| Era stato tutto così veloce: in pochi giorni la vita di Patrick nel castello era cambiata radicalmente. Non solo era diventato prefetto ma ora, dopo una bellissima giornata con ayumo, aveva qualcosa in più, qualcosa che non si sarebbe mai aspettato, un'amica. E quello che rendeva il Corvonero felice più di ogni altra cosa era il fatto che la giovane lo aveva accettato incondizionatamente. PRoprio come la sua amica babbana Sara, ad Ayumo non era importato cosa nascondesse PAtrick, cosa provasse fino in fondo, viveva il ragazzo per come si comportava, per quello che diceva, poteva esserci dietro anche la persona più malvagia del mondo, ma lui sapeva che per lei nona vrebbe fatto differenza. Tuttavia, nemmeno le parole gentile della giovane, che stringeva il cofanetto che prima conteneva anche il suo specchio magico, erano riuscite a spezzare il silenzio del prefetto; ma Ayumo sapeva rispettare la quiete e carpire il linguaggio del non detto, esattamente come Patrick. Arrivati davanti all'entrata del castello, i due giovani trovarono il portone già chiuso, dopo tutto il sole era ormai tramontato dietro i colli scozzesi che celavano la scuola. Così entrarono e si ritrovarono davanti alla stessa bacheca che per caso li aveva fatti incontrare.
Ti ringrazio Ayumo. Disse Patrick con un tono decisamente meno freddo e distaccato del solito. Spero di rivederti presto. In qualsiasi momento tu voglia, cercami attraverso lo specchio, se il fato vorrà, in quel momento io starò guardando il mio.
<i>Terminate le parole, non attese la risposta della Tassoross; non era ineducazione, ma quello che si erano detti, quel poco, era più che sufficiente ed entrambi ne sarebbero stati ben coscienti. Si voltò rapidamente, e si diresse verso le scale mobili; Ayumo non l'avrebbe seguito, la sua sala comune si trovava sottoterra opposta a quella di Priscilla che regnava sui cieli Hogwarts.
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