosa faceva, di che cosa facevano gli altri, erano leggere sfumature ma importanti e a volte assai impercettibili.
Patrick era invece già più compitato di partenza, era un ragazzo più grande, ragionava in modo diverso, vedeva la vita in modo dierso.
La piccola Tassa però voleva dimostrare che il tempo non le avrebbe impedito di capire quel Corvetto che iniziava a entrare dentro il cuore di Ayumo.

 
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view post Posted on 7/10/2011, 22:45
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Senza esitare e soprattutto pensarci mise il suo braccio sulle spalle di ayumo afferrando dalla sinistra sulla sua spalla destra. Sicuramente era un contatto fisico molto forte, ma PAtrick inspiegabilmente non ci aveva pensato, anche se probabilmente se ne sarebbe pentito una volta accotosene. Così si incamminò portando Ayumo a ridosso delle case, fino ad un piccolo portico. Vi ci infilarono subito. Fradici, sporchi ma felici si misero a sedere su un gradino ai piedi di una vetrina.

Non sarà il massimo, ma almeno siamo al riparo. Disse con l'affanno dopo la breve ma frenetica camminata.

Poi sorrise e sfilando dalla sua tasca la bacchetta, la puntò contro la tassorosso e:

AREFACIO!

Magicamente per lui, e ovviamente per tutti gli altri, i vestiti e la folta chioma di Ayumo si asciugarono all'istante riportandola alla naturale sobrietà che aveva prima dell'acquazzone.
Fece poi la stessa cosa con se stesso, anche se dovette aver fatto qualcosa di sbagliato perchè i suoi pantaloni si era stranamente accorciati, fino a sopra la caviglia. Ma non importava, aveva visto alcune sfilate di recente, stavano tornando di moda.


Allora? Cosa facciamo adesso?
Chiese alla giovane. Qui sembra tutto chiuso ma è ancora presto per tornare!
 
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Draghinar
view post Posted on 9/10/2011, 16:49




Ayumo si era divertita, Patrick l'aveva avvicinata a lui, era stato veramente gentil, avevano camminata per un po' trovando dopo pochi minuti un portico.
Avevano costatato che i negozi che avevano visto per ora erano chiusi e che sarebbe stata dura trovarne degli altri avanti aperti, forse i Tre Manici di Scopa, Madama Piediburro o qualcosa del genere, ma prendersi la pioggia era inutile.
Patrick fu molto gentile, le aveva asciugato i vestiti e si era anche asciugato, ma aveva avuto un piccolo inconveniente, gli si erano accorciati i pantaloni.
Ad Ayumo venne in mente una strana cosa, dato che a le piaceva narrare e fare un po' la pazza iniziò uno strano discorso, molto simpatico.

- Cosa Fare? Ma certo si può narrare, di storie che sono assai antiche, ma che sono arrivate a noi ancora intatte, di normali dì che noi viviamo e della nostra vita che abbiamo vissuto, felici o no.
A voi messere va di narrare?? Oppur come mi avete suggerito tempo addietro possiamo semplicemente lasciar questo piacere al silenzio. -


Aveva messo in parole molto giocose e simpatiche le idee che aveva in mente che consistevano nel chiacchierare, infatti le piaceva parlare con quel prefetto, aveva anche detto ciò che preferiva fare, lasciar narrare al silenzio e al vento ciò che provavano, al corpo e non alla mente quello che sapevano.
Era una cosa assai difficile, ma per quei due ragazzi il silenzio, il vento, il rumore della pioggia e quel fresco erano una cosa davvero importante.
La giovane ragazza vedeva quell'incontro come un favore datole dal fato, che le aveva fatto incontrare il suo amico, così da scoprire qualcosa in più e da aggiungere, anche capire ciò che succedeva o da dove prima quel caldo la stava bruciando dall'interno.
Il fresco della giornata si faceva più pungente man mano che l'acqua cadeva, la piccola tassa che aveva freddo si era chiusa come un piccolo ragno quando chiudeva le sue lunghe zampe.
Sperava che quella pioggia non finisse mai, non per oggi, non in quel giorno, non voleva tornare ad Hogwarts, voleva stare lì, con lui.
Si proprio con lui, non gli interessava dove quando e come, ma voleva stare con lui.
Nel frattempo un piccolo sorriso si formò di nuovo sul volto della Vanille, era venuto fuori dai momenti a cui stava ripensando, dell'incontro con Patrick e con Sharon, le passeggiate con la famiglia, l'incontro molto personale con Mya, voleva rincontrare quella ragazza era una persona che l'affascinava, come Patrick, forse ora poteva, presto l'anno sarebbe finito, il giovane sarebbe stato lontano e così come tutti gli altri, quest'idea non le piaceva per nulla, ma doveva accettarla.

 
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