~ Walking through the History.

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Vale de ts
view post Posted on 24/10/2011, 18:06




Era finita la scuola. Era l'ultimo giorno, effettivamente, ma adorava vedere quel giorno come se fosse, senza riserva, finita.
Dopo tanto tempo, finalmente a casa, a vedere i propri genitori.
Lui non ne aveva. Andare da sua sorella, era ciò che lo aspettava, ma non l'avrebbe fatto.
Poco prima di andare nell'Ufficio del Professore, era passato in Guferia, mandando una lettera alla sorella.

CITAZIONE
Mi fermo ad Hogwarts, devo studiare tanto, e non riuscirei altrimenti a barcamenarmi con i programmi.
Mi dispiace, ti farò sapere spesso come andrà. Ti voglio bene.
Valerio.

Ti voglio bene. Era rimasto a guardare per più tempo quella parte della lettera, riflettendo. Lui, era capace di voler bene?
La sorella era più di una sorella. Mamma, amica, confidente, e chi più ne ha più ne metta. Fatto stava che, dati i recenti avvenimenti, forse aveva scoperto di non essere di pietra. Ma non era un buon motivo per ritardare ciò che avevano da fare.
Una piccola bugia, non era cosa di cui preoccuparsi. Si prospettava un'avventura, e sua sorella non avrebbe capito. Non lo faceva per cattiveria, ma dopo i suoi genitori, preferiva non ripetere.
Dopo la Guferia, era passato a lasciare una lettera davanti alla Sala Comune Tassorosso, che sperava Random avesse letto.

CITAZIONE
Tra cinque minuti, alle 16.00 da Peverell.
Vale.

Sì, ora lui era arrivato, e non sapeva se entrare, o meno. Peverell di certo non se li aspettava, anche se era un vecchio pieno di risorse. Avrebbe aspettato Random, che aveva parlato la scorsa volta.
Avrebbero detto di sì. Avevano deciso che non se ne sarebbero pentiti, grazie anche alle visioni, e che sarebbero andati con lui. Non si era preparato nulla, solamente bacchetta e poco altro, non aveva intenzione di andare da nessuna parte, quel giorno, ma nulla era dato per scontato.
Quindi, si appoggiò alla porta dell'ufficio, aspettando il suo compagno di avventure.
Che, dietro a quella porta, quello strano vecchietto fosse già in Scozia, a preparare un thè per loro, con un piede nella scuola e uno nelle verdi praterie dell'Inghilterra del Nord, non sarebbe stata per lui una sorpresa.
 
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>Just|Athos†
view post Posted on 26/10/2011, 11:27




Correva, volava in direzione dell'ufficio del professore, salendo a due a due gli scalini che gli si presentavano dinanzi, lasciando atterriti i ragazzini impegnati negli ultimi saluti che lo guardavano sfilare a tutta velocità lungo i corridoi come un maratoneta impegnato in chissà quale importante gara. Svoltò a destra, di nuovo a destra, prese un passaggio segreto nascosto dietro al quadro di un moschettiere dall'aria nobile, rallentò... Arrivò finalmente, stanco, col fiatone, davanti all'ufficio di Peverell, dove Valerio già lo aspettava con aria incerta, come se non sapesse cosa fare. Prima ancora di salutarlo gli fece segno di andare, dovevano sparire più velocemente possibile, e le quattro del pomeriggio non erano decisamente le ore adatte per tergiversare...

Avrebbe voltuo prendere lui l'iniziativa, alle sei di quella mattina, ma aveva deciso poi che non c'era bisogno di scomodare il professore che, andava ricordato, non aveva ancora preso una decisione. Aveva fatto i bagagli come tutti gli studenti, raccolto le felicitazioni per il passaggio a Prefetto con tranquillità, e si era comportato come un comunissimo quindicenne per tutto il tempo.
Ma quando, stanco di aspettare, aveva deciso di andare alla Sala Comune di Grifondoro per parlare con Valerio, uscendo dal barile della sua Sala Comune si era ritrovato davanti ad una combriccola di due o tre Tassi, impegnati a leggere bisbigliando quello che sembrava un biglietto.

"Hey... potremmo andare noi! Dopotutto non c'è scritto il destinatario..."
Aveva suggerito il più grassoccio dei tre.
Ma era troppo tardi. Non fecero nemmeno in tempo a girarsi, che tre lampi verdi li colsero sul posto, stordendoli e obbligandoli ad accasciarsi al muro. Random Crowell ripose la bacchetta con aria tranquilla e raccolse il biglietto da terra.

*Le 16.00... sono già le 16.02. Merda.*
Confidava negli incanti di memoria che aveva castato, quei tre non avrebbero ricordato nulla. Li lasciò lì, in stato confusionale, appoggiati alla parete con un'aria come a volersi chiedere reciprocamente cosa ci facessero lì, e corse.
*Accidenti a Valerio... poteva anche aspettare di incontrarmi.*

Ma ora era finalmente davanti all'ufficio, erano passati cinque minuti da quando aveva obliviato i tre ragazzini, era ancora in orario. Valerio avrebbe bussato e sarebbero entrati, quindi, li avrebbe aspettati la Scozia.

 
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view post Posted on 3/11/2011, 21:05
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Scopro Talenti, Risolvo Problemi

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L'Anno era ormai concluso, estate inoltrata, le ultime ore che gli Studenti avrebbero trascorso tra quelle mura. L'Avventura era terminata, almeno per quell'anno, pochi mesi, poche settimane, e tutto sarebbe tornato a seguire la normale routine. Un Anno era concluso, a giorni sarebbero stati spediti i Gufi, ormai gli esiti erano questioni attese, in sospeso. Sorprese, l'anno nuovo ne avrebbe portato, certo, era indiscutibile, ma non era ancora tempo di pensarci. I problemi li avrebbe rimandati di almeno un paio di settimane, era tempo di riposarsi, far visita a qualche amico, darsi alla scrittura, un'estate serena, lontana da molti, ma non tutti. Il Profeta ce l'avrebbe fatta, qualche visita saltuaria, ma nulla di più. Era stanco, terribilmente stanco, e non aveva più vent'anni. Notizie pessime, le carte erano state rimischiate nuovamente, si annunciava un nuovo anno di problemi, e rischi. Ne aveva davvero voglia?
In una bella veste celeste si destreggiava tra pile traballanti di libri, e bauli impilati, aperti e chiusi. Aria di vacanze, aria di bagagli. Due giovani, dai tratti egizi, seguivano le severe direttive del Mago, l'uno teneva in braccio una serie di pesanti volumi, l'altro chiudeva ed impilava in un angolo i bauli. Le librerie ricolme di libri durante tutto l'anno, accennavano a numerosi buchi, diversi volumi erano già stati tolti, come un gruviera, si intravedeva il legno scuro del fondale. Doveva partire, ma senza scordare nulla! Alcuni di quei libri erano troppo preziosi per essere lasciati indietro, altri gli sarebbero indubbiamente serviti, ed altri ancora, se non li avesse preso, gli sarebbero sicuramente mancati. Non era nemmeno plausibile pensare di lasciarli indietro, ed il traffico era comunque minimo!


Sì, avanti.

Si succedevano da quella mattina visite di cortesia, tra colleghi e studenti la lista era praticamente sconfinata, molti erano già passati, ma la casistica era ancora amplissima. Chi poteva essere?
Avrebbe anche potuto ripensare a quell'idea bislacca dei Troll, per l'anno a venire sarebbe anche potuta essere una buona e valida soluzione.


 
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Vale de ts
view post Posted on 14/11/2011, 23:36




La puntualità forse non era dei Tassi, a quanto gli stava dicendo la pendola, che da poco aveva scoccato le 16 precise. Era lì, accovacciato davanti alla porta, aspettando il ragazzo che probabilmente si era divertito a gozzovigliare fino a poco prima.
Forse però, quel biglietto non era stato messo in una posizione proprio strategica per il suo ritrovo.
Questo dubbio lo fece rimanere un po' perplesso, convinto che non l'avesse trovato Random, e che al posto suo si sarebbero presentati degli adorabili Tassorosso in ciccia e (poco) cervello, con cui avrebbe amabilmente discusso a colpi di bacchetta, salvo poi la punizione e la perdita della sua amata spilla.
Ma d'altronde, era di Random che si parlava, stupido no di certo, lo aveva provato in più occasioni.
Saranno state le 16.08, al massimo qualche minuto in più, quando un rumore di passi si avvicinò alla sua comoda postazione.
Poteva anche essere un simpaticissimo Gazza, che non avrebbe gradito certo un campeggio davanti alla porta di un Docente. Quindi si alzò, aspettandosi di vedere qualche adulto venire lì per fargli una deliziosa ramanzina di primo pomeriggio.
La Tuke volle che fosse Random, quindi non si alzò a vuoto.
Forse un accenno di saluto, nemmeno Valerio seppe cosa si scambiarono. Certo un cenno d'intesa. Entrambi sapevano perché si trovassero lì. Avevano deciso, avevano preso in mano il loro futuro e avevano deciso di spararlo nel cielo, con l'aiuto di una potente fionda, che a breve avrebbero incontrato.
Così il Prefetto Grifondoro bussò.
L'imbrunire aveva forse fatto effetto anche sui sensi del giovane, la stanchezza si faceva sentire, sperava giusto in una scarica di adrenalina a breve. Partivano per la Scozia.
I Tesori d'Irlanda. Con cosa avevano a che fare? Era nel complesso una gran cosa, ma c'era troppo da fare, e le vacanze erano proprio ciò che a loro serviva. Che ne sarebbero stati privati, ciò non lo sapeva, ma sperava in qualcosa di incredibilmente stimolante.
*Si, avanti.*
Entrò per primo lui, tenendo aperta la porta a Random. Senza troppi convenevoli, prese la parola. Random avrebbe avuto occasione più avanti di parlare, si sentiva come in dovere di aprire il discorso.

"Buon pomeriggio, Professore. Mi auguro di non interrompere nulla di rilassante come un delizioso tè. Se si ricorda, siamo de Ts e Crowell, i ragazzi della Spada."
Veloci presentazioni, dritti al punto. Avevano molto da fare, sperava che il Professore desse loro veloci spiegazioni, e facessero ciò che dovevano fare. Partire, o studiare, dovevano iniziare.
Si immaginò in Scozia, come aveva predetto. Sarebbe stata un'avventura avvincente, sarebbe valsa la pena averla vissuta.
Gli occhi già si smarrivano, ad un passo dall'uomo. Il terreno aveva più urgenza, le nuvole a dopo.


Ma la Spada la dobbiamo portare o meno? U.U
 
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view post Posted on 12/12/2011, 19:01
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Mmm, uppate?
Decidete voi, al più aggiustiamo il tiro più avanti... Xd
 
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